Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PORTO TURISTICO MARINARA

Scheda Opera

  • Vista esterni - volumi e torre
  • Vista dall'alto - porto
  • Vista dall'alto - torre
  • Dettagli - centro direzionale
  • Vista dall'alto - porto
  • Dettagli - volumi
  • Dettagli - residenziale
  • Dettagli - volumi
  • Dettagli - volumi
  • Dettagli - residenziale
  • Elaborati - Prospetto
  • Elaborati - Prospetto
  • Elaborati - Prospetto
  • Comune: Ravenna
  • Località: Marina di Ravenna
  • Denominazione: PORTO TURISTICO MARINARA
  • Indirizzo: Piazza Dora Markus, N.48
  • Data: 1996 - 2012
  • Tipologia: Insediamenti
  • Autori principali: Bruno Minardi, Caterina Fuchi, Vanni Rossi
Descrizione

Ripercorrendo lo sviluppo marittimo della città di Ravenna è doveroso ricordare la costruzione nel XVIII secolo di un canale navigabile che collegava la città al vicino mare, favorendo la vocazione commerciale/industriale del suo porto e, in tempi più recenti, la costruzione, in località Marina di Ravenna, di due enormi dighe all'esterno del porto per proteggere l'accesso al mare.
In questa cornice storica, il progetto del Porto Turistico di Marina di Ravenna ad opera dell’architetto Bruno Minardi, trova la sua ragion d'essere proprio in questa terra di nessuno che si è creata in pochi decenni, con l'obiettivo di riconnettere l'ex insediamento urbano con il mare attraverso la realizzazione di una struttura urbana integrata nel contesto e di un nuovo waterfront; il tutto sfruttando anche una parte significativa della grande darsena artificiale, delimitata da questi due grandi bacini.
Il progetto prevede un porto turistico aperto, inteso come proiezione ed estensione naturale dell'area abitata di Marina di Ravenna. Da questo punto di vista, la progettazione rigorosa delle infrastrutture fa sì che questa parte aggiuntiva sia perfettamente integrata con il sistema stradale esistente.
Il piano, complesso anche per la sua vasta scala, è caratterizzato da interventi infrastrutturali strettamente legati alla funzionalità portuale e da nuove realizzazioni, al fine di ricreare un comparto urbano autonomo e dotato di servizi vari come commerciali, ricettivi, residenziali.
Il progetto si sviluppa su un totale di 395.000 mq di terreno e un'area costiera di 373.000 mq con una capacità di 1.500 nuovi ormeggi. In questo modo, considerando che la sua capacità si aggiunge a quella del precedente, Marina di Ravenna può aspirare a diventare il più grande porto turistico dell'Adriatico.
L'edificio, costruito su una superficie totale di 28.000 metri quadrati, comprende, oltre alle strutture di servizio più strettamente portuali come i circoli sportivi, le officine di assistenza e la manutenzione invernale delle imbarcazioni, unità residenziali, uffici e attività commerciali, un negozio di alimentari, bar, ristoranti e strutture sportive e ricreative come piscine e una palestra.
Questa istanza progettuale, associata alla frammentazione intenzionale del nuovo edificio, combina senza soluzione di continuità il vecchio con il nuovo, ampliando l'area abitata e dotandola di nuovi servizi.
