Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA ATELIER

Scheda Opera

  • Comune: Polpenazze del Garda
  • Località: Picedo
  • Denominazione: CASA ATELIER
  • Indirizzo: Via Novaglio N. 18
  • Data: 1972 - 1978
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Maurizio Betta
Descrizione

La casa atelier progettata e realizzata tra il 1972 e il 1978, rappresenta un tipo molto particolare di edificio abitativo concentrando all'interno dello stesso volume un ufficio e una piccola attività produttiva di tipo tessile (Cardillo 2007).
L'edificio è interamente realizzato in calcestruzzo armato a faccia vista, elemento caratterizzante della produzione di Maurizio Betta riscontrabile in altri edifici realizzati in Lombardia.
L'edificio si sviluppa su tre livelli di cui uno interrato, collegati verticalmente da una scala elicoidale. Sfruttando al massimo le potenzialità del materiale utilizzato, l'architetto progetta solai con struttura a griglia ottenendo grandi ambienti con pianta libera e privi di interruzioni o tramezzature.
Il primo piano fuori terra presenta una planimetria regolare costituita da due blocchi di forma rettangolare disposti ad L. I due blocchi sono coperti da un tetto giardino e raccordati dal un volume che costituisce il terzo livello, sovrapponendosi al punto di contatto tra i volumi sottostanti sporgendo a sbalzo sul giardino a livello sottostante.
La sperimentazione sul materiale, portata avanti dall'autore, appare particolarmente evidente nella realizzazione degli alzati. Il calcestruzzo armato è utilizzato per costruire delle leggere schermature, grazie alla realizzazione di sottili lamelle impostate a partire dai setti portanti, in particolare Il fronte sud-ovest è definito da prospetti inclinati realizzati con questa tecnica.
Nel 2005 a causa del passaggio di proprietà l'opera ha rischiato la demolizione, evento evitato grazie al riconoscimento di importante carattere artistico ottenuto con decreto emanato dalla DARC del MIBACT.
Nel 2015 è stato avviato e portato a termine un importante progetto di restauro, in occasione del quale Betta ha progettato la piscina attestata sul fronte sud-est della villa.

Info
  • Progetto: 1972 -
  • Esecuzione: 1972 - 1978
  • Tipologia Specifica: Casa Studio
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: abitazione-studio
  • Destinazione attuale: abitazione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Maurizio Betta Progetto architettonico Progetto SI
Marco Ranzetti Progetto di restauro Progetto NO
  • Strutture: Calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Cemento faccia a vista
  • Coperture: Piana
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono

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L'edificio si sviluppa su tre livelli di cui uno interrato, collegati verticalmente da una scala elicoidale. Sfruttando al massimo le potenzialità del materiale utilizzato, l'architetto progetta solai con struttura a griglia ottenendo grandi ambienti con pianta libera e privi di interruzioni o tramezzature. 
Il primo piano fuori terra presenta una planimetria regolare costituita da due blocchi di forma rettangolare disposti ad L. I due blocchi sono coperti da un tetto giardino e raccordati dal un volume che costituisce il  terzo livello, sovrapponendosi al punto di contatto tra i volumi sottostanti sporgendo a sbalzo sul giardino a livello sottostante. 
La sperimentazione sul materiale, portata avanti dall'autore, appare particolarmente evidente nella realizzazione degli alzati. Il calcestruzzo armato è utilizzato per costruire delle leggere schermature, grazie alla realizzazione di sottili lamelle impostate a partire dai setti portanti, in particolare Il fronte sud-ovest è definito da prospetti inclinati realizzati con questa tecnica. 
Nel 2005 a causa del passaggio di proprietà l'opera ha rischiato la demolizione, evento evitato grazie al riconoscimento di importante carattere artistico ottenuto con decreto emanato dalla DARC del MIBACT. 
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  • Vincolo: Riconosciuta
  • Provvedimenti di tutela: Dichiarazione di notevole interesse
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo: L. 633/1941, art. 20
  • Altri Provvedimenti: D.D.G 24/10/2007
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Gian Paolo Treccani 1996 Itinerari d'Architettura contemporanea sul Garda Alinea Firenze Si
Antonio Cardillo 2007 Opere a Rischio - Villa Atelier Maurizio Betta Il Giornale dell'Architettura, n. 53 Torino 18 Si

Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la Lombardia
Titolare della ricerca:
Responsabile scientifico:


Scheda redatta da
creata il 30/08/2022
ultima modifica il 30/01/2023