Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ISTITUTO PEDAGOGICO SALESIANO - DON BOSCO

Scheda Opera

  • Pianta del piano primo
  • Foto d'epoca
  • Foto d'epoca
  • Foto d'epoca
  • Foto aerea
  • Comune: Roma
  • Località: Ponte Galeria - la Pisana
  • Denominazione: ISTITUTO PEDAGOGICO SALESIANO - DON BOSCO
  • Indirizzo: Via della Pisana N.1111
  • Data: -
  • Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
  • Autori principali: Studio Valle
Descrizione

L’Istituto è costituito da un complesso di edifici disposti su una vasta area con accesso da Via della Pisana, in prossimità del Grande Raccordo Anulare. Si tratta di un organismo architettonico omnicomprensivo con una serie di fabbricati inseriti in una zona di tipo rurale.
Su richiesta dell'ordine religioso, è stata creata una sorta di cittadella autonoma, sede della comunità salesiana, che da un lato favorisce, sia per la posizione che per la distribuzione, riservatezza e isolamento dal caos della città, ma dall’altro garantisce accoglienza e ospitalità ai visitatori esterni. Per ovviare a queste esigenze, il complesso, che ospita tutti i servizi necessari allo svolgimento delle attività interne, presenta anche ampi spazi collettivi. I vari corpi di fabbrica, suddivisi secondo le destinazioni d’uso, sono disposti in modo da seguirne l’andamento del terreno.
L' edificazione compremde circa novantamila metri cubi distribuiti nei seguenti edifici: tre corpi in linea, disposti secondo l’asse longitudinale nord-sud, per gli alloggi della comunità, del consiglio superiore e degli ospiti; due blocchi posti ortogonalmente ai precedenti per gli uffici della direzione, l’infermeria ed altri servizi; in prossimità dell’ingresso principale all’area, la chiesa e i locali annessi, la sala-conferenze, la portineria e la casa del custode. Tuttavia, dal punto di vista architettonico, l’organismo risulta, pur nella varietà delle funzioni, molto omogeneo e armonioso perché utilizza i medesimi caratteri tipologici e dimensionali, gli stessi materiali e le stesse cromie e soluzioni tecnologiche, come ad esempio i brise soleil metallici verticali che caratterizzano i fronti.
Tutti gli ambiti sono collegati tra loro da un sistema di passaggi a vari livelli e tra gli edifici vi sono ampie zone sistemate a verde e attrezzate per permettere il soggiorno all’aperto. Inoltre nel terreno circostante è ospitato un grande parco-giardino con campi sportivi e importanti alberature.
Merita un approfondimento la chiesa che, pur integrandosi perfettamente nel complesso e facendosi parte di esso, presenta una sua propria individualità al fine di sottolineare la funzionalità sacra. Il valore figurativo del volume è autonomo e ben riconoscibile rispetto a tutti gli altri, proprio per accentuarne il carattere iconico e simbolico.
La chiesa, infatti, è l’unico edificio in cui predomina la linea curva: il suo volume è rappresentato dal cilindro del presbiterio e dalla sagoma di una conchiglia. L’ingresso per i sacerdoti e i fedeli si trova all’interno del complesso, anche se vi è un accesso diretto per i visitatori dall’esterno: questo per garantire sia l'accoglienza, ma anche le esigenze di riservatezza della comunità.
Per questo motivo l’elemento connotativo che per primo è posto in risalto è la sagoma della conchiglia dell’aula dei fedeli, con la sua copertura a tenda realizzata con lastra di rame ossidato naturalmente. Questa copertura degradante, si contrappone alle altre che sono invece piane e a vari livelli. Nell’articolazione dei volumi che compongono l’edificio, spicca il grande elemento cilindrico del presbiterio, per la sua altezza accentuata. All’interno vi è l’altare per le concelebrazioni, mentre il tabernacolo è ospitato in un’appendice esterna del corpo della chiesa. Questo spazio sacro è illuminato da una luce zenitale che proviene da piccole cupole trasparenti. Per contrasto, l’aula dei fedeli ha un’illuminazione volutamente attenuata e filtrata, proveniente da fessure laterali delle pareti. In ultimo, il grande vano che risulta dall’intersezione dell’aula con quello del presbiterio è strutturalmente sorretto da pilastri in cemento armato che si prolungano e proiettano all’esterno come moderne guglie.
Il complesso non appartiene più all'Ordine dei Salesiani ed non è attualmente utilizzato (vedi nota).

