Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

PALAZZO PER GLI UFFICI DELL'ENI

Scheda Opera

  • Sezione trasversale
  • Vista esterna
  • Facciata verso piazzale Mattei
  • Prospetto verso laghetto
  • Comune: Roma
  • Località: EUR
  • Denominazione: PALAZZO PER GLI UFFICI DELL'ENI
  • Indirizzo: Piazzale Enrico Mattei N. 1
  • Data: 1959 - 1962
  • Tipologia: Edifici per uffici
  • Autori principali: Marco Bacigalupo, Ugo Ratti
Descrizione

Il complesso ENI, situato nel quartiere EUR in Roma, si compone di un Palazzo per Uffici ed una mensa aziendale risolta mediante un corpo basso. Il Palazzo ENI, meglio noto come Palazzo di vetro, è la sede di ENI, Ente Nazionale Idrocarburi, e si trova all'estremità est del laghetto, in asse con esso, in piazzale Enrico Mattei. La concentrazione delle funzioni in un unico volume sviluppato in altezza, ha permesso di lasciare l’area a disposizione di traffico, parcheggi e verde.
Il Palazzo si sviluppa su una pianta rettangolare di 1200 mq e su un’altezza di 20 piani che si sommano al piano terreno e ad i due sotterranei. Gli ingressi sono due: una entrata di rappresentanza che conduce, attraverso un passaggio a ponte, direttamente al primo piano, mentre il movimento quotidiano dei dipendenti avviene attraverso un accesso al piano terreno. Il piano tipo è caratterizzato da spazi separati da semplici file di armadi e classificatori di altezza massima 1,10 m, dove trovano collocazione gli impiegati; soltanto di dirigenti sono chiusi in piccoli box completamente vetrati. L’edificio ospita una banca, l’ufficio turismo, parte del centro meccanografico al piano terra, una sala conferenze per 260 posti nel primo seminterrato, una biblioteca, l’ufficio per le pubbliche relazioni, l’ufficio stampa, servizi d’ordine ed amministrativi e il centro meccanografico al primo piano; il diciannovesimo piano ospita il bar, annessi servizi e foresteria, oltre che sale di consiglio e di riunione. Il ventesimo piano ospita gli uffici e le segreterie di direzione e presidenza. Al primo sotterraneo si trovano i servizi generali della Società (stampa, eliografia, archivi), al secondo sotterraneo le centrali per gli impianti. Le comunicazioni verticali sono assicurate da due ascensori a collegamento rapido, oltre che due montacarichi di servizio e due scale di sicurezza a tenuta di fumo, collocati alle due estremità dell’edificio per lasciare quanto più possibile la pianta libera.
L’edificio è a struttura metallica e cemento armato e ha una cubatura di 100.000 mc. Le testate sono irrigidite da pareti di calcestruzzo rivestite in travertino che svolgono funzione di controventatura. La facciata è di tipo continuo con strutture in alluminio e pannelli di cristallo, con finestre ad anta fissa e sistema di ventilazione e condizionamento artificiale. Sono state inoltre utilizzate soffittature fonoassorbenti, sottofondo galleggiante, sospensioni elastiche per le tubazioni e per i canali, antirombatura di tutti gli elementi di lamiera. I solai sono in calcestruzzo, gettati in casseri speciali e interamente recuperabili. I pavimenti sono in linoleum striato grigio posato a quadroni. Le pareti divisorie interne sono mobili, in alluminio e vetro per le divisioni trasparenti, in legno e stoffa per le divisioni opache e le pareti di servizio sono di tipo prefabbricato. L'edificio, considerato simbolo della "Roma economica" fu edificato tra il 1959 e il 1962, dagli architetti Marco Bacigalupo e Ugo Ratti, con progetto strutturale degli ingegneri Leo Finzi ed Edoardo Nova. L'edificio, alto 85,5 m è stato, dalla sua inaugurazione, l'edificio più alto della capitale dopo la Basilica di San Pietro in Vaticano, fino alla costruzione della Torre Eurosky di 155 metri e della vicina Torre Europarco di 120 metri.
Gli architetti Bacigalupo e Ratti sono incaricati di progettare i centri direzionali dell'ENI a Roma perché già impegnati nel progetto della sede milanese della compagnia. Le fondazioni sono ultimate nel marzo 1961 e l'edificio viene inaugurato nell'agosto 1962. Il progetto originale prevedeva sette-otto piani in più: il volume finale appare tronco e mal proporzionato (G. Ruspoli 1963). Agli inizi degli anni 2000 Jean Nouvel vince un concorso internazionale ad inviti per la ristrutturazione dell'edificio: il progetto, che prevede una riorganizzazione degli spazi interni e la costruzione di una seconda facciata che altera le proporzioni originali, non è ancora entrato nella fase costruttiva.

