Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

RESTAURO DELLO STERI - SEDE DEL RETTORATO UNIVERITARIO

Scheda Opera

  • Pianta del piano nobile
  • Disegno della trifora con infisso
  • Studio di Carlo Scarpa per gli infissi
  • Schizzi di Carlo Scarpa per il cortile del palazzo
  • Schizzi di Carlo Scarpa per la sala delle armi
  • Il fronte su piazza Marina dopo i restauri
  • Il cortile prima dell'inizio dei lavori di restauro
  • Il cortile dopo i lavori di restauro
  • dettaglio del cortile con la porta d'ingresso dall'androne a sud
  • Dettaglio del loggiato con il controsoffitto
  • Androne di ingresso dalla facciata meridionale
  • Androne su Piazza Marina
  • Androne e passerella sul portone su Piazza Marina
  • La sala terrana o
  • La sala della capriate
  • Comune: Palermo
  • Denominazione: RESTAURO DELLO STERI - SEDE DEL RETTORATO UNIVERITARIO
  • Indirizzo: Piazza Marina n. 61
  • Data: 1972 - 1998
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Roberto Calandra, Nino Vicari, Camillo Filangeri, Carlo Scarpa
Descrizione

Il palazzo fu costruito come dimora della famiglia Chiaramonte nel XIV secolo, poi divenne sede reale e palazzo dei vicerè, luogo di riunioni del Parlamento siciliano, regia dogana, sede del Tribunale del Santo Uffizio dal 1601 al 1782 e, infine, Tribunale fino a un non lontano 1957.
La vicenda del restauro inizia nel 1967, in un centro storico ancora profondamente segnato dai bombardamenti del 1943, quando il Demanio dello Stato concede in uso perpetuo e gratuito il palazzo all’Università, per farne la sede di rappresentanza del Rettorato. La Soprintendenza ai Monumenti della Sicilia occidentale conduce una prima fase dei lavori compiendo, tra il 1969 e il 1972, opere di consolidamento e irreversibili demolizioni. Le polemiche seguite a questi primi interventi portano l’Università a chiedere e ottenere la guida dei lavori, che vengono affidati a Roberto Calandra, docente di Restauro dei monumenti alla Facoltà di Architettura. Calandra, ricevuto l’incarico, come racconta lui stesso, decide di “fare un passo indietro, associandomi a una persona che potesse garantire il massimo della qualità possibile”; quella persona, come è noto, è Carlo Scarpa che, impegnato in quel momento con numerosi progetti, accetta il ruolo di consulente. Ai due principali progettisti si affiancano poi Camillo Filangeri, per indagare la storia del monumento ed eseguirne il rilievo, e Nino Vicari, per definire le scelte tecnologiche. Nel 1973 viene approvato il progetto generale; i lavori proseguono suddivisi in quattro stralci esecutivi tra il 1974 e il 1984, quando il rettorato si trasferisce nella nuova sede. Intanto, nel 1978, è scomparso improvvisamente Carlo Scarpa lasciando una moltitudine di annotazioni e idee fissate su carta che talvolta prendono corpo, talvolta svaniscono – restando nel mondo delle idee – come nel caso del cortile trecentesco immaginato con vasche d’acqua poco profonde su diversi livelli di piani inclinati. Tra il 1984 e il 1998 si svolge un quinto stralcio dei lavori e ulteriori lavori di completamento fino all'inaugurazione della Sala Magna nel 1998.
Il progetto rimette in luce l’assetto distributivo del palazzo, con i tre grandi saloni sovrapposti (sala delle armi, sala magna, sala delle capriate); il piano nobile è destinato alle funzioni di rappresentanza del Rettorato, mentre il piano terra viene individuato come sede delle attività espositive e museali; l’antico cortile costituisce il vero fulcro del progetto ed è posto in relazione diretta con il nuovo ingresso progettato su piazza Marina. Spazi, percorsi, elementi di dettaglio e finiture sono realizzati, dopo la morte di Scarpa, seguendo le sue indicazioni di progetto e utilizzando dove possibile, come Roberto Calandra afferma, maestranze abituate a lavorare con l’architetto veneziano.

