Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA-STUDIO CESARE LEONARDI

Scheda Opera

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  • Comune: Modena
  • Denominazione: CASA-STUDIO CESARE LEONARDI
  • Indirizzo: Viale Emilio Po, N. 134
  • Data: 1987 - 1990
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Cesare Leonardi
Descrizione

L’edificio sorge nel Villaggio artigiano di Modena Ovest, primo villaggio artigiano in Italia realizzato nel 1950. Alla fine degli anni ’80, conclusosi il sodalizio professionale con Franca Stagi durato circa vent’anni, Leonardi lascia lo studio in centro storico per trasferirsi con la propria famiglia, dove ristruttura e amplia la casa-officina dello zio, realizzando una casa-studio (attuale sede dell’Archivio).
Si tratta di un edificio di dimensioni ridotte – corrispondente al modello tipologico caratteristico del Villaggio Artigiano – distribuito su due livelli, con tetto a falde. L’architetto sceglie di mantenere tale impianto, ampliandolo attraverso un nuovo volume posto sul retro; in questo modo, lo spazio al piano terra – destinato allo studio di architettura – assume un impianto ad L, mentre il livello superiore è destinato agli spazi dell’abitazione.
Il piano terra è caratterizzato da uno spazio di lavoro a doppio volume (magazzino o piccola officina) mentre al piano superiore si sviluppava l’abitazione privata. Inoltre, l’atrio di ingresso principale funge da elemento di collegamento, sul quale sono disposti gli accessi diretti sia agli spazi di lavoro che al blocco scale in linea che porta al livello superiore.
Elemento caratteristico della casa-studio è la permeabilità tra esterno ed esterno in quanto tutti gli spazi sono in diretta connessione tramite vetrate scorrevoli o porte finestre con il verde del giardino che cresce liberamente e circonda l’edificio. Tutte le vetrate della casa e dello studio sono potenziali ingressi dall’esterno.
L’obiettivo dei numeri ingressi, infatti, è quello di rendere lo spazio più flessibile e adattabile al tipo di fruitore (famigliari, personale archivio, ospiti) e alle attività svolte.
Gli arredi della casa-studio (fatta eccezione per il blocco cucina in muratura) sono interamente realizzati con un unico materiale, le tavole in legno di abete verniciato giallo, solitamente utilizzate in edilizia per le casserature del calcestruzzo, di dimensioni standard (50 x 150 cm, e multipli e sottomultipli), tracciate e tagliate senza scarto: sedie, sgabelli, tavoli, letti, divani, porte, soppalchi, librerie, armadi. Agli oggetti prodotti secondo questa logica rigorosa, modulare e artigianale Cesare Leonardi darà il nome di Solidi, una ricerca che conduce dal 1983 al 2003.
Dal 2010 tale luogo è divenuto sede anche l’Archivio Leonardi, del quale se ne occupa l’Associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi, un collettivo di architetti e studiosi, tra cui ex collaboratori di Cesare Leonardi, che si dedica alla tutela, catalogazione, e divulgazione delle opere e dei progetti dell’architetto modenese.
Disegni di architettura, composizioni fotografiche, plastici in legno, sculture e prototipi di ogni genere affollano lo spazio e convivono con oggetti legati alla vita familiare e alle proprie origini, espressione di un rapporto inscindibile tra vita e progetto.
Inoltre, dal 2011 il fondo archivistico è stato riconosciuto quale “bene culturale particolarmente importante” ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, con Decreto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna.

