Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

NUOVO OSPEDALE DEI BAMBINI PIETRO BARILLA

Scheda Opera

  • Vista esterni - ingresso
  • Elaborati - Planimetria generale
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - facciata
  • Vista esterni - prospetto
  • Vista esterni - dettagli facciata
  • Vista esterni - facciata
  • Vista esterni - volumi
  • Dettagli - rivestimento
  • Comune: Parma
  • Denominazione: NUOVO OSPEDALE DEI BAMBINI PIETRO BARILLA
  • Indirizzo: Viale Antonio Gramsci, N.14
  • Data: 2006 - 2013
  • Tipologia: Strutture sanitarie
  • Autori principali: Società di Progettazione Policreo, Open Building Research OBR
Descrizione

Il Nuovo Ospedale dei Bambini di Parma "Pietro Barilla" si caratterizza come innovativo organismo ospedaliero autonomo e funzionale, all'interno del più esteso complesso ospedaliero della città di Parma.
Frutto di un’iniziativa congiunta pubblico-privato che coinvolge l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e la Fondazione Ospedale dei Bambini di Parma (costituita da Barilla G. e R. F.lli, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Impresa Pizzarotti & C.), l’Ospedale sorge su parte del vecchio padiglione Pediatrie e prossimo al padiglione ostetrico-ginecologico.
La progettazione ha cercato di coordinare l’efficienza delle procedure mediche con i criteri di umanizzazione dell’architettura sanitaria, affinché l’ambiente possa svolgere un ruolo attivo nella terapia; questo è il motivo per cui è stata posta particolare attenzione, oltre che agli aspetti funzionali, anche agli aspetti legati alla percezione psicologica dello spazio.
La morfologia complessiva dell’edificio, avente una superficie di circa 14.000 mq, è caratterizzata da un primo livello funzionale paragonabile ad una piastra su cui si sviluppa verticalmente un volume pluripiano.
Le soluzioni distributive adottate assicurano ottimali interrelazioni fra funzioni interne ed esterne alla struttura, fra attività specifiche di ricerca scientifica nell’ambito sia ospedaliero che universitario, nonché tra i servizi generali e servizi sanitari, i servizi diagnostico-terapeutici ed i settori di degenza e urgenza.
Lo schema distributivo è quello di un ospedale di piccole-medie dimensioni, con una dotazione complessiva di 89 posti letto. Infatti, il nuovo edificio si ordina su quattro piani fuori terra e un piano interrato, con gli accessi principali situati al piano terreno, mentre i flussi tecnici sono attestati sul piano interrato, mediante un piazzale di servizio interno collegato al viale centrale dell’area ospedaliera, per mezzo di una rampa bidirezionale.
L’ampio ingresso per il pubblico è dotato di un punto attrezzato per le informazioni e il corretto orientamento dell’utenza. I collegamenti verticali, distinti per visitatori, personale, degenti e merci, sono articolati in tre nuclei di cui uno esclusivo per i visitatori e due, attrezzati con contenenti scale, montalettighe e montacarichi, posti in posizione strategica ai fini della sicurezza antincendio.
Gli ambienti sono stati concepiti a dimensione di bambino: sono normalmente piccoli e raccolti, con ampiezze, volumetrie, materiali, colori e arredi dal carattere domestico, non monotoni, forniti di elementi ludici anche negli spazi deputati a funzioni di relazione.
Il piano interrato è interamente riservato alle funzioni accessorie e impiantistiche: spogliatoi e servizi del personale sanitario; il piano terra riservato all’accettazione pediatrica, posto all’ingresso principale con area informativa e di prima accoglienza, spazi di attesa e di gioco, area triage, ambulatori, sale docenti per la scuola in ospedale, sala riunioni, locale per le associazioni di volontariato e la caffetteria.
Al primo piano si trovano oncoematologia pediatrica, ambulatorio chirurgico, Day hospital e Day surgery con relativi ambulatori, oltre a spazi di attesa e gioco, locali per i genitori e polivalenti.
Il secondo piano ospita il blocco operatorio con locale per osservazione e risveglio pazienti, le terapie intensive pediatrica e neonatale e degenza neonatale. Infine, il terzo piano è completamente destinato alla degenza pediatrica polispecialistica, integrata da spazi destinati ad attività didattiche, ludiche e assistenziali.
L’assetto distributivo ai vari livelli è organizzato secondo percorsi chiari e diretti, indirizzati verso le zone di attesa o di controllo presidiate dal personale infermieristico.
Il concetto di architettura nel comfort e di relazione biunivoca con l'ambiente si estrinseca nel progetto della facciata, punto di accumulazione delle relazioni. Per tali ragioni è stata concepita una facciata costituita da un involucro esterno realizzato con superfici vetrate poste su piani sfalsati e applicate su esili montanti verticali caratterizzati da una particolare scala cromatica progressiva che conferisce una percezione mutevole e suggestiva della struttura. L’involucro dell’edificio è caratterizzato da una prima “pelle” prestazionale costituita da un tamponamento perimetrale ad alta efficienza di isolamento termico e acustico e serramenti vetrati a taglio termico; la seconda pelle, realizzata con elementi verticali in vetro temperato, stratificato e con particolari caratteristiche di protezione emissiva, regola il livello di interazione climatica tra interno ed esterno.
I pacchetti murari si differenziano a seconda del livello edilizio, prevedendo tecnologie a umido per il piano terra e partizioni verticali realizzate con tecnologia stratificata a secco per i livelli superiori, garantendo notevole risparmio di risorse non rinnovabili e materie prime, aumentando inoltre notevolmente la flessibilità e la sostenibilità dell’edificio.
Le caratteristiche prestazionali ambientali, microclimatiche ed il benessere termico sono assicurate dalla scelta dell’orientamento dell’edificio e da innovative soluzioni tecnologiche, fortemente integrate con la progettazione impiantistica. Infatti, la progettazione è stata guidata da una attenta analisi dell’irraggiamento solare al fine di implementare il più possibile la qualità della luce naturale negli ambienti interni, interpretata come elemento in grado di favorire l’orientamento nei connettivi e negli spazi di relazione.
Infine, la progettazione degli ambienti interni ha seguito un percorso progettuale integrato, finalizzato a garantire il massimo comfort con particolare sensibilità verso le esigenze del bambino: la selezione degli arredi e delle loro caratteristiche risultano elementi di fondamentale importanza nella definizione di un ambiente confortevole e stimolante.

