Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

THE STUDENT HOTEL BOLOGNA

Scheda Opera

  • Vista - corte interna
  • Vista - corte interna
  • Dettagli - corte interna
  • Dettagli interni - spazi comuni
  • Dettagli interni - spazi comuni
  • Dettagli interni - hall
  • Dettagli interni - hall
  • Vista esterni - fronte strada
  • Vista esterni - fronte strada
  • Vista esterni - facciata
  • Dettagli interni - camere
  • Elaborati - Schema compositivo
  • Comune: Bologna
  • Località: Bolognina
  • Denominazione: THE STUDENT HOTEL BOLOGNA
  • Indirizzo: Via Aristotele Fioravanti, N.27
  • Data: 2016 - 2020
  • Tipologia: Strutture ricettive
  • Autori principali: Matteo Fantoni , Architecture Engineering Open Project , Architetture Rizoma , Studio Matteo Fantoni
Descrizione

Bologna, che vanta la più antica università del mondo, ad oggi ospita più di 80.000 studenti provenienti da ogni parte del mondo e proprio per il suo dinamismo e la sua multi-culturalità è stata scelta da The Student Hotel – il gruppo olandese che ha aperto la strada ad un modello ibrido di
ospitalità di alta qualità – per aprire la sua seconda struttura in Italia, caratterizzata da una nuova idea di ricettività alberghiera, con una formula ibrida aperta sia agli studenti che ai turisti italiani ed internazionali, così come ai cittadini bolognesi.
Costruita in Bolognina, la nuova struttura si candida a diventare un polo di innovazione e creatività progettato per collegare e riunire diverse comunità di persone, in una zona strategica della città – nel quartiere Navile – all’interno dell’ex Palazzo Telecom, a soli 5 minuti dalla stazione ferroviaria di Bologna Centrale e dalla fermata del People Mover per l’aeroporto.
In questo contesto di rigenerazione urbana a lungo termine, all’interno di un edificio costruito alla fine degli anni ’80 - prima adibito a sede Telecom, poi abbandonato, successivamente occupato e infine sgomberato dall’amministrazione cittadina - il gruppo olandese TSH ha eletto il suo quartier generale, il secondo in Italia dopo Firenze Lavagnini. Il progetto di riqualificazione dell’immobile, l’ex Telecom, si presentava come una megastruttura brutalista affacciata su una grande piazza centrale, destinata ad uffici per una superficie di circa 19.000 mq.
L’hotel ha una superficie di circa 26.000 mq, è dotato di 361 camere, dedicate per il 62% agli studenti e per il 38% agli altri ospiti.
Il progetto, curato da Matteo Fantoni Studio, Open Project e Rizoma Architetture per gli interni, si è basato sulla conservazione della struttura complessiva e la realizzazione di un nuovo volume sulla sommità.
Infatti, TSH Bologna si sviluppa mantenendo la volumetria originaria (due piani interrati e due piani fuori terra), il terzo aggiunto con il nuovo progetto ben riconoscibile rispetto all’assetto planimetrico dell’esistete.
Il piano terra si pone come cerniera tra il tessuto cittadino e quello privato, vero cuore pulsante della struttura con accesso diretto verso la corte interna. A questo livello si collocano infatti tutte le funzioni social legate a TSH: hall, aree meeting, aree relax, spazi lettura, palestra, cucina comune, area co-working etc.
Gli ambienti collocati sui tre piani fuori terra sono adibiti a funzione ricettiva con diverse tipologie di camere: singole, doppie, junior suites ed unità abitative con uso cucina.
Al piano secondo gli utenti possono usufruire della terrazza esistente mentre la nuova copertura del piano terzo rimane inaccessibile poiché sede di locali tecnici e impianti (pannelli fotovoltaici) per il raggiungimento dell’eccellenza energetica. I due piani interrati ospitano parcheggi auto e bici, aree tecniche e aree di supporto.
La corte rappresenta il fulcro del progetto: spazio all’aperto, luogo di incontro e socializzazione.
Essa è stata interamente conservata e trasformata nel cuore pulsante dell’attività sociale di TSH Bologna, grazie alla realizzazione di una piscina, zona ristorante e aree destinate al lavoro, studio e ristoro all’aperto.
All’interno della corte si rincorrono alcuni tra gli elementi chiave dell’identità cittadina: l’acqua - che rimanda al passato di Bologna come città di canali navigabili - e la terra – attraverso specie arboree che rievocano gli esotici giardini nascosti nei chiostri dei palazzi medievali del centro - il tutto si coniuga con gli aspetti fortemente contemporanei della street art: un grande murales realizzato dall’artista Never2501, che con i suoi cerchi, i pattern di linee ondeggianti e le forme simboliche attrae lo spettatore in un vortice ipnotico di emozioni.
Esternamente, la facciata trasparente e sostenibile rivolta alla strada mostra l’attenta pianificazione degli spazi interni.
L’architettura degli interni, a cura di Rizoma Architetture, è aderente alla filosofia delle altre sedi The Student Hotel. La scelta ha optato per il mantenimento della volumetria industriale originale, eliminando gli elementi superflui - come gran parte dei controsoffitti in cartongesso - liberando spazi che sono stati riempiti con oggetti iconici e riconoscibili della cultura TSH, affiancati da elementi brutalisti, travi e cemento a vista, conservati nella struttura originaria. Il risultato restituisce ambienti estremamente flessibili, facilmente adattabili alle attività diurne - che gravitano tra bar, ristorante, auditorium, palestra, zone studio e lavoro - sia per quelle notturne, tra cui party e dj set.
Per la cura degli interni, Giovanni Franceschelli, fondatore e senior architect di Rizoma Architetture, ha dichiarato: “[..] Per il design degli interni, abbiamo rispettato lo stile TSH, contestualizzandolo con il mood cittadino. In questo modo, si passa dalle tinte nordiche della facciata, ai toni caldi della zona Collab fino all’estetica grintosa del ristorante. Un mix di stili perfetto per Bologna, che contribuirà a rendere TSH un magnete urbano, un luogo identitario in una città che già da anni ha avviato un processo di internazionalizzazione”.
Infine, anche l’aspetto legato alla sostenibilità e al tema del riuso è stato centrale nel processo progettuale: la scelta di materiali come il feltro di PET riciclato e il legno OSB, utilizzato per i TSH Collab e i ristoranti, dove sono presenti mensole e altri elementi che in fase di smontaggio permettono di separare il legno dal metallo, per un loro futuro riutilizzo. Negli ambienti comuni si è ricorso anche a inserti in CELENIT - mix formato da materiali come il legno, il cemento Portland, la polvere di marmo e l’acqua - un perfetto isolante acustico naturale e sostenibile. La logica del riutilizzo è infine presente nelle numerose sedute e poltrone disseminate nella struttura, pezzi vintage che sono stati recuperati e rifoderati per tornare a nuova vita.
In conclusione, con questo progetto si può affermare che il noto edificio ex-Telecom diventa uno stato dell'arte per la sostenibilità, il design all'avanguardia e l'espressione architettonica flessibile.

