CONDOMINI INA-CASA - PRIMO LOTTO
Scheda Opera
- Comune: Ferrara
- Denominazione: CONDOMINI INA-CASA - PRIMO LOTTO
- Indirizzo: Viale XXV Aprile, Contrada del Mirasole
- Data: 1953 - 1956
- Tipologia: Edilizia residenziale pubblica
- Autori principali: Gaetano Minnucci
Descrizione
In occasione dell’elaborazione del nuovo Piano regolatore generale, venne progettato il quartiere Arianuova (1949-51) nella parte nord occidentale dell’addizione erculea, in quegli anni ancora non urbanizzata sebbene interna al recinto urbano. Lungo il lato settentrionale della "spina verde" – l’attuale viale XXV aprile – disposta al centro del quartiere alla cui estremità avrebbe trovato spazio la chiesa, l’Istituto autonomo per le case popolari della provincia di Ferrara incaricò Gaetano Minnucci, Francesco Santini, Giovanni Michelucci, Luigi Ciarlini e Giuseppe Cuccia di progettare 17 fabbricati (205 alloggi, vani 1016) di edilizia popolare.
I progetti dei primi tre lotti prevedevano la costruzione dai tre ai cinque edifici ciascuno e furono redatti nel 1953 ottenendo il nulla osta della commissione di edilità il 1 aprile 1953 e il permesso di costruire il 15 febbraio 1955. Il primo lotto, affidato a Minnucci, è definito da via Isabella d’Este, via Beata Lucia da Narni, viale XXV aprile e contrada del Mirasole; il secondo, affidato a Santini, da via Isabella d’Este, contrada del Mirasole, viale XXV aprile e via Fulvio Testi; il terzo, progettato da Michelucci, da via Orlando Furioso, contrada del Mirasole, via Isabella d’Este e via Fulvio Testi comprendendo però anche l’edificio che sarebbe sorto sul lato opposto di contrada del Mirasole. I successivi tre lotti furono affidati a Luigi Ciarlini (IV lotto e centro sociale), a Francesco Santini (V lotto) e a Giuseppe Cuccia (VI lotto).
Il progetto di Minnucci per il primo lotto, relativo a cinque edifici, di cui solo tre vennero realizzati, rispettava le indicazioni fornite dal piano del quartiere: alle tre stecche parallele di edifici a tre piani disposti con orientamento nord-sud, il progetto prevedeva anche i due edifici non realizzati di due piani – con il piano terra completamente libero per mantenere, da un lato, la continuità visiva della quinta edilizia lungo la «spina verde» mentre dall’altro permettevano il facile accesso al giardino retrostante. Furono realizzati un totale di 42 appartamenti da 3,5 vani ai 6. I prospetti degli edifici, dai quali emergevano i corpi dei vani scala caratterizzati da un arretramento del volume rispetto alla facciata e da una finitura intonacata, erano altrimenti in mattoni con una fascia basamentale in pietra. Gli edifici ottennero l’abitabilità nel giugno 1956.
(Matteo Cassani Simonetti)
Info
- Progetto: 1953 - 1955
- Esecuzione: 1955 - 1956
- Committente: Gestione Ina Casa
- Proprietà: Proprietà pubblica
- Destinazione originaria: abitazioni
- Destinazione attuale: abitazioni
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Gaetano | Minnucci | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=33342 | SI |
- Strutture: telaio in cemento armato
- Materiale di facciata: mattoni
- Coperture: a falda con tegole
- Serramenti: legno
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Mediocre
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Gaetano Minnucci (Macerata, 1896 - Roma, 1980) Nel 1920 si laurea alla Regia Scuola di applicazione per gli ingegneri. Con Luigi Piccinato fonda il Gur (Gruppo urbanisti romani), in cui verranno elaborati i Piani regolatori di Padova e Brescia e il Programma urbanistico di Roma. Partecipa alla costituzione del Miar (Movimento italiano architettura razionale) dove con Adalberto Libera organizza la prima Esposizione italiana di architettura razionale. Tra il 1932 e il 1935 è addetto alla direzione dei lavori della città universitaria di Roma come segretario dell'architetto capo Marcello Piacentini, con l'incarico di studiare l'acustica dell'aula magna e di ricercare l'applicazione di nuovi materiali da costruzione. In questo periodo inizia la sua carriera accademica dapprima come assistente volontario, poi incaricato alla cattedra di Composizione architettonica dell'architetto Arnaldo Foschini. Consegue poi l'abilitazione all'esercizio della libera docenza dell'Architettura tecnica e assume il ruolo di professore incaricato alla cattedra di Impianti tecnici alla facoltà di Architettura di Roma. Dal 1939 al 1962 è nominato professore ordinario di Elementi costruttivi presso la facoltà di Architettura di Roma. Nel 1962 gli viene conferita la medaglia d'oro dal Ministero della pubblica istruzione quale benemerito della Scuola della cultura e dell'arte. La sua esperienza progettuale si basa sulla scienza delle costruzioni e sulla conoscenza dei nuovi materiali che il mercato gli offre. Nelle sue opere Minnucci unisce estetica e tecnologia; egli riesce a fondere sapientemente tecnica e funzionalità, una perfetta integrazione tra forma e struttura. Gli edifici degli anni Trenta ne sono la prova come: il dopolavoro destinato al Circolo del littorio e la casermetta destinata alla legione universitaria. Queste idee architettoniche vengono confermate nelle opere successive come la Casa Gil a Montesacro, il Collegio navale Gil a Brindisi e il Palazzo degli uffici all'Eur. Dopo l'interruzione causata dalla guerra, l'attività progettuale riprese negli anni Cinquanta con grande impulso. Il campo di progettazione spaziava dai Piani regolatori, come quello all'Argentario o di Vasto in Abruzzo, ai quartieri Cep e case Ina-casa a Palombina Nuova Ancona, alle centrali elettriche di Nazzano e Castel Giubileo sul Tevere. Negli anni Sessanta Minnucci progetta il Ministero della marina mercantile all'Eur, l'ospedale di lungodegenza dell'Università Cattolica a Roma, la filiale di Fabriano della Banca popolare di Ancona. Le sue principali pubblicazioni sono: L'abitazione moderna popolare nell'architettura contemporanea olandese (1926); Scuole, Hoepli editore (1936); rubrica sulla rivista "L'Ingegnere" (1929-1935). (da http://architetti.san.beniculturali.it/web/architetti/)
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Scardino Lucio | 1995 | Itinerari di Ferrara moderna | Alinea editrice | Firenze | 149 | Si |
Marchigiani Elena | 2001 | Costruire le forme della città. L’Ina-Casa a Ferrara, in Di Biagi Paola (a cura di), La grande ricostruzione. Il piano Ina-Casa e l’Italia degli anni cinquanta | Donzelli | Roma | 385-386 | No |
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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SAN Archivi degli Architetti - Gaetano Minnucci | Visualizza |
Dizionario biografico degli Italiani - Gaetano Minnucci | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Gaetano Minnucci | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Cassani Simonetti
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 22/01/2025
Revisori:
Stefano Setti