Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CONDOMINIO PER ABITAZIONI E UFFICI

Scheda Opera

  • Vista del prospetto sul retro della piastra dei servizi
  • Vista del fronte principale
  • Vista del fronte principale
  • Dettaglio dell’impaginato del fronte principale
  • Vista della testata laterale est
  • Vista del prospetto sul retro della piastra dei servizi
  • Dettaglio del prospetto sul retro della piastra dei servizi
  • Vista della testata laterale ovest
  • Vista del fronte da piazza della Repubblica
  • Comune: Sant'Ilario d'Enza
  • Denominazione: CONDOMINIO PER ABITAZIONI E UFFICI
  • Indirizzo: Piazza della Repubblica
  • Data: - 1966
  • Tipologia: Edifici polifunzionali
  • Autori principali: Claudio Vender, Mario Asnago
Descrizione

"Per l’immobiliare milanese Moderna Prima, che fa capo al costruttore di origini emiliane Giovanni Bertani, Asnago e Vender realizzano a Sant’Ilario d’Enza, cittadina localizzata lungo la via Emilia a metà strada tra Reggio e Parma, un edificio per abitazioni, uffici e negozi in piazza della Repubblica. Posto al centro del paese e lungo la principale arteria di scorrimento, l’edificio alto, dalla forma accentuata in senso longitudinale rispetto al tracciato della strada, è risolto nell’attacco a terra tramite un corpo addossato sul lato della via Emilia e sviluppato in lunghezza; qui trovano posto diverse attività e un albergo. Il grattacielo di Sant’Ilario si sviluppa, oltre ai due livelli del basamento, su dodici piani a cui vanno ad aggiungersi la mansarda, il sottotetto e un piano interrato adibito ad autorimessa.
Dagli schizzi a mano libera si comprende la genealogia della forma, improntata ad un’immagine unitaria ma risultante dalla frammentazione in due volumi adiacenti, forse a enfatizzare lo sviluppo verticale che l’altezza contenuta non permette di leggere appieno. La forte prevalenza delle due facciate principali giustifica lo sforzo intrapreso nel determinare un ritmo e le sue variazioni, alla maniera tipica di Asnago e Vender. Il fronte nord è scavato dal disegno regolare delle logge, aggettanti rispetto al filo del fabbricato e mosse dal piegarsi della parete di fondo; il fronte sud è più articolato e viene disegnato dal progressivo mutarsi, in senso orizzontale, della parete in logge. La planarità delle facciate è interrotta, su entrambi i lati, da una cesura verticale che si sviluppa per tutta l’altezza; questa corrisponde al blocco scala e illumina lo spazio di distribuzione comune degli appartamenti ad ogni piano. I prospetti minori, maggiormente chiusi e ritmati da aperture, risultano più vicini alla composizione tipica di altre opere di Asnago e Vender. Nelle facciate est ed ovest le aperture sono ritagliate e i serramenti, posti sul filo della facciata secondo una maglia geometrica, nel corso dello sviluppo in altezza si modificano; variano, si sfalsano, diventano di forma quadrata, creando un disegno articolato che sottende la regolarità della trama di cui si pone come variazione.
La copertura a quattro falde degli ultimi livelli e la soluzione del piano attico sono il risultato di una serie di modifiche in corso d’opera proposte dai progettisti, realizzate infine con la parziale prosecuzione del filo della facciata sul piano inclinato di copertura, e in cui gli affacci vengono ritagliati in forma di logge.
La parte destinata ad albergo ha copertura piana e i prospetti sono regolari, con aperture allineate sul filo della facciata, intervallate da altre in aggetto rispetto al rivestimento esterno. La prosecuzione del corpo basamentale, nella parte che oggi ospita la biblioteca comunale, si articola con una copertura inclinata e aggettante che, attraverso un taglio orizzontale vetrato, illumina naturalmente gli spazi interni.

(Zamboni, Gandolfi 2011)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: - 1966
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: edificio alto a destinazione residenziale con negozi, uffici, hotel e biblioteca comunale
  • Destinazione attuale: edificio alto a destinazione residenziale con negozi, uffici, hotel e biblioteca comunale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Mario Asnago Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21157 SI
Claudio Vender Direzione lavori Esecuzione Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19454 NO
Claudio Vender Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=19454 SI
  • Strutture: telaio in ccemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco con cappotto
  • Coperture: a falde
  • Serramenti: alluminio
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Ottimo
  • Stato Coperture: Ottimo
  • Stato Serramenti: Buono

