Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO AMOROSO

Scheda Opera

  • Schizzo progettuale
  • Prospetto principale
  • Pianta piano terra
  • Palazzo Amoroso e l'inizio di Corso Vittorio Emanuele
  • Palazzo Amoroso da Piazzetta Santo Spirito
  • Palazzo Amoroso e l'inizio di Corso Vittorio Emanuele
  • Palazzo Amoroso e Porta Felice sullo sfondo
  • Facciata su Corso Vittorio Emanuele
  • Facciata su Corso Vittorio Emanuele
  • Facciata su Corso Vittorio Emanuele
  • Palazzo Amoroso inquadrato dall'Istituto Nautico
  • Comune: Palermo
  • Denominazione: PALAZZO AMOROSO
  • Indirizzo: Piazza Santo Spirito 9
  • Data: 1971 - 1974
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Studio BBPR
Descrizione

Situato nel quartiere Kalsa di Palermo, l’edificio prospetta su piazza Santo Spirito all’estremità di via Vittorio Emanuele (Cassaro), nei pressi di Porta Felice. Frutto della proficua collaborazione con l’impresa palermitana dei fratelli Amoroso, esso rappresenta l’ultima delle quattro opere che il gruppo milanese BBPR realizza a Palermo tra il 1960 e il 1974, nella fase conclusiva di una ricca e fortunata carriera professionale.
In una Palermo in fermento per la speculazione edilizia, il gruppo di progettisti – ridotto a tre componenti in seguito alla scomparsa di Banfi – è chiamato a intervenire nell’area acquisita dall’impresa Amoroso in cui insistevano le rovine del Palazzo De Spucches e di parte di palazzo Poiero, danneggiati dalle incursioni aree del secondo conflitto mondiale. La denominazione Palazzo Amoroso, tuttora utilizzata per indicare l’edificio, deriva dal nome dell’impresa committente che sceglieva la nuova costruzione come sede dei propri uffici. Il progetto è però più articolato includendo non solo gli uffici, ma anche una funzione residenziale con autorimessa annessa.
Collocandosi nella peculiare cornice edificata del centro storico palermitano, l'intervento assume una forte valenza urbana attraverso un approccio progettuale di grande rilievo e qualità, sensibile al dialogo con le specificità del contesto storico-architettonico. Il nuovo edificio funge da cucitura in un brano di tessuto urbano rimasto dilaniato per quasi un ventennio e reinterpreta la preesistenza mantenendo lo sviluppo a due corpi, recuperando la linea di sedime del fronte urbano preesistente. Il primo corpo avanza sua via della Zecca inglobando una porzione della facciata barocca del precedente Palazzo De Spucches, costituita dal monumentale sistema di portale e balcone sovrastante e dal retrostante ingresso coperto da una volta crociera. Il secondo corpo richiama la convessità del fronte originario, sfruttando la differenza di quota stradale per differenziare le funzioni del piano terra dai livelli superiori. L’organizzazione interna è definita dai due blocchi destinati all’accesso principale e al collegamento verticale, dislocati all’estremità di ciascuno dei due corpi, che servono gli alloggi simplex e duplex e gli uffici secondo un impianto dalla geometria regolare talvolta alternata a linee più morbide.
Questo progetto rappresenta per i BBPR una sperimentazione particolarmente felice di nuova modalità di relazione con il passato, che non implica una rinuncia a un linguaggio moderno, ma piuttosto si fonda su una reinterpretazione in chiave moderna dei caratteri della tradizione. In questa direzione si inquadra la scelta di cogliere le valenze del contesto introducendole nel progetto attraverso l’uso di una velatura dai toni chiari che ravviva il calcestruzzo a faccia vista richiamando la pietra d’Aspra del frammento di facciata recuperato, in armonia con le quinte circostanti. La disposizione libera delle aperture rompe la compattezza del fronte, conferendogli una particolare dinamicità, arricchita dalla ricercata trama a fasce che definisce la parte basamentale.
I recenti lavori di manutenzione hanno parzialmente modificato l'aspetto originario della facciata. L'applicazione di uno spesso strato di intonaco ha attenuato la visibilità del trattamento delle superfici a faccia vista, compromettendo l'effetto materico e cromatico originario che caratterizzava l'opera nel suo contesto urbano.

