Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CHIESA DI SAN GREGORIO VII

Scheda Opera

  • Pianta piano terra
  • Vista presbiterio
  • Vista esterna
  • Vista edificio in relazione alla basilica di San Pietro
  • Comune: Roma
  • Località:
  • Denominazione: CHIESA DI SAN GREGORIO VII
  • Indirizzo: Via Gregorio VII N. 6
  • Data: 1958 - 1961
  • Tipologia: Edifici per il culto
  • Autori principali: Mario Paniconi, Giulio Pediconi
Descrizione

La chiesa di San Gregorio VII fu edificata durante i primi anni '60 su progetto dello studio Paniconi e Pediconi. L’edificio presenta pianta rettangolare ad unica navata e si innesta in posizione ortogonale rispetto a via Gregorio VII a sud del Vaticano. Lo studio autore del progetto, a quei tempi, era reduce dalla collaborazione con l’EREE (Ente per la Ricostruzione dei beni ecclesiastici distrutti dalla guerra), durante la quale si era dedicato a molti progetti di ricostruzione di edifici religiosi.
Esteriormente l’edificio riprende i canoni della basilica francescana con facciata a capanna, in una declinazione a metà tra il classicismo scandinavo e il modernismo della coeva scuola romana, lavorando sul contrasto timbrico tra le nervature in cemento armato a vista della struttura ed il rosso-arancio dei rivestimenti in laterizio. Sui fianchi della chiesa il ritmo struttura-tamponatura viene spezzato da due fasce di vetrate policrome, la prima delle quali interrotta dai dieci contrafforti in cemento rastremati verso l’alto, la seconda continua, a sottolineare il distacco dell’impaginato verticale dal gioco della copertura. Quest’ultima vede sovrapporsi all’archetipico tetto a capanna una serie di abbaini triangolari su due ordini sfalsati; i timpani sono tamponati da pannelli in cemento arancione forati, con un motivo a losanghe che lascia entrare la luce dall’alto all'interno della fabbrica.
In facciata l’accesso è sotteso alla fascia bianca di un basso pronao, segnata esteriormente come una grande trave reticolare e rivestita in pietra di Assisi, al centro della quale è posto un pannello con la raffigurazione di San Gregorio VII ad opera di Antonio Biggi. Sul fondo del portico i ricorsi in laterizio si schiudono, lateralmente al portale di accesso, negli altorilievi realizzati da Luigi Venturini, raffiguranti episodi legati all'ordine francescano (a sinistra Onorio III concede la Regola ai Francescani, a destra il Sogno di Innocenzo III); sui fianchi dell’antro di ingresso, invece, sono scolpiti i bassorilievi Alfio Castelli. Superiormente, le partiture verticali scandite da quattro contrafforti sono decorate da sottili croci bianche e il grande timpano forato è percorso diagonalmente da cordoli in cemento che lo suddividono in quadrati e triangoli.
In contrasto con il netto porsi dell’edificio all'esterno, l’interno della chiesa si presenta come un susseguirsi di nervature, a partire dai dieci pilastri a sezione cruciforme che si allargano verso l’alto, separando la parte centrale della navata dai deambulatori laterali e sorreggendo il fitto e complesso incrocio delle travi della copertura. Lunghe e inclinate travature reticolari sorreggono le falde della copertura principale e i corsi longitudinali delle basi degli abbaini più grandi, mentre le catene di collegamento orizzontali, incrociate ad X sul piano della linea di gronda, si prolungano verso l’esterno fino a connettersi con l’ordine inferiore di abbaini. Le pareti interne riflettono la scansione in tre ordini dell’esterno, con i primi due separati dalla fascia vetrata inferiore; le rifiniture sono in laterizi a vista diversamente modulati. La pseudo navata laterale di sinistra si apre in una serie di confessionali incassati nei muri ed è bucata in corrispondenza dell’uscita secondaria verso via dei Cottolenghi e di una piccola cappella denunciata esteriormente; a quella di destra è annesso un corpo basso in mattoni che ospita il battistero, una cappella contenente un presepe napoletano del ‘700 donato alla chiesa nel 1964 e la lunga cappella feriale, illuminata da una serie di feritoie verticali.
Sul fondo dell’aula il presbiterio è leggermente rialzato, dando respiro all’altare della cripta sottostante, ed è abbracciato sui tre lati da pannelli in cemento decorati dagli affreschi policromi di Luigi Mentanarini; il pannello centrale raffigura l’apoteosi del santo patrono. Sospeso sull’altare è, invece, il gruppo bronzeo del crocifisso realizzato da Pericle Fazzini. Gli ambienti di servizio sono posti in un corpo alle spalle dell’altare. La pavimentazione dell’aula è costituita da intarsi di marmi raffiguranti episodi biblici, e fu realizzata da Adriano Alessandrini su disegno di Paniconi e Pediconi. A destra dell’altare, infine, superato l’organo, una scalinata conduce al piano della cripta, ambiente unico dall'estetica più grezza e severa, e ad ulteriori ambienti di servizio. Il campanile è un oggetto a sé stante, estromesso dalla struttura dell’edificio: posto sul lato nord-est, si configura come un obelisco scarnificato, realizzato con uno scheletro in cemento armato con sette solai intermedi che raggiunge, con la croce bronzea, i 40 m di altezza. (Fonte: ArchiDIAP)

