CASA A TRE APPARTAMENTI
Scheda Opera
- Comune: Ravenna
- Località: Marina Romea
- Denominazione: CASA A TRE APPARTAMENTI
- Indirizzo: Viale dei Pioppi N. 16
- Data: 1970 - 1972
- Tipologia: Abitazioni plurifamiliari
- Autori principali: Danilo Naglia
Descrizione
La casa, progettata a partire dal 1970 e realizzata in due anni, si colloca al centro di un isolato di forma allungata, raggiungibile mediante un percorso di collegamento che penetra all’interno del lotto.
Situata in un comparto residenziale nella località di Marina Romea, l'area è caratterizzata dalla presenza di dune sul littorale che impongono alla zona un preciso profilo altimetrico che ne costituisce l’elemento paesaggistico di maggior interesse.
Proprio questo caratteristica del contesto ha guidato la scelta di realizzare i 330 mq totali di superficie costruita, condensando le tre unità previste in modo da restituire un edificio il quanto più possibile compatto ed unitario, pur rispettando la richiesta di massima indipendenza dei tre appartamenti.
La casa, che sfrutta l'inclinazione naturale del terreno, si conforma principalmente seguendo il carattere longitudinale dell'area. La complessa articolazione degli ambienti in pianta e sezione, restituisce anche all'esterno una forma con un'importante connotazione plastica. Gli ingressi, le terrazze e il portico, appaiono scavati nella muratura e risultano accuratamente connessi sfruttando gli spazi di servizio per passare da una unità residenziale all'altra. Gli elementi di risalita ricompongono la frammentarietà delle piante. Posti al centro del complesso, rappresentano il margine all'unica sopraelevazione non dettata dall'andamento del terreno e rispondono alla funzione di definire la zona destinata al reparto notte. Il duplice trattamento di materiale dei prospetti, distingue in due fasce i vari livelli. A contatto con il suolo la finitura scelta è il cemento armato faccia a vista, che sale fino a lambire il davanzale delle finestre. Al di sopra, lunghi infissi lignei dipinti di bianco, si alternano al paramento murario intonacato di rosso. Questo basamento in cemento, insieme ad una fascia marcapiano poco sporgente, accentua anche il carattere di non complanarità del costruito ed enfatizza la disposizione sfalsata dei suoi volumi.
(Matteo Sintini ed Elia Serafini)
Info
- Progetto: 1970 -
- Esecuzione: - 1972
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: casa plurifamiliare
- Destinazione attuale: casa plurifamiliare
Autori
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: intonaco rosso e cemento armato faccia a vista
- Coperture: a padiglione
- Serramenti: lignei verniciati di bianco
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: RA/80
- Particella: 192
Note
Danilo Naglia (Ravenna 1928 - 2022) Nel 1957 si laurea con il massimo dei voti presso la Facoltà di Architettura di Venezia. I suoi studi eserciteranno una forte influenza sulla sua produzione, soprattutto grazie al contatto con figure quali Ignazio Gardella (docente di composizione architettonica) e Giovanni Astengo (docente di urbanistica). Dopo la laurea si iscrive all’ordine degli architetti della Provincia di Ravenna e proprio nel capoluogo romagnolo si concentra gran parte del suo lavoro. Inizia un’intensa collaborazione con l’amico universitario Gino Gamberini e altre collaborazioni di rilievo con Sandro Gatti, Giorgio Piani, Renzo Stumìa, Leonardo Cordone, Giuseppe Grossi e Roberto Raffoni. Naglia è considerato uno degli architetti più influenti e rappresentativi che abbia operato nell’area ravennate tra il 1960 ed il 1980, al pari di Gino Gamberini e Antonino Manzone, con i quali esso stesso collabora. Molto attivo nell’ambito pubblico, a lui si devono i progetti di diverse strutture scolastiche, ma anche di abitazioni private. Tra i suoi lavori più significativi: l’Hotel Bisanzio a Ravenna (1958), l’Istituto tecnico industriale Nullo Baldini a Ravenna (1961), Casa Ercolani (1962), la Colonia Città di Tirano a Milano Marittima (1966) e l’edificio di piazza Marsala a Ravenna (1981).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
1977 | Quattro realizzazioni di Danilo Naglia | L'Architettura. Cronache e storia n. 255 | 498-506 | Si | ||
Naglia Danilo | 1997 | Danilo Naglia. Architettura e progetto fra etica, memoria e ragione (libro) | Edizioni del Girasole | Ravenna | No | |
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No |
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 27/01/2023
Revisori:
Setti Stefano 2022