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1967 -
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: complesso polifunzionale religioso
  • Destinazione attuale: indefinita
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Studio Valle Progetto architettonico Progetto SI
Cesare Valle Progetto architettonico Progetto NO
Gilberto Valle Progetto architettonico Progetto NO
Tommaso Valle Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: cortina di mattoni
  • Coperture: piana, mista
  • Serramenti: lignei e metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

													Array
(
    [id_opera] => 693
    [codice] => 9409
    [denominazione] => ISTITUTO PEDAGOGICO SALESIANO - DON BOSCO
    [regione] => Lazio
    [provincia] => Roma
    [comune] => Roma
    [localita] =>  Ponte Galeria - la Pisana
    [indirizzo] => Via della Pisana N.1111
    [id_categoria] => 1
    [id_tipologia] => 24
    [tipologia_specifica] => 
    [anno_inizio_progetto] => 
    [anno_fine_progetto] => 
    [anno_inizio_esecuzione] => 1967
    [anno_fine_esecuzione] => 
    [classificazione] => 
    [id_livello_scheda] => 0
    [codice_iccd] =>  
    [codice_benitutelati] => 
    [informazioni_architettoniche] => L’Istituto è costituito da un complesso di edifici disposti su una vasta area con accesso da Via della Pisana, in prossimità del Grande Raccordo Anulare. Si tratta di un organismo architettonico omnicomprensivo con una serie di fabbricati inseriti in una zona di tipo rurale. 
Su richiesta dell'ordine religioso, è stata creata una sorta di cittadella autonoma, sede della comunità salesiana, che da un lato favorisce, sia per la posizione che per la distribuzione, riservatezza e isolamento dal caos della città, ma dall’altro garantisce accoglienza e ospitalità ai visitatori esterni. Per ovviare a queste esigenze, il complesso, che ospita tutti i servizi necessari allo svolgimento delle attività interne, presenta anche ampi spazi collettivi. I vari corpi di fabbrica, suddivisi secondo le destinazioni d’uso, sono disposti in modo da seguirne l’andamento del terreno. 
L' edificazione compremde circa novantamila metri cubi distribuiti nei seguenti edifici: tre corpi in linea, disposti secondo l’asse longitudinale nord-sud, per gli alloggi della comunità, del consiglio superiore e degli ospiti; due blocchi posti ortogonalmente ai precedenti per gli uffici della direzione, l’infermeria ed altri servizi; in prossimità dell’ingresso principale all’area, la chiesa e i locali annessi, la sala-conferenze, la portineria e la casa del custode. Tuttavia, dal punto di vista architettonico, l’organismo risulta, pur nella varietà delle funzioni, molto omogeneo e armonioso perché utilizza i medesimi caratteri tipologici e dimensionali, gli stessi materiali e le stesse cromie e  soluzioni tecnologiche, come ad esempio i brise soleil  metallici verticali che caratterizzano i fronti.  
Tutti gli ambiti sono collegati tra loro da un sistema di passaggi a vari livelli e tra gli edifici vi sono ampie zone sistemate a verde e attrezzate per permettere il soggiorno all’aperto. Inoltre nel terreno circostante è  ospitato un grande parco-giardino con campi sportivi e importanti alberature. 
Merita un approfondimento la chiesa che, pur integrandosi perfettamente nel complesso e facendosi parte di esso, presenta una sua propria individualità al fine di sottolineare la funzionalità sacra. Il valore figurativo del volume è autonomo e ben riconoscibile rispetto a tutti gli altri, proprio per accentuarne il carattere iconico e simbolico. 
La chiesa, infatti, è l’unico edificio in cui predomina la linea curva: il suo volume è rappresentato dal cilindro del presbiterio e dalla sagoma di una conchiglia. L’ingresso per i sacerdoti e i fedeli si trova all’interno del complesso, anche se vi è un accesso diretto per i visitatori dall’esterno: questo per garantire sia l'accoglienza, ma anche le esigenze di riservatezza della comunità. 
Per questo motivo l’elemento connotativo che per primo è posto in risalto è la sagoma della conchiglia dell’aula dei fedeli, con la sua copertura a tenda realizzata con lastra di rame ossidato naturalmente. Questa copertura degradante, si contrappone alle altre che sono invece piane e a vari livelli. Nell’articolazione dei volumi che compongono l’edificio, spicca il grande elemento cilindrico del presbiterio, per la sua altezza accentuata. All’interno vi è l’altare per le concelebrazioni, mentre il tabernacolo è ospitato in un’appendice esterna del corpo della chiesa. Questo spazio sacro è illuminato da una luce zenitale che proviene da piccole cupole trasparenti. Per contrasto, l’aula dei fedeli ha un’illuminazione volutamente attenuata e filtrata, proveniente da fessure laterali delle pareti. In ultimo, il grande vano che risulta dall’intersezione dell’aula con quello del presbiterio è strutturalmente sorretto da pilastri in cemento armato che si prolungano e proiettano all’esterno come moderne guglie.
Il complesso non appartiene più all'Ordine dei Salesiani ed non è attualmente utilizzato (vedi nota).
    [committente] => 
    [foglio_catastale] => 
    [particella] => 
    [strutture] => cemento armato
    [id_stato_struttura] => 2
    [materiale_facciata] => cortina di mattoni
    [id_stato_facciata] => 2
    [coperture] => piana, mista
    [id_stato_coperture] => 2
    [serramenti] => lignei e metallici
    [id_stato_serramenti] => 2
    [destinazione_originaria] => complesso polifunzionale religioso 
    [destinazione_attuale] => indefinita
    [trasformazioni] => 
    [id_tipo_proprieta] => 6
    [specifiche_proprieta] => 
    [id_tipo_provvedimento] => 1
    [data_provvedimento] => 
    [riferimento_normativo] => 
    [altri_provvedimenti] => PRG Carta per la Qualità - cod. 9409
    [vincolo] => 0
    [note] => La Casa generalizia fu messa all’asta nel 2014, a seguito di una causa tra gli eredi del costruttore Gerini e i Salesiani ai quali egli aveva donato i terreni. I diversi tentativi di vendita sono andati a vuoto e la struttura era già da tempo trasformata in una casa per ferie. Nel 2017, persa la causa, l'Ordine religioso ha ceduto la proprietà per colmare il debito assunto.  Attualmente non si hanno notizie della sua destinazione d'uso.
Tra il 2007 e il 2010 sono stai aggiunti molti pannelli fotovoltaici sulle coperture.
Non è  stato possibile accedere al complesso per effettuare una ricognizione sullo stato di conservazione e una campagna fotografica.
    [denominazione_aggregato] => 
    [latitude] => 41.849392
    [longitude] => 12.371539
    [score] => 1
    [id_user] => 0
    [status] => 1
    [date_add] => 2012-12-31 00:00:00
    [date_upd] => 2023-02-02 13:28:46
    [categoria] => A. Opera di eccellenza
    [tipologia] => Edifici per attività assistenziali e spirituali
    [proprieta] => Proprietà privata
    [cat_autori] =>  Studio Valle
    [id_regione] => 10
)
1
												
