Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINI INA-CASA - PRIMO LOTTO

Scheda Opera

  • Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara
  • Dettaglio facciata del fabbricato su via Lucia da Narni Beata, condomini INA-Casa, Ferrara
  • Dettaglio finestrature su scalinata d'ingresso laterale, quartiere INA-Casa, Ferrara
  • Scalinata d'ingresso laterale, quartiere INA-Casa, Ferrara
  • Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara
  • Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara
  • Vista retro di blocco a schiera da via Isabella d'Este, condomini INA-Casa, Ferrara
  • Dettaglio di facciata principale su via Fulvio Testi, condomini INA-Casa, Ferrara
  • Facciata di fabbricato in affaccio su via Fulvio Testi, condomini INA-Casa, Ferrara
  • Vista d'insieme su incrocio di via Azzo Novello e via Isabella d'Este  Condomini INA-Casa, Ferrara
  • Fabbricato su via Lucia da Narni Beata, condomini INA-Casa, Ferrara
  • Blocco a schiera su incrocio di via Isabella d'Este con via Fulvio Testi. Condomini INA-Casa, Ferrara
  • Sistemazione fabbricati A – B1 – B2 – B3 – scala 1:200 (1953)
  • Insieme di prospetti su viale alberato
  • Piante, prospetti e sezione del fabbricato A – scala 1:100 (1953)
  • Pianta piano tipo del fabbricato B1 – scala 1:50 (1953)
  • Prospetto sul giardino del fabbricato B2 – scala 1:100 (1953)
  • Pianta del piano cantine e piano tipo del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953)
  • Prospetti del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953)
  • Fianchi e sezione A-B del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953)
  • Comune: Ferrara
  • Denominazione: CONDOMINI INA-CASA - PRIMO LOTTO
  • Indirizzo: Viale XXV Aprile, Contrada del Mirasole
  • Data: 1953 - 1956
  • Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
  • Autori principali: Gaetano Minnucci
Descrizione

In occasione dell’elaborazione del nuovo Piano regolatore generale, venne progettato il quartiere Arianuova (1949-51) nella parte nord occidentale dell’addizione erculea, in quegli anni ancora non urbanizzata sebbene interna al recinto urbano. Lungo il lato settentrionale della "spina verde" – l’attuale viale XXV aprile – disposta al centro del quartiere alla cui estremità avrebbe trovato spazio la chiesa, l’Istituto autonomo per le case popolari della provincia di Ferrara incaricò Gaetano Minnucci, Francesco Santini, Giovanni Michelucci, Luigi Ciarlini e Giuseppe Cuccia di progettare 17 fabbricati (205 alloggi, vani 1016) di edilizia popolare.
I progetti dei primi tre lotti prevedevano la costruzione dai tre ai cinque edifici ciascuno e furono redatti nel 1953 ottenendo il nulla osta della commissione di edilità il 1 aprile 1953 e il permesso di costruire il 15 febbraio 1955. Il primo lotto, affidato a Minnucci, è definito da via Isabella d’Este, via Beata Lucia da Narni, viale XXV aprile e contrada del Mirasole; il secondo, affidato a Santini, da via Isabella d’Este, contrada del Mirasole, viale XXV aprile e via Fulvio Testi; il terzo, progettato da Michelucci, da via Orlando Furioso, contrada del Mirasole, via Isabella d’Este e via Fulvio Testi comprendendo però anche l’edificio che sarebbe sorto sul lato opposto di contrada del Mirasole. I successivi tre lotti furono affidati a Luigi Ciarlini (IV lotto e centro sociale), a Francesco Santini (V lotto) e a Giuseppe Cuccia (VI lotto).
Il progetto di Minnucci per il primo lotto, relativo a cinque edifici, di cui solo tre vennero realizzati, rispettava le indicazioni fornite dal piano del quartiere: alle tre stecche parallele di edifici a tre piani disposti con orientamento nord-sud, il progetto prevedeva anche i due edifici non realizzati di due piani – con il piano terra completamente libero per mantenere, da un lato, la continuità visiva della quinta edilizia lungo la «spina verde» mentre dall’altro permettevano il facile accesso al giardino retrostante. Furono realizzati un totale di 42 appartamenti da 3,5 vani ai 6. I prospetti degli edifici, dai quali emergevano i corpi dei vani scala caratterizzati da un arretramento del volume rispetto alla facciata e da una finitura intonacata, erano altrimenti in mattoni con una fascia basamentale in pietra. Gli edifici ottennero l’abitabilità nel giugno 1956.

