Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO CIVICO “LA CORTE”

Scheda Opera

  • Vista esterni - Facciata Piazza Fanfulla
  • Vista esterni - ingresso sud
  • Dettagli - corte lato nord
  • Dettagli - portico
  • Vista notturna
  • Dettagli - Struttura
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - scala
  • Dettagli - sale interne
  • Dettagli - sale interne
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Interni
  • Dettagli - Struttura
  • Dettagli - facciata
  • Comune: Traversetolo
  • Denominazione: CENTRO CIVICO “LA CORTE”
  • Indirizzo: Via Fratelli Cantini, N.8
  • Data: 2001 - 2006
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Christian Gasparini, Marco Pavarani, Paolo Iotti
Descrizione

L’intervento consiste nel restauro del complesso ex rurale “la Corte”, struttura edificata per aggiunte successive dal primo nucleo del tardo Settecento, ed il suo riuso a Centro Civico e Culturale di Traversetolo.
Il progetto mira a sviluppare le potenzialità urbane e architettoniche del luogo, data la posizione centrale nel tessuto esistente, attraverso una rete di nuove connessioni fisiche e visive con gli ambiti urbani al contorno – piazza Fanfulla, l'edificio residenziale d'angolo addossato al complesso, il nuovo edificio e lo spazio aperto prospicente via Cantini – al fine di trasformare tale complesso in un centro aggregativo fortemente attrattivo, legato alla formazione di un nuovo spazio pubblico, di nuove funzioni socializzanti, di luoghi collettivi che moltiplichino le occasioni d'incontro.
Esso raccoglie infatti i vari spazi dedicati alla cultura e all’incontro: la nuova sala consigliare, la nuova biblioteca (con sala ragazzi, ludoteca, emeroteca e sale di lettura e studio), un centro aggregativo per giovani, il museo Brozzi e spazi di riunione per le associazioni cittadine.
La complessa struttura architettonica, di origini seicentesche, comprende la sala consiliare, la sala espositiva, la Biblioteca comunale e dal 2004 è entrata a far parte delle biblioteche aderenti al polo parmense.
La particolarità ed eccezionalità della nuova sede – frutto del concorso di idee di livello nazionale, svolto nel 2000 con giuria presieduta dall’architetto Guido Canali – è data dal forte legame tra il passato e il presente, che si evidenzia non solo nella ristrutturazione conservativa, ma anche nel patrimonio bibliografico.
Il progetto risultato vincitore è stato presentato dal gruppo di progettazione composto dagli architetti Christian Gasparini (capogruppo), Marco Pavarani e Paolo Iotti.
La scelta del vincitore, pubblicata dalla Commissione, risiede nella capacità della proposta di individuare un’articolazione interna unitaria in grado di collegare le varie parti del complesso (rustico e le varie unità del civile), organizzando un percorso unitario e coerente, che, in più, propone assi di penetrazione all’interno del complesso; oltre che mostrare un approccio sensibile al manufatto antico, rispettandone complessivamente i caratteri e intervenendo solo per realizzare un atrio unitario.
Infatti, il centro civico e culturale La Corte si organizza su due sequenze spaziali (portico interno - biblioteca - centro giovani - sala consigliare e atrio passante - museo Brozzi - archivio Brozzi), localizzate nell'ala rurale (primo lotto) e nell'ala padronale (secondo lotto), caratterizzate ognuna da un polo o nodo di connessione, che determina l'organizzazione e il funzionamento degli ambienti circostanti: il primo è l'atrio passante, il secondo è il portico dell'ex fienile con la nuova apertura su Via Cantini.
Il recupero dell’edificio diventa un’occasione unica e irripetibile per permettere l’apertura alla città del grande invaso interno, determinando un arricchimento degli spazi urbani centrali e costruendo una dinamica delle percorrenze pedonali in grado connettere gli spazi pubblici in un unico sistema.
L’ingresso pedonale principale è posto su piazza Fanfulla, per ragioni storiche, di orientamento e di connessione con il mercato domenicale. In testata all’edificio, verso via XXIV Maggio, si riapre l’antica porta che portava agli orti della Corte nel 1850, costruendo un attraversamento tramite un atrio passante, diaframma di mediazione fra esterno e interno. Lo spazio della corte viene ad assumere il ruolo di “giardino urbano”, nuovo centro protetto della vita civica e culturale di Traversetolo, luogo di passaggio e di sosta, contenitore di manifestazioni collettive settimanali (mercato), stagionali (cinema all’aperto), occasionali (concerti, spettacoli, dibattiti).