Info
  • Progetto: 1959 - 1960
  • Esecuzione: 1960 - 1962
  • Committente: ENI - Ente Nazionale Idrocarburi
  • Proprietà: Proprietà privata
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Marco Bacigalupo Progetto architettonico Progetto SI
Carlo Cestelli Guidi Progetto strutturale Progetto NO
Leo Finzi Progetto strutturale Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=43350 NO
Edoardo Nova Progetto strutturale Progetto NO
Ugo Ratti Progetto architettonico Progetto SI
  • Strutture: acciaio
  • Materiale di facciata: materiali lapidei, courtain-wall
  • Coperture: piana
  • Serramenti: alluminio e vetro
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Mediocre
  • Stato Coperture: Mediocre

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Il Palazzo si sviluppa su una pianta rettangolare di 1200 mq e su un’altezza di 20 piani che si sommano al piano terreno e ad i due sotterranei. Gli ingressi sono due: una entrata di rappresentanza che conduce, attraverso un passaggio a ponte, direttamente al primo piano, mentre il movimento quotidiano dei dipendenti avviene attraverso un accesso al piano terreno. Il piano tipo è caratterizzato da spazi separati da semplici file di armadi e classificatori di altezza massima 1,10 m, dove trovano collocazione gli impiegati; soltanto di dirigenti sono chiusi in piccoli box completamente vetrati. L’edificio ospita una banca, l’ufficio turismo, parte del centro meccanografico al piano terra, una sala conferenze per 260 posti nel primo seminterrato, una biblioteca, l’ufficio per le pubbliche relazioni, l’ufficio stampa, servizi d’ordine ed amministrativi e il centro meccanografico al primo piano; il diciannovesimo piano ospita il bar, annessi servizi e foresteria, oltre che sale di consiglio e di riunione. Il ventesimo piano ospita gli uffici e le segreterie di direzione e presidenza. Al primo sotterraneo si trovano i servizi generali della Società (stampa, eliografia, archivi), al secondo sotterraneo le centrali per gli impianti. Le comunicazioni verticali sono assicurate da due ascensori a collegamento rapido, oltre che due montacarichi di servizio e due scale di sicurezza a tenuta di fumo, collocati alle due estremità dell’edificio per lasciare quanto più possibile la pianta libera.
L’edificio è a struttura metallica e cemento armato e ha una cubatura di 100.000 mc. Le testate sono irrigidite da pareti di calcestruzzo rivestite in travertino che svolgono funzione di controventatura. La facciata è di tipo continuo con strutture in alluminio e pannelli di cristallo, con finestre ad anta fissa e sistema di ventilazione e condizionamento artificiale. Sono state inoltre utilizzate soffittature fonoassorbenti, sottofondo galleggiante, sospensioni elastiche per le tubazioni e per i canali, antirombatura di tutti gli elementi di lamiera. I solai sono in calcestruzzo, gettati in casseri speciali e interamente recuperabili. I pavimenti sono in linoleum striato grigio posato a quadroni. Le pareti divisorie interne sono mobili, in alluminio e vetro per le divisioni trasparenti, in legno e stoffa per le divisioni opache e le pareti di servizio sono di tipo prefabbricato. L'edificio, considerato simbolo della "Roma economica" fu edificato tra il 1959 e il 1962, dagli architetti Marco Bacigalupo e Ugo Ratti, con progetto strutturale degli ingegneri Leo Finzi ed Edoardo Nova. L'edificio, alto 85,5 m è stato, dalla sua inaugurazione, l'edificio più alto della capitale dopo la Basilica di San Pietro in Vaticano, fino alla costruzione della Torre Eurosky di 155 metri e della vicina Torre Europarco di 120 metri.
Gli architetti Bacigalupo e Ratti sono incaricati di progettare i centri direzionali dell'ENI a Roma perché già impegnati nel progetto della sede milanese della compagnia. Le fondazioni sono ultimate nel marzo 1961 e  l'edificio viene inaugurato nell'agosto 1962. Il progetto originale prevedeva sette-otto piani in più: il volume finale appare tronco e mal proporzionato (G. Ruspoli 1963). Agli inizi degli anni 2000 Jean Nouvel vince un concorso internazionale ad inviti per la ristrutturazione dell'edificio: il progetto, che prevede una riorganizzazione degli spazi interni e la costruzione di una seconda facciata che altera le proporzioni originali, non è ancora entrato nella fase costruttiva. 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

