Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO COMIT-RAS

Scheda Opera

  • Schizzo della prima proposta di progetto
  • Schizzo prospettico della proposta n. 3
  • Prospetto sul corso Sicilia
  • Prospetto su via Puccini
  • Prospetto su via Teocrito
  • Pianta piano terra
  • Sezione longitudinale
  • Stampa fotografica
  • Vista da Corso Sicilia
  • Dettaglio del prospetto principale
  • Dettaglio del prospetto principale
  • Dettaglio del prospetto lungo il portico
  • Angolo tra via Rizzo e Corso Sicilia
  • Vista da Corso Sicilia
  • Vista verso il portico
  • Dettaglio del prospetto su via Puccini
  • Dettaglio del prospetto su via Puccini
  • Comune: Catania
  • Denominazione: EDIFICIO COMIT-RAS
  • Indirizzo: Corso Sicilia 65
  • Data: 1959 -
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Piero Portaluppi
Descrizione

Situato nel centro di Catania, l’edificio prospetta sul tratto settentrionale di Corso Sicilia occupando la porzione di isolato compreso tra via Puccini e via Teocrito. La sua realizzazione si colloca nell’ambito del Piano di Risanamento del rione San Berillo (L.R. 25 giugno 1954, n. 13), come parte del lotto identificato nella planimetria di progetto con la lettera H. Nel quadro dell’ampia operazione di demolizione e nuova costruzione avviata nel 1957, l’ISTICA (Istituto Immobiliare di Catania) aveva venduto la parte occidentale del suddetto lotto alla COMIT (Banca Commerciale Italiana) e alla compagnia di assicurazioni RAS (Riunione Adriatica di Sicurità) che affidarono il progetto all’architetto e professore milanese Piero Portaluppi.
La fase di progetto fu segnata da alcune variazioni dovute alle richieste della commissione edilizia. Il primo progetto, presentato nel dicembre del 1960, fu infatti rigettato non solo per ragioni tecnico-normative, ma soprattutto a causa dell’impostazione del prospetto principale, ritenuta eccessivamente classicheggiante. Secondo l’approccio auspicato l’intervento doveva rimanere coerente con le sue funzioni direzionali nell’intenzione di dare vita a un complesso di opere di rilevante carattere e dai tratti esplicitamente attuali.
Delle sette nuove proposte, presentate da Piero Portaluppi attraverso degli schizzi prospettici, fu scelta la numero 3, caratterizzata dalla ripetizione modulare della facciata a capanna che fu sviluppata su tutto il fronte dell’isolato. Sulla base di tale soluzione il progettista sottopose i nuovi elaborati di progetto, finalmente approvati.
L’edificio definisce una corte chiusa insieme a quello adiacente, realizzato nel quadro di un altro progetto, e si compone di un corpo basamentale più slanciato sul corso Sicilia, da destinare alla sede della Banca Commerciale ed agli uffici RAS, e di ulteriori sei livelli – ridotti a cinque nel corpo su via Puccini e Teocrito – da destinare a residenze.
Il passaggio dalla prima soluzione di progetto alla seconda mantiene il medesimo impianto con un’articolazione della pianta quasi identica a eccezione di piccole modifiche alla corte interna. Tale spazio viene coperto al livello del pianterreno e dell’ammezzato dando vita a un ampio salone a doppia altezza. Le trasformazioni sostanziali tra la prima proposta e quella successiva riguardano invece il disegno dei prospetti: mentre si conserva sul fronte principale il tema dell’alto porticato su pilastri con campate di 11 metri – in aderenza alle prescrizioni della commissione internazionale – e su tutti i fronti il sistema di grandi portali alternati alle finestrature, si rilevano significative variazioni nel loro sviluppo in altezza. Nella nuova proposta, la quinta sul corso Sicilia è infatti segnata dalla reiterazione dello schema a capanna, corrispondente alle sottostanti campate dei portici, e dal ritmo regolare delle bucature – di forma non più quadrata ma rettangolare – arricchito da un virtuoso disegno del rivestimento che evoca l'esperienza eclettica del progettista. I due prospetti secondari risultano ancora segnati dal gioco delle finestrature rettangolari, con un disegno che alterna la presenza di balconi, vetrate, logge e aggetti che riflettono la sistemazione degli ambienti interni.
Nel progetto assume un ruolo rilevante il rivestimento caratterizzato da una varietà di lastre in marmi e materiali lapidei di origine siciliana, dalle molteplici forme e lavorazioni: il disegno dà vita a una peculiare trama decorativa che raggiunge una certa ricchezza e policromia nel prospetto principale su corso Sicilia.