Le operazioni di innovazione e modifica degli spazi interni ed esterni vengono adeguate all’esistente, perseguendo un’idea di trasformazione armonica e coerente dell’edificio, funzionale alla nuova vita del complesso.
Le opere di restauro e recupero relative al primo lotto dell’edificio, adibito a centro civico e contenitore culturale, pongono in primo piano le valenze storiche e materiche del fabbricato esistente, disvelandole tramite una reinterpretazione dei caratteri dell’edificio in chiave contemporanea e minimale.
Tutti i nuovi elementi inseriti nell’ala rurale dell’edificio esistente tentano di dare soluzione alle problematiche d’uso connesse alla nuova destinazione, sottolineando in modo coerente e dialettico l’epoca nella quale sono state realizzate. In particolare, sono state riaperte tutte le finestre originarie, chiuse nelle varie epoche con elementi incongrui, demolita la scala incongrua di servizio al fienile e quella interna addossata all’apertura sul portico. L’attenzione ai caratteri costruttivi della Corte ha portato inoltre ad un approfondito studio sul tipo di malta esistente (calce idraulica e sabbia), rintracciata e composta con la medesima coloritura. Infatti, la finitura a velatura di calce di tutte le pareti esterne e interne oltre a proteggere dalle intemperie il sistema di costruzione, permette di dare omogeneità al fabbricato. Le grandi vetrate di affaccio sul portico, dalla sala consigliare e dalla biblioteca, delimitano come spazi interni e corrispondenti all’uso gli antichi ambienti del fienile e della legnaia, mantenendo intatta la percezione e il rapporto fondante fra spazi al primo piano e portico, sviluppando altresì la tematica delle aperture per l’aerazione e l’affaccio dagli ambienti interni.
I grandi lucernari interni alla biblioteca inondano di luce gli spazi di studio al primo piano, sottolineando l’aggregazione storica degli ambienti e le strutture ad arco.
I soppalchi staccati dalle pareti si alleggeriscono, mantenendo la caratteristica della reversibilità necessaria in un intervento di restauro, denunciano la loro alterità rispetto alle strutture esistenti, arricchendo lo spazio della legnaia tramite la dinamicità della scala di collegamento, in legno e vetro, come elemento identificativo e fondante delle connessioni interne ed esterne.
Le aperture verso il portico e verso via Cantini, eliminando i tamponamenti che le ostruivano, donano all’ambiente una luminosità e permeabilità, che modifica la percezione dello spazio ed accentua la modularità del sistema costruttivo interno a colonne e volte a padiglione
Le strutture in ferro delle scale nascondono in spessori minimi le esigenze di portanza di un edificio pubblico, appoggiano all’interno delle murature esistenti e contengono l’impianto di riscaldamento e raffrescamento.

Info
  • Progetto: 2001 - 2003
  • Esecuzione: 2003 - 2006
  • Tipologia Specifica: Intervento di restauro
  • Committente: Comune di Traversetolo – finanziamenti Fondazione Cariparma
  • Destinazione originaria: Complesso ex rurale seicentesco
  • Destinazione attuale: Centro civico e culturale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Srl Napoli Calabrese Antonio Impresa esecutrice Esecuzione NO
Paolo Delmonte Progetto strutturale Progetto NO
Christian Gasparini Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.natoffice.it/profile SI
Christian Gasparini Direzione lavori Progetto Visualizza Profilo https://www.natoffice.it/profile NO
Paolo Iotti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.iotti-pavarani.com/ SI
Giancarlo Manghi Progetto Impianti Progetto NO
Marco Pavarani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.iotti-pavarani.com/ SI
  • Strutture: Mista - Muratura, Paramento murario in mattoni tipo Parma
  • Materiale di facciata: Finitura di calce, pietra, mattoni a vista;
  • Coperture: Mista – falde inclinate, coppi;
  • Serramenti: Alluminio, legno rovere;
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Discreto
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 4883
    [codice] => PR010
    [denominazione] => CENTRO CIVICO “LA CORTE”
    [regione] => Emilia Romagna
    [provincia] => Parma
    [comune] => Traversetolo
    [localita] => 
    [indirizzo] => Via Fratelli Cantini, N.8
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 31
    [tipologia_specifica] => Intervento di restauro 
    [anno_inizio_progetto] => 2001
    [anno_fine_progetto] => 2003
    [anno_inizio_esecuzione] => 2003
    [anno_fine_esecuzione] => 2006
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] => 
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L’intervento consiste nel restauro del complesso ex rurale “la Corte”, struttura edificata per aggiunte successive dal primo nucleo del tardo Settecento, ed il suo riuso a Centro Civico e Culturale di Traversetolo.
