GRATTACIELO
Scheda Opera
- Comune: Campobasso
- Denominazione: GRATTACIELO
- Indirizzo: Piazza Francesco D'Ovidio
- Data: 1956 -
- Tipologia: Complessi residenziali
- Autori principali: Davide Pacanowski
Descrizione
L'edificio è sito in ambito urbano, centro murattiano fortemente caratterizzato, ed è studiato, con linguaggio e soluzioni architettoniche corrette, volutamente fuori scala. L'edificio è attentamente calibrato nei rapporti volumetrici ed è chiara la sua espressione linguistica ed è diventato nel tempo un simbolo visivo della città. E' impostato su volumi di diversa altezza, di cui il primo con affaccio su Viale Regina Elena di altezza maggiore, che seguono le linee dell'isolato ottocentesco esistente. I volumi sono parallelepipedi scanditi in facciata dalle aperture, finestrate e dalle balconate, alterate attualmente dalle molte chiusure a veranda. Le finiture sono ad semplice intonaco di colore chiaro e rivestimento in pietra nella parte basamentale.
Info
- Progetto: 1956 -
- Esecuzione: -
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: residenziale e commerciale al piano terra
- Destinazione attuale: residenziale e commerciale al piano terra
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Davide | Pacanowski | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=31867 | SI |
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco,pietra
- Coperture: piana,latero-cemento
- Serramenti: legno,alluminio
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Mediocre
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Vincolo ambientale
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo: L.1497/39
- Altri Provvedimenti: 1977-03-20 00:00:00
- Foglio Catastale: 120
- Particella: 270
Note
Il progetto reperito nell'archivio comunale non è quello esecutivo ed infatti riporta un numero di piani inferiore a quelli realizzati ed una diversa soluzione in copertura, fu probabilmente variato nel corso dei lavori e gli allegati cartacei non sono stati reperiti. NOTE SULL’AUTORE: Davide Pacanowski, nato a Lodz (Polonia) il 4 gennaio 1905 e laureatosi ingegnere-architetto al Politecnico di Milano nel 1928 superò nel medesimo anno l'esame di Stato presso la Scuola Superiore di Architettura di Roma, frequentando in seguito, a Milano, dal 1928 al 1929, il corso di specializzazione in cemento armato. I primi anni di attività professionale lo vedono impegnato dapprima a Londra (nel 1929 e 1930) e poi a Parigi, come ingegnere specializzato in cemento armato. Progettò in quegli anni le strutture dello «Sporting d'Hiver» e «Sporting d'Ete» per la « Societe des Bains de Mer » di Montecarlo. Tornato in Italia nel 1934, progettò e diresse i lavori di numerosi palazzi per uffici e di civile abitazione a Milano, a Campobasso, a Roma, Napoli e Caserta. I progetti per le case d'abitazione in Somalia, che redasse in quegli anni, furono esposti alla Mostra dell'Architettura Coloniale in Roma nel 1938. Negli stessi anni egli redasse un progetto di ristrutturazione del centro di Napoli, prevedendo fra l'altro l'inserimento di due teatri, un albergo, nonché fabbricati per uffici e per civile abitazione. Internato a Sepino (Campobasso) durante la guerra, l'arch. Pacanowski ebbe modo di occuparsi a fondo degli scavi di quella importante zona archeologica, tanto che nel 1944, insieme con il Prof. Amedeo Maiuri, gli venne conferita la cittadinanza onoraria di Sepino. La cittadinanza italiana, gli sarebbe stata concessa dieci anni più tardi. Nei primi anni del dopoguerra egli progettò a Napoli una villa, che trovò largo consenso di critica, tanto che la rivista « Epoca » (n. 324) ne pubblicava il progetto in un articolo dal titolo: « Le ville più belle del mondo »! Due anni dopo le fotografie dei suoi lavori napoletani venivano esposte alla Mostra internazionale di Architettura a S. Paolo del Brasile. Intanto, nel 1956, egli aveva allestito quattro motonavi costruite dalla Societa Naval-meccanica di Castellamare di Stabia per conto della Soc. S.P.A.N. di Napoli. Tra il 1957 e il 1959 si occupò di edilizia economica popolare, progettando quale capo-gruppo, numerosi complessi del 2° settennio IN.CASA a Secondigliano (Napoli), a Benevento, a Termoli, a Boiano e a Casacalenda (Campobasso). La sua successiva specializzazione in architettura dei giardini lo condusse certamente ad una sensibilità specifica per l'ambiente, per quella mutua azione di interdipendenza tra la natura e l'intervento costruito. Ma spesso questa aspetto progettuale non venne riconosciuto e così accadde per Fiumicino, nel 1958; infatti dopo aver vinto il concorso per la sistemazione a parco dell'area dell'aeroporto, l'architetto non vide realizzata che una minima parte del suo progetto. Sempre per questa sua specializzazione, egli fece parte della giuria nel concorso dell'architettura dei giardini al « FLOR 61 » di Torino. Affrontò numerosi temi professionali, dall'edilizia residenziale per uffici a sedi di industrie, ai piani urbanistici. In particolare ricordiamo che, allorché fu bandito l'appalto-concorso per la Metropolitana di Roma, egli partecipò con i progetti di alcune stazioni e del ponte sui Tevere. Nel 1979 si specializzò nelle strutture composite in P.R.F.V. (Vetroresina), eseguendo un prototipo a Nepi (Viterbo) e progettando casette prefabbricate per villaggi turistici ed alloggi per i terremotati. http://www.architettiroma.it/monitor/d/profilo.asp?id=00029
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Bignardi Massimo- Cardone Rino- Natarelli Emilio | 1997 | Contemporanea. Appunti per una storia delle arti visive nel Molise dal 1945 al 1992 (libro) | Vitmar Edizioni | Venafro (IS) | 148 | Si |
Savorra Massimo | 2015 | Architettura, città, paesaggio : Davide Pacanowski e il Molise | «Annali di storia dell’urbanistica e del paesaggio», n. 1 | 215-223 | Si |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Dizionario biografico degli Italiani - Davide Pacanowski | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il MoliseTitolare della ricerca: Fondazione Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Prov. Di Campobasso
Responsabile scientifico: Cinthia Benvenuto
Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 06/05/2024
Revisori:
Martina Massaro