Info
  • Progetto: 2016 - 2020
  • Esecuzione: 2016 - 2020
  • Tipologia Specifica: Student Hotel - TSH
  • Committente: TSH Italia
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Sede uffici Telecom
  • Destinazione attuale: Struttura ricettiva
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Open Project Architecture Engineering Direzione lavori Esecuzione NO
Matteo Fantoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.matteofantoni.com/profile/matteoFantoni.html SI
Studio Matteo Fantoni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.matteofantoni.com/ SI
Architecture Engineering Open Project Progetto esecutivo Progetto Visualizza Profilo https://www.openproject.it/en SI
Architetture Rizoma Progetto Interni Progetto Visualizza Profilo https://www.rizoma.me/ SI
  • Strutture: Portante cemento armato
  • Materiale di facciata: Mista – cemento a vista, frangisole, pannelli riciclati;
  • Coperture: Piana;
  • Serramenti: Misti – alluminio, vetro continuo;
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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ospitalità di alta qualità – per aprire la sua seconda struttura in Italia, caratterizzata da una nuova idea di ricettività alberghiera, con una formula ibrida aperta sia agli studenti che ai turisti italiani ed internazionali, così come ai cittadini bolognesi.
Costruita in Bolognina, la nuova struttura si candida a diventare un polo di innovazione e creatività progettato per collegare e riunire diverse comunità di persone, in una zona strategica della città – nel quartiere Navile – all’interno dell’ex Palazzo Telecom, a soli 5 minuti dalla stazione ferroviaria di Bologna Centrale e dalla fermata del People Mover per l’aeroporto.
In questo contesto di rigenerazione urbana a lungo termine, all’interno di un edificio costruito alla fine degli anni ’80 - prima adibito a sede Telecom, poi abbandonato, successivamente occupato e infine sgomberato dall’amministrazione cittadina - il gruppo olandese TSH ha eletto il suo quartier generale, il secondo in Italia dopo Firenze Lavagnini. Il progetto di riqualificazione dell’immobile, l’ex Telecom, si presentava come una megastruttura brutalista affacciata su una grande piazza centrale, destinata ad uffici per una superficie di circa 19.000 mq. 
L’hotel ha una superficie di circa 26.000 mq, è dotato di 361 camere, dedicate per il 62% agli studenti e per il 38% agli altri ospiti. 
Il progetto, curato da Matteo Fantoni Studio, Open Project e Rizoma Architetture per gli interni, si è basato sulla conservazione della struttura complessiva e la realizzazione di un nuovo volume sulla sommità. 
Infatti, TSH Bologna si sviluppa mantenendo la volumetria originaria (due piani interrati e due piani fuori terra), il terzo aggiunto con il nuovo progetto ben riconoscibile rispetto all’assetto planimetrico dell’esistete. 
Il piano terra si pone come cerniera tra il tessuto cittadino e quello privato, vero cuore pulsante della struttura con accesso diretto verso la corte interna. A questo livello si collocano infatti tutte le funzioni social legate a TSH: hall, aree meeting, aree relax, spazi lettura, palestra, cucina comune, area co-working etc. 
Gli ambienti collocati sui tre piani fuori terra sono adibiti a funzione ricettiva con diverse tipologie di camere: singole, doppie, junior suites ed unità abitative con uso cucina. 
Al piano secondo gli utenti possono usufruire della terrazza esistente mentre la nuova copertura del piano terzo rimane inaccessibile poiché sede di locali tecnici e impianti (pannelli fotovoltaici) per il raggiungimento dell’eccellenza energetica. I due piani interrati ospitano parcheggi auto e bici, aree tecniche e aree di supporto.
La corte rappresenta il fulcro del progetto: spazio all’aperto, luogo di incontro e socializzazione. 
Essa è stata interamente conservata e trasformata nel cuore pulsante dell’attività sociale di TSH Bologna, grazie alla realizzazione di una piscina, zona ristorante e aree destinate al lavoro, studio e ristoro all’aperto.
All’interno della corte si rincorrono alcuni tra gli elementi chiave dell’identità cittadina: l’acqua - che rimanda al passato di Bologna come città di canali navigabili - e la terra – attraverso specie arboree che rievocano gli esotici giardini nascosti nei chiostri dei palazzi medievali del centro -  il tutto si coniuga con gli aspetti fortemente contemporanei della street art: un grande murales realizzato dall’artista Never2501, che con i suoi cerchi, i pattern di linee ondeggianti e le forme simboliche attrae lo spettatore in un vortice ipnotico di emozioni.
Esternamente, la facciata trasparente e sostenibile rivolta alla strada mostra l’attenta pianificazione degli spazi interni.
L’architettura degli interni, a cura di Rizoma Architetture, è aderente alla filosofia delle altre sedi The Student Hotel. La scelta ha optato per il mantenimento della volumetria industriale originale, eliminando gli elementi superflui - come gran parte dei controsoffitti in cartongesso - liberando spazi che sono stati riempiti con oggetti iconici e riconoscibili della cultura TSH, affiancati da elementi brutalisti, travi e cemento a vista, conservati nella struttura originaria. Il risultato restituisce ambienti estremamente flessibili, facilmente adattabili alle attività diurne - che gravitano tra bar, ristorante, auditorium, palestra, zone studio e lavoro - sia per quelle notturne, tra cui party e dj set.
Per la cura degli interni, Giovanni Franceschelli, fondatore e senior architect di Rizoma Architetture, ha dichiarato: “[..] Per il design degli interni, abbiamo rispettato lo stile TSH, contestualizzandolo con il mood cittadino. In questo modo, si passa dalle tinte nordiche della facciata, ai toni caldi della zona Collab fino all’estetica grintosa del ristorante. Un mix di stili perfetto per Bologna, che contribuirà a rendere TSH un magnete urbano, un luogo identitario in una città che già da anni ha avviato un processo di internazionalizzazione”.
Infine, anche l’aspetto legato alla sostenibilità e al tema del riuso è stato centrale nel processo progettuale: la scelta di materiali come il feltro di PET riciclato e il legno OSB, utilizzato per i TSH Collab e i ristoranti, dove sono presenti mensole e altri elementi che in fase di smontaggio permettono di separare il legno dal metallo, per un loro futuro riutilizzo. Negli ambienti comuni si è ricorso anche a inserti in CELENIT - mix formato da materiali come il legno, il cemento Portland, la polvere di marmo e l’acqua - un perfetto isolante acustico naturale e sostenibile. La logica del riutilizzo è infine presente nelle numerose sedute e poltrone disseminate nella struttura, pezzi vintage che sono stati recuperati e rifoderati per tornare a nuova vita.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 113
  • Particella: 146

