Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

EDIFICIO COMMERCIALE E PER ABITAZIONI INA

Scheda Opera

  • L'edificio nel contesto urbano
  • Veduta dalla strada laterale
  • Il fronte sulla corte interna
  • Dettaglio del fronte sulla corte
  • Il fronte sulla corte interna
  • Dettaglio del fronte sulla corte
  • Dettaglio della corte interna
  • Veduta d'insieme dalla strada principale
  • Veduta della soluzione d'angolo
  • Vista d'insieme
  • Dettaglio del corpo a sbalzo
  • Scorcio del corpo a sbalzo
  • Comune: Udine
  • Denominazione: EDIFICIO COMMERCIALE E PER ABITAZIONI INA
  • Indirizzo: Via Marinelli, angolo Via Vittorio Veneto
  • Data: 1970 - 1971
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Gino Valle, Piera Ricci Menichetti
Descrizione

L’intervento riguarda un lotto d’angolo, parte di un più esteso isolato nel cuore del centro antico della città, e si articola in due parti funzionalmente connesse tra loro: una casa antica restaurata, che affaccia sulla via principale con portici e negozio al piano terra e due-tre piani superiori a destinazione residenziale, e un fabbricato di nuova costruzione lungo la strada laterale, con due piani a uffici e due piani ad alloggi. A dominare la scena, sull’altro angolo tra le due stesse strade, la mole del Palazzo delle Poste, opera in stile eclettico progettata dall’ingegner Tonizzo e risalente alla metà degli anni Venti del Novecento. Valle si misura con una situazione ambientale già complessa in partenza, rinunciando del tutto a mitigarne le contraddizioni e anzi introducendovi un nuovo elemento “di contrasto”: il fabbricato sulla strada secondaria, in calcestruzzo armato a vista finemente progettato nella giacitura dei casseri e nel rilievo delle fasce marcapiano in pietra piasentina, si proietta a sbalzo verso l’edificio storico, in primo piano per chi guarda dalla via principale, avvicinandovisi fin quasi a toccarlo con il volume progressivamente aggettante della testata simile alla prua di una nave. Il problema compositivo dell’accostamento tra nuovo e antico è risolto in maniera radicale predisponendo tra le due parti una sorta di inusitato “giunto” a scala architettonica. Un taglio a 45 gradi separa infatti per tutta l’altezza i due volumi edilizi, in corrispondenza dei nuovi ingressi: l’ingresso carrabile con la rampa che porta alla corte ribassata, limitata da terrazzamenti verdi ben visibili fin dalla strada, l’ingresso agli uffici del piano terra e l’ingresso al vano scale e ascensore, che disimpegna gli appartamenti - nella parte nuova - mediante corridoi affacciati sulla corte, attraversati dai tubi della ventilazione che sbucano in facciata con un effetto vagamente surreale. Nel profondo incasso della fenditura diagonale, vetrate a tutta altezza consentono di cogliere dai pianerottoli interni scorci della strada principale. Dalla sommità della copertura spuntano i cilindri del vano scale e della torre dell’ascensore. Per questa complessa soluzione dalla decisa presenza urbana, capace di produrre una fortissima tensione tra le due parti dell’intervento, tra preesistenze e innesto moderno, si è sempre parlato di “soluzione d’angolo”, che a rigore non è: lo scultoreo “giunto” tra i due corpi di fabbrica non si attesta infatti in corrispondenza dell’angolo delle strade, ma sta già tutto sulla via laterale, dove casomai amplia visivamente in profondità le dimensioni dello slargo creato dallo spigolo a 45 gradi del Palazzo delle Poste. Nell’intervento di Valle la forza plastica del “giunto” è tale proprio in virtù di quella sorta di “pausa” di sospensione costituita dal risvolto cieco d’angolo dell’edificio storico sulla strada secondaria: ad accentuarne l’aspetto di volume astratto, il fianco della piccola casa non presenta bucature - se si eccettua l’arco di ingresso laterale del portico a piano terra - né sporto di gronda, e piega poi a 45 gradi disponendosi parallelamente al taglio diagonale della testata del fabbricato nuovo. Il colore rosso mattone, se lungo la strada principale non determina uno stacco cromatico vistoso rispetto all’edilizia contermine, anche in virtù delle aperture finestrate che su quella facciata sono di tipo tradizionale e con gli scuretti verniciati di bianco, ha un effetto ben diverso sul fronte laterale, dove caratterizza uniformemente, su tutta l’altezza del fabbricato, un volume geometrico liscio e astratto.
Si può annoverare questo intervento di Valle tra gli esempi più interessanti e riusciti di innesto del “moderno” all’interno del tessuto della città storica: esente da mimetismi come da forzate esibizioni formali. L’efficacia della soluzione adottata sembra discendere da un assoluto controllo da parte di Valle dei mezzi compositivi e da un sicuro senso delle proporzioni, oltre a testimoniare un processo creativo capace di far riemergere, trasfigurato in forme nuove ed originali, e appropriate al caso specifico, il ricordo di “esempi” memorizzati in tempi e luoghi disparati: in questo caso, il ricordo dell’iconico volume rastremato a sbalzo sulla strada, nel complesso multifunzionale in corso Italia a Milano di Luigi Moretti, soluzione urbana che Valle non mancava di citare con ammirazione.