(Matteo Cassani Simonetti)

Info
  • Progetto: 1953 - 1955
  • Esecuzione: 1955 - 1956
  • Committente: Gestione Ina Casa
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: abitazioni
  • Destinazione attuale: abitazioni
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Gaetano Minnucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33342 SI
  • Strutture: telaio in cemento armato
  • Materiale di facciata: mattoni
  • Coperture: a falda con tegole
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Mediocre

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I progetti dei primi tre lotti prevedevano la costruzione dai tre ai cinque edifici ciascuno e furono redatti nel 1953 ottenendo il nulla osta della commissione di edilità il 1 aprile 1953 e il permesso di costruire il 15 febbraio 1955. Il primo lotto, affidato a Minnucci, è definito da via Isabella d’Este, via Beata Lucia da Narni, viale XXV aprile e contrada del Mirasole; il secondo, affidato a Santini, da via Isabella d’Este, contrada del Mirasole, viale XXV aprile e via Fulvio Testi; il terzo, progettato da Michelucci, da via Orlando Furioso, contrada del Mirasole, via Isabella d’Este e via Fulvio Testi comprendendo però anche l’edificio che sarebbe sorto sul lato opposto di contrada del Mirasole. I successivi tre lotti furono affidati a Luigi Ciarlini (IV lotto e centro sociale), a Francesco Santini (V lotto) e a Giuseppe Cuccia (VI lotto).
Il progetto di Minnucci per il primo lotto, relativo a cinque edifici, di cui solo tre vennero realizzati, rispettava le indicazioni fornite dal piano del quartiere: alle tre stecche parallele di edifici a tre piani disposti con orientamento nord-sud, il progetto prevedeva anche i due edifici non realizzati di due piani – con il piano terra completamente libero per mantenere, da un lato, la continuità visiva della quinta edilizia lungo la «spina verde» mentre dall’altro permettevano il facile accesso al giardino retrostante. Furono realizzati un totale di 42 appartamenti da 3,5 vani ai 6. I prospetti degli edifici, dai quali emergevano i corpi dei vani scala caratterizzati da un arretramento del volume rispetto alla facciata e da una finitura intonacata, erano altrimenti in mattoni con una fascia basamentale in pietra. Gli edifici ottennero l’abitabilità nel giugno 1956.

(Matteo Cassani Simonetti)