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Chiara Scalco 2020 The Student Hotel Bologna Area No
Azzurra Immediato 2020 The Student Hotel – Bologna "comes and meets the world" Segnonline No
2020 The Student Hotel a Bologna. by Matteo Fantoni Studio e Open Project Agenda Tecnica No
2020 The Student Hotel apre a Bologna Design Diffusion No
2021 The Student Hotel Bologna Togetherness ioArch, n.91 No
Laura Milan 2021 The Student Hotel, l’innovativo progetto di ospitalità ibrida fa il bis a Bologna Teknoring No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista - corte interna Vista - corte interna Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Vista - corte interna Vista - corte interna Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Dettagli - corte interna Dettagli - corte interna Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Dettagli interni - spazi comuni Dettagli interni - spazi comuni Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Dettagli interni - spazi comuni Dettagli interni - spazi comuni Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Dettagli interni - hall Dettagli interni - hall Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Dettagli interni - hall Dettagli interni - hall Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada THS Italia
Vista esterni - fronte strada Vista esterni - fronte strada THS Italia
Vista esterni - facciata Vista esterni - facciata THS Italia
Dettagli interni - camere Dettagli interni - camere Martino Dini courtesy Rizoma Architetture
Elaborati - Schema compositivo Elaborati - Schema compositivo courtesy Rizoma Architetture

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
The Student Hotel Visualizza
Open Project Architecture Engineering Visualizza
Rizoma Architetture Visualizza
Matto Fantoni Studio Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale Emilia-Romagna
Titolare della ricerca: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da
creata il 24/06/2022
ultima modifica il 13/05/2024