“La morfologia dell'insediamento, caratterizzata da un tessuto con nuclei abitativi rettangolari e una griglia stradale regolare, stabilisce le aree di progetto, registrando, con una scelta tipicamente urbana, l'anomalia indotta dal macroscopico fuori scala della diga esterna meridionale: questa anomalia, di dimensioni "geografiche", diventa architettura urbana in sé, connotando l'orientamento dell'asse stesso, il sistema di piazze che si estende dall'esistente Dora Markus al mare, e modificando gli allineamenti di alcuni edifici.
Il nuovo assetto è quindi caratterizzato da un sistema viario e pedonale ben congegnato, la cui gerarchia è in sintonia con gli edifici e il loro rapporto con il contesto:
- A ovest, una nuova viabilità parallela al viale dei Mille (perpendicolare al mare), attorno alla quale si sviluppano i principali assi commerciali, delimita alcuni spazi di sosta; compresa tra gli ampi marciapiedi e la costruzione porticata che vi si trovava, individuando una nuova passeggiata protetta che collega i vari settori dell'intervento.
- Verso il mare, la passeggiata pedonale lungo la banchina, larga 5 metri, a cui si aggiunge il sistema di pontili galleggianti del porto turistico, completata da un articolato sistema di piazze irregolari, con manufatti architettonici, che completa l'insieme, rendendo piacevole la sosta e il relax.
- In posizione mediana, un percorso di servizio che, grazie alla frequente presenza di portici, costituisce un collegamento protetto tra le varie aree del settore portuale.” (DPArquitectura n.24, 2019).
In questo nuovo assetto, gli elementi principali che si contraddistinguono sono: la piazza centrale, Piazza Dora Markus, che si estende verso l'acqua attraverso un sistema articolato di volumi edilizi, cortine edilizie, portici e spazi aperti. Delimitata da una sequenza regolare di manufatti di varietà tipologica eterogenea, qualifica il porto turistico e, allo stesso tempo, dà vitalità all'intero insediamento urbano.
In secondo luogo, il distretto settentrionale è concepito come un unico sistema di edifici che costituisce la destinazione privilegiata del sistema di strade e piazze del progetto. Le piazze contengono gli edifici adibiti agli usi più rappresentativi, mentre gli isolati, in generale, sono delimitati da edifici di due o tre piani, connotati da un’immagine unitaria sia per la scelta dei materiali che l’articolazione dei prospetti, articolati in un portico commerciale affacciato sulla passeggiata, un balcone continuo e unità abitative che si affacciano gradualmente verso il mare.
Infine, il distretto nautico situato nella parte meridionale dell'intervento. Le scelte compositive adottate per tale comparto hanno permesso di non alterare l’armonia e la coerenza delle soluzioni architettoniche, nonostante sia destinato alle attività operative-portuali. Infatti, si distinguono da un lato gli yacht club con affaccio sul porto, identici per volume e forma; dall'altro, la sequenza di casette ad uso artigianale determina un'altra quinta scenografica alla piazza principale, che si propone come prolungamento pubblico di piazza Dora Markus.
Verso il mare, richiamando le immagini delle coste mediterranee e delle cisterne dei porti industriali, una torre cilindrica sottolinea la presenza del porto marittimo a chi arriva in barca.

