Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

GIARDINO D’INVERNO PER VILLA ZEGNA (CASA ZEGNA)

Scheda Opera

  • Gino Levi Montalcini, Paolo Ceresa, Progetto della villa Zegna, Trivero, 1942-43. Prospettiva
  • Studio Pietro Porcinai, acquerello del giardino d’inverno, anni sessanta, Archivio Zegna
  • Pietro Porcinai, disegno prospettico della struttura del giardino d’inverno, 1962, Archivio Zegna
  • Pietro Porcinai, elenco piante per il giardino d’inverno, 1963, Archivio Zegna
  • Maquette del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, Archivio Pietro Porcinai Fiesole
  • Studio Pietro Porcinai, acquerello della pergola nei pressi del giardino d’inverno, anni sessanta, Archivio Zegna
  • Studio Pietro Porcinai, acquerello della pergola nei pressi del giardino d’inverno (non realizzata), anni sessanta, Archivio Zegna
  • Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna
  • Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna
  • Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna
  • Giardino d’inverno dello stabilimento Ermenegildo Zegna
  • Giardino d’inverno e progetto di muro verde
  • Giardino d’inverno, vista laterale dal tetto del Lanificio Ermenegildo Zegna, 1966-1975, Archivio Zegna
  • Veduta d’insieme
  • Vista del giardino d’inverno, 2019
  • Vista prospettica verso la fabbrica, 2019
  • Scorcio del collegamento con la villa, 2019
  • Vista esterna, 2019
  • Scorcio verso l’ingresso, 2019
  • Pergola nei pressi del giardino d’inverno, 2019
  • Particolare spigolo vetrato, 2019
  • Lucernari della copertura, 2019
  • Comune: Valdilana
  • Località: Frazione Lora
  • Denominazione: GIARDINO D’INVERNO PER VILLA ZEGNA (CASA ZEGNA)
  • Indirizzo: Via Guglielmo Marconi N. 23
  • Data: 1965 - 1975
  • Tipologia: Parchi e Giardini
  • Autori principali: Pietro Porcinai
Descrizione

1. Opera originaria

«Giardino d’inverno – Stabilimento Ermenegildo Zegna
Trivero (Vercelli) – 1963
L’ideale antico del giardino perennemente in fiore si realizza nel giardino d’inverno. Il tema si ritrova in alberghi e abitazioni private in cui le piante assolvono alla duplice funzione estetica e condizionatrice d’aria». (Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio, Pietro Porcinai, Architetto del giardino e paesaggio, in «Architettura del Paesaggio Notiziario AIAP», n. 10, ottobre 1986, p. 92)

«[…] Giardino d’inverno sulla copertura e progetto di “muro verde” proposto per separare lo stabilimento dalla strada». (Milena Matteini, Pietro Porcinai, architetto del giardino e paesaggio, Electa, Milano 1991, p. 109)

«L’intervento di rifunzionalizzazione del complesso, oggi archivio del Gruppo Zegna, ha riorganizzato unitariamente spazi interni ed esterni. Ciò ha comportato l’integrazione della serra progettata da Pietro Porcinai negli anni cinquanta e una nuova sistemazione paesaggistica dell’intorno, opera di Paolo Pejrone.
Il nuovo concept archivistico-museale si sviluppa, al piano terra, attraverso l’”habitus Zegna”, un progetto realizzato da Cittadellarte/Fondazione Pistoletto, in collaborazione con Margarita Vazquez Ponte e Matteo Ferrario. Si tratta di un percorso espositivo scandito da colonne e pareti/schermo che documentano la complessità dell’organizzazione aziendale e le sue relazioni con il territorio: il ciclo produttivo dell’impresa (dalla selezione delle materie prime al prodotto), il mecenatismo sociale e culturale, l’attenzione per l’ambiente di lavoro e il paesaggio. Il racconto moltiplica gli stimoli informativi, tramite supporti multimediali con i quali il pubblico può interagire. Gli altri spazi di Casa Zegna ospitano l’archivio storico, un polo documentario che conserva materiali diversi di un secolo di attività industriale (documentazione cartacea, fotografie, disegni, campionari, oggetti). Non solo un prezioso archivio tessile quindi, ma anche un excursus tra storia imprenditoriale, mecenatismo ambientale e sociale». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, pp. 114-115)

