PALAZZO DI GIUSTIZIA
Scheda Opera
- Comune: Catania
- Denominazione: PALAZZO DI GIUSTIZIA
- Indirizzo: Piazza Giovanni Verga
- Data: 1932 - 1953
- Tipologia: Palazzi di Giustizia e Tribunali
- Autori principali: Francesco Fichera
Descrizione
Il Palazzo di Giustizia di Catania è situato in piazza Giovanni Verga, zona centrale della città in precedenza identificata come piazza d’Armi, che nel 1907 ospitò la seconda Esposizione Agricola Siciliana. L’esigenza di un nuovo edificio che sostituisse il Palazzo dei Tribunali di piazza Stesicoro era avvertita sin da inizio secolo, ma soltanto negli anni Trenta viene individuata la suddetta area, ceduta nel 1936 dal Comune, e l’incarico della progettazione è affidato a Francesco Fichera, Professore di Disegno d’Ornato e di Architettura Elementare all’Università di Catania. Dopo un primo progetto di massima redatto nel 1932 e diverse ipotesi progettuali attestate da numerosi disegni conservati all’interno del Fondo Fichera, nel 1937 viene approvato il progetto definitivo, ma i lavori sono interrotti dal sopraggiungere del secondo conflitto mondiale nel 1940 e riprendono soltanto otto anni dopo per essere completati nel 1953, anno in cui è inaugurato il palazzo. Come dichiarato nella relazione parzialmente pubblicata nell’ottobre del 1939 sulla rivista “Architettura”, Fichera intendeva trovare un equilibrio tra l’ispirazione classica, i caratteri mediterranei e le tendenze architettoniche più moderne e funzionali, reinterpretando idealmente, nello spirito e non nelle forme, «il clima artistico dei secoli V, IV e III avanti Cristo, di quel tempo cioè in cui i monumenti siciliani – così quadrati ed essenziali – assunsero il valore di caposaldi della nascita ed espansione della civiltà mediterranea» ma anche ricorrendo alla giustapposizione di differenti materiali locali come la pietra lavica e il calcare di Comiso, volti ad amplificare gli effetti cromatici e luministici.
Del progetto definitivo si conservano 18 tavole che attestano l’attenzione per il prospetto principale, caratterizzato dal porticato che evoca l'architettura classica, idealmente ripresa anche nelle altre facciate. Le paraste in pietra lavica, che richiamando i pilastri a tutta altezza della facciata principale scandiscono verticalmente l’intero edificio, donano slancio e ritmo alle superfici murarie, rivestite da lastre di calcare color avorio e bucate dai quattro ordini di finestre regolari e dai finestroni a doppia altezza posti a fianco dei due ingressi nei prospetti laterali. In origine il lato est presentava un grande porticato in corrispondenza del terzo e quarto livello, chiuso alla fine degli anni Sessanta del Novecento per necessità di ulteriori spazi per uffici. I pilastri di ordine gigante in cemento armato rivestito da pietra lavica caratterizzano il prospetto principale ma costituiscono anche un elemento di mediazione tra la grande piazza antistante e l’interno dell’edificio, cui si accede da un’ampia apertura vetrata. La monumentalità della facciata è accentuata dalla scalinata in pietra lavica, dalla statua bronzea alta 7,40 metri raffigurante la dea della Giustizia e realizzata da Mimì Lazzaro e dal fregio decorativo in ceramica di Caltagirone lungo 100 metri realizzato da Eugenio Russo e rievocante episodi simbolici legati alla storia della Giustizia che, posto sulla sommità della superficie muraria ritmata dalla teoria di finestre quadrate prive di cornici, contrasta la verticalità dei pilastri alti 18 metri.
L’impianto distributivo, ispirato alle basiliche romane, emerge chiaramente dalle planimetrie. La galleria centrale, caratterizzata da una decorazione pavimentale a motivi geometrici, costituisce l’elemento di maggior rilievo: oltre a connettere l’ingresso al corpo scala (posto in fondo ed evidenziato esternamente sia a livello materico e cromatico per l’uso della pietra lavica sia perché leggermente sporgente rispetto al prospetto nord) il grande spazio dotato di luce zenitale permette di accedere alle aule di udienza, valorizzate dalla presenza di accessi concavi, ed accoglie un sofisticato sistema di ballatoi e passerelle di collegamento. Le aule alte 8,50 metri, a terminazione concava o convessa, sono illuminate da ampi finestroni laterali che si affacciano su otto cortili interni e risultano arricchite da decorazioni ad affresco e da elementi lignei.