Il progetto mira a sviluppare le potenzialità urbane e architettoniche del luogo, data la posizione centrale nel tessuto esistente, attraverso una rete di nuove connessioni fisiche e visive con gli ambiti urbani al contorno – piazza Fanfulla, l'edificio residenziale d'angolo addossato al complesso, il nuovo edificio e lo spazio aperto prospicente via Cantini – al fine di trasformare tale complesso in un centro aggregativo fortemente attrattivo, legato alla formazione di un nuovo spazio pubblico, di nuove funzioni socializzanti, di luoghi collettivi che moltiplichino le occasioni d'incontro.
Esso raccoglie infatti i vari spazi dedicati alla cultura e all’incontro: la nuova sala consigliare, la nuova biblioteca (con sala ragazzi, ludoteca, emeroteca e sale di lettura e studio), un centro aggregativo per giovani, il museo Brozzi e spazi di riunione per le associazioni cittadine.
La complessa struttura architettonica, di origini seicentesche, comprende la sala consiliare, la sala espositiva, la Biblioteca comunale e dal 2004 è entrata a far parte delle biblioteche aderenti al polo parmense. 
La particolarità ed eccezionalità della nuova sede – frutto del concorso di idee di livello nazionale, svolto nel 2000 con giuria presieduta dall’architetto Guido Canali – è data dal forte legame tra il passato e il presente, che si evidenzia non solo nella ristrutturazione conservativa, ma anche nel patrimonio bibliografico.
Il progetto risultato vincitore è stato presentato dal gruppo di progettazione composto dagli architetti Christian Gasparini (capogruppo), Marco Pavarani e Paolo Iotti. 
La scelta del vincitore, pubblicata dalla Commissione, risiede nella capacità della proposta di individuare un’articolazione interna unitaria in grado di collegare le varie parti del complesso (rustico e le varie unità del civile), organizzando un percorso unitario e coerente, che, in più, propone assi di penetrazione all’interno del complesso; oltre che mostrare un approccio sensibile al manufatto antico, rispettandone complessivamente i caratteri e intervenendo solo per realizzare un atrio unitario.
Infatti, il centro civico e culturale La Corte si organizza su due sequenze spaziali (portico interno - biblioteca - centro giovani - sala consigliare e atrio passante - museo Brozzi - archivio Brozzi), localizzate nell'ala rurale (primo lotto) e nell'ala padronale (secondo lotto), caratterizzate ognuna da un polo o nodo di connessione, che determina l'organizzazione e il funzionamento degli ambienti circostanti: il primo è l'atrio passante, il secondo è il portico dell'ex fienile con la nuova apertura su Via Cantini.
Il recupero dell’edificio diventa un’occasione unica e irripetibile per permettere l’apertura alla città del grande invaso interno, determinando un arricchimento degli spazi urbani centrali e costruendo una dinamica delle percorrenze pedonali in grado connettere gli spazi pubblici in un unico sistema. 
L’ingresso pedonale principale è posto su piazza Fanfulla, per ragioni storiche, di orientamento e di connessione con il mercato domenicale. In testata all’edificio, verso via XXIV Maggio, si riapre l’antica porta che portava agli orti della Corte nel 1850, costruendo un attraversamento tramite un atrio passante, diaframma di mediazione fra esterno e interno. Lo spazio della corte viene ad assumere il ruolo di “giardino urbano”, nuovo centro protetto della vita civica e culturale di Traversetolo, luogo di passaggio e di sosta, contenitore di manifestazioni collettive settimanali (mercato), stagionali (cinema all’aperto), occasionali (concerti, spettacoli, dibattiti). 
Le operazioni di innovazione e modifica degli spazi interni ed esterni vengono adeguate all’esistente, perseguendo un’idea di trasformazione armonica e coerente dell’edificio, funzionale alla nuova vita del complesso.
Le opere di restauro e recupero relative al primo lotto dell’edificio, adibito a centro civico e contenitore culturale, pongono in primo piano le valenze storiche e materiche del fabbricato esistente, disvelandole tramite una reinterpretazione dei caratteri dell’edificio in chiave contemporanea e minimale. 