Info
  • Progetto: 1959 - 1962
  • Esecuzione: 1962 -
  • Committente: Banca Commerciale Italiana (COMIT), Riunione Adriatica di Sicurità (RAS)
  • Proprietà: Nessuna opzione
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Piero Portaluppi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21198 SI
- SOGENE Impresa esecutrice Esecuzione NO
- Ufficio Tecnico Banca Commerciale Italiana Direzione lavori Esecuzione NO
  • Strutture: Scheletro indipendente in calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Parte basamentale: pilastri rivestiti in dubino; travature in intonaco di graniglia Fulget; livelli superiori: fasce in metallo, lastre di rivestimento in marmi e materiali lapidei (granito, perlato di Sicilia, schiuma di mare, marmo di San Vito)
  • Coperture: Tetto a falde con ordito principale in calcestruzzo armato
  • Serramenti: Parte basamentale: infissi con inferriata in bronzo verde; livelli superiori: finestre a nastro, infissi a ribalta in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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La fase di progetto fu segnata da alcune variazioni dovute alle richieste della commissione edilizia. Il primo progetto, presentato nel dicembre del 1960, fu infatti rigettato non solo per ragioni tecnico-normative, ma soprattutto a causa dell’impostazione del prospetto principale, ritenuta eccessivamente classicheggiante. Secondo l’approccio auspicato l’intervento doveva rimanere coerente con le sue funzioni direzionali nell’intenzione di dare vita a un complesso di opere di rilevante carattere e dai tratti esplicitamente attuali. 
Delle sette nuove proposte, presentate da Piero Portaluppi attraverso degli schizzi prospettici, fu scelta la numero 3, caratterizzata dalla ripetizione modulare della facciata a capanna che fu sviluppata su tutto il fronte dell’isolato. Sulla base di tale soluzione il progettista sottopose i nuovi elaborati di progetto, finalmente approvati. 
L’edificio definisce una corte chiusa insieme a quello adiacente, realizzato nel quadro di un altro progetto, e  si compone di un corpo basamentale più slanciato sul corso Sicilia, da destinare alla sede della Banca Commerciale ed agli uffici RAS, e di ulteriori sei livelli – ridotti a cinque nel corpo su via Puccini e Teocrito – da destinare a residenze. 
Il passaggio dalla prima soluzione di progetto alla seconda mantiene il medesimo impianto con un’articolazione della pianta quasi identica a eccezione di piccole modifiche alla corte interna. Tale spazio viene coperto al livello del pianterreno e dell’ammezzato dando vita a un ampio salone a doppia altezza. Le trasformazioni sostanziali tra la prima proposta e quella successiva riguardano invece il disegno dei prospetti: mentre si conserva sul fronte principale il tema dell’alto porticato su pilastri con campate di 11 metri – in aderenza alle prescrizioni della commissione internazionale – e su tutti i fronti il sistema di grandi portali alternati alle finestrature, si rilevano significative variazioni nel loro sviluppo in altezza. Nella nuova proposta, la quinta sul corso Sicilia è infatti segnata dalla reiterazione dello schema a capanna, corrispondente alle sottostanti campate dei portici, e dal ritmo regolare delle bucature – di forma non più quadrata ma rettangolare – arricchito da un virtuoso disegno del rivestimento che evoca l'esperienza eclettica del progettista. I due prospetti secondari risultano ancora segnati dal gioco delle finestrature rettangolari, con un disegno che alterna la presenza di balconi, vetrate, logge e aggetti che riflettono la sistemazione degli ambienti interni.  
Nel progetto assume un ruolo rilevante il rivestimento caratterizzato da una varietà di lastre in marmi e materiali lapidei di origine siciliana, dalle molteplici forme e lavorazioni: il disegno dà vita a una peculiare trama decorativa che raggiunge una certa ricchezza e policromia nel prospetto principale su corso Sicilia. 


