Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA - EDIFICIO POLIFUNZIONALE

Scheda Opera

  • Planimetria generale
  • Planimetria sistemazioni esterne
  • Pianta a quota 142.10
  • Pianta a quota 132.50
  • Prospetto nord
  • Sezione longitudinale
  • Prospetto est
  • Prospetto sud
  • Prospetto sud, esecutivo
  • Vista dall'area a monte
  • Vista dall'edificio adiacente
  • Vista dall'edificio adiacente
  • Vista dall'area a monte
  • Vista dall'edificio adiacente
  • Dettaglio del prospetto
  • Vista dalla strada a valle
  • Dettaglio da valle
  • Vista laterale
  • Comune: Catania
  • Denominazione: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA - EDIFICIO POLIFUNZIONALE
  • Indirizzo: Viale Andrea Doria 6
  • Data: 1978 - 1983
  • Tipologia: Università - Campus
  • Autori principali: Sergio Bonamico
Descrizione

L’edificio fa parte del campus dell’Università di Catania, situato nella parte nordoccidentale della città, e rientra nella fase di ampliamento del piano urbanistico del Centro Universitario sviluppato nel corso degli anni Settanta dal gruppo guidato da Gianfranco Carrara.
Nell’ambito dei finanziamenti stanziati da una specifica legge regionale (L.R. N. 48 del 28/11/1970) finalizzati a potenziare gli immobili e le attrezzature della Facoltà di Ingegneria, dopo il fallimento del progetto di insediare la facoltà nel quartiere Librino, nel 1978 si stabilisce di utilizzare parte dei fondi per realizzare all’interno della cittadella un padiglione ad uso interdipartimentale con caratteristiche di plurifunzionalità. Il progetto, affidato tramite procedura di appalto concorso a livello nazionale, è stato elaborato dal gruppo guidato dall’ingegnere Sergio Bonamico, docente presso l’ateneo catanese.
La proposta risponde all’ambizioso programma funzionale dettato dal bando di concorso: la destinazione a uffici direttivi e di segreteria, laboratori, biblioteca, aule per il lavoro grafico, per attrezzature specifiche e per attività seminariali spiega l’aggettivo polifunzionale, tuttora utilizzato per indicare l’edificio a servizio del dipartimento di Ingegneria.
L’opera è collocata in un lotto triangolare di piccole dimensioni, all’estremità meridionale del complesso universitario. La dimensione ridotta del lotto ha guidato il gruppo di progetto nella concezione di un edificio dalla forma compatta, con andamento lineare parallelo alla via Andrea Doria, contribuendo a definire una nuova quinta sulla viabilità interna.
Seguendo le direttive del bando, la composizione si basa su una griglia modulare cui si adatta anche la maglia strutturale in calcestruzzo armato. Il progetto si misura inoltre con l’accentuata acclività del terreno, sfruttando le possibilità di articolare più ingressi indipendenti per una migliore distribuzione delle funzioni. Il complesso polifunzionale consiste in due corpi associati: quello principale, destinato ad accogliere la maggior parte delle funzioni, presenta uno sviluppo lineare con due livelli parzialmente interrati e cinque livelli fuori terra; il secondo corpo, quasi completamente interrato, ospita i laboratori. L’articolazione interna, suddivisa per unità funzionali, si basa sui criteri di flessibilità e modulabilità, prevedendo tramezzature sia fisse che metalliche smontabili. Vengono adottate particolari soluzioni per rispondere alle richieste dell’isolamento acustico e termico.
All’esterno, l’espediente dei pilotis risolve la forte pendenza verso valle creando un effetto di sospensione che contribuisce a rimarcare l’orizzontalità della composizione del blocco edilizio. Gli spazi liberi creati dal gioco di sporgenze e rientranze rispondono alla prescrizione di un piano porticato aperto, smorzando la sagoma compatta dell’edificio e collegandosi all’area circostante, che a monte prevede spazi verdi alternati alle aperture per l'illuminazione dei laboratori interrati.
I fronti esterni sono caratterizzati dall’alternanza tra le fasce finestrate incassate e quelle piene che, con il loro profilo aggettante, le ombreggiano e proteggono dagli agenti atmosferici. L’andamento orizzontale delle fasce, accentuato dallo sviluppo lineare dell’edificio, introduce un elemento innovativo che distingue l’edificio dalle realizzazioni circostanti.
Durante la realizzazione, il progetto del complesso insieme alla sistemazione dell’area circostante hanno subito alcune variazioni. Infatti, tutte le aree verdi originariamente previste non sono state poi realizzate e la sezione dei laboratori è stata ridotta, probabilmente in vista del progetto di ampliamento avviato nel 1989, che ha portato alla realizzazione di un edificio attiguo destinato a tali attività.