Info
  • Progetto: 2006 - 2007
  • Esecuzione: 2007 - 2013
  • Committente: Fondazione Ospedale dei Bambini di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: padiglione pediatria
  • Destinazione attuale: complesso ospedaliero dei bambini
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Sergio Beccarelli Designer Progetto NO
Filippo Borrini Progetto Impianti Progetto NO
Gabriella Magri Progetto acustico Progetto NO
Ubaldo Nocera Progetto Impianti Progetto NO
Open Building Research OBR Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://kohlmayer-oberst-architekten.de/ SI
spa Pizzarotti & C. Impresa esecutrice Esecuzione NO
Società di Progettazione Policreo Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://policreo.it/it/ SI
Claudia Raimondo Designer Progetto NO
Stefano Soncini Direzione lavori Esecuzione NO
Luciano Zanni Progetto Impianti Progetto NO
  • Strutture: Mista – struttura a umido, pannelli stratificati a secco
  • Materiale di facciata: Vetro temperato e stratificato
  • Coperture: Mista – piana, giardino pensile
  • Serramenti: Serramenti vetrati a taglio termico
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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La progettazione ha cercato di coordinare l’efficienza delle procedure mediche con i criteri di umanizzazione dell’architettura sanitaria, affinché l’ambiente possa svolgere un ruolo attivo nella terapia; questo è il motivo per cui è stata posta particolare attenzione, oltre che agli aspetti funzionali, anche agli aspetti legati alla percezione psicologica dello spazio.
La morfologia complessiva dell’edificio, avente una superficie di circa 14.000 mq, è caratterizzata da un primo livello funzionale paragonabile ad una piastra su cui si sviluppa verticalmente un volume pluripiano.
Le soluzioni distributive adottate assicurano ottimali interrelazioni fra funzioni interne ed esterne alla struttura, fra attività specifiche di ricerca scientifica nell’ambito sia ospedaliero che universitario, nonché tra i servizi generali e servizi sanitari, i servizi diagnostico-terapeutici ed i settori di degenza e urgenza.
Lo schema distributivo è quello di un ospedale di piccole-medie dimensioni, con una dotazione complessiva di 89 posti letto. Infatti, il nuovo edificio si ordina su quattro piani fuori terra e un piano interrato, con gli accessi principali situati al piano terreno, mentre i flussi tecnici sono attestati sul piano interrato, mediante un piazzale di servizio interno collegato al viale centrale dell’area ospedaliera, per mezzo di una rampa bidirezionale. 
L’ampio ingresso per il pubblico è dotato di un punto attrezzato per le informazioni e il corretto orientamento dell’utenza. I collegamenti verticali, distinti per visitatori, personale, degenti e merci, sono articolati in tre nuclei di cui uno esclusivo per i visitatori e due, attrezzati con contenenti scale, montalettighe e montacarichi, posti in posizione strategica ai fini della sicurezza antincendio.
Gli ambienti sono stati concepiti a dimensione di bambino: sono normalmente piccoli e raccolti, con ampiezze, volumetrie, materiali, colori e arredi dal carattere domestico, non monotoni, forniti di elementi ludici anche negli spazi deputati a funzioni di relazione. 
Il piano interrato è interamente riservato alle funzioni accessorie e impiantistiche: spogliatoi e servizi del personale sanitario; il piano terra riservato all’accettazione pediatrica, posto all’ingresso principale con area informativa e di prima accoglienza, spazi di attesa e di gioco, area triage, ambulatori, sale docenti per la scuola in ospedale, sala riunioni, locale per le associazioni di volontariato e la caffetteria. 
Al primo piano si trovano oncoematologia pediatrica, ambulatorio chirurgico, Day hospital e Day surgery con relativi ambulatori, oltre a spazi di attesa e gioco, locali per i genitori e polivalenti. 
Il secondo piano ospita il blocco operatorio con locale per osservazione e risveglio pazienti, le terapie intensive pediatrica e neonatale e degenza neonatale. Infine, il terzo piano è completamente destinato alla degenza pediatrica polispecialistica, integrata da spazi destinati ad attività didattiche, ludiche e assistenziali. 
L’assetto distributivo ai vari livelli è organizzato secondo percorsi chiari e diretti, indirizzati verso le zone di attesa o di controllo presidiate dal personale infermieristico.
Il concetto di architettura nel comfort e di relazione biunivoca con l'ambiente si estrinseca nel progetto della facciata, punto di accumulazione delle relazioni. Per tali ragioni è stata concepita una facciata costituita da un involucro esterno realizzato con superfici vetrate poste su piani sfalsati e applicate su esili montanti verticali caratterizzati da una particolare scala cromatica progressiva che conferisce una percezione mutevole e suggestiva della struttura. L’involucro dell’edificio è caratterizzato da una prima “pelle” prestazionale costituita da un tamponamento perimetrale ad alta efficienza di isolamento termico e acustico e serramenti vetrati a taglio termico; la seconda pelle, realizzata con elementi verticali in vetro temperato, stratificato e con particolari caratteristiche di protezione emissiva, regola il livello di interazione climatica tra interno ed esterno. 
I pacchetti murari si differenziano a seconda del livello edilizio, prevedendo tecnologie a umido per il piano terra e partizioni verticali realizzate con tecnologia stratificata a secco per i livelli superiori, garantendo notevole risparmio di risorse non rinnovabili e materie prime, aumentando inoltre notevolmente la flessibilità e la sostenibilità dell’edificio.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 13
  • Particella: 1547

