Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

BIBLIOTECA REGIONALE BRUNO SALVADORI

Scheda Opera

  • Assonometria
  • Ingresso
  • Fronte est
  • Vista generale da sud
  • Vista generale da nord
  • Vista generale da ovest
  • Sezione verticale
  • Comune: Aosta
  • Località: Aosta
  • Denominazione: BIBLIOTECA REGIONALE BRUNO SALVADORI
  • Indirizzo: Via Torre del Lebbroso N. 2
  • Data: 1985 - 1994
  • Tipologia: Biblioteche e Archivi
  • Autori principali: Gian Battista Debernardi
Descrizione

L’edificio ospita, a partire dal 1996, la sede della nuova biblioteca regionale. È stato realizzato sopra parte delle mura romane che cingevano il lato ovest della città di Aosta tra la Porta Decumana e la Torre del Lebbroso sul sedime dell’ex Hospice de Charité integrando al proprio interno i quattro corpi preesistenti. In particolare si tratta dell’antica cappella, dei fienili, del volume a nord e del loggiato ottocentesco. A tutte queste aree è stata data un nuova funzione (rispettivamente saletta polivalente, sala per bambini, uffici, corridoio distributivo) in collegamento con la parte di nuova costruzione. Questa si presenta come un grande volume a più livelli degradanti verso il suo fronte principale, quello est su via Torre del Lebbroso, e caratterizzati da ampie superfici vetrate continue che dalla copertura scendono a definire la facciata. L’effetto di volume gradonato è sviluppato anche nel senso longitudinale del complesso suddiviso in tre parti di altezze variabili che dal lato sud crescono fino a raccordarsi con l’edificio esistente posto a nord. Sul lato ovest si trovano tre torri di nuova costruzione che ospitano le scale di sicurezza, anch’esse di altezza differente.
La composizione planivolumetrica è per certi versi ispirata ad alcune architetture del Novecento dei paesi del nord Europa come ad esempio ad alcune opere di Scharoun, di Mendelsohn, di Gropius o ancora alla sede dell’Università di Cambridge progettata da Stirling.
Il progetto ha curato molto l’aspetto dell’illuminazione naturale, fondamentale per questa tipologia di edifici soprattutto per le aree lettura, garantita sia a livello laterale che zenitale attraverso dei lunghi lucernari posti in asse con il colmo e realizzati attraverso un sistema di travi reticolari metalliche. Anche il trattamento con superfici chiare degli spazi interni, l’arredo in legno chiaro e il colore bianco delle sottili strutture a vista rendono lo spazio estremamente luminoso.

Info
  • Progetto: 1985 -
  • Esecuzione: - 1994
  • Tipologia Specifica: Biblioteca
  • Committente: Regione autonoma Valle d'Aosta
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Biblioteca
  • Destinazione attuale: Biblioteca
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gian Battista Debernardi Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: Cemento armato; metallo
  • Materiale di facciata: Metallo; vetro; lastre di pietra per il basamento
  • Coperture: lamiera
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
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La composizione planivolumetrica è per certi versi ispirata ad alcune architetture del Novecento dei paesi del nord Europa come ad esempio ad alcune opere di Scharoun, di Mendelsohn, di Gropius  o ancora alla sede dell’Università di Cambridge progettata da Stirling.
Il progetto ha curato molto l’aspetto dell’illuminazione naturale, fondamentale per questa tipologia di edifici soprattutto per le aree lettura, garantita sia a livello laterale che zenitale attraverso dei lunghi lucernari posti in asse con il colmo e realizzati attraverso un sistema di travi reticolari metalliche. Anche il trattamento con superfici chiare degli spazi interni, l’arredo in legno chiaro e il colore bianco delle sottili strutture a vista rendono lo spazio estremamente luminoso. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 41
  • Particella: 151

Note

Area di specifico interesse archeologico (P.T.P. della Valle d’Aosta, L.R. 10/04/1998, n.13); Bene culturale ai sensi del D.Lgs 42/2004.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1997 Ottagono n. 123 Bologna 116-119 No
1997 Architettura del vetro 30-33 No
1999 Relief la revue de Chamonix Mont-Blanc n. 10 29-32 No
Nebbia Giuseppe 2002 Architettura moderna in Valle d'Aosta. Il secondo Novecento Musumeci Quart 105-107 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Assonometria Assonometria
Ingresso Ingresso
Fronte est Fronte est
Vista generale da sud Vista generale da sud
Vista generale da nord Vista generale da nord
Vista generale da ovest Vista generale da ovest
Sezione verticale Sezione verticale

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Regione Autonoma Valle D'Aosta
Titolare della ricerca: Fondazione Courmayeur Mont Blanc
Responsabile scientifico: Roberto Dini, Giuseppe Nebbia


Scheda redatta da Roberto Dini
creata il 31/12/2014
ultima modifica il 26/01/2023

Revisori:

Mezzino Davide 2021