Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLAGGIO ANIC, MACCHITELLA

Scheda Opera

  • Planimetria con indicazione della zonizzazione
  • Planimetria con indicazione degli edifici
  • Veduta del plastico
  • Veduta dal mare del quartiere in costruzione
  • Veduta dalla strada statale del quartiere in costruzione
  • Veduta dell'edificio alto
  • Veduta del quartiere da Monte Lungo
  • Veduta attuale degli edifici residenziali
  • Veduta attuale degli edifici residenziali
  • Veduta attuale degli edifici residenziali
  • Veduta attuale degli edifici residenziali
  • Dettaglio di un edificio residenziale
  • Comune: Gela
  • Località: Macchitella
  • Denominazione: VILLAGGIO ANIC, MACCHITELLA
  • Indirizzo: Delimitato da: Viale Enrico Mattei, Via Fontanarossa, Viale Cortemaggiore
  • Data: 1960 - 1965
  • Tipologia: Quartieri
  • Autori principali: Marcello Nizzoli , Giuseppe Mario Oliveri
Descrizione

Nel 1960, a seguito dell’individuazione di giacimenti petroliferi lungo le coste di Gela, l’Eni avvia la costruzione di un grande polo industriale per la raffinazione del petrolio. Alla realizzazione dello stabilimento, vera e propria città industriale sulla costa a est di Gela, si affianca la costruzione, a ovest, di un nuovo insediamento residenziale, dotato di tutti i servizi e destinato a ospitare operai, tecnici e impiegati dell’azienda.
Il sito è caratterizzato da un dislivello che suddivide l’area in due: una al livello del mare in dolce declivio verso l’ampia spiaggia, l’altra su un’altura a strapiombo sul mare.
Sulla scorta di un primo studio urbanistico di Vito e Gustavo Latis, viene incaricato del progetto Edoardo Gellner, che, tra novembre 1960 e marzo 1961, definisce compiutamente una proposta articolata e interessante, dal progetto urbano fino alle tipologie edilizia. Il progetto di Gellner rielabora le precedenti esperienze effettuate dall’architetto su incarico diretti di Enrico Mattei. Il principio insediativo segue la morfologia del sito, pone al centro in corrispondenza del salto di quota un sistema di due piazze attorno alle quali si articolano i principali edifici pubblici, sperimenta complesse e inusuali tipologie residenziali. Forse proprio per questo i rapporti di Gellner con Snam progetti, struttura tecnica dell’Eni che gestisce la progettazione, non sono semplici e Snam Progetti propone di estendere l’incarico a Marcello Nizzoli e Giuseppe Mario Oliveri. La collaborazione non va a buon fine e Gellner viene estromesso dalla progettazione. Nel 1962 Ludovico Quaroni presente il progetto su "Urbanistica", ma ormai la progettazione è passata per intero nelle mani dello Studio Nizzoli e Oliveri.
Il piano di Gellner viene radicalmente semplificato con l’uso di due sole tipologie: edifici in linea di quattro piani, posti a formare delle corti aperte, al centro delle quali sono poste delle torri di otto piani; all’impostazione a grappolo della viabilità viene sostituita una più convenzionale via di circonvallazione che racchiude e separa il quartiere sia dalla strada statale che dal mare. I due insediamenti inizialmente previsti si riducono poi, nella realizzazione, a uno.
Del complesso sistema di servizi vengono realizzati un blocco destinato a negozi, il mercato ortofrutticolo, la scuola materna e il poliambulatorio (su progetto di Bacigalupo e Ratti), la scuola elementare. La chiesa sarà costruita successivamente su progetto di Ignazio Gardella.
Nel 1966 il quartiere viene pubblicato su “L’architettura cronache e storia” senza che si faccia cenno al progetto di Gellner; dopo un intervento di quest’ultimo, Oliveri riconoscerà in una lettera alla rivista il ruolo del primo progettista nell’ideazione di elementi e principi insediativi ripresi nel progetto realizzato.

Info
  • Progetto: 1960 - 1962
  • Esecuzione: 1962 - 1965
  • Committente: ENI - Snam Progetti
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Quartiere residenziale
  • Destinazione attuale: Quartiere residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Vittorio Bozzoli Collaboratore Progetto NO
Donato D'Urbino Collaboratore Progetto Visualizza Profilo https://donatodurbino.com/galleria-opere/ NO
Jonathan De Pas Collaboratore Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20115 NO
Marcello Nizzoli Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=20133 SI
Giuseppe Mario Oliveri Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21193 SI
  • Strutture: scheletro indipendente in calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: intonaco
  • Coperture: a falde con manto di tegole laterizie negli edifici a quattro piani ; piane negli edifici a torre
  • Serramenti: in legno/in parte sostituiti nel tempo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Discreto