Info
- Progetto: 1932 - 1936
- Esecuzione: 1937 - 1953
- Tipologia Specifica: Palazzo di Giustizia
- Committente: Ministero Grazia e Giustizia
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: Palazzo di Giustizia
- Destinazione attuale: Palazzo di Giustizia
Autori
- Strutture: scheletro indipendente in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: pietra lavica, pietra calcarea, intonaco
- Coperture: copertura perimetrale piana a terrazza, copertura della galleria centrale in ferro e vetro temperato, copertura delle aule a doppia falda
- Serramenti: legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Ottimo
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Discreto
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 69
- Particella: 19297
Codice ICCd | Ubicazione | Tipologia | Soggetto | Autore | Materia Tecnica | Stato di Conservazione | Restauri |
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Prospetto principale dell'edificio, al centro del porticato | Scultura | La Giustizia | Domenico Maria Lazzaro | Bronzo | Ottimo | ||
Parte sommitale della facciata principale, entro il porticato | Pannello decorativo | La storia della Giustizia | Eugenio Russo | Ceramica | Ottimo | ||
Biblioteca e aule di udienza | Decorazioni pittoriche | Soggetti mitologici connessi alla Giustizia | Carmelo Comes | Affresco | Ottimo | ||
Ballatoi della Galleria centrale in corrispondenza dello Scalone | Bassorilievo | Vittorie alate | Carmelo Florio | Pietra | Buono | ||
Sommità dei prospetti secondari | Bassorilievo | Lettere a rilievo ripetute: “Lex“, “Rex“, “Ivs“; simboli legati alla Giustizia: ruota dentata tra rami di ulivo e di quercia, bilancia, libro della Legge, spada, mazza chiodata | Pietra | Buono |
Note
-
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Fichera Francesco | 1937 | Progetto pel palazzo di giustizia in Catania : Relazione | Tipografia Fratelli Viaggio-Campo | Catania | Si | |
Redazione | 1937 | Le opere del Regime. Il Palazzo di Giustizia di Catania | in “Il Popolo di Sicilia”, 10 agosto | Catania | Si | |
Redazione | 1937 | Il Duce parla a Catania della Sicilia. Oggi si inizia un nuovo periodo di Storia caratterizzato dalla creazione dell’Impero italiano. Il primo colpo di piccone per il Palazzo di Giustizia | in “Il Popolo di Sicilia”, 12 agosto | Catania | Si | |
Piacentini Marcello | 1939 | Recenti opere di Francesco Fichera | in “Architettura”, a. XVIII, n. 10, ottobre | 601-606 | No | |
Redazione | 1948 | Oggi ripresa dei lavori al palazzo di giustizia. La somma per ora stanziata è piuttosto esigua: il ministero competente dovrebbe provvedere | in “La Sicilia”, 22 settembre | Catania | Si | |
Redazione | 1950 | Il nuovo palazzo di Giustizia sarà completato entro due anni. Un ulteriore stanziamento per 330 milioni preannunziato da Aldisio | in “La Sicilia”, 7 aprile | Catania | Si | |
Caronia Roberti Salvatore | 1951 | Francesco Fichera Architetto | in “Tecnica e Ricostruzione”, a. VI, n. 11, novembre | 387-400 | No | |
Maggiulli Enrico | 1953 | Il nuovo Palazzo di Giustizia di Catania | in “Tecnica e Ricostruzione”, a. VIII, n. 11, novembre | 241-252 | Si | |
Rocca Antonio | 1988 | L’arte del Ventennio a Catania: il déco, il 900, il razionale: architettura e arti minori | Centro Magma | Catania | 33-34 | No |
Di Cristina Umberto, Trombino Giuseppe | 1993 | Fichera Francesco | in Ruggieri Tricoli Maria Clara (a cura di), Luigi Sarullo. Dizionario degli Artisti Siciliani. 1. Architettura, Edizioni Novecento | Palermo | 177 | No |
Barbera Paola | 2002 | Architettura in Sicilia tra le due guerre | Sellerio | Palermo | 56 | No |
Messina Bruno | 2003 | Fichera/Catania | in “d’Architettura”, n. 21, luglio | 68-75 | No | |
Dufour Liliane | 2006 | Nel segno del littorio. Città e campagne siciliane nel Ventennio | Lussografica | Caltanissetta | 156-160 | No |
Aprile Irene Donatella | 2011 | Catania 1870-1939: cultura, memoria, tutela | Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana | Palermo | 137 | No |
Guarrera Fabio | 2017 | Francesco Fichera. La modernità nella tradizione dell’architettura | LetteraVentidue | Siracusa | 129-133 | No |
Guarrera Fabio | 2017 | Francesco Fichera / Guido Canella. Il superamento del linguaggio internazionalista tra “altro moderno” e “post moderno” | in “edA. Esempi di Architettura”, gennaio | 9 | No | |
Di Benedetto Giuseppe | 2018 | Antologia dell’architettura moderna in Sicilia | 40due edizioni | Palermo | 141-146, 225 | No |
Messina Bruno | 2020 | Città e memoria in Francesco Fichera | LetteraVentidue | Siracusa | 74 | No |
Guarrera Fabio | 2021 | Francesco Fichera. La storia come repertorio di “forme utili”. Invenzione e composizione nel progetto architettura | Clean Edizioni | Napoli | 134-167 | No |
Di Trapani Maria Stella | 2021 | Declinazioni del rapporto tra le arti e l’architettura nella prima metà del Novecento: i Palazzi di Giustizia in Sicilia | Università degli Studi di Palermo, Tesi di Dottorato | 719-903 | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Elaborati di progetto del Palazzo di Giustizia. Fondo Francesco Fichera | Francesco Fichera | Archivio del Museo della Rappresentazione (MURA), Università degli studi di Catania | Planimetrie, prospettive e dettagli relativi alle diverse versioni e al progetto definitivo del Palazzo di Giustizia |
Allegati
Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale. | |
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale. | |
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Francesco Fichera - Dizionario Biografico Treccani | Visualizza |
Ricostruzione dell'iter progettuale del Palazzo di Giustizia di Catania | Visualizza |
Museo della Rappresentazione - Università degli Studi di Catania | Visualizza |
Tribunale di Catania | Visualizza |
Struttura Didattica Speciale di Siracusa Architettura e Patrimonio culturale - Archivio dei progetti | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporaneaTitolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera
Scheda redatta da Maria Stella Di Trapani (Università degli studi di Catania)
creata il 15/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025