«[…] L’esperienza ventennale di collaborazione tra Pietro Porcinai e la famiglia Zegna, riconducibile agli anni cinquanta e sessanta, va di pari passo con un momento felice, non più ritrovato nella recente storia italiana, nel quale s’instaura un dialogo intenso tra figure importanti del mondo industriale e un paesaggista […].
Nel giardino d’inverno collocato tra la villa e la fabbrica, si dispiega lo scenario di una natura “artificiale”, governata dalla dimensione avvolgente di una vegetazione che prende posto sotto la coperura dalla quale lo spazio riceve la gran parte della luce, colonizza muri, invade i pavimenti, circonda gli arredi. La scelta e la disposizione degli arredi e dei mobili (alcuni dei quali disegnati dallo stesso Porcinai) segue – nell’accostamento alle piate – un gusto che rimanda in modo esplicito all’allestimento di un giardino a palazzo Strozzi, nel contesto della “Mostra dell’antiquariato nella casa moderna” del 1962. Per esempio, vediamo in questo giardino d’inverno emergere la cornice di un camino, presentata con gusto quasi antiquariale, da una folta parete di verzura, sostenuta da treillages che consentono la diffusione completa dei rampicanti. La tipologia della serra abbandona dunque i ruolo di spazio complementare dedicato al ricovero, cura ed esposizione delle piante (Porcinai comunque progetta nel 1960 una serra per le orchidee a ridosso della villa di Ermenegildo Zegna), per diventare “salotto”, luogo abitato nel quale la convivenza con la vegetazione dichiara i piacere di essere incessantemente accompagnati da un doppio registro nel quale si passa dall’austerità dello scenario alpino, paesaggio straordinario ma anche inospitale, al calore sorprendente di un winter garden […].
Padrone ormai del gusto del “giardino moderno”, nel quale riversa la sua competenza nel campo botanico, Porcinai ricompone gli spazi tra la villa e lo stabilimento con un progetto che, nel tempo, si conferma come luogo di accoglienza. La maquette presentata in quella occasione rivela l’intenzione di trasmettere il valore di una scelta che tenga conto, al tempo stesso, degli aspetti funzionali e di una moderna estetica del giardino. Questo programma prevede la stesura di superfici semplici, che valorizzano gli scarti di quota e la condizione “aerea” di uno spazio proiettato sul paesaggio attorno, oltre alla scelta di un punto privilegiato con la costruzione di un winter garden. S’innesta su questa nuova struttura il disegno rigoroso di pergole, pareti schermanti, siepi che fanno da supporto a composizioni vegetali concepite in forma libera, contrapposta all’impianto geometrico del giardino». (Maria Luisa Frisa e Luigi Latini, Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato, Fondazione Zegna Marsilio, 2016, p. 15-43)

2. Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale

L’opera, attualmente sede dell’Archivio del Gruppo Zegna, è in ottimo stato di conservazione.

(Scheda a cura di Stefania Dassi MiBACT- SR PIE con Bianca Guiso, DAD – Politecnico di Torino)

«[…] Pietro Porcinai’s twenty-year association with the Zegna family, dating fron the 1950s and 60s, went hand in hand with a felicous time, no longer found in recent Italian history, when an intense dialogue was established between important figures from the industrial world and a landscape architect […].
By now master of the “modern garden” style, into which he poured his mastery of botany, Porcinai recomposed the spaces between the villa and the factory with a design that, over time, is confirmed as a place of reception. The maquette presented on that occasion shows his aim of conveying the value of a choice that takes the functional aspects and a modern aesthetic of the garden into account at the same time. This programme called for the extension of simple surfaces that highlight the differences og height and the “ethereal” conditition of a space projected onto the surrounding landscape, beyond the choice of a privileged point with the construction of a winter garden. The rigorous design of pergolas, screened walls and hedges that support free form vegetal composition is grafted onto this new strcture, contrasting with the geometrical leyout of the garden».