Info
  • Progetto: 1996 - 2009
  • Esecuzione: 2002 - 2012
  • Tipologia Specifica: Porto turistico
  • Committente: Seaser SpA - Ravenna
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione attuale: Porto Turistico - complesso polifunzionale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Caterina Fuchi Progetto architettonico Progetto SI
Bruno Minardi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.brunominardi.it/bruno_minardi.htm?v_lingua=ITA&v_menu_lista=METOP-MET01-PRF01 SI
Vanni Rossi Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Miste – telaio cemento armato; acciaio;
  • Materiale di facciata: Mista – mattoni a vista, rivestimento alluminio, rivestimento ligneo;
  • Coperture: Falde inclinate;
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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In questa cornice storica, il progetto del Porto Turistico di Marina di Ravenna ad opera dell’architetto Bruno Minardi, trova la sua ragion d'essere proprio in questa terra di nessuno che si è creata in pochi decenni, con l'obiettivo di riconnettere l'ex insediamento urbano con il mare attraverso la realizzazione di una struttura urbana integrata nel contesto e di un nuovo waterfront; il tutto sfruttando anche una parte significativa della grande darsena artificiale, delimitata da questi due grandi bacini.
Il progetto prevede un porto turistico aperto, inteso come proiezione ed estensione naturale dell'area abitata di Marina di Ravenna. Da questo punto di vista, la progettazione rigorosa delle infrastrutture fa sì che questa parte aggiuntiva sia perfettamente integrata con il sistema stradale esistente.
Il piano, complesso anche per la sua vasta scala, è caratterizzato da interventi infrastrutturali strettamente legati alla funzionalità portuale e da nuove realizzazioni, al fine di ricreare un comparto urbano autonomo e dotato di servizi vari come commerciali, ricettivi, residenziali.
Il progetto si sviluppa su un totale di 395.000 mq di terreno e un'area costiera di 373.000 mq con una capacità di 1.500 nuovi ormeggi. In questo modo, considerando che la sua capacità si aggiunge a quella del precedente, Marina di Ravenna può aspirare a diventare il più grande porto turistico dell'Adriatico.
L'edificio, costruito su una superficie totale di 28.000 metri quadrati, comprende, oltre alle strutture di servizio più strettamente portuali come i circoli sportivi, le officine di assistenza e la manutenzione invernale delle imbarcazioni, unità residenziali, uffici e attività commerciali, un negozio di alimentari, bar, ristoranti e strutture sportive e ricreative come piscine e una palestra.
Questa istanza progettuale, associata alla frammentazione intenzionale del nuovo edificio, combina senza soluzione di continuità il vecchio con il nuovo, ampliando l'area abitata e dotandola di nuovi servizi.
“La morfologia dell'insediamento, caratterizzata da un tessuto con nuclei abitativi rettangolari e una griglia stradale regolare, stabilisce le aree di progetto, registrando, con una scelta tipicamente urbana, l'anomalia indotta dal macroscopico fuori scala della diga esterna meridionale: questa anomalia, di dimensioni "geografiche", diventa architettura urbana in sé, connotando l'orientamento dell'asse stesso, il sistema di piazze che si estende dall'esistente Dora Markus al mare, e modificando gli allineamenti di alcuni edifici.
Il nuovo assetto è quindi caratterizzato da un sistema viario e pedonale ben congegnato, la cui gerarchia è in sintonia con gli edifici e il loro rapporto con il contesto:
- A ovest, una nuova viabilità parallela al viale dei Mille (perpendicolare al mare), attorno alla quale si sviluppano i principali assi commerciali, delimita alcuni spazi di sosta; compresa tra gli ampi marciapiedi e la costruzione porticata che vi si trovava, individuando una nuova passeggiata protetta che collega i vari settori dell'intervento.
- Verso il mare, la passeggiata pedonale lungo la banchina, larga 5 metri, a cui si aggiunge il sistema di pontili galleggianti del porto turistico, completata da un articolato sistema di piazze irregolari, con manufatti architettonici, che completa l'insieme, rendendo piacevole la sosta e il relax.
- In posizione mediana, un percorso di servizio che, grazie alla frequente presenza di portici, costituisce un collegamento protetto tra le varie aree del settore portuale.” (DPArquitectura n.24, 2019).
In questo nuovo assetto, gli elementi principali che si contraddistinguono sono: la piazza centrale, Piazza Dora Markus, che si estende verso l'acqua attraverso un sistema articolato di volumi edilizi, cortine edilizie, portici e spazi aperti. Delimitata da una sequenza regolare di manufatti di varietà tipologica eterogenea, qualifica il porto turistico e, allo stesso tempo, dà vitalità all'intero insediamento urbano. 
In secondo luogo, il distretto settentrionale è concepito come un unico sistema di edifici che costituisce la destinazione privilegiata del sistema di strade e piazze del progetto. Le piazze contengono gli edifici adibiti agli usi più rappresentativi, mentre gli isolati, in generale, sono delimitati da edifici di due o tre piani, connotati da un’immagine unitaria sia per la scelta dei materiali che l’articolazione dei prospetti, articolati in un portico commerciale affacciato sulla passeggiata, un balcone continuo e unità abitative che si affacciano gradualmente verso il mare.
Infine, il distretto nautico situato nella parte meridionale dell'intervento. Le scelte compositive adottate per tale comparto hanno permesso di non alterare l’armonia e la coerenza delle soluzioni architettoniche, nonostante sia destinato alle attività operative-portuali. Infatti, si distinguono da un lato gli yacht club con affaccio sul porto, identici per volume e forma; dall'altro, la sequenza di casette ad uso artigianale determina un'altra quinta scenografica alla piazza principale, che si propone come prolungamento pubblico di piazza Dora Markus.
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Bruno Minardi, con le sue opere, afferma una idea di architettura contrassegnata da un consapevole riavvicinamento ad elementi fondativi del costruire desunti dal luogo, dalla natura e più in generale dall’architettura senza architetti. Infatti, si è spesso ispirato anche alle forme semplici del paesaggio industriale ravennate da cui ha estratto alcuni riferimenti essenziali, divenuti poi la base della sua originale produzione architettonica. Le scelte ricorrenti nel suo lavoro hanno costruito nel tempo un catalogo di elementi progettuali riconoscibili e riconosciuti.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 1
  • Particella: 1671

