TORRI MORANDI
Scheda Opera
- Comune: Messina
- Località: Capo Peloro - Torre Faro
- Denominazione: TORRI MORANDI
- Indirizzo: via Pozzo Giudeo
- Data: 1949 - 1955
- Tipologia: Infrastrutture
- Autori principali: Riccardo Morandi
Descrizione
L’opera si colloca all’interno del piccolo centro marinaro di Torre Faro, nella zona nord della città di Messina, in un’area particolarmente ricca di suggestioni geografiche nell’estremo vertice orientale della Sicilia che divide il mar Ionio dal mar Tirreno, in quel lembo più vicino alla Calabria che si affaccia sullo Stretto di Messina.
Le Torri Morandi, che prendono il nome dal noto ingegnere Riccardo Morandi, sorgono in adiacenza a via Pozzo Giudeo (su un’area di 22.300 mq con cinque corpi di fabbrica) e si trovano in posizione strategica, baricentrica rispetto al litorale ionico e tirrenico, alla Riserva naturale del Pantano Piccolo e in asse con la cosiddetta “Punta” di Capo Peloro su cui sorge il Pilone.
La localizzazione dell’opera non è casuale: essa rappresentava la parte terminale dell’elettrodotto che consentiva il passaggio dell’energia elettrica tra l’isola e il continente. L’edificio di cui le torri fanno parte nasce come struttura indispensabile al funzionamento dell’attraversamento elettrico dello Stretto, ed è indissolubilmente legato al monumentale landmark rappresentato dal Pilone di Capo Peloro (altezza 225 metri più 8 metri della base di calcestruzzo armato).
Pilone e Torri Morandi, insieme, sono stati protagonisti e testimoni di quegli ideali di progresso che per buona parte del Novecento hanno alimentato una visione di futuro sostenuta anche dalla realizzazione delle grandi opere di ingegneria. Gli sviluppi della tecnologia in molti casi hanno reso marginali queste presenze sul territorio che da simbolo di modernità si sono trasformate in relitti di archeologia industriale. Anche nel caso delle due opere il destino comune è stato quello della dismissione ma mentre la mole del Pilone e la sua collocazione geosimbolica ne hanno fatto un iconema, per le Torri Morandi la minor visibilità le ha condannate all’oblio. Resta la forza baricentrica dell’area che ha indotto il Comune a farne un parcheggio estivo che del manufatto mantiene il nome: “parcheggio Torri Morandi”.
La simbiosi del “sistema” Torri Morandi-Pilone prende forma nella seconda metà degli anni Quaranta per volontà della Società Generale Elettrica della Sicilia (che nella fase di progettazione collabora a vario titolo con Compagnia Nazionale Imprese Elettriche - CONIEL e Società Anonima Elettrificazione - SAE), vede la sua realizzazione negli anni Cinquanta fino ad arrivare alla dismissione dell’elettrodotto nel 1992 per essere sostituito con un collegamento sottomarino capace di condurre potenze elettriche superiori.
Per quarant’anni il Pilone, insieme al suo gemello sulla sponda reggina, ha avuto il compito di condurre i cavi elettrici in altezza sullo Stretto, e le Torri in quanto stazioni di tensionatura hanno avuto la funzione di approdo dei grandi cavi tesi a 70 metri d’altezza sul mare.
Il loro compito era quello di bilanciare le forze di trazione attraverso un ingegnoso sistema di tamburi e pulegge che serviva a tenere i cavi elettrici sempre in tiro, gestendo la fisiologica contrazione e dilatazione dovuta agli effetti termici. Un sistema così concepito permetteva ai Piloni sulle sponde opposte di lavorare solo a una forza di compressione, e non a una di flessione, così consentendo di realizzare strutture imponenti ma geometricamente leggere. Le pulegge erano ospitate nelle Torri Morandi – alte 22 m e disposte a circa 630 m di distanza dal Pilone – progettate per assorbire il carico dei cavi e responsabili della messa in tensione di 3.646 metri di linee elettriche aeree.