Info
  • Progetto: 1978 - 1981
  • Esecuzione: - 1983
  • Committente: Università degli Studi di Catania
  • Proprietà: Proprietà Ente pubblico non territoriale
  • Destinazione originaria: spazi universitari
  • Destinazione attuale: bar e spazi universitari
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Maurizio Bonamico Progetto architettonico Progetto NO
Sergio Bonamico Progetto architettonico Progetto SI
Viviana Calanna Progetto architettonico Progetto NO
Renato Casillo Progetto Impianti Progetto NO
Vincenzo Casillo Progetto Impianti Progetto NO
Aldo D'Amore Progetto strutturale Progetto NO
Giuseppe De Cola Progetto architettonico Progetto NO
Guido Gabriele Progetto architettonico Progetto NO
Enzo Mastelloni Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: Fondazioni su plinti; struttura mista in acciaio, calcestruzzo; solai di tipo prefabbricato ad elementi BAUSTA
  • Materiale di facciata: Panneli di facciata costruiti fuori opera, finiture in calcestruzzo a facciavista con superfici rigate verticali
  • Coperture: Tetto piano praticabile in calcestruzzo armato
  • Serramenti: Finestre con apertura a ribalta e a vasistas in alluminio anodizzato
  • Stato Strutture: Discreto
  • Stato Materiale di facciata: Discreto
  • Stato Coperture: Discreto
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Nell’ambito dei finanziamenti stanziati da una specifica legge regionale (L.R. N. 48 del 28/11/1970) finalizzati a potenziare gli immobili e le attrezzature della Facoltà di Ingegneria, dopo il fallimento del progetto di insediare la facoltà nel quartiere Librino, nel 1978 si stabilisce di utilizzare parte dei fondi per realizzare all’interno della cittadella un padiglione ad uso interdipartimentale con caratteristiche di plurifunzionalità. Il progetto, affidato tramite procedura di appalto concorso a livello nazionale, è stato elaborato dal gruppo guidato dall’ingegnere Sergio Bonamico, docente presso l’ateneo catanese.  
La proposta risponde all’ambizioso programma funzionale dettato dal bando di concorso: la destinazione a uffici direttivi e di segreteria, laboratori, biblioteca, aule per il lavoro grafico, per attrezzature specifiche e per attività seminariali spiega l’aggettivo polifunzionale, tuttora utilizzato per indicare l’edificio a servizio del dipartimento di Ingegneria.
L’opera è collocata in un lotto triangolare di piccole dimensioni, all’estremità meridionale del complesso universitario. La dimensione ridotta del lotto ha guidato il gruppo di progetto nella concezione di un edificio dalla forma compatta, con andamento lineare parallelo alla via Andrea Doria, contribuendo a definire una nuova quinta sulla viabilità interna. 
Seguendo le direttive del bando, la composizione si basa su una griglia modulare cui si adatta anche la maglia strutturale in calcestruzzo armato. Il progetto si misura inoltre con l’accentuata acclività del terreno, sfruttando le possibilità di articolare più ingressi indipendenti per una migliore distribuzione delle funzioni. Il complesso polifunzionale consiste in due corpi associati: quello principale, destinato ad accogliere la maggior parte delle funzioni, presenta uno sviluppo lineare con due livelli parzialmente interrati e cinque livelli fuori terra; il secondo corpo, quasi completamente interrato, ospita i laboratori. L’articolazione interna, suddivisa per unità funzionali, si basa sui criteri di flessibilità e modulabilità, prevedendo tramezzature sia fisse che metalliche smontabili. Vengono adottate particolari soluzioni per rispondere alle richieste dell’isolamento acustico e termico. 
All’esterno, l’espediente dei pilotis risolve la forte pendenza verso valle creando un effetto di sospensione che contribuisce a rimarcare l’orizzontalità della composizione del blocco edilizio. Gli spazi liberi creati dal gioco di sporgenze e rientranze rispondono alla prescrizione di un piano porticato aperto, smorzando la sagoma compatta dell’edificio e collegandosi all’area circostante, che a monte prevede spazi verdi alternati alle aperture per l'illuminazione dei laboratori interrati.
I fronti esterni sono caratterizzati dall’alternanza tra le fasce finestrate incassate e quelle piene che, con il loro profilo aggettante, le ombreggiano e proteggono dagli agenti atmosferici.  L’andamento orizzontale delle fasce, accentuato dallo sviluppo lineare dell’edificio, introduce un elemento innovativo che distingue l’edificio dalle realizzazioni circostanti. 
Durante la realizzazione, il progetto del complesso insieme alla sistemazione dell’area circostante hanno subito alcune variazioni. Infatti, tutte le aree verdi originariamente previste non sono state poi realizzate e la sezione dei laboratori è stata ridotta, probabilmente in vista del progetto di ampliamento avviato nel 1989, che ha portato alla realizzazione di un edificio attiguo destinato a tali attività.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 6
  • Particella: 663