  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti: PRG Carta per la Qualità - cod. 9409
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

La Casa generalizia fu messa all’asta nel 2014, a seguito di una causa tra gli eredi del costruttore Gerini e i Salesiani ai quali egli aveva donato i terreni. I diversi tentativi di vendita sono andati a vuoto e la struttura era già da tempo trasformata in una casa per ferie. Nel 2017, persa la causa, l'Ordine religioso ha ceduto la proprietà per colmare il debito assunto. Attualmente non si hanno notizie della sua destinazione d'uso. Tra il 2007 e il 2010 sono stai aggiunti molti pannelli fotovoltaici sulle coperture. Non è stato possibile accedere al complesso per effettuare una ricognizione sullo stato di conservazione e una campagna fotografica.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1974 Costruire n.81-82 Si
De Guttry Irene 1978 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca 101 Si
Sgarbi Vittorio 1991 Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori. Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri Bompiani Milano 254 No
De Guttry Irene 2001 Guida di Roma moderna dal 1870 ad oggi De Luca Roma 101 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Pianta del piano primo Pianta del piano primo Archivio QART (2003)
Foto d'epoca Foto d'epoca Archivio QART (2003)
Foto d'epoca Foto d'epoca Archivio QART (2003)
Foto d'epoca Foto d'epoca Archivio QART (2003)
Foto aerea Foto aerea Google Earth 2022

Criteri
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGCC - Segretariato Regionale per il Lazio
Titolare della ricerca: Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Architettura e Progetto
Responsabile scientifico: Piero Ostilio Rossi


Scheda redatta da Qart - Laboratorio per lo Studio di Roma Contemporanea
creata il 31/12/2012
ultima modifica il 02/02/2023

Revisori:

Martina Fiorucci 2022