MONASTERO DEL CARMELO DI BONMOSCHETTO
Scheda Opera
- Comune: Sanremo
- Denominazione: MONASTERO DEL CARMELO DI BONMOSCHETTO
- Indirizzo: Via Padre Semeria N. 191
- Data: 1955 - 1958
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Studio Ponti Fornaroli Rosselli
Descrizione
Il monastero, situato sulle panoramiche alture della città in un luogo probabilmente scelto per le caratteristiche di isolamento e silenzio fondamentali per un ordine basato sulla spiritualità mistica e ascetica, è uno dei più felici esempi di architettura sacra contemporanea. Ponti attribuì a questo progetto un valore 'eccezionale' nella sua lunga e ricca carriera di architetto. Si tratta della prima di una serie di opere religiose dello stesso autore in cui la smaterializzazione dell'architettura raggiunge effetti particolarmente interessanti. L’edificio del convento è caratterizzato da una marcata simmetria, linee semplici ed essenziali e copertura a doppia falda. La chiesa, poco visibile dall’esterno, dove è indicata solo con una doppia vetrata stretta e lunga in vetrocemento con croci bianche, è protetta da un lungo muro dal tracciato irregolare e si apre inaspettata in un sagrato esterno. Una serie di setti murari orientati che sostengono il tetto, quasi fossero sottili quinte teatrali, consente a chi entra in chiesa di percepire la cortina come continua e immergersi in una dimensione di profondo raccoglimento e, al tempo stesso, crea un effetto di smaterializzazione delle pareti per chi si rivolge alla comunità dall’altare. Tra i setti murari si aprono, infatti, ampie vetrate che consentono la vista sul sagrato esterno e sul cielo. L’interno della chiesa è bianco con alcuni sapienti elementi di vetro blu, e racchiude diverse opere interessanti tra cui il dipinto della ‘Madonna della Misericordia’ e un pannello in smalto, eseguito da Romano Ruiz, che rappresenta le tappe fondamentali della vita del profeta Elia. Al centro del convento sia apre un chiostro il cui porticato ha, al posto delle colonne, semplici croci di legno. Il simbolismo della croce è ripetuto numerose volte in tutto il convento, dalle intelaiature delle finestre della chiesa alle inferriate delle finestre del convento.
Il lungo muro bianco, che ricorda le architetture mediterranee, è punteggiato da elementi in pietra che, nel progetto dell’autore, avrebbero dovuto accogliere piante rampicanti, infatti secondo Ponti “questa architettura ha bisogno del tempo e della pioggia e del sole e soprattutto del crescere degli alberi, delle erbe, dei rampicanti per essere quale è stata immaginata”. In realtà il “folto e invadente verde” previsto dai progettisti non è mai stato realizzato e il monastero spicca bianco sul fondo verde della collina. Attualmente il monastero ospita circa trenta suore dell’ordine delle monache Carmelitane Scalze e si compone di una parte conventuale di clausura, di una chiesa e spazi per la meditazione. Le monache hanno conservato l'arredo originario sia fisso (altare) sia mobile (le sedie sono disegnate dallo stesso Ponti).
Info
- Progetto: 1955 -
- Esecuzione: - 1958
- Tipologia Specifica: Monastero
- Proprietà: Nessuna opzione
- Destinazione originaria: monastero
- Destinazione attuale: monastero
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Antonio | Fornaroli | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Gio | Ponti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=20138 | NO |
Studio | Ponti Fornaroli Rosselli | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.gioponti.org/it/archivio/scheda-dell-opera/dd_161_6036/studio-ponti-fornaroli-rosselli-in-via-dezza | SI |
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti: D.M. 24 aprile 1985, n.143 Area del Monte Bignone e Alture della Valle Armea comprendente gli abitati antichi di Ceriana Bussana Vecchia Poggio Pigna di Sanremo e Seborga D.Lgs. 42/2004, art. 136
- Foglio Catastale: Fogli
- Particella: Parti
Codice ICCd | Ubicazione | Tipologia | Soggetto | Autore | Materia Tecnica | Stato di Conservazione | Restauri |
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Cappella, presbiterio | pittura | Romano Ruiz |
Note
Rilevanza storica; rilevanza in rapporto al contesto urbano; rilevanza in rapporto al contesto paesaggistico; rilevanza in rapporto al tipo edilizio; rilevanza in rapporto a materiali e tecniche costruttive; rilevanza in rapporto all'autore; rilevanza in rapporto al dibattito disciplinare e cultura; rilevanza in rapporto alla fortuna critica/ Non c'è alcuna ricerca di un rapporto con il tessuto circostante, all'epoca molto rarefatto in questa zona, bensì una naturale introversione trattandosi di un monastero di clausura. Secondo Ponti “questa architettura ha bisogno del tempo e della pioggia e del sole e soprattutto del crescere degli alberi, delle erbe, dei rampicanti per essere quale è stata immaginata”. In realtà il “folto e invadente verde” previsto dai progettisti non è mai stato realizzato e il monastero spicca bianco sul fondo verde della collina. Da ricordare la presenza dell'edificio, pensato come temporaneo, antistante il monastero/ costituisce elemento di un panorama - costituisce punto da cui si gode un panorama
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Gio Ponti | 1959 | Il Carmelo di Bonmoschetto, monastero delle Carmelitane scalze in San Remo | “Domus”, n. 361 | 12 - 19 | Si | |
1962 | ll Carmelo di Bonmoschetto, monastero delle Carmelitane scalze in San Remo | Domus n. 395 | 12-19 | No | ||
Fulvio Irace | 1988 | Gio Ponti, la casa italiana | Electa | Milano | 199 | Si |
Lisa licitra ponti | 1990 | Giò Ponti. L'opera | Leonardo | Milano | 200 | Si |
Sergio Polano, Marco Mulazzani (a cura di) | 1991 | Guida all'architettura italiana del secondo Novecento | Electa | Milano | 301 | Si |
Silvia Barisione, Matteo Fochessati, Gianni Franzone, Andrea Canziani (a cura di) | 2004 | Architetture in Liguria dagli anni venti agli anni cinquanta | Abitare Segesta Edizioni | Milano | 184 | Si |
Carlo Capponi | 2006 | Il monastero carmelitano di Sant’Elia, Sanremo (Imperia) 1957-1959, in Maria Antonietta Crippa, Carlo Capponi ( a cura di),Gio Ponti e l'architettura sacra | Silvana | Cinisello Balsamo | 136 - 147 | Si |
Giovanna Franco, Stefano Francesco Musso | 2016 | Architetture in Liguria dopo il 1945 | De Ferrari Editore | Genova | 432 | Si |
Sergio Pace | 2019 | Convento di Bonmoschetto Sanremo, 1957-1959, in Fulvio Irace, Maristella Casciato (a cura di), Gio ponti. Amare l'architettura | Forma | Milano | 200 -205 | Si |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Gio Ponti official website | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Gio Ponti | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Gio Ponti | Visualizza |
Fondo Archivistico Sistema Museale dell’Università di Parma - Gio Ponti | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Direzione Regionale per la LiguriaTitolare della ricerca: Università degli studi di Genova – Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Responsabile scientifico: Stefano Musso, Giovanna Franco
Scheda redatta da Lorenza Comino, Simona Lanzu
creata il 31/12/2009
ultima modifica il 13/03/2024
Revisori:
Mezzino Davide 2022
Luciano Antonino Scuderi 2022