Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA COMUNALE

Scheda Opera

  • Veduta ingresso principale
  • Veduta prospetto laterale
  • Veduta prospetto posteriore, dettaglio
  • Veduta interna, sala consiliare
  • Veduta dalla sala consiliare verso l'atrio a doppia altezza
  • Veduta ingresso principale
  • Veduta atrio a doppia altezza
  • Veduta atrio a doppia altezza
  • Veduta atrio a doppia altezza
  • Veduta atrio a doppia altezza
  • Veduta dall'atrio a doppia altezza
  • Pianta Quota  5.35 m.
  • Pianta Quota  8.55 m.
  • Prospetto Absidale
  • Sezione Longitudinale
  • Veduta prospetto posteriore
  • Comune: San Giovanni in Galdo
  • Località: zona centrale
  • Denominazione: CASA COMUNALE
  • Indirizzo: Via Guglielmo Marconi
  • Data: 1994 - 1998
  • Tipologia: Municipi
  • Autori principali: Claudio Pasquale , Emilio Natarelli, Studio Modulor
Descrizione

“Nella storica, interminabile e a volte stucchevole discussione tra conservazione e trasformazione, si è scelta, nel pensare l’ampliamento della sede municipale del Comune di San Giovanni in Galdo — e non per puro timore ovvero volontà compromissoria — la coniugazione delle due modalità, sintetizzandole nella ricerca di novità spaziali che, nel caso particolare di alcuni ambienti, come la casa consiliare, manifestano una singolarità visiva e ambientale ancor più accentuata dalla percezione del paesaggio esterno, che prorompe all’interno dello spazio coinvolgendolo in una dimensione più dilatata e temporalmente definita”. L’intervento progettato nel 1994, è stato condotto a termine nei 1998. L’amministrazione comunale dell’epoca aveva previsto di occupare l’interno di un’antica chiesa di cui erano rimaste intatte solo le mura perimetrali, il campanile e la tona absidale, peraltro mal ridotta. La sistemazione architettonica già oggetto di un parziale e innovativo intervento dell’architetto Angelo Di Donato, di cui sono state recuperate e adeguate alcune strutture portanti, è stata indirizzata verso il recupero degli spazi destinati alla sede municipale integrandoli, anche se con funzioni secondarie, nei nuovi spazi costruiti all'interno del perimetro murario dell’antica chiesa che, per buona parte risultava diruto. Il positivo condizionamento contestuale ha così partorito una struttura tipologicamente articolata e non riconducibile ai soliti canoni distributivi e funzionali, permettendo la sperimentazione di soluzioni organizzative e spaziali originali, che traggono, dalla stretta commistione tra antico e nuovo, singolarità e leggerezza. “L’integrazione tra elementi e moduli costruttivi differenti, generati da diverse condizioni storiche e culturali e plasmati da una diversa funzione architettonica, ha rappresentato l’oggetto di maggiore sfida progettuale, che ha consentito di recuperare, nel fare architettura, quella stretta connessione tra venustas, firmitas e utilitas che definisce le finalità indiscutibili dei prodotto progettuale e trova ancora maggiore giustificazione in operazioni che coinvolgono il nostro patrimonio storico”. Le strutture in acciaio con le ampie vetrate si inseriscono, integrandosi, nell'antica struttura, recuperandone alcuni elementi: brani di muri perimetrali residui e lo spazio della zona absidale, destinata parte a ufficio del sindaco e parte. nello spazio sotto la volta, a sala consiliare. “Esse definiscono lo spazio come elemento a più dimensioni che coinvolge gli elementi costruttivi, le tecniche edilizie, l’organizzazione funzionale, l’articolazione volumetrica e la percezione multifocale”. L’organizzazione tipologica, nonostante la difficoltà d’inserimento in un contesto strutturale, tecnologico e ambientale oramai definito, risulta particolarmente aderente alle destinazioni richieste. “Gli elementi costruttivi ripropongono quella integrazione tra materiali differenti che, pur emblematicamente riferibili a periodi storici diversi, ritrovano nella loro unitarietà funzionale una duttilità d’uso altrimenti negata o inespressa”. Nonostante le difficoltà di organizzazione del cantiere e il limitato budget a disposizione l’architetto ha tentato, con tecnologie leggere e soluzioni funzionali e tecniche originali, di non compromettere il contesto ma, al contrario, di arricchirlo della presenza di un manufatto che non occulta la propria presenza, ma anzi la fa emergere e la segnala grazie all'adozione di un linguaggio tipicamente moderno.

Info
  • Progetto: 1994 -
  • Esecuzione: - 1998
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione attuale: casa municipale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Studio Modulor Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.studioassociatomodulor.com/ SI
Emilio Natarelli Progetto architettonico Progetto SI
Claudio Pasquale Progetto strutturale Progetto SI
  • Strutture: acciaio
  • Materiale di facciata: acciaio; vetro
  • Coperture: acciaio; vetro strutturale
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti: 1977-08-10 00:00:00
  • Foglio Catastale: 12
  • Particella: 964

Note

Due architetti, che curano “le progettazioni architettoniche e urbanistiche”, due ingegneri, che attendono a quelle “strutturali e impiantistiche”, e un geometra, che si occupa “di topografia ed estimo”, costituiscono lo studio tecnico Modulor di Campobasso, operante sin dal 1976.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Natarell Emilio, Pasquale Claudio 2000 Da chiesa a edificio civico : Municipio San Giovanni in Galdo : ristrutturazione = From a church to a public building «L'Architettura cronache e storia», n. 541 676-680 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta ingresso principale Veduta ingresso principale
Veduta prospetto laterale Veduta prospetto laterale
Veduta prospetto posteriore, dettaglio Veduta prospetto posteriore, dettaglio
Veduta interna, sala consiliare Veduta interna, sala consiliare
Veduta dalla sala consiliare verso l'atrio a doppia altezza Veduta dalla sala consiliare verso l'atrio a doppia altezza
Veduta ingresso principale Veduta ingresso principale
Veduta atrio a doppia altezza Veduta atrio a doppia altezza
Veduta atrio a doppia altezza Veduta atrio a doppia altezza
Veduta atrio a doppia altezza Veduta atrio a doppia altezza
Veduta atrio a doppia altezza Veduta atrio a doppia altezza
Veduta dall'atrio a doppia altezza Veduta dall'atrio a doppia altezza
Pianta Quota  5.35 m. Pianta Quota 5.35 m.
Pianta Quota  8.55 m. Pianta Quota 8.55 m.
Prospetto Absidale Prospetto Absidale
Sezione Longitudinale Sezione Longitudinale
Veduta prospetto posteriore Veduta prospetto posteriore

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Molise
Titolare della ricerca: Fondazione Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Prov. Di Campobasso
Responsabile scientifico: Cinthia Benvenuto


Scheda redatta da
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Martina Massaro