(Traduzione in Maria Luisa Frisa e Luigi Latini, Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato, Fondazione Zegna Marsilio, 2016, p. 15-43)

Info
  • Progetto: 1965 -
  • Esecuzione: - 1975
  • Tipologia Specifica: Giardino d'inverno sul tetto della fabbrica
  • Committente: Famiglia Zegna
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Giardino d’inverno sul tetto del Lanificio
  • Destinazione attuale: Archivio del Gruppo Zegna
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pietro Porcinai Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52169 SI
  • Strutture: Metallica
  • Materiale di facciata: Pareti vetrate, pietra
  • Coperture: Lucernari
  • Serramenti: Metallici
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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«Giardino d’inverno – Stabilimento Ermenegildo Zegna
Trivero (Vercelli) – 1963
L’ideale antico del giardino perennemente in fiore si realizza nel giardino d’inverno. Il tema si ritrova in alberghi e abitazioni private in cui le piante assolvono alla duplice funzione estetica e condizionatrice d’aria». (Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio, Pietro Porcinai, Architetto del giardino e paesaggio, in «Architettura del Paesaggio Notiziario AIAP», n. 10, ottobre 1986, p. 92) 

«[…] Giardino d’inverno sulla copertura e progetto di “muro verde” proposto per separare lo stabilimento dalla strada». (Milena Matteini, Pietro Porcinai, architetto del giardino e paesaggio, Electa, Milano 1991, p. 109)

«L’intervento di rifunzionalizzazione del complesso, oggi archivio del Gruppo Zegna, ha riorganizzato unitariamente spazi interni ed esterni. Ciò ha comportato l’integrazione della serra progettata da Pietro Porcinai negli anni cinquanta e una nuova sistemazione paesaggistica dell’intorno, opera di Paolo Pejrone.
Il nuovo concept archivistico-museale si sviluppa, al piano terra, attraverso l’”habitus Zegna”, un progetto realizzato da Cittadellarte/Fondazione Pistoletto, in collaborazione con Margarita Vazquez Ponte e Matteo Ferrario. Si tratta di un percorso espositivo scandito da colonne e pareti/schermo che documentano la complessità dell’organizzazione aziendale e le sue relazioni con il territorio: il ciclo produttivo dell’impresa (dalla selezione delle materie prime al prodotto), il mecenatismo sociale e culturale, l’attenzione per l’ambiente di lavoro e il paesaggio. Il racconto moltiplica gli stimoli informativi, tramite supporti multimediali con i quali il pubblico può interagire. Gli altri spazi di Casa Zegna ospitano l’archivio storico, un polo documentario che conserva materiali diversi di un secolo di attività industriale (documentazione cartacea, fotografie, disegni, campionari, oggetti). Non solo un prezioso archivio tessile quindi, ma anche un excursus tra storia imprenditoriale, mecenatismo ambientale e sociale». (Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino, Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006), Allemandi, Torino 2008, pp. 114-115)

