Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

VILLA SCIMEMI

Scheda Opera

  • Pianta piano terra (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Pianta piano primo (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Prospetto Nord (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Sezione (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Prospettiva (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Plastico (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato)
  • Veduta esterna della villa
  • Scorcio fronte nord
  • Scorcio fronti sud ed est
  • Vista da via Principessa Giovanna
  • Esterni (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato)
  • Interni, camino (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Studiolo (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Salotto (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà)
  • Comune: Palermo
  • Località: Mondello
  • Denominazione: VILLA SCIMEMI
  • Indirizzo: Viale Principessa Giovanna N. 2
  • Data: 1950 - 1954
  • Tipologia: Abitazioni unifamiliari
  • Autori principali: Giuseppe Samonà
Descrizione

La villa per l'ingegnere Cesare Scimemi, progettata e realizzata da Giuseppe Samonà nell'immediato secondo dopoguerra, è una delle poche opere di matrice figurativa organica presenti nel territorio palermitano. È situata a Mondello, località balneare del capoluogo siciliano, in un lotto prospiciente il mare ma da esso oggi è isolata dalla alta e fitta alberatura del giardino che sembra fondersi con la casa stessa; il giardino nasconde la casa alla vista e oggi è impossibile accorgersi della sua esistenza. Dalle foto d'epoca si evince, invece, che la casa aprisse la sua vista sul mare.
Il disegno di pianta, apparentemente complesso perché costituito da forme derivate dall'uso della matrice triangolare, rileva la sua unità e il rapporto tra le parti in un "unicum" spaziale armonioso.
Giuseppe Samonà, pur operando all'interno di un lotto perfettamente pianeggiante, eleva la casa di circa 1,20 m dal piano di campagna realizzando un articolato basamento formato da scale e muri bassi in calcestruzzo a faccia vista sui lati nord ed est che gradualmente si fondono con la muratura stessa della villa. L'altezza del basamento che conduce all'articolata terrazza di piano terra sulla quale hanno possibilità di comunicazione diretta il soggiorno, il pranzo, il salotto e lo studio, tutti gli ambienti di rappresentanza della casa, è stata certamente pensata per ottenere una vista, il più possibile privilegiata, sul golfo di Mondello e sul Monte Pellegrino.
L'ingresso alla casa, posto sul lato est, avviene dopo aver percorso alcuni gradini a giacitura poligonale; qui Samonà trova un espediente per accedere separatamente sia alla parte di rappresentanza della casa che a quella dei servizi, posti a sud. Infatti dopo aver superato la porta di ingresso ci i trova in un piccolo spazio da cui attraverso una porta a tre ante si accede alla grande hall, mentre da una porta più piccola a un corridoio che conduce alla parte destinata ai servizi: cucina, office, stanza del servizio con bagno annesso.
Lo spazio della hall, che contiene una elegante scala a vista che conduce al piano superiore, è caratterizzato dalle molteplici fughe prospettiche determinate della sua giacitura di ettagono irregolare la cui forma è ricavata, per determinazioni successive, dalle relazioni con la matrice triangolare dell'intero impianto. Il piano superiore e composto da tre stanze da letto e due bagni; la giacitura di questi, a meno della stanza esposta a sud di forma pressocché quadrata, è definita secondo le stesse direzioni ricavate al piano terra.
Il sistema delle terrazze a piani sfalsati, concepite in stretta relazione con gli spazi interni, permette di godere della casa e del paesaggio con una sorta di "promenade architecturale" lecorbuseriana in cui si fondono natura e architettura. La 'passeggiata' sulle terrazze ha inizio già al piano terra da una scala con struttura in ferro, colorata di rosso, che conduce alle diverse quote superiori di copertura dalle quali è possibile godere del paesaggio.
La villa oggi è in parte adibita a casa vacanze, ma comunque sempre abitata dai proprietari che hanno eseguito un restauro che non ha fatto assolutamente perdere il carattere dell'abitazione pur intervenendo sugli interni, soprattutto per gli adeguamenti normativi degli impianti, e sugli esterni con la realizzazione, nel giardino, di una piscina e la trasformazione in uso alberghiero della piccola "dependance" presente in esso.