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 In questo periodo inizia la sua carriera accademica dapprima come assistente volontario, poi incaricato alla cattedra di Composizione architettonica dell'architetto Arnaldo Foschini. Consegue poi l'abilitazione all'esercizio della libera docenza dell'Architettura tecnica e assume il ruolo di professore incaricato alla cattedra di Impianti tecnici alla facoltà di Architettura di Roma. Dal 1939 al 1962 è nominato professore ordinario di Elementi costruttivi presso la facoltà di Architettura di Roma. Nel 1962 gli viene conferita la medaglia d'oro dal Ministero della pubblica istruzione quale benemerito della Scuola della cultura e dell'arte.
 La sua esperienza progettuale si basa sulla scienza delle costruzioni e sulla conoscenza dei nuovi materiali che il mercato gli offre. Nelle sue opere Minnucci unisce estetica e tecnologia; egli riesce a fondere sapientemente tecnica e funzionalità, una perfetta integrazione tra forma e struttura. Gli edifici degli anni Trenta ne sono la prova come: il dopolavoro destinato al Circolo del littorio e la casermetta destinata alla legione universitaria. Queste idee architettoniche vengono confermate nelle opere successive come la Casa Gil a Montesacro, il Collegio navale Gil a Brindisi e il Palazzo degli uffici all'Eur.
Dopo l'interruzione causata dalla guerra, l'attività progettuale riprese negli anni Cinquanta con grande impulso. Il campo di progettazione spaziava dai Piani regolatori, come quello all'Argentario o di Vasto in Abruzzo, ai quartieri Cep e case Ina-casa a Palombina Nuova Ancona, alle centrali elettriche di Nazzano e Castel Giubileo sul Tevere. Negli anni Sessanta Minnucci progetta il Ministero della marina mercantile all'Eur, l'ospedale di lungodegenza dell'Università Cattolica a Roma, la filiale di Fabriano della Banca popolare di Ancona. 
Le sue principali pubblicazioni sono: L'abitazione moderna popolare nell'architettura contemporanea olandese (1926); Scuole, Hoepli editore (1936); rubrica sulla rivista "L'Ingegnere" (1929-1935). 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Gaetano Minnucci (Macerata, 1896 - Roma, 1980) Nel 1920 si laurea alla Regia Scuola di applicazione per gli ingegneri. Con Luigi Piccinato fonda il Gur (Gruppo urbanisti romani), in cui verranno elaborati i Piani regolatori di Padova e Brescia e il Programma urbanistico di Roma. Partecipa alla costituzione del Miar (Movimento italiano architettura razionale) dove con Adalberto Libera organizza la prima Esposizione italiana di architettura razionale. Tra il 1932 e il 1935 è addetto alla direzione dei lavori della città universitaria di Roma come segretario dell'architetto capo Marcello Piacentini, con l'incarico di studiare l'acustica dell'aula magna e di ricercare l'applicazione di nuovi materiali da costruzione.
 In questo periodo inizia la sua carriera accademica dapprima come assistente volontario, poi incaricato alla cattedra di Composizione architettonica dell'architetto Arnaldo Foschini. Consegue poi l'abilitazione all'esercizio della libera docenza dell'Architettura tecnica e assume il ruolo di professore incaricato alla cattedra di Impianti tecnici alla facoltà di Architettura di Roma. Dal 1939 al 1962 è nominato professore ordinario di Elementi costruttivi presso la facoltà di Architettura di Roma. Nel 1962 gli viene conferita la medaglia d'oro dal Ministero della pubblica istruzione quale benemerito della Scuola della cultura e dell'arte.
 La sua esperienza progettuale si basa sulla scienza delle costruzioni e sulla conoscenza dei nuovi materiali che il mercato gli offre. Nelle sue opere Minnucci unisce estetica e tecnologia; egli riesce a fondere sapientemente tecnica e funzionalità, una perfetta integrazione tra forma e struttura. Gli edifici degli anni Trenta ne sono la prova come: il dopolavoro destinato al Circolo del littorio e la casermetta destinata alla legione universitaria. Queste idee architettoniche vengono confermate nelle opere successive come la Casa Gil a Montesacro, il Collegio navale Gil a Brindisi e il Palazzo degli uffici all'Eur.
Dopo l'interruzione causata dalla guerra, l'attività progettuale riprese negli anni Cinquanta con grande impulso. Il campo di progettazione spaziava dai Piani regolatori, come quello all'Argentario o di Vasto in Abruzzo, ai quartieri Cep e case Ina-casa a Palombina Nuova Ancona, alle centrali elettriche di Nazzano e Castel Giubileo sul Tevere. Negli anni Sessanta Minnucci progetta il Ministero della marina mercantile all'Eur, l'ospedale di lungodegenza dell'Università Cattolica a Roma, la filiale di Fabriano della Banca popolare di Ancona. 
Le sue principali pubblicazioni sono: L'abitazione moderna popolare nell'architettura contemporanea olandese (1926); Scuole, Hoepli editore (1936); rubrica sulla rivista "L'Ingegnere" (1929-1935). (da http://architetti.san.beniculturali.it/web/architetti/)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Scardino Lucio 1995 Itinerari di Ferrara moderna Alinea editrice Firenze 149 Si
Marchigiani Elena 2001 Costruire le forme della città. L’Ina-Casa a Ferrara, in Di Biagi Paola (a cura di), La grande ricostruzione. Il piano Ina-Casa e l’Italia degli anni cinquanta Donzelli Roma 385-386 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio facciata del fabbricato su via Lucia da Narni Beata, condomini INA-Casa, Ferrara Dettaglio facciata del fabbricato su via Lucia da Narni Beata, condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio finestrature su scalinata d'ingresso laterale, quartiere INA-Casa, Ferrara Dettaglio finestrature su scalinata d'ingresso laterale, quartiere INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Scalinata d'ingresso laterale, quartiere INA-Casa, Ferrara Scalinata d'ingresso laterale, quartiere INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara Blocco residenziale a schiera, quartiere INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Vista retro di blocco a schiera da via Isabella d'Este, condomini INA-Casa, Ferrara Vista retro di blocco a schiera da via Isabella d'Este, condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio di facciata principale su via Fulvio Testi, condomini INA-Casa, Ferrara Dettaglio di facciata principale su via Fulvio Testi, condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Facciata di fabbricato in affaccio su via Fulvio Testi, condomini INA-Casa, Ferrara Facciata di fabbricato in affaccio su via Fulvio Testi, condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Vista d'insieme su incrocio di via Azzo Novello e via Isabella d'Este  Condomini INA-Casa, Ferrara Vista d'insieme su incrocio di via Azzo Novello e via Isabella d'Este Condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Fabbricato su via Lucia da Narni Beata, condomini INA-Casa, Ferrara Fabbricato su via Lucia da Narni Beata, condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Blocco a schiera su incrocio di via Isabella d'Este con via Fulvio Testi. Condomini INA-Casa, Ferrara Blocco a schiera su incrocio di via Isabella d'Este con via Fulvio Testi. Condomini INA-Casa, Ferrara A. Scardova. Courtesy IBC
Sistemazione fabbricati A – B1 – B2 – B3 – scala 1:200 (1953) Sistemazione fabbricati A – B1 – B2 – B3 – scala 1:200 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara
Insieme di prospetti su viale alberato Insieme di prospetti su viale alberato Archivio Storico del Comune di Ferrara
Piante, prospetti e sezione del fabbricato A – scala 1:100 (1953) Piante, prospetti e sezione del fabbricato A – scala 1:100 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara
Pianta piano tipo del fabbricato B1 – scala 1:50 (1953) Pianta piano tipo del fabbricato B1 – scala 1:50 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara
Prospetto sul giardino del fabbricato B2 – scala 1:100 (1953) Prospetto sul giardino del fabbricato B2 – scala 1:100 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara
Pianta del piano cantine e piano tipo del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953) Pianta del piano cantine e piano tipo del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara
Prospetti del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953) Prospetti del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara
Fianchi e sezione A-B del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953) Fianchi e sezione A-B del fabbricato B3 – scala 1:100 (1953) Archivio Storico del Comune di Ferrara

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SAN Archivi degli Architetti - Gaetano Minnucci Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Gaetano Minnucci Visualizza
Enciclopedia Treccani - Gaetano Minnucci Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Cassani Simonetti
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 30/04/2024

Revisori:

Stefano Setti