Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA PRIVATA

Scheda Opera

  • vista dall'alto
  • dettaglio
  • dettaglio
  • dettaglio
  • veduta d'insieme
  • dettaglio
  • ingresso principale
  • Comune: Taranto
  • Denominazione: CASA PRIVATA
  • Indirizzo: Via Regina Margherita ang. Via D'Aquino
  • Data: 1992 -
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Antonio Fanigliulo
Descrizione

L'edificio si caratterizza per l’impiego del laterizio e del metallo, utilizzati per riprodurre elementi dell’architettura classica liberamente reinterpretati.
Esternamente il volume dell’edificio è formato da una compatta struttura a cinque piani in laterizio faccia a vista, collocata all’angolo tra via Regina Margherita e via D’Aquino, tagliata sui due fronti dall’innesto di un volume architettonico trasparente.
Lungo via D’Aquino si innesta un parallelepipedo trasparente, caratterizzato al piano terra dalla presenza di setti murari sporgenti rispetto alle porte vetrate di accesso, mentre i tre piani superiori hanno facciata vetrata con courtain wall continuo, cui si sovrappone un unico ordine di snelle colonne binate in metallo, che poggiano su mensoloni posti in corrispondenza dei setti murari del piano terra, e sono sormontate da una spessa cornice modanata che costituisce il balcone del quarto piano. Il volume trasparente risulta così diviso dalle colonne in sei campate alte tre piani.
Sul lato prospiciente via regina Margherita l’apparecchiatura muraria del compatto volume in laterizio sembra frantumarsi e deformarsi per l’innesto del volume trasparente, che si intravede, retto da una colonna. La dinamicità della deformazione e della frantumazione sono rappresentate mediante la particolare apparecchiatura del laterizio ed il profilo scalettato. L'edificio si segnala per l'affinità con gli esiti di alcune ricerche dell'architettura radicale e delle sperimentazioni di alcuni gruppi di architetti come, ad esempio, Sculpture in the Environment (SITE) che mirava a dissacrare i modelli della società dei consumi attraverso un processo di destrutturazione del concetto di architettura e di contaminazione con le arti visive, in particolare la scultura.

Info
  • Progetto: 1992 -
  • Esecuzione: -
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Antonio Fanigliulo Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Calcestruzzo armato, acciaio
  • Materiale di facciata: Laterizio, intonaco, metallo
  • Serramenti: Alluminio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Lungo via D’Aquino si innesta un parallelepipedo trasparente, caratterizzato al piano terra dalla presenza di setti murari sporgenti rispetto alle porte vetrate di accesso, mentre i tre piani superiori hanno facciata vetrata con courtain wall continuo, cui si sovrappone un unico ordine di snelle colonne binate in metallo, che poggiano su mensoloni posti in corrispondenza dei setti murari del piano terra, e sono sormontate da una spessa cornice modanata che costituisce il balcone del quarto piano. Il volume trasparente risulta così diviso dalle colonne in sei campate alte tre piani.
Sul lato prospiciente via regina Margherita l’apparecchiatura muraria del compatto volume in laterizio sembra frantumarsi e deformarsi per l’innesto del volume trasparente, che si intravede, retto da una colonna. La dinamicità della deformazione e della frantumazione sono rappresentate mediante la particolare apparecchiatura del laterizio ed il profilo scalettato. L'edificio si segnala per l'affinità con gli esiti di alcune ricerche dell'architettura radicale e delle sperimentazioni di alcuni gruppi di architetti come, ad esempio, Sculpture in the Environment (SITE) che mirava a dissacrare i modelli della società dei consumi attraverso un processo di destrutturazione del concetto di architettura e di contaminazione con le arti visive, in particolare la scultura.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Mario Pisani 1995 Edificio polifunzionale a Taranto Costruire in laterizio Milano No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
vista dall'alto vista dall'alto
dettaglio dettaglio Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
dettaglio dettaglio Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
dettaglio dettaglio Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
veduta d'insieme veduta d'insieme Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
dettaglio dettaglio Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari
ingresso principale ingresso principale Dipartimento ArCoD Politecnico di Bari

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC – Segretariato regionale del MiC per la Puglia –
Titolare della ricerca: Politecnico di Bari – Dipartimento ArCoD con CSSAr – Centro di Studi per la Storia dell’Architettura
Responsabile scientifico: Antonio Labalestra


Scheda redatta da Davide Franco
creata il 14/07/2022
ultima modifica il 31/01/2023

Revisori:

arch. Simonetta Previtero – Soprintendenza