Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

ISTITUTO TECNICO FERMO CORNI

Scheda Opera

  • Veduta aerea di largo Corsica oggi Largo Moro
  • Vista dell'edificio da Largo Aldo Moro
  • Vista dell'edificio dal lato retrostante
  • Pianta del terzo stralcio delle opere con il volume dell'aula magna poi non realizzato
  • Stato attuale
  • Stato attuale
  • Il bassorilievo di Luciano Cerchia
  • Pianta del primo stralcio delle opere, composto dal fabbricato delle aule, l'atrio il blocco dei servizi
  • Pianta del progetto di ampliamento
  • Comune: Modena
  • Denominazione: ISTITUTO TECNICO FERMO CORNI
  • Indirizzo: Largo Aldo Moro N. 25
  • Data: 1957 - 1974
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Mario Pucci
Descrizione

"L’Istituto Fermo Corni nasce nel 1921 con la denominazione di Reale Scuola Operaia di Arti e Mestieri. Dopo essere diventata nel 1933, Reale Scuola Tecnica Industriale, nel 1942 assume definitivamente l'assetto di Istituto Tecnico Industriale.
Nella nuova fase di sviluppo dell’economia non solo modenese, conseguente la fine della guerra, l’importanza dell’istituto per la formazione di lavoratori specializzati nei rilevanti settori meccanico ed elettrotecnico, giustifica la realizzazione di un nuovo fabbricato situato tra via Emilia Ovest, viale Tassoni e viale J. Barozzi, in luogo del precedente edificio gravemente danneggiato dai bombardamenti.
Il progetto è redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Modena per conto della Provincia di Modena e realizzato dal Consorzio fra le cooperative della Provincia di Modena. Dal 1960 la progettazione e realizzazione delle varie parti, proseguirà fino al 1970. Si prevede l’edificazione di due corpi lungo via Emilia e viale Tassoni a costruire i fronti su strada, da destinare ad aule, di tre piani fuori terra ciascuno, più uno seminterrato; in seguito si realizzeranno anche la falegnameria e le officine, poste nelle vicinanze delle preesistenti Fonderie Fabbri. I due corpi si collegano mediante un terzo, arretrato rispetto al confine del lotto, prospiciente il largo Aldo Moro.
Proprio questa attenzione all’inserimento urbano rappresenta uno dei punti di maggior interesse del progetto. Il complesso di edifici definisce infatti, attraverso l’arretramento del corpo dell’atrio, una piazza che fa da intermediazione tra la scuola e il disordine urbano del largo stesso, punto irrisolto della città a seguito della demolizione della porta Sant’Agostino".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013)

Info
  • Progetto: 1957 - 1960
  • Esecuzione: 1968 - 1974
  • Committente: Provincia di Modena
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: istituto tecnico superiore
  • Destinazione attuale: istituto tecnico superiore
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Consorzio fra le cooperative della Provincia di Modena Impresa esecutrice Esecuzione NO
Mario Pucci Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=256932&force=1 SI
  • Strutture: cemento armato con tamponamenti in laterizio
  • Materiale di facciata: cemento a vista, laterizio faccia a vista, gres scuro, mosaico
  • Coperture: struttura in cemento armato e coppi a quattro falde; sched nei laboratori
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
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Nella nuova fase di sviluppo dell’economia non solo modenese, conseguente la fine della guerra, l’importanza dell’istituto per la formazione di lavoratori specializzati nei rilevanti settori meccanico ed elettrotecnico, giustifica la realizzazione di un nuovo fabbricato situato tra via Emilia Ovest, viale Tassoni e viale J. Barozzi, in luogo del precedente edificio gravemente danneggiato dai bombardamenti.
Il progetto è redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Modena per conto della Provincia di Modena e realizzato dal Consorzio fra le cooperative della Provincia di Modena. Dal 1960 la progettazione e realizzazione delle varie parti, proseguirà fino al 1970. Si prevede l’edificazione di due corpi lungo via Emilia e viale Tassoni a costruire i fronti su strada, da destinare ad aule, di tre piani fuori terra ciascuno, più uno seminterrato; in seguito si realizzeranno anche la falegnameria e le officine, poste nelle vicinanze delle preesistenti Fonderie Fabbri. I due corpi si collegano mediante un terzo, arretrato rispetto al confine del lotto, prospiciente il largo Aldo Moro. 
Proprio questa attenzione all’inserimento urbano rappresenta uno dei punti di maggior interesse del progetto. Il complesso di edifici definisce infatti, attraverso l’arretramento del corpo dell’atrio, una piazza che fa da intermediazione tra la scuola e il disordine urbano del largo stesso, punto irrisolto della città a seguito della demolizione della porta Sant’Agostino".

