EDIFICIO PER LA RINASCENTE
Scheda Opera
- Comune: Catania
- Denominazione: EDIFICIO PER LA RINASCENTE
- Indirizzo: Via Etnea,159
- Data: 1957 - 1959
- Tipologia: Edifici per il commercio
- Autori principali: Carlo Pagani, Adolfo Rivarola
Descrizione
Situato nella porzione di isolato compreso tra via Etnea, via Nicola Spidaleri e via Sant’Euplio, l’edificio si inserisce nel programma di sistemazione del cosiddetto “centro cittadino”.
L’edificazione della sede catanese della nota catena italiana di grandi magazzini comportò la demolizione di quanto era rimasto di palazzo Spitaleri, fin a quel momento escluso dai lavori di ricostruzione dopo i bombardamenti del 1943, e del cinema Sala Roma. Il progetto si sviluppò su indicazione della Commissione Edilizia e sotto il controllo della Soprintendenza, in seguito a un accordo tra i baroni Spitaleri, proprietari dell’antico palazzo, e La Rinascente. L’intenzione era di permettere la riapertura di un nuovo punto vendita nella città di Catania, dopo l’esperienza fallimentare dei primi decenni del Novecento che aveva portato alla chiusura dei locali di palazzo San Giuliano. Le aspettative legate alla realizzazione si inquadrano in quel clima di rinnovato fermento che promuoveva la nascita dei grandi magazzini legato ai mutamenti sociali ed economici del dopoguerra. Non a caso, dopo un primo progetto presentato a nome dell'ingegnere catanese Mariano Vasta, e un contatto con Carlo Scarpa che elabora una serie di schizzi tra febbraio e marzo del 1957, l'incarico venne affidato all’architetto Carlo Pagani (Milano, 1913-1999), che si era occupato del progetto d’interni per la sede de La Rinascente di Milano, e all’ingegnere veneziano Adolfo Rivarola.
Il progetto originario consisteva in un corpo basamentale di due livelli fuori terra che doveva occupare interamente l’area di progetto – corrispondente a più della metà dell’intero isolato – su cui si ergevano quattro differenti blocchi a pianta rettangolare di cinque livelli. Oltre agli spazi da destinare alle attività di vendita e magazzino, erano previste anche residenze, da collocare nei volumi sviluppati in altezza. Andando incontro alle necessità di accogliere diversi reparti di vendita, lo schema planimetrico del corpo basamentale veniva definito da un unico e ampio spazio da cui ricavare più aree flessibili e modulabili per le differenti attrezzature di vendita.
Nel novembre del 1957, dagli scavi per la realizzazione delle fondamenta affiorarono le tracce di una necropoli romano-cristiana. Ciò implicò la temporanea sospensione del cantiere, anche se, in un clima di forti interessi speculativi, i lavori ripartirono e, in seguito alla presentazione del primo progetto avventua due mesi più tardi, l’edificio fu completato rapidamente, nell’arco di un anno e mezzo. Nella fase esecutiva si riscontrano alcune rimodulazioni dell'ipotesi originaria: i quattro blocchi separati da destinare alle residenze furono ridotti a uno solo prospiciente la via Etnea, mentre al resto del corpo basamentale fu aggiunto un livello.
Uno dei nodi emersi nel corso della progettazione riguardò la relazione tra il nuovo edificio e il contesto urbano in cui si inseriva. Al primo progetto seguirono infatti due varianti, di cui la prima riguardava proprio alcune modifiche del prospetto. L’edificio sorgeva infatti nel cuore del centro urbano con il fronte principale su via Etnea, asse vitale di riconosciuta ricchezza storica ed architettonica. Su indicazione della Soprintendenza, l’edificio doveva apparire esplicitamente moderno, ma al contempo inserirsi con un linguaggio formale che fosse in armonia con il contesto storico urbano. Vanno ricondotte a tali ragioni le richieste di esaminare i materiali di rivestimento e di utilizzare la pietra lavica, appartenente alla tradizione costruttiva locale.
In coerenza con il progetto originario, che risente delle esperienze architettoniche coeve, il prospetto enuncia un linguaggio formale definito dal sistema intelaiato di travi e pilastri. Mentre la sequenza di campate scandisce il corpo basamentale e incornicia il sistema delle vetrine, le fasce verticali si accentuano in presenza dei frangisole che schermano i livelli superiori e rimarcano il sistema delle finestrature. L’utilizzo di una varietà di materiali di rivestimento (travertino, porfido rosso, pietra lavica) crea un contrasto cromatico che si associa al gioco tra parti piene e bucature.