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Dagli schizzi a mano libera si comprende la genealogia della forma, improntata ad un’immagine unitaria ma risultante dalla frammentazione in due volumi adiacenti, forse a enfatizzare lo sviluppo verticale che l’altezza contenuta non permette di leggere appieno. La forte prevalenza delle due facciate principali giustifica lo sforzo intrapreso nel determinare un ritmo e le sue variazioni, alla maniera tipica di Asnago e Vender. Il fronte nord è scavato dal disegno regolare delle logge, aggettanti rispetto al filo del fabbricato e mosse dal piegarsi della parete di fondo; il fronte sud è più articolato e viene disegnato dal progressivo mutarsi, in senso orizzontale, della parete in logge. La planarità delle facciate è interrotta, su entrambi i lati, da una cesura verticale che si sviluppa per tutta l’altezza; questa corrisponde al blocco scala e illumina lo spazio di distribuzione comune degli appartamenti ad ogni piano. I prospetti minori, maggiormente chiusi e ritmati da aperture, risultano più vicini alla composizione tipica di altre opere di Asnago e Vender. Nelle facciate est ed ovest le aperture sono ritagliate e i serramenti, posti sul filo della facciata secondo una maglia geometrica, nel corso dello sviluppo in altezza si modificano; variano, si sfalsano, diventano di forma quadrata, creando un disegno articolato che sottende la regolarità della trama di cui si pone come variazione.
La copertura a quattro falde degli ultimi livelli e la soluzione del piano attico sono il risultato di una serie di modifiche in corso d’opera proposte dai progettisti, realizzate infine con la parziale prosecuzione del filo della facciata sul piano inclinato di copertura, e in cui gli affacci vengono ritagliati in forma di logge. 
La parte destinata ad albergo ha copertura piana e i prospetti sono regolari, con aperture allineate sul filo della facciata, intervallate da altre in aggetto rispetto al rivestimento esterno. La prosecuzione del corpo basamentale, nella parte che oggi ospita la biblioteca comunale, si articola con una copertura inclinata e aggettante che, attraverso un taglio orizzontale vetrato, illumina naturalmente gli spazi interni.

(Zamboni, Gandolfi 2011)

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Asnago e Vender iniziano la loro attività professionale in area milanese tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta. Nel 1928 fondano lo studio “Asnago-Vender architetti” e partecipano a numerose esposizioni alla Triennale di Milano tra il 1930 e il 1947, dove curano allestimenti ed espongono progetti come le scuole elementari di Cesano Maderno (1930), le case di via Mac Mahon (1931), il negozio Città di Como (1932) e l’arredo di una sala di soggiorno (1933). Alla Triennale del 1936 espongono i progetti per villa Marelli (1929, 1933) e per il negozio dell’istituto ottico Viganò in piazza Cordusio a Milano (1933); nel 1947 espongono le case coloniche Tenuta Castello di Torrevecchia Pia, in provincia di Pavia. Asnago e Vender sono membri di giuria in molti concorsi banditi dalla Triennale. Negli anni trenta si intensifica la loro attività progettuale, realizzando progetti importanti per abitazioni, condomini, edifici pubblici, industriali, arredamenti ed allestimenti per negozi. Dal 1934 acquisiscono Ferdinando Zanoletti come principale committente di tutta la loro attività milanese. Negli anni successivi affermano il proprio e specifico linguaggio architettonico concentrando la propria ricerca sullo studio dei prospetti e nell’attenta cura dei dettagli costruttivi; ne sono un esempio i palazzi dell’isolato di via Paolo da Cannobio, via Albricci e piazza Velasca. Nel periodo della seconda guerra mondiale Asnago e Vender trasferiscono lo studio a Barlassina; sono di questo periodo i progetti per la villa Clerici a Chiesa di Valmalenco, Sondrio (1940), per lo stabilimento Zanoletti a Milano (1940) e la fabbrica di trattori Vender a Cormano e Cusano Milanino (1942). Durante il periodo della ricostruzione realizzano importanti interventi a Milano, come gli edifici di piazza Sant’Ambrogio (1948), di via Lanzone (Condominio XXI Aprile, 1950), i palazzi per abitazioni e uffici di piazza Velasca (1947), di via Paolo da Cannobio (1949) e di via Albricci (1956). Dal 1952 sono membri del MSA. Collaborano assiduamente con il geometra Carlo Pessina, titolare dell’impresa di costruzioni Pessina con la quale costruiranno numerosi edifici. Mario Asnago si ritira dall’attività nel 1971, mentre Claudio Vender proseguirà con il figlio Mario e con Mario Morganti. 
(Chiara Gandolfi)