«[…] L’esperienza ventennale di collaborazione tra Pietro Porcinai e la famiglia Zegna, riconducibile agli anni cinquanta e sessanta, va di pari passo con un momento felice, non più ritrovato nella recente storia italiana, nel quale s’instaura un dialogo intenso tra figure importanti del mondo industriale e un paesaggista […].
Nel giardino d’inverno collocato tra la villa e la fabbrica, si dispiega lo scenario di una natura “artificiale”, governata dalla dimensione avvolgente di una vegetazione che prende posto sotto la coperura dalla quale lo spazio riceve la gran parte della luce, colonizza muri, invade i pavimenti, circonda gli arredi. La scelta e la disposizione degli arredi e dei mobili (alcuni dei quali disegnati dallo stesso Porcinai) segue – nell’accostamento alle piate – un gusto che rimanda in modo esplicito all’allestimento di un giardino a palazzo Strozzi, nel contesto della “Mostra dell’antiquariato nella casa moderna” del 1962. Per esempio, vediamo in questo giardino d’inverno emergere la cornice di un camino, presentata con gusto quasi antiquariale, da una folta parete di verzura, sostenuta da treillages che consentono la diffusione completa dei rampicanti. La tipologia della serra abbandona dunque i ruolo di spazio complementare dedicato al ricovero, cura ed esposizione delle piante (Porcinai comunque progetta nel 1960 una serra per le orchidee a ridosso della villa di Ermenegildo Zegna), per diventare “salotto”, luogo abitato nel quale la convivenza con la vegetazione dichiara i piacere di essere incessantemente accompagnati da un doppio registro nel quale si passa dall’austerità dello scenario alpino, paesaggio straordinario ma anche inospitale, al calore sorprendente di un winter garden […].
Padrone ormai del gusto del “giardino moderno”, nel quale riversa la sua competenza nel campo botanico, Porcinai ricompone gli spazi tra la villa e lo stabilimento con un progetto che, nel tempo, si conferma come luogo di accoglienza. La maquette presentata in quella occasione rivela l’intenzione di trasmettere il valore di una scelta che tenga conto, al tempo stesso, degli aspetti funzionali e di una moderna estetica del giardino. Questo programma prevede la stesura di superfici semplici, che valorizzano gli scarti di quota e la condizione “aerea” di uno spazio proiettato sul paesaggio attorno, oltre alla scelta di un punto privilegiato con la costruzione di un winter garden. S’innesta su questa nuova struttura il disegno rigoroso di pergole, pareti schermanti, siepi che fanno da supporto a composizioni vegetali concepite in forma libera, contrapposta all’impianto geometrico del giardino». (Maria Luisa Frisa e Luigi Latini, Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato, Fondazione Zegna Marsilio, 2016, p. 15-43)

2.	Consistenza dell’opera al 2019 / Stato attuale  

L’opera, attualmente sede dell’Archivio del Gruppo Zegna, è in ottimo stato di conservazione. 

(Scheda a cura di Stefania Dassi MiBACT- SR PIE con Bianca Guiso, DAD – Politecnico di Torino)

«[…] Pietro Porcinai’s twenty-year association with the Zegna family, dating fron the 1950s and 60s, went hand in hand with a felicous time, no longer found in recent Italian history, when an intense dialogue was established between important figures from the industrial world and a landscape architect […]. 
By now master of the “modern garden” style, into which he poured his mastery of botany, Porcinai recomposed the spaces between the villa and the factory with a design that, over time, is confirmed as a place of reception. The maquette presented on that occasion shows his aim of conveying the value of a choice that takes the functional aspects and a modern aesthetic of the garden into account at the same time. This programme called for the extension of simple surfaces that highlight the differences og height and the “ethereal” conditition of a space projected onto the surrounding landscape, beyond the choice of a privileged point with the construction of a winter garden. The rigorous design of pergolas, screened walls and hedges that support free form vegetal composition is grafted onto this new strcture, contrasting with the geometrical leyout of the garden». 

(Traduzione in Maria Luisa Frisa e Luigi Latini, Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato, Fondazione Zegna Marsilio, 2016, p. 15-43)