Info
  • Progetto: 1972 -
  • Esecuzione: 1973 - 1998
  • Tipologia Specifica: Trasformazione del palazzo per ospitare la sede del Rettorato
  • Committente: Università degli Studi di Palermo
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Residenza nobiliare
  • Destinazione attuale: Sede del Rettorato
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Roberto Calandra Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=46328 SI
Camillo Filangeri Progetto architettonico Progetto SI
Carlo Scarpa Consulente Progetto Visualizza Profilo https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=359183 SI
Nino Vicari Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.unipa.it/dipartimenti/architettura/Archivi_e_collezioni/archivio_vicari/ SI
  • Strutture: muratura portante
  • Materiale di facciata: pietra
  • Coperture: piana a terrazza, a falde con coppi di laterizi
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Buono

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La vicenda del restauro inizia nel 1967, in un centro storico ancora profondamente segnato dai bombardamenti del 1943, quando il Demanio dello Stato concede in uso perpetuo e gratuito il palazzo all’Università, per farne la sede di rappresentanza del Rettorato. La Soprintendenza ai Monumenti della Sicilia occidentale conduce una prima fase dei lavori compiendo, tra il 1969 e il 1972, opere di consolidamento e irreversibili demolizioni. Le polemiche seguite a questi primi interventi portano l’Università a chiedere e ottenere la guida dei lavori, che vengono affidati a Roberto Calandra, docente di Restauro dei monumenti alla Facoltà di Architettura. Calandra, ricevuto l’incarico, come racconta lui stesso, decide  di “fare un passo indietro, associandomi a una persona che potesse garantire il massimo della qualità possibile”; quella persona, come è noto, è Carlo Scarpa che, impegnato in quel momento con numerosi progetti, accetta il ruolo di consulente. Ai due principali progettisti si affiancano poi Camillo Filangeri, per indagare la storia del monumento ed eseguirne il rilievo, e Nino Vicari, per definire le scelte tecnologiche. Nel 1973 viene approvato il progetto generale; i lavori proseguono suddivisi in quattro stralci esecutivi tra il 1974 e il 1984, quando il rettorato si trasferisce nella nuova sede. Intanto, nel 1978, è scomparso improvvisamente Carlo Scarpa lasciando una moltitudine di annotazioni e idee fissate su carta che talvolta prendono corpo, talvolta svaniscono – restando nel mondo delle idee – come nel caso del cortile trecentesco immaginato con vasche d’acqua poco profonde su diversi livelli di piani inclinati.  Tra il 1984 e il 1998 si svolge un quinto stralcio dei lavori e ulteriori lavori di completamento fino all'inaugurazione della Sala Magna nel 1998. 
Il progetto rimette in luce l’assetto distributivo del palazzo, con i tre grandi saloni sovrapposti (sala delle armi, sala magna, sala delle capriate); il piano nobile è destinato alle funzioni di rappresentanza del Rettorato, mentre il piano terra viene individuato come sede delle attività espositive e museali; l’antico cortile costituisce il vero fulcro del progetto ed è posto in relazione diretta con il nuovo ingresso progettato su piazza Marina. Spazi, percorsi, elementi di dettaglio e finiture sono realizzati, dopo la morte di Scarpa, seguendo le sue indicazioni di progetto e utilizzando dove possibile, come Roberto Calandra afferma, maestranze abituate a lavorare con l’architetto veneziano. 
 

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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 133
  • Particella: 298

Note

Nel 1990 il progetto vince il Premio IN/Arch Regione Sicilia e nel 1993 il Premio Gubbio assegnato dall'Associazione NazionaleCentri Storici Artistici (ANCSA).