Note

Premi: 2014 Building Healthcare Award for Best International Design, London Inserimento nella raccolta “Dieci anni di architettura: le 100 migliori opere realizzate in Italia”, Edilizia e Territorio, gruppo Sole24Ore Primo premio “categoria Istituzionale” per il concorso “La ceramica italiana e il progetto”, edizione 2013, promosso da Confindustria Ceramica.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Irene De Simone Ospedale dei Bambini Pietro Barilla a Parma L’industria delle costruzioni, n.440 Roma No
Francesco Pagliari 2013 Ospedale dei Bambini di Parma "Pietro Barilla" OBR Open Building Research The Plan, n.138 No
Cecilia di Marzo 2013 A Parma il primo ospedale pediatrico dell'Emilia Romagna: Dall'Italia al Ghana gli ultimi progetti dello studio OBR Open Building Research Archiportale No
Giuseppe La Franca 2013 Ospedale dei Bambini. La medicina è un gioco Tecnica Ospedaliera, n.6 No
Fondazione Ospedaliera dei bambini di Parma Onlus 2013 Nuovo Ospedale dei bambini Pietro Barilla No
Margherita Guccione (a cura di) 2017 MAXXI Architettura. Catalogo delle Collezioni Quodlibet 124-126 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - ingresso Vista esterni - ingresso
Elaborati - Planimetria generale Elaborati - Planimetria generale Servizio Sanitario Emilia Romagna
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Mariela Apollonio courtesy OBR
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Mariela Apollonio courtesy OBR
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Mariela Apollonio courtesy OBR
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Mariela Apollonio courtesy OBR
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Mariela Apollonio courtesy OBR
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Mariela Apollonio courtesy OBR
Vista esterni - prospetto Vista esterni - prospetto Mariela Apollonio courtesy OBR
Vista esterni - dettagli facciata Vista esterni - dettagli facciata
Vista esterni - facciata Vista esterni - facciata
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi
Dettagli - rivestimento Dettagli - rivestimento Mariela Apollonio courtesy OBR

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
OBR Open Building Research Visualizza
Policreo Società di Progettazione Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 11/05/2022
ultima modifica il 09/05/2024