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 6
  • Particella: 265

Note

Mario Asnago (Barlassina, 1896 – Monza, 1981) e Claudio Vender (Milano, 1904 – Saronno, 1986) Asnago e Vender iniziano la loro attività professionale in area milanese tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta. Nel 1928 fondano lo studio “Asnago-Vender architetti” e partecipano a numerose esposizioni alla Triennale di Milano tra il 1930 e il 1947, dove curano allestimenti ed espongono progetti come le scuole elementari di Cesano Maderno (1930), le case di via Mac Mahon (1931), il negozio Città di Como (1932) e l’arredo di una sala di soggiorno (1933). Alla Triennale del 1936 espongono i progetti per villa Marelli (1929, 1933) e per il negozio dell’istituto ottico Viganò in piazza Cordusio a Milano (1933); nel 1947 espongono le case coloniche Tenuta Castello di Torrevecchia Pia, in provincia di Pavia. Asnago e Vender sono membri di giuria in molti concorsi banditi dalla Triennale. Negli anni trenta si intensifica la loro attività progettuale, realizzando progetti importanti per abitazioni, condomini, edifici pubblici, industriali, arredamenti ed allestimenti per negozi. Dal 1934 acquisiscono Ferdinando Zanoletti come principale committente di tutta la loro attività milanese. Negli anni successivi affermano il proprio e specifico linguaggio architettonico concentrando la propria ricerca sullo studio dei prospetti e nell’attenta cura dei dettagli costruttivi; ne sono un esempio i palazzi dell’isolato di via Paolo da Cannobio, via Albricci e piazza Velasca. Nel periodo della seconda guerra mondiale Asnago e Vender trasferiscono lo studio a Barlassina; sono di questo periodo i progetti per la villa Clerici a Chiesa di Valmalenco, Sondrio (1940), per lo stabilimento Zanoletti a Milano (1940) e la fabbrica di trattori Vender a Cormano e Cusano Milanino (1942). Durante il periodo della ricostruzione realizzano importanti interventi a Milano, come gli edifici di piazza Sant’Ambrogio (1948), di via Lanzone (Condominio XXI Aprile, 1950), i palazzi per abitazioni e uffici di piazza Velasca (1947), di via Paolo da Cannobio (1949) e di via Albricci (1956). Dal 1952 sono membri del MSA. Collaborano assiduamente con il geometra Carlo Pessina, titolare dell’impresa di costruzioni Pessina con la quale costruiranno numerosi edifici. Mario Asnago si ritira dall’attività nel 1971, mentre Claudio Vender proseguirà con il figlio Mario e con Mario Morganti. (Chiara Gandolfi)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1967 Lo sviluppo di Sant'Ilario oggi Il Gazzettino Santiliariese, luglio 2 No
Airoldi Renato, Mantero Enrico, Monestiroli Antonio, Albertini Antonio, Novati Massimo 1986 Asnago / Vender Architetti Editrice Cesare Nani Como 42 No
Zucchi Cino, Cadeo Francesca, Lattuada Monica 1998 Asnago e Vender. Architetture e progetti 1925-1970 Skira Milano Si
Zamboni Andrea, Gandolfi Chiara (a cura di) 2011 L’architettura del Novecento a Reggio Emilia Bruno Mondadori Milano 266-267 Si

Fonti Archivistiche
Titolo Autore Ente Descrizione Conservazione
Archivio comunale di Sant'Ilario d'Enza Asnago e Vender Comune di Sant'Ilario d'Enza Lettera al sindaco
Archivio Asnago e Vender Asnago e Vender Archivio Cino Zucchi, Milano

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del prospetto sul retro della piastra dei servizi Vista del prospetto sul retro della piastra dei servizi Matteo Sintini
Vista del fronte principale Vista del fronte principale Matteo Sintini
Vista del fronte principale Vista del fronte principale Matteo Sintini
Dettaglio dell’impaginato del fronte principale Dettaglio dell’impaginato del fronte principale Matteo Sintini
Vista della testata laterale est Vista della testata laterale est Matteo Sintini
Vista del prospetto sul retro della piastra dei servizi Vista del prospetto sul retro della piastra dei servizi Matteo Sintini
Dettaglio del prospetto sul retro della piastra dei servizi Dettaglio del prospetto sul retro della piastra dei servizi Matteo Sintini
Vista della testata laterale ovest Vista della testata laterale ovest Matteo Sintini
Vista del fronte da piazza della Repubblica Vista del fronte da piazza della Repubblica Matteo Sintini

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
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Crediti Scheda
Enti di riferimento:
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico:


Scheda redatta da Zamboni, Gandolfi 2011
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 20/01/2025

Revisori:

Stefano Setti