TORRE PIEZOMETRICA-SERBATOIO PENSILE
Scheda Opera
- Comune: Guglionesi
- Denominazione: TORRE PIEZOMETRICA-SERBATOIO PENSILE
- Indirizzo: Via Giandomenico de Sanctis
- Data: - 1951
- Tipologia: Infrastrutture
- Autori principali: Ufficio Tecnico Genio Civile
Descrizione
I serbatoi pensili, o torri piezometriche, sono opere idrauliche largamente diffuse sul territorio nazionale Italiano. Erette dall'inizio dell’800 fino alla fine degli anni ’80 del Novecento, si caratterizzano per la particolare tipologia edilizia a torre dotata di un serbatoio alla sua sommità. Una pompa porta l'acqua fino al serbatoio e da qui arriva all'utenza grazie alla pressione originata dall'energia potenziale di gravitazionale. La funzione del serbatoio è quella di accumulare la risorsa idrica e garantire all’acqua una pressione ragionevolmente costante durante tutto l'arco della giornata, indipendentemente dalle condizioni di utilizzo della rete, generalmente molto variabili nella giornata. Le opere di fondazione, di solito, erano costituite da platee circolari o poligonali in calcestruzzo armato, di forma trapezoidale o a gradoni, con un’impronta di poco superiore al diametro del fusto; spesso queste poggiavano, a loro volta, su un sistema di pali in cemento prefabbricati o in ferro (micropali) (M. Biancardi, L. Migliorini, N. Pieri, 2014). Il serbatoio pensile di Guglionesi sito nel centro storico accanto al complesso dell’ex convento di S. Francesco della metà del ‘300, oggi sede del municipio, domina la piazza antistante realizzata sul fianco della chiesa di S. Antonio di Padova (1410). Con la sua struttura intelaiata di pilastri ed il fusto circolare rientra nella categoria delle torri a fungo. I pilastri, in quanto parti maggiormente sollecitate, sono ripartiti da tre livelli di travi a spessore intermedie e di coronamento, che hanno la sola funzione di ridurre la lunghezza libera d’inflessione dei sostegni verticali. La corona di 12 pilastri sono disposti radialmente rispetto al fusto centrale, e raccordati in cima da una mensola continua, sostengono del serbatoio cilindrico in ca. Il telaio non è visibile all’esterno grazie alla muratura perimetrale di mattoni pieni, alleggerita da arcate cieche posizionate in corrispondenza delle campate dei retrostanti pilastri. Si evidenzia anche un preciso registro formale applicato alla torre: nell’attacco a terra (primo livello) la muratura è continua e rivestita da un intonaco; nei due successivi livelli le arcate cieche, in muratura faccia a vista, sono abbastanza profonde, rispetto l’intradosso intonacato, tanto da generare un gradevole effetto di ombre portate; infine la cisterna ha due fasce anulari in rilievo alla base e sulla sommità, raccordate da lesene di irrigidimento, in numero pari ai pilastri sottostanti. Un’epigrafe posta sopra l’ingresso ne commemora l’inaugurazione dell’11 marzo 1951, presieduta dal ministro del Lavoro e della Previdenza nel governo De Gasperi, l’onorevole Achille Marazza.
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: 1949 - 1951
- Tipologia Specifica: serbatoio pensile
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: serbatoio idrico
- Destinazione attuale: serbatoio idrico
Autori
- Strutture: Cemento Armato
- Materiale di facciata: mattoni facciavista; intonaco
- Coperture: piana
- Serramenti: infissi in metallo
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela:
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 78
- Particella: 623
Note
-
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il MoliseTitolare della ricerca: Fondazione Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della provincia di Campobasso
Responsabile scientifico: Mario Morrica
Scheda redatta da
creata il 27/08/2022
ultima modifica il 31/01/2023