CENTRALE TERMOELETTRICA SADE
Scheda Opera
- Comune: Ravenna
- Località: Porto Corsini
- Denominazione: CENTRALE TERMOELETTRICA SADE
- Indirizzo: Via Baiona
- Data: - 1960
- Tipologia: Impianti idrici, elettrici o idroelettrici
- Autori principali: Ignazio Gardella
Descrizione
La Centrale elettrica è situata all’interno dell’area industriale del porto di Ravenna e si affaccia direttamente sul Canale Candiano. Progettata alla fine degli anni Cinquanta dall’architetto milanese Ignazio Gardella, inizialmente era stata pensata per accogliere la centrale termoelettrica della S.A.D.E. (Società Adriatica Di Elettricità), società elettrica privata che pochi anni dopo è stata, come tutte le altre imprese elettriche sul territorio italiano, nazionalizzata diventando proprietà dell'ENEL.
La centrale è del tipo a quattro caldaie, ognuna di esse dotata di: turbina, alternatore e trasformatore. L’asse della sala macchine si dispone secondo una giacitura parallela al canale assecondando in tal modo l’orientamento degli elementi geografici del territorio. Le quattro torri delle caldaie sono disposte anch’esse verso il canale, mentre i trasformatori e le cabine di distribuzione sono rivolte verso terra. Gardella sceglie di rivestire il grande edificio della sala macchine in mattonelle di klinker con fuga aperta, di un colore bruciato scuro, elemento ricorrente del linguaggio architettonico dell’autore, utilizzato nell’edificio residenziale per gli impiegati della Borsalino ad Alessandria o nel Laboratorio per la Taglieria del Pelo, nella stessa città e per lo stesso committente. L’immagine domestica dell’edificio che ne deriva, sembra essere derivato dalla volontà di mitigare l’impatto nello sviluppo urbano e territoriale della crescita industriale.
Il fronte è scandito verticalmente da un doppio ordine di elementi a lesena, mentre la copertura è realizzata a volta in calcestruzzo armato, piegato in una leggera curvatura.
Nel 2001 l’intero impianto, denominato oggi ENEL Teodora, è stato sottoposto a una trasformazione da centrale a combustione di olio denso, a centrale a turbogas a combustione di metano con ciclo combinato. L’intervento è realizzato dall’architetto Michele De Lucchi, autore anche del progetto di riconversione della Centrale La Casella di Piacenza.
Il nuovo layout della centrale e l’opportunità di liberare, per altri scopi, grosse parti di proprietà a sud e a nord, ha determinato la ridefinizione dell’intera area, attraverso il ricollocamento degli impianti di trattamento dell’acqua, la riorganizzazione della stazione elettrica, l’aggiunta di due generatori di vapore posizionati in senso perpendicolare ai precedenti, il mantenimento in funzione di due sole turbine originali e l’apertura di una larga parte di fronte-strada, su cui affaccia la nuova portineria di accesso allo stabilimento.
Lungo il lato corto della sala macchine, parallela al canale, vengono realizzati altri due generatori di vapore e due edifici per gli alternatori e le turbine. Le due strutture perfettamente gemelle e simmetriche, si ergono in linea con le alte ciminiere e sono realizzate con la stessa filosofia di progetto, gli stessi materiali, gli stessi colori della centrale piacentina.
Le ciminiere sono rivestite per un terzo da anelli in Lexan e, nella parte più bassa, sono abbracciate da una struttura secondaria che riveste il generatore di vapore fino alla sua connessione con l’edificio turbogas.
Metà della sala macchine del progetto di Gardella viene abbattuta, mentre la restante parte è conservata e anche la palazzina uffici originale lascia interamente il posto ad un edificio adeguato alle nuove necessità.
Il nuovo volume degli uffici è realizzato secondo profili ondulati interamente tamponati con pareti vetrate. Alla leggerezza conferita dal rivestimento alle ciminiere si affida l’immagine della fabbrica che comunica l’idea di una qualità dei luoghi del lavoro, in cui è lo spazio dell’uomo a prevalere su quello della macchina.