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Il sito è caratterizzato da un dislivello che suddivide l’area in due: una al livello del mare in dolce declivio verso l’ampia spiaggia, l’altra su un’altura a strapiombo sul mare. 
Sulla scorta di un primo studio urbanistico di Vito e Gustavo Latis, viene incaricato del progetto Edoardo Gellner, che, tra novembre 1960 e marzo 1961, definisce compiutamente una proposta articolata e interessante, dal progetto urbano fino alle tipologie edilizia. Il progetto di Gellner rielabora le precedenti esperienze effettuate dall’architetto su incarico diretti di Enrico Mattei. Il principio insediativo segue la morfologia del sito, pone al centro in corrispondenza del salto di quota un sistema di due piazze attorno alle quali si  articolano i principali edifici pubblici, sperimenta complesse e inusuali tipologie residenziali. Forse proprio per questo i rapporti di Gellner con Snam progetti, struttura tecnica dell’Eni che gestisce la progettazione, non sono semplici e Snam Progetti propone di estendere l’incarico a Marcello Nizzoli e Giuseppe Mario Oliveri. La collaborazione non va a buon fine e Gellner viene estromesso dalla progettazione. Nel 1962 Ludovico Quaroni presente il progetto su "Urbanistica", ma ormai la progettazione è passata per intero nelle mani dello Studio Nizzoli e Oliveri. 
Il piano di Gellner viene radicalmente semplificato con l’uso di due sole tipologie: edifici in linea di quattro piani, posti a formare delle corti aperte, al centro delle quali sono poste delle torri di otto piani; all’impostazione a grappolo della viabilità viene sostituita una più convenzionale via di circonvallazione che racchiude e separa il quartiere sia dalla strada statale che dal mare. I due insediamenti inizialmente previsti si riducono poi, nella realizzazione, a uno. 
Del complesso sistema di servizi vengono realizzati un blocco destinato a negozi, il mercato ortofrutticolo, la scuola materna e il poliambulatorio (su progetto di Bacigalupo e Ratti), la scuola elementare. La chiesa sarà costruita successivamente su progetto di Ignazio Gardella.  
Nel 1966 il quartiere viene pubblicato su “L’architettura cronache e storia” senza che si faccia cenno al progetto di Gellner; dopo un intervento di quest’ultimo, Oliveri riconoscerà in una lettera alla rivista il ruolo del primo progettista nell’ideazione di elementi e principi insediativi ripresi nel progetto realizzato. 


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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 174
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Quaroni Ludovico 1962 La “città” residenziale Anic a Gela in “Urbanistica”, n. 35 89-104 Si
Nobis Enrico 1963 Gela ha un nuovo quartiere (il complesso edilizio dell'Anic) in "Il gatto selvatico", n. 8 6-8 Si
Mondini Alberto 1964 Guardano il mare. Le case del nostro quartiere in "Il gatto selvatico", n. 3 16 Si
Santini Elvira 1966 Villaggio residenziale Anic a Gela in "L'architettura. Cronache e storia", n. 123 572-581 Si
Celant Germano 1968 Marcello Nizzoli Edizioni di Comunità Milano 212-217 No
Hytten Eyvind, Marchioni Marco 1970 Industrializzazione senza sviluppo. Gela: una storia meridionale Franco Angeli Milano 16-29 No
Hytten Eyvind, Marchioni Marco 1977 Isola, oasi o ghetto? : il quartiere dell'ANIC a Gela in Coppola Pasquale (a cura di), Geografia e Mezzogiorno, La Nuova Italia Firenze 123-125 Si
Gravagnuolo Benedetto 1983 Gli Studi Nizzoli. Architettura e design 1948-1980 Electa Milano 40 e ss. No
Zucconi Guido 1986 La città aziendale: Metanopoli nella strategia del gruppo Eni in "Storia urbana", n. 34 211-234 No
Mancuso Franco 1996 Edoardo Gellner: mestiere di architetto Electa Milano 260-271 No
Deschermeier Dorotea 2008 Impero ENI. L’architettura aziendale e l’urbanistica di Enrico Mattei Damiani Bologna 58-66 No
Baglione Chiara 2011 La città mancata. Enrico Mattei e il progetto di Edoardo Gellner per il quartiere ENI a Gela in "Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo", n. 12 63-72 No
Barbera Paola 2013 Gela “città del petrolio”: il racconto di una fondazione contemporanea in Sicilia in Casamento Aldo (a cura di), Atlante delle città fondate in Italia dal tardomedioevo al Novecento. Italia centro-meridionale e insulare, Edizioni Kappa Roma 277-290 Si
Barbera Paola 2016 “Gela antica e nuova”, Parole e immagini per un paesaggio industriale in Capano Francesca, Pascariello Maria Ines, Visone Massimo (a cura di), Delli Aspetti de' Paesi. Vecchi e nuovi Media per l’Immagine del Paesaggio, atti del convegno (Napoli 27-29 ottobre 2016) Napoli 719-728 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Città residenziale Anic a Gela. Fondo Edoardo Gellner Edoardo Gellner Archivio Progetti, Università IUAV di Venezia Disegni, fotografie, documentazione, modello

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Planimetria con indicazione della zonizzazione Planimetria con indicazione della zonizzazione in Germano Celant 1968
Planimetria con indicazione degli edifici Planimetria con indicazione degli edifici in Germano Celant 1968
Veduta del plastico Veduta del plastico in Germano Celant 1968
Veduta dal mare del quartiere in costruzione Veduta dal mare del quartiere in costruzione in Germano Celant 1968
Veduta dalla strada statale del quartiere in costruzione Veduta dalla strada statale del quartiere in costruzione in Germano Celant 1968
Veduta dell'edificio alto Veduta dell'edificio alto in Germano Celant 1968
Veduta del quartiere da Monte Lungo Veduta del quartiere da Monte Lungo Gabriele Ascia 2024
Veduta attuale degli edifici residenziali  Veduta attuale degli edifici residenziali Gabriele Ascia 2024
Veduta attuale degli edifici residenziali Veduta attuale degli edifici residenziali Gabriele Ascia 2024
Veduta attuale degli edifici residenziali Veduta attuale degli edifici residenziali Gabriele Ascia 2024
Veduta attuale degli edifici residenziali Veduta attuale degli edifici residenziali Gabriele Ascia 2024
Dettaglio di un edificio residenziale Dettaglio di un edificio residenziale Gabriele Ascia 2024

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Paola Barbera (Università degli studi di Catania)
creata il 27/05/2024
ultima modifica il 22/01/2025