Note

Il progetto si è riscontrato con numerose complessità relative al sito e alla sua funzionalità, oltre che a lunghi iter burocratici/normativi che spesso hanno comportato modifiche al progetto originario. Infatti, le opere relative alle infrastrutture portuali sono state realizzate tra 1998 e il 2002; gli ulteriori interventi tra il 2005 e il 2013. Bruno Minardi, con le sue opere, afferma una idea di architettura contrassegnata da un consapevole riavvicinamento ad elementi fondativi del costruire desunti dal luogo, dalla natura e più in generale dall’architettura senza architetti. Infatti, si è spesso ispirato anche alle forme semplici del paesaggio industriale ravennate da cui ha estratto alcuni riferimenti essenziali, divenuti poi la base della sua originale produzione architettonica. Le scelte ricorrenti nel suo lavoro hanno costruito nel tempo un catalogo di elementi progettuali riconoscibili e riconosciuti.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bruno Minardi 1991 catalogo della mostra Architetti della Provincia di Ravenna Architetti, Edizioni Essegi Ravenna 28-29 No
Paolo Portoghesi 1998 I grandi architetti del Novecento Newton & Compton Roma No
F. Proni (a cura di) 2002 La riqualificazione della scena urbana, in Marina di Ravenna e Porto Corsini: due paesi uniti dall'acqua Danilo Montanari Ravenna 13-48 No
Caterina Fuchi, Bruno Minardi (a cura di) 2006 Paesaggio Riflesso: Marina di Ravenna, Porto Corsini Danilo Montanari Ravenna 124 No
2019 Puerto Turístico Marinara, Marina di Ravenna, Italia. Bruno Minardi, Caterina Fuchi, Vanni Rossi. Arquitectos DPArquitectura n.24 30-47 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista esterni - volumi e torre Vista esterni - volumi e torre Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Vista dall'alto - porto Vista dall'alto - porto Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Vista dall'alto - torre Vista dall'alto - torre Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Dettagli - centro direzionale Dettagli - centro direzionale Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Vista dall'alto - porto Vista dall'alto - porto Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Dettagli - volumi Dettagli - volumi Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Dettagli - residenziale Dettagli - residenziale Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Dettagli - volumi Dettagli - volumi Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Dettagli - volumi Dettagli - volumi Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Dettagli - residenziale Dettagli - residenziale Fabrizio Zani, Bruno Minardi
Elaborati - Prospetto Elaborati - Prospetto Bruno Minardi
Elaborati - Prospetto Elaborati - Prospetto Bruno Minardi
Elaborati - Prospetto Elaborati - Prospetto Bruno Minardi

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 08/06/2022
ultima modifica il 29/03/2024

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