Note

L'edificio fa parte del Centro Universitario catanese di Santa Sofia. Negli anni Cinquanta, l’Università di Catania affidò a Luigi Piccinato l’incarico di redigere il piano particolareggiato per lo sviluppo del nuovo polo universitario. Il piano prevedeva di insediare gli istituti di area scientifica e medica in una zona in declivio a nord-est della città. Ispirandosi a esperienze internazionali di edilizia universitaria, Piccinato concepì un’articolazione in singoli padiglioni, stabilendo per ciascuno uno schema di massima il cui sviluppo progettuale venne poi affidato a gruppi di professionisti locali. Nel corso degli anni Settanta e Ottanta il piano è stato progressivamente ampliato e modificato in seguito all’intervento di altri gruppi di progettazione, che hanno revisionato l’originaria impostazione includendo anche strutture più articolate e di maggiori dimensioni.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Barbera Salvatore 1990 La città universitaria in "Spazio e società", n. 52 112-115 No
Barbera Salvatore 1992 Edilizia universitaria a Catania: la cittadella di S. Sofia Dipartimento di Architettura e Urbanistica Catania 60-66 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Appalto concorso per la costruzione di un edificio plurifunzionale ad uso interdipartimentale nel comparto 4 del Centro Universitario S. Sofia. Fondo Ufficio Tecnico dell'Università di Catania Gruppo di progetto Sergio Bonamico Archivio Storico, Università degli studi di Catania Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto (1978-1984)

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria generale Planimetria generale Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Planimetria sistemazioni esterne Planimetria sistemazioni esterne Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Pianta a quota 142.10 Pianta a quota 142.10 Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Pianta a quota 132.50 Pianta a quota 132.50 Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Prospetto nord Prospetto nord Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Sezione longitudinale Sezione longitudinale Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Prospetto est Prospetto est Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Prospetto sud Prospetto sud Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Prospetto sud, esecutivo Prospetto sud, esecutivo Archivio Storico, Università degli studi di Catania. Fondo Ufficio Tecnico
Vista dall'area a monte Vista dall'area a monte Deborah Sanzaro – 2024
Vista dall'edificio adiacente Vista dall'edificio adiacente Deborah Sanzaro – 2024
Vista dall'edificio adiacente Vista dall'edificio adiacente Deborah Sanzaro – 2024
Vista dall'area a monte Vista dall'area a monte Deborah Sanzaro – 2024
Vista dall'edificio adiacente Vista dall'edificio adiacente Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio del prospetto Dettaglio del prospetto Deborah Sanzaro – 2024
Vista dalla strada a valle Vista dalla strada a valle Deborah Sanzaro – 2024
Dettaglio da valle Dettaglio da valle Deborah Sanzaro – 2024
Vista laterale Vista laterale Deborah Sanzaro – 2024

Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Deborah Sanzaro (Università degli studi di Catania)
creata il 22/05/2024
ultima modifica il 06/02/2025