SUPERCINEMA GRIVI
Scheda Opera
- Comune: Enna
- Denominazione: SUPERCINEMA GRIVI
- Indirizzo: Piazza Arcangelo Ghisleri N. 5-8
- Data: 1949 - 1951
- Tipologia: Edifici per lo spettacolo
- Autori principali: Carmelo Aloisi
Descrizione
Situato nel cuore del centro storico di Enna, il Supercinema GriVi nasce dall’idea di due imprenditori locali, Carmelo Grillo e Francesco Virlinzi, che già prima del 1941 acquistarono un vasto lotto di terreno nel quartiere della Iudeca, immediatamente alle spalle della piazza del Municipio. Le vicende belliche avranno certamente costretto a posticipare la realizzazione dell’opera che vide la luce solo nel dopoguerra, fra il 1949 e il 1951, anno nel quale il cinematografo venne inaugurato.
Il primo progetto, affidato a Carmelo Aloisi, prolifico architetto catanese e autore del fortunato cinema Odeon nel capoluogo etneo, rivela – persino nel nome – le chiare ascendenze alla precedente stagione prebellica e la permanenza di stilemi linguistici e schemi compositivi déco e novecentisti già praticati dall’autore nella sua composita esperienza progettuale. La realizzazione definitiva comportò alcune variazioni agli impaginati di facciata e la sostituzione della scala a doppia elica con un doppio sistema di scale a forbice. All'esterno l’edificio si connota per l’utilizzo di una bicromia segnata dal rivestimento laterizio associato a larghe campiture di intonaco chiaro. La facciata di ingresso reinterpreta in forme asciutte l’alternanza di elementi concavi e convessi riferibili al repertorio settecentesco catanese, a cui Aloisi aveva attinto anche in passato. Al centro, inquadrata dal lieve risalto delle fasce laterali, una leggera concavità accoglie l’ingresso, sottolineato dalla convessità della breve gradinata di accesso e del pronunciato sporto del balcone, su cui si apre una sequenza di finestre binate sormontate da archivolti. L’altro fronte riprende l’andamento mistilineo nella leggera convessità del compatto partito centrale su cui campeggia la scritta a rilievo “Supercinema GriVI”, al di sopra di un grande finestrone inquadrato da un motivo decorativo geometrico in pietra artificiale. Il volume svettante sul più minuto tessuto edilizio del centro storico è concluso dalla curva estradossata della copertura e l’inserimento urbano, con la convessità del grande partito su cui campeggia l’insegna che accompagna prospetticamente il risvolto dell'edificio sulla piazza, è probabilmente l’aspetto più riuscito dell’intervento.
All’interno, la realizzazione conferma il ripiegamento delle iniziali velleità decorative, che avrebbero dovuto vedere l'intervento di Duilio Cambellotti, verso soluzioni più sobrie, dettate sia dalla congiuntura economica degli anni della ricostruzione, che dalla trasposizione dei modelli cittadini al contesto di un più piccolo capoluogo di provincia. Tuttavia, l’interpretazione di alcune esigenze funzionali, come quella della separazione dei flussi in ingresso e in uscita dagli ambienti del livello superiore, trova esiti anche formalmente interessanti nell’articolazione del doppio blocco delle scale in fondo al foyer. Inoltre, l’utilizzo di moderni materiali per il rivestimento della sala e per il controsoffitto, realizzato in Eraclit, attesta per un verso l’attenzione del progettista verso soluzioni tecnologiche aggiornate e, per l’altro, l’interesse di una committenza attenta a incontrare le esigenze della rifiorente borghesia locale. Non a caso il nuovo cinema divenne un importante punto di aggregazione sociale e culturale, dal momento che il salone ospitava feste e banchetti di nozze, confermando nella molteplicità degli usi il ruolo del cinematografo come polo della mondanità.
Agli aggiornamenti degli anni Sessanta e Settanta, dettati dall’evoluzione della cinematografia, seguì un periodo di forte trasformazione dell’edificio che portò all’utilizzo come discoteca del salone e poi a una lunga chiusura dovuta al mancato adeguamento degli impianti alle nuove normative. Solo nel 2008 il cinema è stato riaperto, dopo una complessiva ristrutturazione che ha dato luogo, fra l'altro, alla creazione di due diverse sale di proiezione.
Info
- Progetto: 1949 -
- Esecuzione: 1949 - 1951
- Tipologia Specifica: Cinema
- Committente: Carmelo Grillo e Francesco Virlinzi
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Cinema
- Destinazione attuale: Cinema
Autori
- Strutture: calcestruzzo di cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco; pietra artificiale; laterizio
- Coperture: guaina bituminosa
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Mediocre
- Stato Serramenti: Ottimo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 39
- Particella: 3286
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Di Cristina Umberto, Trombino Giuseppe | 1993 | Aloisi Carmelo | in Ruggieri Tricoli Maria Clara (a cura di), Luigi Sarullo. Dizionario degli Artisti Siciliani. 1. Architettura, Edizioni Novecento | Palermo | 11 | No |
Rizzo Giovanni | 2014 | Grivi, Supercinema | in Godoli Ezio, Mauro Eliana, Ruta Anna Maria, Sessa Ettore (a cura di), L’architettura dei cinematografi in Sicilia, Arianna | Geraci Siculo | 462-463 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Progetto di costruzione di un locale per pubblici spettacoli. Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Enna | Carmelo Aloisi | Archivio Storico Comunale di Enna | Relazione ed elaborati grafici |
Allegati
Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
---|---|
CineTeatro GriVi | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Maria Rosaria Vitale (Università degli studi di Catania)
creata il 15/02/2024
ultima modifica il 22/01/2025