MAGAZZINO IN FERRO-CEMENTO

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    [informazioni_architettoniche] => Il piccolo magazzino dall'originale profilo ondulato, costruito in un terreno di proprietà dell’impresa “Nervi & Bartoli” è la prima opera ideata da Pier Luigi Nervi con l’impiego sperimentale del nuovo materiale da lui inventato, il ferrocemento; inoltre costituisce una preziosa testimonianza storica poiché unico superstite di una serie di edifici prefabbricati appartenuti all'impresa fondata nel 1932 dall'ingegnere Nervi. Il padiglione è lungo 21 m e largo la metà e rappresentò l'occasione per sperimentare le potenzialità della combinazione tra calcestruzzo e tondini di acciaio, che Nervi ha totalmente trasformato nelle proporzioni rispetto al classico cemento armato. 

I lavori iniziarono poco dopo la liberazione di Roma da parte delle truppe alleate; l'8 settembre 1943 Nervi chiuse l'impresa per non essere costretto a collaborare con gli invasori nazisti, ma successivamente, dopo alcuni mesi di inattività coatta a causa della guerra, richiamò i suoi fidati operai per realizzare a mano questo piccolo capolavoro d’ingegneria Made in Italy. L'innovativo uso del ferro cemento, materiale resistente ed elastico allo stesso tempo, ha permesso a Nervi di affrontare i problemi strutturali dovuti al peso dei materiali, ma riuscendo a garantire all’edificio uno slancio verticale e un’immagine gradevole; le morbide linee ondulate delle pareti e del tetto sono state ottenute in modo facile e in economia: dopo aver piegato su sagome di legno le sottili reti di armatura, queste sono state legate a delle barre più spesse disposte in verticale lungo il perimetro e poi, a mano con la cazzuola, è stato spalmato il conglomerato di cemento fino a riempire le reti. Le pareti sono spesse appena 3 centimetri, ma la resistenza è assicurata dalla forma, che aumenta l'inerzia grazie alla sagomatura ad onda.

Ad aprile 1945 Nervi brevettò il sistema costruttivo adoperato nel magazzino della Magliana: il ferrocemento sarà impiegato in tutti i suoi capolavori successivi, dal Salone dell'Automobile di Torino al Palazzetto dello Sport a Roma, fino all'Aula delle Udienze Pontificie in Vaticano. Nel 2013 è stato realizzato un intervento di restauro del padiglione nell'ambito del progetto SIXXI – XX Century Structural Engineering: The Italian Contribution (Erc Adv Grant). L'intervento è stato coordinato da Sergio Poretti e Tullia Iori (Università di Roma Tor Vergata), con la collaborazione dell'impresa SAGI (Roma) e di Italcementi Group (Bergamo). L'edificio è stato posto sotto tutela dal 2016. 
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