Info
- Progetto: 1957 - 1959
- Esecuzione: 1958 - 1959
- Committente: Baroni Spitaleri
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Grandi magazzini, residenze
- Destinazione attuale: Grandi magazzini, uffici, residenze
Autori
- Strutture: Scheletro indipendente in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: Rivestimento del corpo basamentale in travertino, porfido rosso e pietra lavica; rivestimento dei volumi sovrastanti in intonaco grigio e frangisole in pietra lavica
- Coperture: Tetto piano
- Serramenti: Serramenti in alluminio anodizzato di colore naturale, stipiti in pietra bianca
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Discreto
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 69
- Particella: 4533
Note
L’edificio si inserisce nel programma di sistemazione del cosiddetto “centro cittadino”, situato nella parte centrale della città, in prossimità del confine meridionale del giardino Bellini nell’area al di sopra di via Sant’Euplio. In un susseguirsi di proposte finalizzate a governare l’espansione urbana in atto, una commissione edilizia era stata incaricata dall’amministrazione comunale di occuparsi della sistemazione di questa zona nevralgica della città. L’intento era quello di definire una nuova area baricentrica che assecondasse il progressivo spostamento delle dinamiche di urbanizzazione in direzione nord-ovest. Il “Piano regolatore per la sistemazione del Centro cittadino”, approvato nel 1947, prevedeva il riassetto viario dell’area con la formazione di una gradinata monumentale verso il Giardino Bellini e l’inserimento di alcuni edifici da definire singolarmente tramite dei concorsi di progettazione. La sistemazione urbana si sviluppa a cavallo tra anni Cinquanta e Sessanta e vede la realizzazione di diversi progetti: l’edificio I.N.A., il cinema-teatro Metropolitan, il grattacielo delle Assicurazioni Generali, i palazzi I.N.A.M e E.S.E., la sede della Cassa Centrale di Risparmio, il palazzo della Rinascente.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Margani Giuseppe | 2008 | Il centro cittadino di Catania | Il Lunario | Enna | 54-55, 94-100 | Si |
Margani Giuseppe | 2008 | Il centro cittadino | in Atripaldi Annamaria, Costa Mario Edoardo (a cura di), Catania. Architettura, città, paesaggio | Roma | 194-199 | No |
Padrenostro Salvatore | 2019 | Catania e i suoi costruttori 1861-1961: cent'anni di edilizia per fare una grande città (dall'Unità d'Italia al PRG di Luigi Piccinato) | ANCE | Catania | 421-422 | No |
Majeli Gianluca | 2022 | Gli inutili ingombri. Catania tra sviluppo urbanistico e tutela dei beni monumentali e paesaggistici (1939-1968) | Franco Angeli | Milano | 51-54 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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La Rinascente di Catania | Carlo Pagani | Archivio Carlo Pagani. Rinascente Archives | Riproduzioni fotografiche | |
Progetto di ricostruzione ed ampliamento per conto di Spitaleri (1956 – Fasc. 135). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania | Mariano Vasta, Carlo Pagani | Archivio Storico Comunale di Catania | Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto | |
Progetto di ricostruzione fabbricato ad uso abitazioni e magazzini (1958 – Fasc. 192). Fondo Ufficio Tecnico del comune di Catania | Carlo Pagani, Adolfo Rivarola | Archivio Storico Comunale di Catania | Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto | |
Progetto di ricostruzione fabbricato ad uso abitazioni civili e magazzini di vendita (1960 – Fasc. 15). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania | Carlo Pagani, Adolfo Rivarola | Archivio Storico Comunale di Catania | Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto | |
Progetto edilizio Via Etnea – Via Spedalieri – Via S. Euplio (1958-1961 – Fasc. 59, suppl., suppl II). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania | Carlo Pagani, Adolfo Rivarola | Archivio Storico Comunale di Catania | Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Rinascente Archives. Archivio Carlo Pagani | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Deborah Sanzaro (Università degli studi di Catania)
creata il 20/04/2024
ultima modifica il 22/01/2025