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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 69
  • Particella: 7145

Note

L’edificio si inserisce nel piano di Risanamento di San Berillo, un’operazione di notevole portata che a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta comportò lo sventramento di un’estesa posizione dello storico quartiere di San Berillo. La necessità di riqualificare questa fragile porzione urbana ha radici nella pianificazione ottocentesca accompagnandosi all’idea, maturata nel corso dei decenni, di sfruttare la sua collocazione baricentrica per tracciare un collegamento tra le zone più dinamiche del centro storico e la stazione ferroviaria. Dopo una vicenda non priva di contraddizioni, l’operazione, supportata dalla creazione dell’Istica (Istituto Immobiliare di Catania), fu approvata dall’amministrazione comunale nel 1951 e vide ulteriore concretizzazione con l’inserimento nel nuovo Piano Regolatore redatto da Luigi Piccinato e con l’emanazione di una speciale legge regionale (L.R. 25 giugno 1954, n. 13). L’intervento vide inoltre il coinvolgimento di importanti figure come Luigi Moretti, Alvar Alto e Pier Luigi Nervi, chiamati a sovrintendere e a definire i criteri di massima per la sua realizzazione. In parallelo, fu predisposto il progetto per il reinsediamento degli abitanti originari, affidato all’Istberillo. L’asse destinato ad ospitare il nuovo centro direzionale fu organizzato in grandi isolati a blocchi, identificati nella planimetria con delle lettere, con uno sviluppo su un doppio tratto sfalsato con una piazza centrale. Mentre per il primo segmento su Corso Sicilia fu realizzato a partire dal 1957, il secondo lungo corso Martiri della Libertà è rimasto incompiuto, lasciando ancora riconoscibile la ferita del vuoto urbano.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Molinari Luca (a cura di) 2003 Piero Portaluppi. Linea errante nell’architettura del Novecento Skira Milano 302-305 No
Padrenostro Salvatore 2006 San Berillo e il “vuoto” dopo il moderno. Dal Piano dell’Istica al progetto per il waterfront di Catania in “Paesaggio urbano”, n. 4 26-37 No
Oddo Maurizio 2007 Architettura contemporanea in Sicilia Corrao Trapani 99 No
Messina Clelia 2015 Il rinnovamento di Catania (1920-1970). Vicende ed intrecci di una città contesa Università degli Studi di Palermo, Tesi di Dottorato 212 No
Padrenostro Salvatore 2019 Catania e i suoi costruttori 1861-1961: cent’anni di edilizia per fare una grande città ANCE Catania 433-434 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Edificio Ras per abitazioni e uffici e negozi Catania. Archivio Piero Portaluppi Piero Portaluppi Fondazione Piero Portaluppi, Milano Disegni di prospettiva, stampe fotografiche, relazione sui lavori e spese
Progetto per la Banca Commerciale Italiana e Riunione Adriatica di Sicurtà (1961 – Fasc. 620). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania Piero Portaluppi Archivio Storico Comunale di Catania Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto
Progetto di nuova costruzione ad uso uffici e civili abitazioni (1962 – Fasc. 189). Fondo Ufficio Tecnico del Comune di Catania Piero Portaluppi Archivio Storico Comunale di Catania Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Schizzo della prima proposta di progetto Schizzo della prima proposta di progetto Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Schizzo prospettico della proposta n. 3 Schizzo prospettico della proposta n. 3 Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Prospetto sul corso Sicilia Prospetto sul corso Sicilia Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Prospetto su via Puccini Prospetto su via Puccini Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Prospetto su via Teocrito Prospetto su via Teocrito Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Pianta piano terra Pianta piano terra Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Sezione longitudinale Sezione longitudinale Fondo Ufficio Tecnico. Archivio Storico Comunale di Catania
Stampa fotografica Stampa fotografica Fondazione Piero Portaluppi, Milano
Vista da Corso Sicilia Vista da Corso Sicilia Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto principale Dettaglio del prospetto principale Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto principale Dettaglio del prospetto principale Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto lungo il portico Dettaglio del prospetto lungo il portico Deborah Sanzaro – 2024
Angolo tra via Rizzo e Corso Sicilia Angolo tra via Rizzo e Corso Sicilia Deborah Sanzaro – 2024
Vista da Corso Sicilia Vista da Corso Sicilia Deborah Sanzaro – 2024
Vista verso il portico Vista verso il portico Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto su via Puccini Dettaglio del prospetto su via Puccini Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto su via Puccini Dettaglio del prospetto su via Puccini Deborah Sanzaro – 2024

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Fondazione Piero Portaluppi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Piero Portaluppi Visualizza
SIUSA - Piero Portaluppi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Deborah Sanzaro (Università degli studi di Catania)
creata il 10/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025