ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Scheda Opera
- Comune: Alberobello
- Denominazione: ISTITUTO TECNICO AGRARIO
- Indirizzo: Via Tenente Oronzo Gigante, 14
- Data: - 1963
- Tipologia: Scuole
- Autori principali: Ettore Bianco
Descrizione
L’istituto Tecnico Agrario è la sede attuale dell'istituzione nata per volontà del sacerdote Francesco Gigante e e grazie al suo lascito testamentario alla città di Alberobello a favore della formazione di "allievi esperti e laboriosi in agricoltura, la quale forma ricchezza, potenza e gloria nella nazione ed onesti e pii cittadini". Nel suo testamento, il 2 dicembre 1887, il sacerdote dichiarò di "voler istituire e fondare un istituto agrario, dotandolo di tutto il suo patrimonio, comprendendo immobili e mobili di qualunque natura siano a compiere quest’opera di beneficio sociale". Dopo varie vicissitudini, negli anni sessanta, la scuola trovò sede in un'area a ridosso della zona dei trulli. All'interno di un programma edilizio che su impulso dell'INA-Casa prevedette, proprio in questo comparto, la realizzazione di una quartiere residenziale (si vedano schede BA094, BA095, BA096). L'edificio, proprio per la sua funzione, nasce su un'area molto più vasta del sedime della scuola. Vi sono, infatti, alcuni ettari di terreno di pertinenza dove gli studenti potevano sperimentare le attività pratiche e le produzioni casearie. L'edificio principale, a cui nel tempo sono stati aggiunti dei locali tecnici, si colloca nella porzione più urbana del lotto, proprio di fronte alle case realizzate dall'INA-Casa. L'impianto non è indifferente alla scelte architettoniche del contesto e si organizza secondo un impianto ad "H". I due elementi terminali più lunghi che contengono rispettivamente i locali amministrativi dell'istituto e il convitto - dove gli studenti provenienti da tutto il comprensorio possono risiedere - e un corpo di collegamento a due piani in cui sono organizzate le aule e i laboratori tecnici. La facciata principale del corpo delle aule è suddivisa in sette comparti delle stesse dimensioni dei due corpi laterali e, come questi, sono coperti con solai a doppia falda ricoperti di tegole. Anche le rifiniture sono realizzate all'insegna di un linguaggio consono al contesto: i corpi laterali sono interamente rivestiti in pietra locale a spacco. Un sottile marcapiano separa la zona del basamento, in cui sono ospitati i depositi, dai due livelli superiori in cui sono ospitate le aule e i servizi amministrativi da una parte e il convitto nell'altro. Nel corpo di collegamento destinato alle aule, solo i tre elementi centrali dei sette elementi sono rivestiti allo stesso modo dei due corpi laterali. Gli altri quattro, due per lato, sono semplicemente intonacati e presentano il rivestimento lapideo a vista solamente nella porzione a diretto contatto con il terreno riprendendo le finiture delle balaustre e dei corpi scala che consentono di raggiungere il livello rialzato degli accessi. Nel suo insieme l'edificio coniuga un'estetica quasi neo-realista e comunque vicina a quella delle architetture rurali, con un progetto didattico estremamente ambizioso che mira a formare i nuovi addetti nei comparti produttivi dell'agricoltura e dell'allevamento. Un programma dunque non solo architettonico e culturale, ma anche socio-antropologico che trova una interessante declinazione negli spazi e nell'organizzazione dell'istituto. Ed è proprio questa concomitanza di aspetti che concorrono al modello architettonico a rappresentare l'elemento di interesse di questo complesso edilizio.
- Strutture: Cemento armato
- Coperture: A falda
- Serramenti: Legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela:
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Luigi Beretta Anguissola | 1963 | 14 anni del Piano INA-CASA | Standerini | Roma | No | |
Giuseppe Strappa | 2015 | L'architettura come processo. Il mondo plastico murario in divenire | Franco Angeli | Milano | No | |
Stephanie Pilat | 2019 | Ricostruire l'Italia. I quartieri Ina-Casa del dopoguerra | Castelvecchi | Roma | No |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC – Segretariato regionale del MiC per la Puglia –Titolare della ricerca: Politecnico di Bari – Dipartimento ArCoD con CSSAr – Centro di Studi per la Storia dell’Architettura
Responsabile scientifico: Antonio Labalestra
Scheda redatta da Davide Franco
creata il 28/06/2022
ultima modifica il 31/01/2023