Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASE D'ABITAZIONE INA

Scheda Opera

  • Vista di un blocco del quartiere
  • Dettaglio di un percorso interno; vista di un blocco del quartiere
  • Vista di un blocco edilizio; vista di un blocco del quartiere
  • La testata di un blocco verso lo spazio verde; vista di un blocco del quartiere
  • Vista di uno dei un corpi a torre
  • Vista di un blocco edilizio isolato
  • Vista da via Boselli
  • Vista del corpo d'angolo tra via Damiani e via Boselli
  • Comune: Piacenza
  • Denominazione: CASE D'ABITAZIONE INA
  • Indirizzo: Via Rodolfo Boselli, Via Gian Maria Damiani
  • Data: - 1951
  • Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
  • Autori principali: Vico Magistretti
Descrizione

L'edificio, un unico blocco a cinque piani fuori terra, è progettato da Vico Magistretti in collaborazione con Gandolfi, Tevarotto e Pagani nell'ambito del piano INA-Casa entro cui Magistretti opera in questi anni anche per la costruzione del quartiere in via Duca d'Aosta a Somma Lombardo (1951).
Il complesso residenziale di Piacenza segue la realizzazione delle case per i Reduci al quartiere QT8 di Milano. Rispetto a queste, i blocchi edilizi dell’intervento piacentino si caratterizzano per una maggiore rigidità, legata in gran parte alla diversa tipologia, composta da corpi in linea di tre piani più uno rialzato, con due appartamenti di tre vani ciascuno per livello. Si tratta di un piano-tipo in cui cinque diversi alloggi (con la medesima metratura, ma distribuzioni interne diversificate) sono resi accessibili da un vano-scala comune senza ascensore.
L’ingresso è posto sul lato ovest in prossimità dei soggiorni, su cui affacciano le cucine. Il lato opposto su cui affacciano le camere, è caratterizzato dallo scarto di una porzione del setto murario che ospita un piccolo balcone, unico elemento di rottura volumetrica dei blocchi edilizi. Rispetto alle abitazioni milanesi, in cui la ricerca di un linguaggio moderno contaminato da elementi della tradizione costruttiva locale si manifesta nei profili di copertura e nella composizione dei fronti, la necessità di realizzare alloggi a basso costo è qui tradotta nella scelta di adottare un aspetto popolare ed essenziale. Le uniformità conferite dalla regolare sporgenza degli aggetti e dal solo intonaco di rivestimento, è interrotta dagli inserti in cemento armato martellinato dei davanzali e del basamento del piano seminterrato. In egual misura, rompe la rigidità la copertura mossa dall'alternanza tra falda unica e due falde inclinate, rivestite in tegole.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: - 1949
  • Esecuzione: 1949 - 1951
  • Committente: Ina-Casa
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: complesso residenziale di edilizia economico-popolare
  • Destinazione attuale: complesso residenziale di edilizia economico-popolare
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Vittorio Gandolfi Progetto architettonico Progetto NO
Vico Magistretti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://archivio.vicomagistretti.it/magistretti/ SI
Carlo Pagani Progetto architettonico Progetto NO
Mario Tevarotto Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco civile, cemento a vista
  • Coperture: a falda unica con manto in tegole; a falda doppia con manto in tegole
  • Serramenti: legno verniciato
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il complesso residenziale di Piacenza segue la realizzazione delle case per i Reduci al quartiere QT8 di Milano. Rispetto a queste, i blocchi edilizi dell’intervento piacentino si caratterizzano per una maggiore rigidità, legata in gran parte alla diversa tipologia, composta da corpi in linea di tre piani più uno rialzato, con due appartamenti di tre vani ciascuno per livello. Si tratta di un piano-tipo in cui cinque diversi alloggi (con la medesima metratura, ma distribuzioni interne diversificate) sono resi accessibili da un vano-scala comune senza ascensore.
L’ingresso è posto sul lato ovest in prossimità dei soggiorni, su cui affacciano le cucine. Il lato opposto su cui affacciano le camere, è caratterizzato dallo scarto di una porzione del setto murario che ospita un piccolo balcone, unico elemento di rottura volumetrica dei blocchi edilizi. Rispetto alle abitazioni milanesi, in cui la ricerca di un linguaggio moderno contaminato da elementi della tradizione costruttiva locale si manifesta nei profili di copertura e nella composizione dei fronti, la necessità di realizzare alloggi a basso costo è qui tradotta nella scelta di adottare un aspetto popolare ed essenziale. Le uniformità conferite dalla regolare sporgenza degli aggetti e dal solo intonaco di rivestimento, è interrotta dagli inserti in cemento armato martellinato dei davanzali e del basamento del piano seminterrato. In egual misura, rompe la rigidità la copertura mossa dall'alternanza tra falda unica e due falde inclinate, rivestite in tegole.

(Matteo Sintini) 

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Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. 
(tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)


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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Magistretti, Vico, architetto, (Milano 1920 - Milano 2006) Figlio d’arte – il padre Pier Giulio fu un importante architetto degli anni venti e trenta – nel 1945 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Negli ultimi anni della guerra, rifugiato in Svizzera, incontra Adriano Olivetti ed Ernesto Nathan Rogers e nel 1946 partecipa al MSA. Tra il 1949 e il 1959 Magistretti lavora per INA-Casa, realizza la chiesa al QT8 e alcune residenze cittadine per la borghesia lombarda. Alla metà degli anni cinquanta risalgono i più significativi progetti il centro culturale a Rescaldina, la Torre al Parco e il palazzo per uffici in corso Europa a Milano. Gli anni sessanta segnano l’avvio della carriera di designer presto riconosciuta a livello internazionale. Tra gli altri suoi progetti sono: la sedia Carimate, le lampade Chimera ed Eclisse. Progetta poi una serie di residenze unifamiliari extraurbane (Casa Schubert, Casa Arosio, Casa Gardella ecc.). Dagli anni settanta fino al 2006, opere di design (Maralunga, Atollo, ecc.) e di architettura (Casa Muggia, edificio in piazza San Marco a Milano e scuola a San Daniele del Friuli ecc.) costellano il suo percorso progettuale. Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. (tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Irace Fulvio, Pasca Vanni 1999 Vico Magistretti. Architetto e designer Electa Milano 36 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vico Magistretti Vico Magistretti Fondazione Vico Magistretti Abitazioni INA-Casa, Piacenza

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista di un blocco del quartiere Vista di un blocco del quartiere A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio di un percorso interno; vista di un blocco del quartiere Dettaglio di un percorso interno; vista di un blocco del quartiere A. Scardova. Courtesy IBC
Vista di un blocco edilizio; vista di un blocco del quartiere Vista di un blocco edilizio; vista di un blocco del quartiere A. Scardova. Courtesy IBC
La testata di un blocco verso lo spazio verde; vista di un blocco del quartiere La testata di un blocco verso lo spazio verde; vista di un blocco del quartiere A. Scardova. Courtesy IBC
Vista di uno dei un corpi a torre Vista di uno dei un corpi a torre A. Scardova. Courtesy IBC
Vista di un blocco edilizio isolato Vista di un blocco edilizio isolato A. Scardova. Courtesy IBC
Vista da via Boselli Vista da via Boselli A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del corpo d'angolo tra via Damiani e via Boselli Vista del corpo d'angolo tra via Damiani e via Boselli

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Archivio Vico Magistretti, Case INA Visualizza
SIUSA - Vico Magistretti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Vico Magistretti Visualizza
Enciclopedia Treccani - Vico Magistretti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Vico Magistretti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 12/03/2024

Revisori:

Stefano Setti