(Matteo Sintini e Valentina Gili)
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: 1957 - 1960
- Tipologia Specifica: Centrale Termoelettrica
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Centrale Termoelettrica
- Destinazione attuale: Centrale Termoelettrica: Centrale Termoelettrica Enel
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
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Michele | de Lucchi | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://accademiasanluca.it/accademici/archivio/de-lucchi | NO |
Ignazio | Gardella | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=60047 | SI |
- Strutture: calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: piastrelle klinker
- Coperture: piana in laterocemento
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
La centrale ha subito numerosi cambiamenti all’interno, frutto dell’adeguamento tecnologico necessario nel corso degli anni. A seguito di uno stato di degrado avanzato sono state sostituite, prima dell’intervento di De Lucchi, le piastrelle del rivestimento, snaturandone l’effetto complessivo. Prima della ristrutturazione affidata a Michele De Lucchi sono stati strappati due mosaici ("Scintilla" e "Combustione") appositamente realizzati nel 1959 dall'artista Mario Deluigi per la centrale di Gardella. I mosaici, visibili in alcuni passaggi del film di Michelangelo Antonioni "Deserto Rosso" (1964), in parte girato all'interno della centrale termoeletrica, attendono oggi una nuova collocazione. Ignazio Gardella (Milano, 1905 – Oleggio, 1999) Si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1928, per poi ottenere quella di Architettura nel 1949 allo IUAV di Venezia. Tra le due guerre lavora a numerosi concorsi di architettura e diversi progetti realizzati in collaborazione con il padre, Arnaldo Gardella. Alla morte di quest'ultimo, continua a svolgere l’attività professionale, in particolare a Milano ed Alessandria. Negli anni '30 intraprende viaggi in tutta Europa, con lo scopo di conoscere l'architettura moderna dei paesi europei, entrando in contatto diretto con l'ambiente culturale tedesco e scandinavo in particolare. Il conflitto mondiale segna un periodo di transizione nella produzione dell’architetto che, al termine del conflitto, giunge a maturazione mettendo la sua attività al centro del dibattito in Italia e non solo, accreditando Gardella come uno dei protagonisti della cultura architettonico fino al termine della sua carriera. Fonda nel 1947 assieme a Luigi Caccia Dominioni e Corrado Corradi Dall'Acqua la ditta “Azucena”, che produce oggetti e mobilio fino al 1970. Importante è inoltre l'attività didattica di Ignazio Gardella, condotta interamente all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia dal 1949 al 1975. E’invitato nel 1985 da Rafael Moneo alla Harvard Graduate School of Design in qualità di Visiting Professor. Nel corso della sua lunga attività è stato insignito di diversi riconoscimenti alla carriera, tra i quali il Premio Olivetti per l'Architettura nel 1955, la Medaglia d'Oro conferita dal Presidente della Repubblica ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte nel 1977, e il Leone d'Oro alla carriera alla Biennale di Venezia, nel 1996. Tra i numerosi progetti si citano: Ampliamento della Villa Borletti a Milano (1933-36), Dispensario Antitubercolare di Alessandria (1934-38), Casa Tognella, detta Casa al Parco, a Milano (1946-53), Casa del Viticoltore a Pavia (1947), Case Borsalino ad Alessandria (1952), Casa alle Zattere a Venezia (1953-58), Mensa Olivetti nel complesso industriale di Ivrea (1958), Uffici Alfa Romeo ad Arese (1969), Facoltà di Architettura di Genova (1975-89), Teatro Carlo Felice a Genova (con Aldo Rossi, Bruno Reichlin e Angelo Sibilla, 1981-1990).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
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Samonà Alberto | 1981 | Ignazio Gardella e il professionismo italiano | Officina | Roma | Si | |
Porta Marco (a cura di) | 1985 | L’architettura di Ignazio Gardella | Etas libri | Milano | Si | |
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No | |
Mulazzani Marco | 2006 | Centrale Enel Teodora. Variazioni sul Tema | Casabella n. 742 | 64-69 | Si | |
Mulazzani Marco | 2008 | Trasformazione industriale e riqualificazione architettonica | Io Architetto n.13 | 8-9 | Si |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
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Fondo Ignazio Gardella | Ignazio Gardella | CSAC - Università di Parma | Centrale termoelettrica SADE, Porto Corsini (Ravenna) |
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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CSAC - Università di Parma | Visualizza |
Dizionario biografico degli Italiani - Ignazio Gardella | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Ignazio Gardella | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Ignazio Gardella | Visualizza |
Archivio Storico Fondazione Fiera Milano - Ignazio Gardella | Visualizza |
Sistema Museale dell’Università di Parma - Ignazio Gardella | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Valentina Gili
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 03/05/2024
Revisori:
Setti Stefano 2022