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1982 Il palazzo Chiaramonte Steri di Palermo. Un restauro postumo di Carlo Scarpa in "Casabella", n. 480 115 Si
Vicari Nino 1988 Il palazzo Chiaramonte detto Steri e la sua destinazione a rettorato dell’Università di Palermo in "Recuperare", n. 37 560-571 Si
Calandra Roberto 1991 Il Palazzo Chiaramonte o "lo Steri" di Palermo in "Demetra" n. 1 26-35 Si
Lima Antonietta Iolanda ( a cura di) 2006 Lo Steri di Palermo nel secondo Novecento Dario Flaccovio editore Palermo Si
Lima Antonietta Iolanda (a cura di) 2015 Lo Steri dei Chiaromonte a Palermo Plumelia Bagheria-Palermo Si
Iannello Matteo 2018 Carlo Scarpa in Sicilia 1952-1978 Campisano Roma 125-163 Si
Vicari Nino 2019 Lo Steri di Palermo sede del Rettorato universitario Caracol Palermo Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Sistemazione interna e arredamento dello Steri, palazzo Chiaromonte, come Rettorato dell'Università di Palermo Carlo Scarpa Centro archivi di architettura del MAXXI Corpus di documenti ed elaborati grafici relativi al progetto
Restauro e sistemazione interna di Palazzo Chiaramonte - Steri Roberto Calandra Archivio privato Roberto Calandra, Palermo Relazioni illustrative, elaborati grafici, documentazione fotografica

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta del piano nobile Pianta del piano nobile Archivio privato Roberto Calandra
Disegno della trifora con infisso Disegno della trifora con infisso Archivio privato Roberto Calandra
Studio di Carlo Scarpa per gli infissi Studio di Carlo Scarpa per gli infissi Iannello 2018, p.124
Schizzi di Carlo Scarpa per il cortile del palazzo Schizzi di Carlo Scarpa per il cortile del palazzo Iannello 2018 tav. 16
Schizzi di Carlo Scarpa per la sala delle armi Schizzi di Carlo Scarpa per la sala delle armi Iannello 2018, tav.18
Il fronte su piazza Marina dopo i restauri Il fronte su piazza Marina dopo i restauri Archivio privato Roberto Calandra
Il cortile prima dell'inizio dei lavori di restauro Il cortile prima dell'inizio dei lavori di restauro VIcari 2019, p. 38
Il cortile dopo i lavori di restauro Il cortile dopo i lavori di restauro Vicari 2019, p. 56
dettaglio del cortile con la porta d'ingresso dall'androne a sud dettaglio del cortile con la porta d'ingresso dall'androne a sud Archivio privato Roberto Calandra
Dettaglio del loggiato con il controsoffitto Dettaglio del loggiato con il controsoffitto Archivio privato Roberto Calandra
Androne di ingresso dalla facciata meridionale Androne di ingresso dalla facciata meridionale Archivio privato Roberto Calandra
Androne su Piazza Marina Androne su Piazza Marina Archivio privato Roberto Calandra
Androne e passerella sul portone su Piazza Marina Androne e passerella sul portone su Piazza Marina Archivio privato Roberto Calandra
La sala terrana o La sala terrana o "delle armi" Archivio privato Roberto Calandra
La sala della capriate La sala della capriate Archivio privato Roberto Calandra

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Università degli Studi di Palermo Visualizza
Centro Archivi di Architettura - MAXXI Visualizza
Carlo Scarpa - Treccani Visualizza
Carlo Scarpa - Siusa Visualizza
Voci su Carlo Scarpa - Roberto Calandra Visualizza
Palladiomuseum - videointervista a Roberto Calandra Visualizza
Roberto Calandra - Siusa Visualizza
Archivio Carlo Scarpa Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: Direzione generale creatività contemporanea
Titolare della ricerca: Università degli studi di Catania
Responsabile scientifico: Paola Barbera


Scheda redatta da Paola Barbera
creata il 10/09/2024
ultima modifica il 28/02/2025