-

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Finzi Leonardo, Nova Edoardo 1962 Il Centro Direzionale all'EUR di Roma Acciaio n. 1 6-10 Si
Ruspoli Galeazzo 1963 Il lucido prisma del palazzo dell'Eni Capitolium n. 1 50-51 Si
1963 Uffici ENI a Roma. Marco Bacigalupo e Ugo Ratti architetti Edilizia moderna n. 79 17-28 Si
Marini Giuseppe Luigi (a cura di) 1966 Catalogo Bolaffi dell'architettura italiana 1963-1966 Bolaffi Torino 47 No
1966 Uffici ENI a Roma. Sistemazione degli interni Ottagono n. 2 41-45 Si
Bacigalupo Marco, Ratti Ugo (a cura di) 1976 Studio BR. Note sull'attività di progettazione architettonica ed urbanistica del gruppo professionale Milano No
De Guttry Irene 1978 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 78 No
Ippolito Achille Maria 1983 Roma EUR 83 Palombi 1983 60 No
Rossi Piero Ostilio 1984 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1984 (I ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 141 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco, Pellegrini Ettore 1988 Italia, gli ultimi trent'anni Zanichelli Bologna 331; Scheda n. 40 No
Rossi Piero Ostilio 1991 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991 (II ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 134 Si
Polano Sergio 1991 Guida all'architettura italiana del Novecento Electa Milano 454-455 No
Pavarini Stefano 1999 Riqualificazione Palazzo Uffici Eni. At Eur, Rome L'Arca n. 140 4-29 Si
Rossi Piero Ostilio 2000 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2000 (III ed.) Laterza Roma-Bari Scheda. n. 134 Si
De Guttry Irene 2001 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 78 No
Irace Fulvio 2001 Eur Abitare n. 408 136-141 No
Zordan Marcello 2006 L'architettura dell'acciaio in Italia Gangemi Roma 130-133 No
Muratore Giorgio 2007 Roma. Guida all'architettura L'Erma di Bretschneider Roma 278 No
Rossi Piero Ostilio 2012 Roma. Guida all'architettura moderna 1909-2011 (IV ed.) Laterza Roma-Bari Scheda n. 134 Si
Valeriani Enrico, Innamorati Francesco 2012 Eur. Quartiere di Architetture De Luca Roma 119 No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
ENI Archivio Storico ENI - Ente Nazionale Idrocarburi ENI - Ente Nazionale Idrocarburi, Castel Gandolfo (RM) Palazzo Uffici EUR, Roma
Fondo Bacigalupo e Ratti Marco Bacigalupo, Ugo Ratti CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Parma Palazzo Uffici Eni, Roma

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Sezione trasversale Sezione trasversale
Vista esterna Vista esterna
Facciata verso piazzale Mattei Facciata verso piazzale Mattei
Prospetto verso laghetto Prospetto verso laghetto

Criteri
1. L’edificio o l’opera di architettura è citata in almeno tre studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e/o internazionale.
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale,
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Università degli studi di Roma "Sapienza"
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 26/02/2025

Revisori:

Alberto Coppo 2021