Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CENTRO CONTABILE CAVAGNARI - CASSA DI RISPARMIO DI PARMA, AGENZIA 12

Scheda Opera

  • Veduta prospettica del complesso
  • Veduta dell’ingresso alla filiale bancaria con scalinata in marmo
  • Veduta della scalinata in marmo dell’ingresso alla filiale bancaria
  • Veduta prospettica della filiale bancaria
  • Veduta dell’edificio centrale
  • Veduta della corte dell’edificio centrale, con le grandi vetrate al piano terra scandite dal sistema di pilastri
  • Veduta delle coperture in rame, tra cui spicca l’originale geometria di quella della torre caveau
  • Veduta della corte dell’edificio centrale
  • Particolare della copertura della torre caveau
  • Veduta dei corpi scale e dei ballatoi sospesi
  • Particolare della composizione della facciata a pannelli prefabbricati
  • Veduta dell’edificio centrale, particolare della grande vetrata e della copertura curva in rame del fianco sinistro della struttura
  • Comune: Parma
  • Denominazione: CENTRO CONTABILE CAVAGNARI - CASSA DI RISPARMIO DI PARMA, AGENZIA 12
  • Indirizzo: Via La Spezia N. 138
  • Data: 1983 -
  • Tipologia: Istituti di credito e assicurativi
  • Autori principali: Vico Magistretti
Descrizione

Situato non lontano dal centro di Parma, il complesso si compone degli uffici e dei servizi centrali dell’istituto bancario, di un auditorium e di altri edifici destinati all’incontro e alla rappresentanza.
Il progetto è vincolato ad alcuni aspetti di carattere funzionale, ambientale e legati alla morfologia del sito. I primi pongono la necessità di connettere funzioni prettamente tecnologiche con altre di tipo amministrativo o di deposito. Il livello di falda nel sottosuolo ha imposto la scelta di una struttura totalmente fuori terra, utile a garantire il necessario comfort di permanenza nei posti di lavoro.
Il complesso risolve il primo tema disponendo le varie funzioni in volumi tra loro indipendenti tutti disposti intorno alle centrali.
Il corpo di fabbrica al centro è caratterizzato da una volumetria su pianta circolare, privata di una porzione per consentire l’accesso all’ampia piazza posta nel mezzo. Da quattro punti simmetrici rispetto all’asse di mezzeria in pianta, si dipartono altrettanti ballatoi aerei che conducono alle torri in cui sono situati i corpi scale. Questi ultimi collegano il centro di elaborazione dati alle altre funzioni satellite. Gli uffici sono invece collocati nei due edifici a tre piani a pianta quadrata, bucati al centro per ospitare ampi patii interni. Tra di essi si inserisce il centro di elaborazione dati che si distingue per la particolare copertura a cuspidi piramidali. Alle spalle del centro di elaborazione sorge l’edificio monopiano su pianta circolare (nella grande corte vetrata richiama gli spazi delle architetture tradizionali di campagna) che ospita l’auditorium e le aule con annessa area di ristorazione.
L’ultimo blocco scale collega il corpo centrale a un volume parallelepipedo che ospita la filiale bancaria. Completano la composizione “a corpi isolati”, i magazzini per gli stampati e il deposito economale, posti sul lato opposto rispetto agli uffici.
La composizione dei vari edifici, diversi per forma, è tenuta insieme dal disegno degli spazi verdi che dona unità e omogeneità all’intero complesso. Il verde è attraversato da una trama di percorsi che collegano in modo funzionale le diverse parti del lotto. La tridimensionalità degli spazi verdi, elemento peculiare dei progetti di Elena Balsari Berrone (a cui è affidato il progetto del verde), è cercata e resa attraverso il lieve movimento del terreno che si alza leggermente verso il centro del complesso.
Il complesso, come nell’analogo intervento dello stesso autore a Bologna, restituisce un’immagine di organismo tecnologico, conferita dall’uso di tamponamenti prefabbricati in cemento armato messi in opera secondo una stretta modularità, a cui si mescolano materiali tradizionali come il mattone faccia a vista e il marmo delle cornici.
Unitamente all’attenzione ambientale precedentemente vista, questo tema costruttivo, consente di vedere il centro come un’"infrastruttura a servizio dell’urbano", non solamente votata al soddisfacimento delle funzioni ma anche come elemento di riconoscibilità e qualificazione territoriale.

(Matteo Sintini, Margherita Merendino)

Info
  • Progetto: 1983 - 1985
  • Esecuzione: -
  • Committente: Cassa di Risparmio di Parma
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Centro Servizi della Cassa di Risparmio di Parma
  • Destinazione attuale: Filiale della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Elena Balsari Berrone Progetto del verde Progetto NO
Austin Italia Impresa esecutrice Esecuzione NO
Vico Magistretti Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://archivio.vicomagistretti.it/magistretti/ SI
  • Strutture: gabbia intelaiata in calcestruzzo armato
  • Materiale di facciata: marmo, pannelli prefabbricati con mattone a vista, vetro
  • Coperture: rame
  • Serramenti: vetro, alluminio
  • Stato Strutture: Ottimo
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Ottimo