La storia della progettazione delle torri di contrappesatura (solo dopo “Torri Morandi”) e dell’edificio cui sono annesse segue le complesse vicende legate alla grande opera dell’attraversamento elettrico dello Stretto. Nel 1952, per accordi intervenuti tra CONIEL e SGES, la “Comunione CONIEL-SGES” venne sciolta e la SGES assunse su di sé l’impegno della costruzione dell’opera nella fase esecutiva. La SGES fece fronte a quest’occorrenza chiamando come consulente diretto l’ing. Toscano, già Capo dell’Ufficio Tecnico della CONIEL, con la funzione di coordinatore dell’intero impianto. Le torri di contrappesatura vennero progettate in un primo tempo in calcestruzzo armato dallo stesso Toscano, ma poi, per motivi sismici, il progetto fu trasformato in una struttura in calcestruzzo armato precompresso, con la collaborazione dell’ing. Riccardo Morandi che con l’adozione del suo particolare brevetto sul sistema di precompressione fece di quest’opera “la prima struttura verticale realizzata in cemento armato precompresso” (SGES, 1958).
Nel 2021 il Comune di Messina ha acquistato da E Distribuzione ed Enel Italia s.p.a. l’intera area dove sorgono le Torri Morandi e nel 2023 ha sottoscritto un protocollo d’intesa per la realizzazione di una doppia sede distaccata del MAXXI di Roma a Messina, una proprio presso le Torri Morandi e l’altra a Villa Pace. Il nuovo polo museale della creatività contemporanea del Mediterraneo dovrebbe prendere il nome di MAXXI Med, Museo delle Arti del XXI secolo del Mediterraneo. L’accordo prevede la cessione in comodato gratuito, da parte del Comune di Messina, alla Fondazione MAXXI per un periodo non inferiore a 15 anni. La Fondazione MAXXIi si farebbe carico dello studio preliminare per la definizione di un progetto di musealizzazione degli spazi conferiti.
Info
- Progetto: 1949 - 1951
- Esecuzione: 1952 - 1955
- Tipologia Specifica: Torri di ammaraggio dei cavi elettrici del Pilone di Messina
- Committente: Società Generale Elettrica della Sicilia - SGES
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: Torri di ammaraggio cavi elettrici del Pilone di Capo Peloro
- Destinazione attuale: Non utilizzate
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Riccardo | Morandi | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33888 | SI |
Riccardo | Morandi | Progetto strutturale | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33888 | NO |
Alberto | Toscano | Progetto strutturale | Progetto | NO | ||
Alberto | Toscano | Progetto architettonico | Progetto | NO |
- Strutture: setti portanti in calcestruzzo armato precompresso
- Materiale di facciata: calcestruzzo a faccia vista
- Coperture: tetto piano
- Serramenti: infissi in ferro-finestra
- Stato Strutture: Discreto
- Stato Materiale di facciata: Mediocre
- Stato Coperture: Mediocre
- Stato Serramenti: Cattivo
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 47
- Particella: 2622
Note
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Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Società Generale Elettrica Sicilia | 1958 | L'attraversamento elettrico dello stretto di Messina | Libreria Dedalo | Roma | Si | |
Melluso Vincenzo | 2014 | "Risalire" sui luoghi del mito. Il Pilone di Capo Peloro nel territorio dello Stretto di Messina | in Cozza Cassandra, Valente Ilaria (a cura di), La freccia del tempo. Ricerche e progetti di architettura delle infrastrutture, Pearson Italia | Milano-Torino | No | |
Città di Messina | 2018 | Piano Regolatore Generale. Schema di massima, Ufficio di Piano | Comune di Messina | Messina | No | |
Arena Marina | 2022 | Il sistema Pilone-Torri Morandi di Capo Peloro. Da area per il trasporto dell'energia elettrica a distrutto della creatività e dell'innovazione | in Currà Edoardo, Docci Marina, Menichelli Claudio, Russo Martina (a cura di), Stati Generali del Patrimonio Industriale 2022, Marsilio | Venezia | Si |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Dizionario biografico degli Italiani - Riccardo Morandi | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Riccardo Morandi | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Marina Arena (Università degli studi di Messina)
creata il 24/02/2024
ultima modifica il 22/01/2025