Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

NUOVA SEDE DELLA SCUOLA PER L'EUROPA A PARMA

Scheda Opera

  • Elaborati - Planimetria generale
  • Elaborati - Prospetti
  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - prospetto
  • Vista esterni - volumi
  • Vista esterni - corte interna
  • Dettagli - facciata
  • Dettagli - Struttura
  • Vista generale
  • Dettagli - volumi
  • Dettagli - corte
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Comune: Parma
  • Denominazione: NUOVA SEDE DELLA SCUOLA PER L'EUROPA A PARMA
  • Indirizzo: Strada Langhirano, N. 177/A
  • Data: 2009 - 2017
  • Tipologia: Centri di ricerca
  • Autori principali: Paolo Zermani, Eugenio Tessoni, Associati Studio Zermani
Descrizione

Il luogo di progetto, collocato sul margine tra Via Langhirano e il Campus universitario, è emblematico del territorio padano, nitidamente segnato dalle matrici di colonizzazione romana, dove le tracce centuriali – originate dal decumano massimo costruito dalla Via Emilia – sopravvivono come trama precisa e riconoscibile.
Il progetto si instaura come un grande rettangolo, con il lato più lungo disposto parallelamente alla via Emilia, e, sul solco di questa traccia insediativa storica che diviene fondamento della nuova Scuola per l’Europa, si estende una grande spina, sviluppata come lungo chiostro. Proprio l’elemento del chiostro permette di sostenere un progetto unitario territoriale che, attraverso l’articolazione e la combinazione di più corti a scale differenti trova la composizione necessaria all’integrazione funzionale dei diversi gradi di istruzione e servizi connessi, tramite un linguaggio costantemente coerente con i caratteri tipologici del luogo.
Da ultimo è il portico, nella grande facciata rivolta verso la città, come nel chiostro principale e nelle corti rivolte verso il verde piantumato, a costituirsi come dispositivo di mediazione e distribuzione che relaziona lo spazio collettivo con gli spazi a corte, capace di fissare e relazionare il luogo dell’istruzione, la città e il paesaggio agrario superstite.
L’impianto è composto attraverso tre semplici elementi architettonici che esprimono la massima evidenza tipologica: il chiostro, le corti, il portico; elementi architettonici senza tempo, capaci di fissare l’identità dei luoghi.
La Scuola per l’Europa si definisce a partire da una lunga spina centrale di 22x210 m, sviluppata in forma di chiostro allungato con immagine unitaria, che organizza una serie di corti laterali aperte verso l’esterno.
Essa si affaccia così verso la città con il grande portico a tutta altezza attraverso il quale si annuncia con il suo carattere di edificio pubblico, mentre una rigorosa autonomia si sviluppa internamente e nelle grandi corti porticate delle singole unità scolastiche disposti sui lati, ognuna delle quali definita da corpi di fabbrica di diversa lunghezza, che si adattano allo stato di necessità funzionale, allungati verso il verde.
Le falangi delle corti lentamente si svuotano e si smaterializzano nel sistema architettura/natura, costruendosi come isole protette di relazione, studio e giochi all’aperto.
Il volume su via Langhirano ospita le destinazioni più pubbliche come il grande atrio d’ingresso, gli uffici amministrativi, la biblioteca e l’auditorium; mentre il grande chiostro centrale è luogo di relazione e socialità, cuore pulsante dell’insediamento. Le diverse scuole, che vi si affacciano, innestano su di esso gli ambienti di accoglienza, mentre le aule si trovano di norma nei bracci delle corti per favorirne l’indipendenza e la relazione con il paesaggio.
Nel complesso sono presenti una scuola materna, articolata in un impianto a C su un unico livello che distribuisce le cinque sezioni con affaccio diretto sul giardino.
La scuola elementare, anch’essa con impianto a C ma sviluppata su due livelli, distribuisce le aule, a partire dal grande atrio centrale, sulle maniche laterali. La corte, porticata su due livelli, offre spazio per lo studio all’aperto il gioco, la ricreazione. Pari disposizione è adottata per la scuola secondaria di I e II grado.
La Biblioteca è collocata all’estremità della grande spina del chiostro centrale, raggiungibile, al coperto, da ogni scuola. Si sviluppa a doppia altezza, la sala di lettura è servita da una zona atrio e distribuzione ed è dotata di salette studio e lettura, oltre a una sala conferenze.
Ulteriore rimando ai caratteri tipologici dell’architettura padana è chiaramente visibile nelle scelte costruttive impiegate: muratura e mattoni faccia a vista in facciata, porticati ottenuti da setti murari a sezione rettangolare, a ricordare i robusti contrafforti delle costruzioni militari.
In conclusione, questa articolata architettura può esser letta come somma dei pieni e dei vuoti composti nell’unita, in un equilibrato gioco di volumi in cui si perde la differenza tra interno ed esterno: la scuola è dentro quanto fuori, chiusa quanto aperta.