Info
  • Progetto: 1950 - 1952
  • Esecuzione: 1953 - 1954
  • Tipologia Specifica: Villa
  • Committente: Cesare Scimemi
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenziale
  • Destinazione attuale: Residenziale e Turistico-Ricettivo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Giuseppe Samonà Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=350699 SI
  • Strutture: Scheletro indipendente in calcestruzzo di cemento armato gettato in opera
  • Materiale di facciata: Intonaco
  • Coperture: Piane inclinate
  • Serramenti: Ante mobili o a ribalta
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Il disegno di pianta, apparentemente complesso perché costituito da forme derivate dall'uso della matrice triangolare, rileva la sua unità e il rapporto tra le parti in un "unicum" spaziale armonioso.
Giuseppe Samonà, pur operando all'interno di un lotto perfettamente pianeggiante, eleva la casa di circa 1,20 m dal piano di campagna realizzando un articolato basamento formato da scale e muri bassi in calcestruzzo a faccia vista sui lati nord ed est che gradualmente si fondono con la muratura stessa della villa. L'altezza del basamento che conduce all'articolata terrazza di piano terra sulla quale hanno possibilità di comunicazione diretta il soggiorno, il pranzo, il salotto e lo studio, tutti gli ambienti di rappresentanza della casa, è stata certamente pensata per ottenere una vista, il più possibile privilegiata, sul golfo di Mondello e sul Monte Pellegrino.
L'ingresso alla casa, posto sul lato est, avviene dopo aver percorso alcuni gradini a giacitura poligonale; qui Samonà trova un espediente per accedere separatamente sia alla parte di rappresentanza della casa che a quella dei servizi, posti a sud. Infatti dopo aver superato la porta di ingresso ci i trova in un piccolo spazio da cui attraverso una porta a tre ante si accede alla grande hall, mentre da una porta più piccola a un corridoio che conduce alla parte destinata ai servizi: cucina, office, stanza del servizio con bagno annesso.
Lo spazio della hall, che contiene una elegante scala a vista che conduce al piano superiore, è caratterizzato dalle molteplici fughe prospettiche determinate della sua giacitura di ettagono irregolare la cui forma è ricavata, per determinazioni successive, dalle relazioni con la matrice triangolare dell'intero impianto. Il piano superiore e composto da tre stanze da letto e due bagni; la giacitura di questi, a meno della stanza esposta a sud di forma pressocché quadrata, è definita secondo le stesse direzioni ricavate al piano terra.
Il sistema delle terrazze a piani sfalsati, concepite in stretta relazione con gli spazi interni, permette di godere della casa e del paesaggio con una sorta di "promenade architecturale" lecorbuseriana in cui si fondono natura e architettura. La 'passeggiata' sulle terrazze ha inizio già al piano terra da una scala con struttura in ferro, colorata di rosso, che conduce alle diverse quote superiori di copertura dalle quali è possibile godere del paesaggio.
La villa oggi è in parte adibita a casa vacanze, ma comunque sempre abitata dai proprietari che hanno eseguito un restauro che non ha fatto assolutamente perdere il carattere dell'abitazione pur intervenendo sugli interni, soprattutto per gli adeguamenti normativi degli impianti, e sugli esterni con la realizzazione, nel giardino, di una piscina e la trasformazione in uso alberghiero della piccola "dependance" presente in esso.

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 11
  • Particella: 1544

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Calandra Maria 1955 Villa a Mondello in "L'architettura. Cronache e storia", n. 2 Roma 165-172 No
Pirrone Gianni 1971 Palermo Vitali & Ghianda Genova 124-125 No
Tentori Francesco 1996 Giuseppe e Alberto Samonà. Fusioni tra architettura e urbanistica Testo & immagine Torino 40 No
Maggio Francesco 1997 Il rilievo del moderno. Palermo. Architettura e città 1948-1962 Pezzino Palermo 35-37; 51-52; 57-60 No
Conforti Claudia 1997 Roma, Napoli, la Sicilia In Dal Co Francesco (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento, Electa Milano 187 No
Sciascia Andrea 1998 Architettura contemporanea a Palermo L'Epos Palermo 64 No
Cortese Guido, Corvino Tania, Kim Ilhyun (a cura di) 2003 Giuseppe e Alberto Samonà 1923-1993. Inventario analitico dei fondi documentari conservati presso l’archivio progetti Il Poligrafo Padova 171 No
Oddo Maurizio 2007 Architettura contemporanea in Sicilia Corrao Trapani 32 No
Scolaro Glenda 2008 Villa Scimemi a Mondello. L'Architettura come vita in "Giornale di Sicilia", cronaca di Palermo, venerdì 28 marzo Palermo 14 No
Iannello Matteo, Scolaro Glenda 2009 Palermo. Guida all'architettura del '900 Salvare Palermo Palermo 112-115 No
Barbera Paola 2011 «Il fascino del distinto, l'attrazione per qualcosa che si vorrebbe essere e non si è». echi della lezione wrightiana in Sicilia in "Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo" 14-15 pp. 55-66 No
Ajroldi Cesare 2014 La Sicilia i sogni le città. Giuseppe Samonà e la ricerca di architettura Il Poligrafo Padova 46-47 No
Messina Clelia 2014 Villa Scimemi: un esempio di contaminazioni linguistiche in "InFolio", n. 31 Palermo 23-24 No
Di Benedetto Giuseppe 2018 Antologia dell'architettura moderna in Sicilia 40due Palermo 76 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Villa Scimemi a Mondello (Fondo Giuseppe e Alberto Samonà, Elaborati di progetto, Progetti, unità archivistica IUAV UA 484927) Giuseppe Samonà Archivio Progetti IUAV 65 tavole

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta piano terra (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Pianta piano terra (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Pianta piano primo (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Pianta piano primo (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Prospetto Nord (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Prospetto Nord (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Sezione (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Sezione (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Prospettiva (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Prospettiva (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Plastico (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato) Plastico (©Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato
Veduta esterna della villa Veduta esterna della villa Calandra Maria 1955
Scorcio fronte nord Scorcio fronte nord Francesco Maggio, 1990
Scorcio fronti sud ed est Scorcio fronti sud ed est Francesco Maggio, 1990
Vista da via Principessa Giovanna Vista da via Principessa Giovanna Francesco Maggio, 1990
Esterni (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato) Esterni (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti - Fondo Egle Renata Trincanato
Interni, camino (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Interni, camino (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Studiolo (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Studiolo (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà
Salotto (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Salotto (© Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà) Università Iuav di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giuseppe e Alberto Samonà

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Francesco Maggio (Università degli studi di Palermo)
creata il 08/07/2024
ultima modifica il 18/01/2025