NUOVA SEDE DELLA SCUOLA PER L'EUROPA A PARMA
Scheda Opera
- Comune: Parma
- Denominazione: NUOVA SEDE DELLA SCUOLA PER L'EUROPA A PARMA
- Indirizzo: Strada Langhirano, N. 177/A
- Data: 2009 - 2017
- Tipologia: Centri di ricerca
- Autori principali: Paolo Zermani, Eugenio Tessoni, Associati Studio Zermani
Descrizione
Il luogo di progetto, collocato sul margine tra Via Langhirano e il Campus universitario, è emblematico del territorio padano, nitidamente segnato dalle matrici di colonizzazione romana, dove le tracce centuriali – originate dal decumano massimo costruito dalla Via Emilia – sopravvivono come trama precisa e riconoscibile.
Il progetto si instaura come un grande rettangolo, con il lato più lungo disposto parallelamente alla via Emilia, e, sul solco di questa traccia insediativa storica che diviene fondamento della nuova Scuola per l’Europa, si estende una grande spina, sviluppata come lungo chiostro. Proprio l’elemento del chiostro permette di sostenere un progetto unitario territoriale che, attraverso l’articolazione e la combinazione di più corti a scale differenti trova la composizione necessaria all’integrazione funzionale dei diversi gradi di istruzione e servizi connessi, tramite un linguaggio costantemente coerente con i caratteri tipologici del luogo.
Da ultimo è il portico, nella grande facciata rivolta verso la città, come nel chiostro principale e nelle corti rivolte verso il verde piantumato, a costituirsi come dispositivo di mediazione e distribuzione che relaziona lo spazio collettivo con gli spazi a corte, capace di fissare e relazionare il luogo dell’istruzione, la città e il paesaggio agrario superstite.
L’impianto è composto attraverso tre semplici elementi architettonici che esprimono la massima evidenza tipologica: il chiostro, le corti, il portico; elementi architettonici senza tempo, capaci di fissare l’identità dei luoghi.
La Scuola per l’Europa si definisce a partire da una lunga spina centrale di 22x210 m, sviluppata in forma di chiostro allungato con immagine unitaria, che organizza una serie di corti laterali aperte verso l’esterno.
Essa si affaccia così verso la città con il grande portico a tutta altezza attraverso il quale si annuncia con il suo carattere di edificio pubblico, mentre una rigorosa autonomia si sviluppa internamente e nelle grandi corti porticate delle singole unità scolastiche disposti sui lati, ognuna delle quali definita da corpi di fabbrica di diversa lunghezza, che si adattano allo stato di necessità funzionale, allungati verso il verde.
Le falangi delle corti lentamente si svuotano e si smaterializzano nel sistema architettura/natura, costruendosi come isole protette di relazione, studio e giochi all’aperto.
Il volume su via Langhirano ospita le destinazioni più pubbliche come il grande atrio d’ingresso, gli uffici amministrativi, la biblioteca e l’auditorium; mentre il grande chiostro centrale è luogo di relazione e socialità, cuore pulsante dell’insediamento. Le diverse scuole, che vi si affacciano, innestano su di esso gli ambienti di accoglienza, mentre le aule si trovano di norma nei bracci delle corti per favorirne l’indipendenza e la relazione con il paesaggio.
Nel complesso sono presenti una scuola materna, articolata in un impianto a C su un unico livello che distribuisce le cinque sezioni con affaccio diretto sul giardino.
La scuola elementare, anch’essa con impianto a C ma sviluppata su due livelli, distribuisce le aule, a partire dal grande atrio centrale, sulle maniche laterali. La corte, porticata su due livelli, offre spazio per lo studio all’aperto il gioco, la ricreazione. Pari disposizione è adottata per la scuola secondaria di I e II grado.
La Biblioteca è collocata all’estremità della grande spina del chiostro centrale, raggiungibile, al coperto, da ogni scuola. Si sviluppa a doppia altezza, la sala di lettura è servita da una zona atrio e distribuzione ed è dotata di salette studio e lettura, oltre a una sala conferenze.
Ulteriore rimando ai caratteri tipologici dell’architettura padana è chiaramente visibile nelle scelte costruttive impiegate: muratura e mattoni faccia a vista in facciata, porticati ottenuti da setti murari a sezione rettangolare, a ricordare i robusti contrafforti delle costruzioni militari.
In conclusione, questa articolata architettura può esser letta come somma dei pieni e dei vuoti composti nell’unita, in un equilibrato gioco di volumi in cui si perde la differenza tra interno ed esterno: la scuola è dentro quanto fuori, chiusa quanto aperta.
Info
- Progetto: 2009 - 2017
- Esecuzione: 2009 - 2017
- Tipologia Specifica: Edificio scolastico polifunzionale
- Committente: Provincia di Parma
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione attuale: Complesso scolastico
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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GPA Ingegneria | Progetto strutturale | Progetto | NO | |||
spa | SETIN | Progetto Impianti | Progetto | NO | ||
Eugenio | Tessoni | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://studiozermaniassoc.wixsite.com/zermaniassociati/studio | SI |
Paolo | Zermani | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/zermani | SI |
Associati Studio | Zermani | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://studiozermaniassoc.wixsite.com/zermaniassociati/studio | SI |
- Strutture: Muratura portante
- Materiale di facciata: Mattoni faccia a vista
- Coperture: Piana – calpestabile
- Serramenti: Alluminio - vetro continuo;
- Stato Strutture: Ottimo
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Ottimo
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela:
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 8
- Particella: 449
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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AA.VV. | 2018 | Identità dell’architettura italiana 16 | Diabasis | 136-137 | No | |
Marco Mulazzani | 2019 | Un’architettura adagiata nel paesaggio padano | Casabella N.899-900 | No | ||
Ulrich Brinkmann | 2020 | Schule fur Europa in Parma | Bauwelt, N.14 | 40-45 | No | |
Roberta Esposito, Gennaro Di Costanzo (a cura di) | 2020 | Venticinque domande a Paolo Zermani | Clean | Napoli | No | |
Vittorio Uccelli | 2021 | Paolo Zermani. Scuola per l’Europa a Parma | Firenze Architettura, N.25 | 80-91 | No |
Allegati
Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Studio Zermani Associati | Visualizza |
Studio Paolo Zermani | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-RomagnaTitolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da
creata il 16/05/2022
ultima modifica il 24/05/2024