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Il complesso risolve il primo tema disponendo le varie funzioni in volumi tra loro indipendenti tutti disposti intorno alle centrali. 
Il corpo di fabbrica al centro è caratterizzato da una volumetria su pianta circolare, privata di una porzione per consentire l’accesso all’ampia piazza posta nel mezzo. Da quattro punti simmetrici rispetto all’asse di mezzeria in pianta, si dipartono altrettanti ballatoi aerei che conducono alle torri in cui sono situati i corpi scale. Questi ultimi collegano il centro di elaborazione dati alle altre funzioni satellite. Gli uffici sono invece collocati nei due edifici a tre piani a pianta quadrata, bucati al centro per ospitare ampi patii interni. Tra di essi si inserisce il centro di elaborazione dati che si distingue per la particolare copertura a cuspidi piramidali. Alle spalle del centro di elaborazione sorge l’edificio monopiano su pianta circolare (nella grande corte vetrata richiama gli spazi delle architetture tradizionali di campagna)  che ospita l’auditorium e le aule con annessa area di ristorazione. 
L’ultimo blocco scale collega il corpo centrale a un volume parallelepipedo che ospita la filiale bancaria. Completano la composizione “a corpi isolati”, i magazzini per gli stampati e il deposito economale, posti sul lato opposto rispetto agli uffici.
La composizione dei vari edifici, diversi per forma, è tenuta insieme dal disegno degli spazi verdi che dona unità e omogeneità all’intero complesso. Il verde è attraversato da una trama di percorsi che collegano in modo funzionale le diverse parti del lotto. La tridimensionalità degli spazi verdi, elemento peculiare dei progetti di Elena Balsari Berrone (a cui è affidato il progetto del verde), è cercata e resa attraverso il lieve movimento del terreno che si alza leggermente verso il centro del complesso.
Il complesso, come nell’analogo intervento dello stesso autore a Bologna, restituisce un’immagine di organismo tecnologico, conferita dall’uso di tamponamenti prefabbricati in cemento armato messi in opera secondo una stretta modularità, a cui si mescolano materiali tradizionali come il mattone faccia a vista e il marmo delle cornici.
Unitamente all’attenzione ambientale precedentemente vista, questo tema costruttivo, consente di vedere il centro come  un’"infrastruttura a servizio dell’urbano", non solamente votata al soddisfacimento delle funzioni ma anche come elemento di riconoscibilità e qualificazione territoriale.

(Matteo Sintini, Margherita Merendino)

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Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. 
(tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 39
  • Particella: 2

Note

Magistretti, Vico, architetto, (Milano 1920 - Milano 2006) Figlio d’arte – il padre Pier Giulio fu un importante architetto degli anni venti e trenta – nel 1945 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Negli ultimi anni della guerra, rifugiato in Svizzera, incontra Adriano Olivetti ed Ernesto Nathan Rogers e nel 1946 partecipa al MSA. Tra il 1949 e il 1959 Magistretti lavora per INA-Casa, realizza la chiesa al QT8 e alcune residenze cittadine per la borghesia lombarda. Alla metà degli anni cinquanta risalgono i più significativi progetti il centro culturale a Rescaldina, la Torre al Parco e il palazzo per uffici in corso Europa a Milano. Gli anni sessanta segnano l’avvio della carriera di designer presto riconosciuta a livello internazionale. Tra gli altri suoi progetti sono: la sedia Carimate, le lampade Chimera ed Eclisse. Progetta poi una serie di residenze unifamiliari extraurbane (Casa Schubert, Casa Arosio, Casa Gardella ecc.). Dagli anni settanta fino al 2006, opere di design (Maralunga, Atollo, ecc.) e di architettura (Casa Muggia, edificio in piazza San Marco a Milano e scuola a San Daniele del Friuli ecc.) costellano il suo percorso progettuale. Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. (tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Sinopoli Nicola 1985 I materiali dell'architettura: vetro/glass Domus n. 655 26-30 No
Irace Fulvio 1987 Parma- Centro Servizi della Cassa di Risparmio Abitare n. 251 Milano 164 Si
1987 Come una grande macchina Ottagono n. 85 Milano 52-56 Si
Roda Riccardo 1989 Tecnocentri bancari Modulo n. 156 1338-1345 No
1991 Austin Italia: nasce il Gruppo BM Modulo n. 174 860 No
Irace Fulvio, Pasca Vanni 1999 Vico Magistretti. Architetto e designer Electa Milano 94-95 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio Vico Magistretti Vico Magistretti Fondazione Vico Magistretti, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta prospettica del complesso Veduta prospettica del complesso A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta dell’ingresso alla filiale bancaria con scalinata in marmo Veduta dell’ingresso alla filiale bancaria con scalinata in marmo A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta della scalinata in marmo dell’ingresso alla filiale bancaria Veduta della scalinata in marmo dell’ingresso alla filiale bancaria A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta prospettica della filiale bancaria Veduta prospettica della filiale bancaria A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta dell’edificio centrale Veduta dell’edificio centrale A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta della corte dell’edificio centrale, con le grandi vetrate al piano terra scandite dal sistema di pilastri Veduta della corte dell’edificio centrale, con le grandi vetrate al piano terra scandite dal sistema di pilastri A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta delle coperture in rame, tra cui spicca l’originale geometria di quella della torre caveau Veduta delle coperture in rame, tra cui spicca l’originale geometria di quella della torre caveau A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta della corte dell’edificio centrale Veduta della corte dell’edificio centrale A. Scardova. Courtesy IBC
Particolare della copertura della torre caveau Particolare della copertura della torre caveau A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta dei corpi scale e dei ballatoi sospesi Veduta dei corpi scale e dei ballatoi sospesi A. Scardova. Courtesy IBC
Particolare della composizione della facciata a pannelli prefabbricati Particolare della composizione della facciata a pannelli prefabbricati A. Scardova. Courtesy IBC
Veduta dell’edificio centrale, particolare della grande vetrata e della copertura curva in rame del fianco sinistro della struttura Veduta dell’edificio centrale, particolare della grande vetrata e della copertura curva in rame del fianco sinistro della struttura A. Scardova. Courtesy IBC

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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SIUSA - Vico Magistretti Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Vico Magistretti Visualizza
Enciclopedia Treccani - Vico Magistretti Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Vico Magistretti Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Margherita Merendino
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 21/01/2025

Revisori:

Stefano Setti