Tutti i nuovi elementi inseriti nell’ala rurale dell’edificio esistente tentano di dare soluzione alle problematiche d’uso connesse alla nuova destinazione, sottolineando in modo coerente e dialettico l’epoca nella quale sono state realizzate. In particolare, sono state riaperte tutte le finestre originarie, chiuse nelle varie epoche con elementi incongrui, demolita la scala incongrua di servizio al fienile e quella interna addossata all’apertura sul portico. L’attenzione ai caratteri costruttivi della Corte ha portato inoltre ad un approfondito studio sul tipo di malta esistente (calce idraulica e sabbia), rintracciata e composta con la medesima coloritura. Infatti, la finitura a velatura di calce di tutte le pareti esterne e interne oltre a proteggere dalle intemperie il sistema di costruzione, permette di dare omogeneità al fabbricato. Le grandi vetrate di affaccio sul portico, dalla sala consigliare e dalla biblioteca, delimitano come spazi interni e corrispondenti all’uso gli antichi ambienti del fienile e della legnaia, mantenendo intatta la percezione e il rapporto fondante fra spazi al primo piano e portico, sviluppando altresì la tematica delle aperture per l’aerazione e l’affaccio dagli ambienti interni. 
I grandi lucernari interni alla biblioteca inondano di luce gli spazi di studio al primo piano, sottolineando l’aggregazione storica degli ambienti e le strutture ad arco. 
I soppalchi staccati dalle pareti si alleggeriscono, mantenendo la caratteristica della reversibilità necessaria in un intervento di restauro, denunciano la loro alterità rispetto alle strutture esistenti, arricchendo lo spazio della legnaia tramite la dinamicità della scala di collegamento, in legno e vetro, come elemento identificativo e fondante delle connessioni interne ed esterne. 
Le aperture verso il portico e verso via Cantini, eliminando i tamponamenti che le ostruivano, donano all’ambiente una luminosità e permeabilità, che modifica la percezione dello spazio ed accentua la modularità del sistema costruttivo interno a colonne e volte a padiglione 
Le strutture in ferro delle scale nascondono in spessori minimi le esigenze di portanza di un edificio pubblico, appoggiano all’interno delle murature esistenti e contengono l’impianto di riscaldamento e raffrescamento. 
    [committente] => Comune di Traversetolo – finanziamenti Fondazione Cariparma
    [foglio_catastale] => 24
    [particella] => 38
    [strutture] => Mista - Muratura, Paramento murario in mattoni tipo Parma
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => Finitura di calce, pietra, mattoni a vista;
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => Mista – falde inclinate, coppi;
    [id_stato_coperture] => 3
    [serramenti] => Alluminio, legno rovere; 
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => Complesso ex rurale seicentesco
    [destinazione_attuale] => Centro civico e culturale
    [trasformazioni] => Recupero, restauro conservativo, ampliamento;
    [id_tipo_proprieta] => 0
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 0
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => 
    [vincolo] => 0
    [note] => 
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 44.638885
    [longitude] => 10.382419
    [score] => 4
    [id_user] => 45
    [status] => 1
    [date_add] => 2022-05-17 18:52:58
    [date_upd] => 2024-04-23 15:11:31
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Interventi di recupero e trasformazione
    [proprieta] => 
    [cat_autori] => Christian Gasparini,Marco Pavarani,Paolo Iotti
    [id_regione] => 16
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 24
  • Particella: 38

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Municipio di Traversetolo 2005 La Corte Traversetolo l'Amministrazione Informa, Supplemento, n. 2 Traversetolo No
Alessandra Sofisti 2006 E per tetto... antiche stalle e fienili Biblioteche oggi, Editrice Bibliografica srl Milano 82-84 No
Marco Mulazzani (a cura di) 2006 Almanacco di Casabella: architetti italiani Arnoldo Mondatori Editore No
Anna Mavilla 2008 Nuovo Museo "Brozzi" a Traversetolo MontePiano, Anno 1, n. 8, Studio Nobili Edizioni Vetto No
Andrea Zanelli (a cura di) 2013 Una geografia dell’architettura: l’Emilia Romagna negli anni duemila Quinlan Castel Maggiore No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - Facciata Piazza Fanfulla Vista esterni - Facciata Piazza Fanfulla
Vista esterni - ingresso sud Vista esterni - ingresso sud
Dettagli - corte lato nord Dettagli - corte lato nord
Dettagli - portico Dettagli - portico
Vista notturna Vista notturna Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - scala Dettagli - scala Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - sale interne Dettagli - sale interne Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - sale interne Dettagli - sale interne Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - Struttura Dettagli - Struttura Paola de Pietri courtesy NATOFFICE
Dettagli - facciata Dettagli - facciata Paola de Pietri courtesy NATOFFICE

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
NATOFFICE Studio Visualizza
IOTTI+PAVARANI ARCHITETTI Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 17/05/2022
ultima modifica il 23/04/2024