Info
  • Progetto: 2009 - 2017
  • Esecuzione: 2009 - 2017
  • Tipologia Specifica: Edificio scolastico polifunzionale
  • Committente: Provincia di Parma
  • Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
  • Destinazione attuale: Complesso scolastico
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
GPA Ingegneria Progetto strutturale Progetto NO
spa SETIN Progetto Impianti Progetto NO
Eugenio Tessoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://studiozermaniassoc.wixsite.com/zermaniassociati/studio SI
Paolo Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani SI
Associati Studio Zermani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://studiozermaniassoc.wixsite.com/zermaniassociati/studio SI
  • Strutture: Muratura portante
  • Materiale di facciata: Mattoni faccia a vista
  • Coperture: Piana – calpestabile
  • Serramenti: Alluminio - vetro continuo;
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il progetto si instaura come un grande rettangolo, con il lato più lungo disposto parallelamente alla via Emilia, e, sul solco di questa traccia insediativa storica che diviene fondamento della nuova Scuola per l’Europa, si estende una grande spina, sviluppata come lungo chiostro. Proprio l’elemento del chiostro permette di sostenere un progetto unitario territoriale che, attraverso l’articolazione e la combinazione di più corti a scale differenti trova la composizione necessaria all’integrazione funzionale dei diversi gradi di istruzione e servizi connessi, tramite un linguaggio costantemente coerente con i caratteri tipologici del luogo.
Da ultimo è il portico, nella grande facciata rivolta verso la città, come nel chiostro principale e nelle corti rivolte verso il verde piantumato, a costituirsi come dispositivo di mediazione e distribuzione che relaziona lo spazio collettivo con gli spazi a corte, capace di fissare e relazionare il luogo dell’istruzione, la città e il paesaggio agrario superstite.
L’impianto è composto attraverso tre semplici elementi architettonici che esprimono la massima evidenza tipologica: il chiostro, le corti, il portico; elementi architettonici senza tempo, capaci di fissare l’identità dei luoghi.
La Scuola per l’Europa si definisce a partire da una lunga spina centrale di 22x210 m, sviluppata in forma di chiostro allungato con immagine unitaria, che organizza una serie di corti laterali aperte verso l’esterno. 
Essa si affaccia così verso la città con il grande portico a tutta altezza attraverso il quale si annuncia con il suo carattere di edificio pubblico, mentre una rigorosa autonomia si sviluppa internamente e nelle grandi corti porticate delle singole unità scolastiche disposti sui lati, ognuna delle quali definita da corpi di fabbrica di diversa lunghezza, che si adattano allo stato di necessità funzionale, allungati verso il verde. 
Le falangi delle corti lentamente si svuotano e si smaterializzano nel sistema architettura/natura, costruendosi come isole protette di relazione, studio e giochi all’aperto.
Il volume su via Langhirano ospita le destinazioni più pubbliche come il grande atrio d’ingresso, gli uffici amministrativi, la biblioteca e l’auditorium; mentre il grande chiostro centrale è luogo di relazione e socialità, cuore pulsante dell’insediamento. Le diverse scuole, che vi si affacciano, innestano su di esso gli ambienti di accoglienza, mentre le aule si trovano di norma nei bracci delle corti per favorirne l’indipendenza e la relazione con il paesaggio.
Nel complesso sono presenti una scuola materna, articolata in un impianto a C su un unico livello che distribuisce le cinque sezioni con affaccio diretto sul giardino.
La scuola elementare, anch’essa con impianto a C ma sviluppata su due livelli, distribuisce le aule, a partire dal grande atrio centrale, sulle maniche laterali. La corte, porticata su due livelli, offre spazio per lo studio all’aperto il gioco, la ricreazione. Pari disposizione è adottata per la scuola secondaria di I e II grado.
La Biblioteca è collocata all’estremità della grande spina del chiostro centrale, raggiungibile, al coperto, da ogni scuola. Si sviluppa a doppia altezza, la sala di lettura è servita da una zona atrio e distribuzione ed è dotata di salette studio e lettura, oltre a una sala conferenze. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 8
  • Particella: 449

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
AA.VV. 2018 Identità dell’architettura italiana 16 Diabasis 136-137 No
Marco Mulazzani 2019 Un’architettura adagiata nel paesaggio padano Casabella N.899-900 No
Ulrich Brinkmann 2020 Schule fur Europa in Parma Bauwelt, N.14 40-45 No
Roberta Esposito, Gennaro Di Costanzo (a cura di) 2020 Venticinque domande a Paolo Zermani Clean Napoli No
Vittorio Uccelli 2021 Paolo Zermani. Scuola per l’Europa a Parma Firenze Architettura, N.25 80-91 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Elaborati - Planimetria generale Elaborati - Planimetria generale courtesy Studio Zermani Associati
Elaborati - Prospetti Elaborati - Prospetti courtesy Studio Zermani Associati
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Vista esterni - prospetto Vista esterni - prospetto Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Vista esterni - volumi Vista esterni - volumi Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Vista esterni - corte interna Vista esterni - corte interna Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Vista generale Vista generale Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - volumi Dettagli - volumi Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - corte Dettagli - corte Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Mauro Davoli courtesy Studio Zermani Associati

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 16/05/2022
ultima modifica il 24/05/2024