Info
  • Progetto: 1958 - 1958
  • Esecuzione: 1958 - 1961
  • Proprietà: Proprietà Ente religioso
  • Destinazione originaria:
  • Destinazione attuale:
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Provera e Carrassi Impresa esecutrice Esecuzione NO
Mario Paniconi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=32776 SI
Giulio Pediconi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33920 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: materiali lapidei, cemento verniciato, muratura di tufo con ricorsi di mattoni
  • Coperture: a falde
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo

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Esteriormente l’edificio riprende i canoni della basilica francescana con facciata a capanna, in una declinazione a metà tra il classicismo scandinavo e il modernismo della coeva scuola romana, lavorando sul contrasto timbrico tra le nervature in cemento armato a vista della struttura ed il rosso-arancio dei rivestimenti in laterizio. Sui fianchi della chiesa il ritmo struttura-tamponatura viene spezzato da due fasce di vetrate policrome, la prima delle quali interrotta dai dieci contrafforti in cemento rastremati verso l’alto, la seconda continua, a sottolineare il distacco dell’impaginato verticale dal gioco della copertura. Quest’ultima vede sovrapporsi all’archetipico tetto a capanna una serie di abbaini triangolari su due ordini sfalsati; i timpani sono tamponati da pannelli in cemento arancione forati, con un motivo a losanghe che lascia entrare la luce dall’alto all'interno della fabbrica. 
In facciata l’accesso è sotteso alla fascia bianca di un basso pronao, segnata esteriormente come una grande trave reticolare e rivestita in pietra di Assisi, al centro della quale è posto un pannello con la raffigurazione di San Gregorio VII ad opera di Antonio Biggi. Sul fondo del portico i ricorsi in laterizio si schiudono, lateralmente al portale di accesso, negli altorilievi realizzati da Luigi Venturini, raffiguranti episodi legati all'ordine francescano (a sinistra Onorio III concede la Regola ai Francescani, a destra il Sogno di Innocenzo III); sui fianchi dell’antro di ingresso, invece, sono scolpiti i bassorilievi Alfio Castelli. Superiormente, le partiture verticali scandite da quattro contrafforti sono decorate da sottili croci bianche e il grande timpano forato è percorso diagonalmente da cordoli in cemento che lo suddividono in quadrati e triangoli. 
In contrasto con il netto porsi dell’edificio all'esterno, l’interno della chiesa si presenta come un susseguirsi di nervature, a partire dai dieci pilastri a sezione cruciforme che si allargano verso l’alto, separando la parte centrale della navata dai deambulatori laterali e sorreggendo il fitto e complesso incrocio delle travi della copertura. Lunghe e inclinate travature reticolari sorreggono le falde della copertura principale e i corsi longitudinali delle basi degli abbaini più grandi, mentre le catene di collegamento orizzontali, incrociate ad X sul piano della linea di gronda, si prolungano verso l’esterno fino a connettersi con l’ordine inferiore di abbaini. Le pareti interne riflettono la scansione in tre ordini dell’esterno, con i primi due separati dalla fascia vetrata inferiore; le rifiniture sono in laterizi a vista diversamente modulati. La pseudo navata laterale di sinistra si apre in una serie di confessionali incassati nei muri ed è bucata in corrispondenza dell’uscita secondaria verso via dei Cottolenghi e di una piccola cappella denunciata esteriormente; a quella di destra è annesso un corpo basso in mattoni che ospita il battistero, una cappella contenente un presepe napoletano del ‘700 donato alla chiesa nel 1964 e la lunga cappella feriale, illuminata da una serie di feritoie verticali. 
Sul fondo dell’aula il presbiterio è leggermente rialzato, dando respiro all’altare della cripta sottostante, ed è abbracciato sui tre lati da pannelli in cemento decorati dagli affreschi policromi di Luigi Mentanarini; il pannello centrale raffigura l’apoteosi del santo patrono. Sospeso sull’altare è, invece, il gruppo bronzeo del crocifisso realizzato da Pericle Fazzini. Gli ambienti di servizio sono posti in un corpo alle spalle dell’altare. La pavimentazione dell’aula è costituita da intarsi di marmi raffiguranti episodi biblici, e fu realizzata da Adriano Alessandrini su disegno di Paniconi e Pediconi. A destra dell’altare, infine, superato l’organo, una scalinata conduce al piano della cripta, ambiente unico dall'estetica più grezza e severa, e ad ulteriori ambienti di servizio. Il campanile è un oggetto a sé stante, estromesso dalla struttura dell’edificio: posto sul lato nord-est, si configura come un obelisco scarnificato, realizzato con uno scheletro in cemento armato con sette solai intermedi che raggiunge, con la croce bronzea, i 40 m di altezza. (Fonte: ArchiDIAP)
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Pronao d'ingresso Pannello decorativo San Gregorio VII Biggi Antonio Pietra
Facciata principale Altorilievi in marmo e legno Episodi di vita francescana Venturini Luigi Ceramica
Antro d'ingresso Bassorilievo Scene bibliche Castelli Alfio Pietra
Sopra l'altare Scultura Crocifisso Fazzini Pericle Bronzo
Pavimentazione Mosaico Scene bibliche Alessandrini Adriano Marmo


Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1962 La Chiesa di San Gregorio a Roma Costruire 25-39 Si
Ceschi Carlo 1963 Le chiese di Roma dagli inizi del Neoclassico al 1961 Cappelli Roma 230-231; Tavola n. VIII; Figure n. 311-317 No
Liverani Pier Giorgio 1965 Arte e urbanistica per le chiese parrocchiali Capitolium n. 11 540-547 No
ANIAI - Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani 1965 Guida dell'architettura contemporanea in Roma Tekni/con Roma Scheda n. G4 Si
De Guttry Irene 1978 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 102 No
Muntoni Alessandra 1987 Lo studio Paniconi e Pediconi, 1930-1984 Kappa Roma 149-152 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia. Gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 335; Scheda n. 52 No
Ordine degli Architetti di Roma 1991 Giulio Pediconi Decano 1991 Kappa Roma 7 No
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 193 No
Remiddi Gaia, Greco Antonella, Bonavita Antonella, Ferri Paola 2000 Il moderno attraverso Roma. 200 architetture scelte Palombi Roma Scheda n. F67 Si
De Guttry Irene 2001 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 102 No
Finelli Luciana, Foà Di Castro Fiorella (a cura di) 2001 Giulio Pediconi. Un testimone imparziale Kappa Roma 99-103 No
Olmo Carlo 2001 Dizionario dell'architettura del XX secolo, vol. 5 Allemandi Torino-London 19 No
Corvi Vittorio 2006 San Gregorio VII, in Mavilio Stefano (a cura di), Guida all'architettura sacra. Roma 1945-2005 Electa Milano 233 No
Muratore Giorgio 2007 Roma. Guida all'architettura L'Erma di Bretschneider Roma 53 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano terra Pianta piano terra
Vista presbiterio Vista presbiterio
Vista esterna Vista esterna
Vista edificio in relazione alla basilica di San Pietro Vista edificio in relazione alla basilica di San Pietro

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Parrocchia San Gregorio VII, Roma Visualizza
Enciclopedia Treccani – Mario Paniconi Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Giulio Pediconi Visualizza
MAXXI Patrimonio - PANICONI Mario - PEDICONI Giulio Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 14/03/2024

Revisori:

Alberto Coppo 2021