Info
  • Progetto: 1970 -
  • Esecuzione: - 1971
  • Committente: Privato
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Uffici e abitazioni
  • Destinazione attuale: Uffici e abitazioni
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Alfredo Carnelutti Collaboratore Progetto NO
Carlo Mauro Collaboratore Progetto NO
Piera Ricci Menichetti Progetto architettonico Progetto SI
Gino Valle Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo http://www.architettivalle.net/index-2.html SI
  • Strutture: Cemento armato
  • Materiale di facciata: Cemento armato faccia a vista
  • Coperture: Copertura piana praticabile e falde inclinate in coppi
  • Serramenti: Serramenti in alluminio anodizzato e in legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Si può annoverare questo intervento di Valle tra gli esempi più interessanti e riusciti di innesto del “moderno” all’interno del tessuto della città storica: esente da mimetismi come da forzate esibizioni formali. L’efficacia della soluzione adottata sembra discendere da un assoluto controllo da parte di Valle dei mezzi compositivi e da un sicuro senso delle proporzioni, oltre a testimoniare un processo creativo capace di far riemergere, trasfigurato in forme nuove ed originali, e appropriate al caso specifico, il ricordo di “esempi” memorizzati in tempi e luoghi disparati: in questo caso, il ricordo dell’iconico volume rastremato a sbalzo sulla strada, nel complesso multifunzionale in corso Italia a Milano di Luigi Moretti, soluzione urbana che Valle non mancava di citare con ammirazione.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela:
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pierre-Alain Croset 1989 Gino Valle. Progetti e architetture Electa Milano 139-140 Si
Pierre-Alain Croset 2007 Gino Valle a Udine Mazzotta Milano 62-65 Si
Pierre-Alain Croset, Luka Skansi 2010 cat. 31 in Gino Valle. Opere e progetti Electa Milano 160-161 Si
F. Graf e A. Albani 2024 Gino Valle. La professione come sperimentazione continua Silvana Editoriale Milano 49, 150-155 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Gino Valle Gino Valle Studio Valle Architetti Associati

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
L'edificio nel contesto urbano L'edificio nel contesto urbano Archivio Valle - Udine
Veduta dalla strada laterale Veduta dalla strada laterale Archivio Valle - Udine
Il fronte sulla corte interna Il fronte sulla corte interna Archivio Valle - Udine
Dettaglio del fronte sulla corte Dettaglio del fronte sulla corte Archivio Valle - Udine
Il fronte sulla corte interna Il fronte sulla corte interna Marco Stefani, 2024
Dettaglio del fronte sulla corte Dettaglio del fronte sulla corte Marco Stefani, 2024
Dettaglio della corte interna Dettaglio della corte interna Marco Stefani, 2024
Veduta d'insieme dalla strada principale Veduta d'insieme dalla strada principale Marco Stefani, 2024
Veduta della soluzione d'angolo Veduta della soluzione d'angolo Marco Stefani, 2024
Vista d'insieme Vista d'insieme Marco Stefani, 2024
Dettaglio del corpo a sbalzo Dettaglio del corpo a sbalzo Marco Stefani, 2024
Scorcio del corpo a sbalzo Scorcio del corpo a sbalzo Marco Stefani, 2024

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Profilo Gino Valle - SIUSA Visualizza
Dizionario Biografico dei Friulani Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale Creatività Contemporanea
Titolare della ricerca: Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale. Università degli Studi di Udine
Responsabile scientifico: Orietta Lanzarini, Vittorio Foramitti, Matteo Iannello


Scheda redatta da Marco Stefani
creata il 13/08/2024
ultima modifica il 22/01/2025