Info
  • Progetto: 1971 -
  • Esecuzione: 1971 - 1974
  • Committente: Impresa di costruzione fratelli Amoroso
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Residenze, uffici
  • Destinazione attuale: Residenze, uffici
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Lodovico Barbiano di Belgiojoso Progetto architettonico Progetto NO
Studio BBPR Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=19458 SI
Ernesto Nathan Rogers Progetto architettonico Progetto NO
Enrico Peressutti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52883 NO
  • Strutture: Scheletro indipendente in calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: Calcestruzzo a facciavista con trama a fasce in rilievo nella parte basamentale, scalanature in corrispondenza degli interpiani,
  • Coperture: Tetto piano
  • Serramenti: infissi in legno con tapparelle; parapetti grigliati in legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Buono
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In una Palermo in fermento per la speculazione edilizia, il gruppo di progettisti – ridotto a tre componenti in seguito alla scomparsa di Banfi – è chiamato a intervenire nell’area acquisita dall’impresa Amoroso in cui insistevano le rovine del Palazzo De Spucches e di parte di palazzo Poiero, danneggiati dalle incursioni aree del secondo conflitto mondiale. La denominazione Palazzo Amoroso, tuttora utilizzata per indicare l’edificio, deriva dal nome dell’impresa committente che sceglieva la nuova costruzione come sede dei propri uffici. Il progetto è però più articolato includendo non solo gli uffici, ma anche una funzione residenziale con autorimessa annessa. 
Collocandosi nella peculiare cornice edificata del centro storico palermitano, l'intervento assume una forte valenza urbana attraverso un approccio progettuale di grande rilievo e qualità, sensibile al dialogo con le specificità del contesto storico-architettonico. Il nuovo edificio funge da cucitura in un brano di tessuto urbano rimasto dilaniato per quasi un ventennio e reinterpreta la preesistenza mantenendo lo sviluppo a due corpi, recuperando la linea di sedime del fronte urbano preesistente. Il primo corpo avanza sua via della Zecca inglobando una porzione della facciata barocca del precedente Palazzo De Spucches, costituita dal monumentale sistema di portale e balcone sovrastante e dal retrostante ingresso coperto da una volta crociera. Il secondo corpo richiama la convessità del fronte originario, sfruttando la differenza di quota stradale per differenziare le funzioni del piano terra dai livelli superiori. L’organizzazione interna è definita dai due blocchi destinati all’accesso principale e al collegamento verticale, dislocati all’estremità di ciascuno dei due corpi, che servono gli alloggi simplex e duplex e gli uffici secondo un impianto dalla geometria regolare talvolta alternata a linee più morbide.   
Questo progetto rappresenta per i BBPR una sperimentazione particolarmente felice di nuova modalità di relazione con il passato, che non implica una rinuncia a un linguaggio moderno, ma piuttosto si fonda su una reinterpretazione in chiave moderna dei caratteri della tradizione. In questa direzione si inquadra la scelta di cogliere le valenze del contesto introducendole nel progetto attraverso l’uso di una velatura dai toni chiari che ravviva  il calcestruzzo a faccia vista richiamando la pietra d’Aspra del frammento di facciata recuperato, in armonia con le quinte circostanti. La disposizione libera delle aperture rompe la compattezza del fronte, conferendogli una particolare dinamicità, arricchita dalla ricercata trama a fasce che definisce la parte basamentale.  
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1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 133
  • Particella: 118

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Guerrera Giuseppe (a cura di) 1986 Verso un disegno per Palermo Medina Cefalù 28-31 No
Maffioletti Serena 1994 BBPR Zanichelli Bologna 242 No
Sciascia Andrea 1998 Architettura contemporanea a Palermo L’Epos Palermo No
Iannello Matteo, Scolaro Glenda 2009 Palermo. Guida all'architettura del '900 Fondazione Salvare Palermo Palermo 188-189 No
Trovato Graziella 2011 Aprendiendo de BBPR. El diálogo con la historia y con el contexto en las obras construidas en Palermo in "Informes de la Construcción", n. 63 35-42 Si
Di Benedetto Giuseppe 2021 I BBPR a Palermo tra innesti di modelli esogeni e influenze endogene in "Paradosso", n. 3 40-42 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Edificio Amoroso su Via della Zecca-Piazza Santo Spirito, Palermo. Fondo Studio BBPR Studio BBPR Centro Archivi di Architettura del MAXXI Elaborati grafici
Palazzo Amoroso BBPR, impresa Amoroso Archivio privato Salvatore Amoroso Corpus di documenti ed elaborati relativi al progetto

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Schizzo progettuale Schizzo progettuale Trovato 2011, p. 39
Prospetto principale Prospetto principale Trovato 2011, p. 39
Pianta piano terra Pianta piano terra Trovato 2011, p. 40
Palazzo Amoroso e l'inizio di Corso Vittorio Emanuele Palazzo Amoroso e l'inizio di Corso Vittorio Emanuele Salvatore Damiano – 2024
Palazzo Amoroso da Piazzetta Santo Spirito Palazzo Amoroso da Piazzetta Santo Spirito Salvatore Damiano – 2024
Palazzo Amoroso e l'inizio di Corso Vittorio Emanuele Palazzo Amoroso e l'inizio di Corso Vittorio Emanuele Salvatore Damiano – 2024
Palazzo Amoroso e Porta Felice sullo sfondo Palazzo Amoroso e Porta Felice sullo sfondo Salvatore Damiano – 2024
Facciata su Corso Vittorio Emanuele Facciata su Corso Vittorio Emanuele Salvatore Damiano – 2024
Facciata su Corso Vittorio Emanuele Facciata su Corso Vittorio Emanuele Salvatore Damiano – 2024
Facciata su Corso Vittorio Emanuele Facciata su Corso Vittorio Emanuele Salvatore Damiano – 2024
Palazzo Amoroso inquadrato dall'Istituto Nautico Palazzo Amoroso inquadrato dall'Istituto Nautico Salvatore Damiano – 2024

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Bbpr – Treccani Visualizza
B.B.P.R. – Sistema Archivistico Nazionale Visualizza
B.B.P.R. – SIUSA Visualizza
Centro Archivi di Architettura, MAXXI Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Deborah Sanzaro (Università degli studi di Catania)
creata il 10/07/2024
ultima modifica il 04/02/2025