Info
  • Progetto: 1987 - 1990
  • Esecuzione: 1987 - 1990
  • Tipologia Specifica: Edificio polifunzionale - per attività di ricerca e promozione culturale
  • Committente: Cesare Leonardi
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Casa-officina
  • Destinazione attuale: Casa-studio, sede Archivio Architetto Leonardi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Cesare Leonardi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=93274 SI
  • Strutture: Portante in muratura;
  • Materiale di facciata: Mista – rivestimento intonaco, mattoni faccia a vista;
  • Coperture: Falde inclinate
  • Serramenti: Misti – alluminio, vetro continuo;
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto
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Si tratta di un edificio di dimensioni ridotte – corrispondente al modello tipologico caratteristico del Villaggio Artigiano – distribuito su due livelli, con tetto a falde. L’architetto sceglie di mantenere tale impianto, ampliandolo attraverso un nuovo volume posto sul retro; in questo modo, lo spazio al piano terra – destinato allo studio di architettura – assume un impianto ad L, mentre il livello superiore è destinato agli spazi dell’abitazione.
Il piano terra è caratterizzato da uno spazio di lavoro a doppio volume (magazzino o piccola officina) mentre al piano superiore si sviluppava l’abitazione privata. Inoltre, l’atrio di ingresso principale funge da elemento di collegamento, sul quale sono disposti gli accessi diretti sia agli spazi di lavoro che al blocco scale in linea che porta al livello superiore.
Elemento caratteristico della casa-studio è la permeabilità tra esterno ed esterno in quanto tutti gli spazi sono in diretta connessione tramite vetrate scorrevoli o porte finestre con il verde del giardino che cresce liberamente e circonda l’edificio. Tutte le vetrate della casa e dello studio sono potenziali ingressi dall’esterno. 
L’obiettivo dei numeri ingressi, infatti, è quello di rendere lo spazio più flessibile e adattabile al tipo di fruitore (famigliari, personale archivio, ospiti) e alle attività svolte.
Gli arredi della casa-studio (fatta eccezione per il blocco cucina in muratura) sono interamente realizzati con un unico materiale, le tavole in legno di abete verniciato giallo, solitamente utilizzate in edilizia per le casserature del calcestruzzo, di dimensioni standard (50 x 150 cm, e multipli e sottomultipli), tracciate e tagliate senza scarto: sedie, sgabelli, tavoli, letti, divani, porte, soppalchi, librerie, armadi. Agli oggetti prodotti secondo questa logica rigorosa, modulare e artigianale Cesare Leonardi darà il nome di Solidi, una ricerca che conduce dal 1983 al 2003.
Dal 2010 tale luogo è divenuto sede anche l’Archivio Leonardi, del quale se ne occupa l’Associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi, un collettivo di architetti e studiosi, tra cui ex collaboratori di Cesare Leonardi, che si dedica alla tutela, catalogazione, e divulgazione delle opere e dei progetti dell’architetto modenese. 
Disegni di architettura, composizioni fotografiche, plastici in legno, sculture e prototipi di ogni genere affollano lo spazio e convivono con oggetti legati alla vita familiare e alle proprie origini, espressione di un rapporto inscindibile tra vita e progetto.
Inoltre, dal 2011 il fondo archivistico è stato riconosciuto quale “bene culturale particolarmente importante” ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, con Decreto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna.
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Dal 2015 è in corso l’attività di riordino e inventariazione ad opera dell’archivista Jessica Pagani e dell’architetto archivista Francesco Samassa. L’intervento è svolto sotto la supervisione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna e realizzato con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Dal 2019 l’Archivio dirige la Scuola Archivio Leonardi, nata per trasmettere il metodo di lavoro di Leonardi attraverso due corsi stagionali: Alberi (primavera) e Solidi (autunno).
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 105
  • Particella: 33

Note

A partire dall’opera di valorizzazione dell’archivio, l’Associazione Archivio Architetto Cesare Leonardi è impegnata in attività di ricerca e curatela (organizzazione mostre, progetti editoriali, programmi pubblici, workshops) riguardanti l’architettura, la costruzione della città e del paesaggio, il design, la fotografia e la pittura quali campi fondamentali dell’attività dell’autore. Dal 2015 è in corso l’attività di riordino e inventariazione ad opera dell’archivista Jessica Pagani e dell’architetto archivista Francesco Samassa. L’intervento è svolto sotto la supervisione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna e realizzato con il sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Dal 2019 l’Archivio dirige la Scuola Archivio Leonardi, nata per trasmettere il metodo di lavoro di Leonardi attraverso due corsi stagionali: Alberi (primavera) e Solidi (autunno).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Cesare Leonardi, Franca Stagi 1982 L'architettura degli alberi Mazzotta Milano No
Giancarlo Martinelli (a cura di) 1995 Cesare Leonardi. Solidi 1983-1993 Logos Modena No
AA. VV. (a cura di) 2006 Design Classics Phaidon Press Londra No
Elena Vai 2013 Cesare Leonardi architetto e artigiano di mestieri Ottagono, n.260 No
Andrea Cavani, Giulio Orsini (a cura di) 2013 Cesare Leonardi. La Città degli Alberi Domus Green, n.972 No
Andrea Cavani, Giulio Orsini (a cura di) 2017 Cesare Leonardi. L'Architettura della Vita - catalogo della mostra Lazy Dog Press Milano No
Luigi Prestinenza Puglisi 2020 , Architetti d’Italia. Cesare Leonardi, il designer mancato Artribune No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Archivio Architetto Cesare Leonardi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Archivio Architetto Cesare Leonardi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Archivio Architetto Cesare Leonardi
Dettagli - Interni Dettagli - Interni Archivio Architetto Cesare Leonardi
Dettagli - Arredo Dettagli - Arredo Archivio Architetto Cesare Leonardi
Dettagli - Arredi Dettagli - Arredi Gianluca Gasperoni in ProViaggiArchitettura Forgotten Architecture
Dettagli - Interni Dettagli - Interni courtesy Joseph Nemeth in Comune di Modena
Dettagli - Arredi Dettagli - Arredi courtesy Joseph Nemeth in Comune di Modena
Dettagli - Interni Dettagli - Interni courtesy Joseph Nemeth in Comune di Modena

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 25/05/2022
ultima modifica il 09/04/2024