(Matteo Sintini in Mazzeri, Bulgarelli 2013) 
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Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi. 
 
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
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  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 141
  • Particella: 37
Opere D'Arte:
Codice ICCd Ubicazione Tipologia Soggetto Autore Materia Tecnica Stato di Conservazione Restauri
Istituto tecnico Fermo Corni, Modena (esterna) Pannello decorativo La scienza, la tecnica e il lavoro Luciano Ceschia Mosaico Buono 2019


Note

Mario Pucci (Modena 1902-1979) Laureato in ingegneria a Bologna, si diploma in architettura a Roma nel 1928. Dal 1934 al 1949 collabora con Piero Bottoni a Milano e opera a Modena. Attivo nella Resistenza e membro del CLN architetti dal 1943, è senatore per il PCI dal 1948 al 1957. Nel 1947 diventa assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena, incarico che mantiene fino al 1964, redigendo il Piano di ricostruzione (1947) e il Piano regolatore (1958). È autore di gran parte degli edifici pubblici della ricostruzione postbellica modenese, nonché di molti edifici privati, in parte in collaborazione con Vinicio Vecchi.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Muzzioli Giuliano 1993 Modena Laterza Roma-Bari 157 Si
Montedoro Laura (a cura di) 2004 La città razionalista. Modelli e frammenti. Urbanistica e architettura a Modena. 1931-1965 RFM Raccolte Fotografiche Modenesi Modena 254-255 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Collina Claudia (a cura di) 2009 Il percento per l'arte in Emilia-Romagna. La legge del 29 luglio 1949 n. 717: applicazioni ed evoluzioni del 2% sul territorio Editrice Compositori Bologna 145 Si
Mazzeri Catia, Bulgarelli Vanni (a cura di) 2013 Città e architetture. Il Novecento a Modena Cosimo Panini Modena 254 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Veduta aerea di largo Corsica oggi Largo Moro Veduta aerea di largo Corsica oggi Largo Moro Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Vista dell'edificio da Largo Aldo Moro Vista dell'edificio da Largo Aldo Moro Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Vista dell'edificio dal lato retrostante Vista dell'edificio dal lato retrostante Fotomuseo Panini – Fondazione fotografia
Pianta del terzo stralcio delle opere con il volume dell'aula magna poi non realizzato Pianta del terzo stralcio delle opere con il volume dell'aula magna poi non realizzato APMO, Archivio della Provincia di Modena
Stato attuale Stato attuale V. Bulgarelli 2013
Stato attuale Stato attuale V. Bulgarelli 2013
Il bassorilievo di Luciano Cerchia Il bassorilievo di Luciano Cerchia V. Bulgarelli 2013
Pianta del primo stralcio delle opere, composto dal fabbricato delle aule, l'atrio il blocco dei servizi Pianta del primo stralcio delle opere, composto dal fabbricato delle aule, l'atrio il blocco dei servizi APMO, Archivio della Provincia di Modena
Pianta del progetto di ampliamento Pianta del progetto di ampliamento APMO, Archivio della Provincia di Modena

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
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Luciano Ceschia Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 22/01/2025

Revisori:

Stefano Setti