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Vincolo ambientale
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  • Riferimento Normativo: Art. 142, c. 1, lett. c) del D.Lgs. 42/2004
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1986 Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio, Pietro Porcinai, architetto del giardino e paesaggio Architettura del Paesaggio Notiziario AIAP n. 10 92 No
Matteini Milena 1991 Pietro Porcinai, architetto del giardino e paesaggio Electa Milano 109 No
Vitale Daniele 2003 Gino Levi-Montalcini e l’architettura torinese, in AA.VV, Gino Levi Montalcini. Architetture, disegni e scritti, numero monografico Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Nuova serie n. 2 40-65 No
Giusti Maria Adriana, Tamborrino Rosa 2008 Guida all'architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Allemandi Torino 114 - 115 No
Frisa Maria Luisa, Latini Luigi (a cura di) 2016 Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato Fondazione Zegna Marsilio No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Gino Levi Montalcini, Paolo Ceresa, Progetto della villa Zegna, Trivero, 1942-43. Prospettiva Gino Levi Montalcini, Paolo Ceresa, Progetto della villa Zegna, Trivero, 1942-43. Prospettiva Tratto da - Atti e Rassegna Tecnica della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino n. 2, anno 136, 2003
Studio Pietro Porcinai, acquerello del giardino d’inverno, anni sessanta, Archivio Zegna Studio Pietro Porcinai, acquerello del giardino d’inverno, anni sessanta, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Pietro Porcinai, disegno prospettico della struttura del giardino d’inverno, 1962, Archivio Zegna Pietro Porcinai, disegno prospettico della struttura del giardino d’inverno, 1962, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Pietro Porcinai, elenco piante per il giardino d’inverno, 1963, Archivio Zegna Pietro Porcinai, elenco piante per il giardino d’inverno, 1963, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Maquette del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, Archivio Pietro Porcinai Fiesole Maquette del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, Archivio Pietro Porcinai Fiesole Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Studio Pietro Porcinai, acquerello della pergola nei pressi del giardino d’inverno, anni sessanta, Archivio Zegna Studio Pietro Porcinai, acquerello della pergola nei pressi del giardino d’inverno, anni sessanta, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Studio Pietro Porcinai, acquerello della pergola nei pressi del giardino d’inverno (non realizzata), anni sessanta, Archivio Zegna Studio Pietro Porcinai, acquerello della pergola nei pressi del giardino d’inverno (non realizzata), anni sessanta, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna Interno del giardino d’inverno sul tetto del Lanificio, 1966-1975, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Giardino d’inverno dello stabilimento Ermenegildo Zegna Giardino d’inverno dello stabilimento Ermenegildo Zegna Tratto da - Architettura del Paesaggio Notiziario AIAP n. 10, 1986
Giardino d’inverno e progetto di muro verde Giardino d’inverno e progetto di muro verde Tratto da - Matteini, Electa 1991
Giardino d’inverno, vista laterale dal tetto del Lanificio Ermenegildo Zegna, 1966-1975, Archivio Zegna Giardino d’inverno, vista laterale dal tetto del Lanificio Ermenegildo Zegna, 1966-1975, Archivio Zegna Tratto da – Frisa, Latini, Fondazione Zegna Marsilio 2016
Veduta d’insieme Veduta d’insieme Tratto da - Giusti, Tamborrino, Allemandi 2008
Vista del giardino d’inverno, 2019 Vista del giardino d’inverno, 2019 Bianca Guiso - 2019
Vista prospettica verso la fabbrica, 2019 Vista prospettica verso la fabbrica, 2019 Bianca Guiso - 2019
Scorcio del collegamento con la villa, 2019 Scorcio del collegamento con la villa, 2019 Bianca Guiso - 2019
Vista esterna, 2019 Vista esterna, 2019 Bianca Guiso - 2019
Scorcio verso l’ingresso, 2019 Scorcio verso l’ingresso, 2019 Bianca Guiso - 2019
Pergola nei pressi del giardino d’inverno, 2019 Pergola nei pressi del giardino d’inverno, 2019 Bianca Guiso - 2019
Particolare spigolo vetrato, 2019 Particolare spigolo vetrato, 2019 Bianca Guiso - 2019
Lucernari della copertura, 2019 Lucernari della copertura, 2019 Bianca Guiso - 2019

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Fondo Pietro Porcinai Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Pietro Porcinai Visualizza
Enciclopedia Treccani - Pietro Porcinai Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per il Piemonte
Titolare della ricerca: Politecnico Torino Dipartimento Architettura e Design
Responsabile scientifico: Maria Adriana Giusti, Gentucca Canella (DAD)


Scheda redatta da Stefania Dassi (MiC) con Bianca Guiso
creata il 31/12/2004
ultima modifica il 10/05/2024

Revisori:

Mezzino Davide 2022