GRANDE ALBERGO ROMA
Scheda Opera
- Comune: Piacenza
- Denominazione: GRANDE ALBERGO ROMA
- Indirizzo: via Cittadella N. 14
- Data: 1954 - 1958
- Tipologia: Strutture ricettive
- Autori principali: Vico Magistretti
Descrizione
L’edificio, situato nella centrale via Cittadella, è commissionato dai proprietari del cementificio Rossi all’architetto milanese Vico Magistretti a cui la stessa società aveva affidato il progetto del proprio laboratorio di ricerca.
L’inserimento all’interno di un lotto d’angolo nel centro storico cittadino determina una particolare attenzione alla realizzazione del prospetto, studiato in diverse soluzioni, sia compositive quanto materiche, in relazione alla sua visibilità e al rapporto con le preesistenze.
I fronti sembrano fin da subito pensati in relazione alla localizzazione dell’edificio.
La divisione tra i livelli posti in relazione con la strada destinati all’ingresso e ai servizi, piano terra e mezzanino, e i piani tipo, rappresenta un primo criterio di ripartizione del fronte, poi realizzato con un solo piano rialzato. La separazione delle due parti avviene tramite un’interessante proposta (che poi non trova attuazione) attraverso un volume vetrato destinato al ristorante e aggettante nell’angolo, a sottolinearne la valenza urbana.
Accanto a questo, le numerose varianti di progetto dimostrano un lavoro condotto sul tema della chiusura superiore del volume. Alcune soluzioni non realizzate riprendono temi non appartenenti alla tradizione del luogo come il tetto a mansarda che conferisce all’edificio una chiara connotazione, ben visibile sul lato corto del fabbricato. S’indagano al contempo proposte molto diverse come quella che prevede un volume autonomo, separato dal piano dell’ultimo solaio, oppure un tetto fortemente aggettante sostenuto da alte travi in cemento armato a vista con le testate inclinate a definire un coronamento, poi realizzato attraverso un volume a un piano coperto a padiglione che ospita il ristorante, arretrato a definire una terrazza che corre lungo il perimetro dell’edificio.
La soluzione finale procede nella direzione di una chiara regolarizzazione della composizione del fronte, senza aggetti e scandito dalla sequenza dei pilastri bianchi che disegnano nettamente, sul fondo in mattoni faccia a vista che caratterizza tutti i sei piani tipo, elementi lineari alternati: segmenti perpendicolari a partire dall’angolo, alternati a un ispessorimento della larghezza del rivestimento del pilastro a occupare il vuoto delle finestre orizzontali, tutte allineate e disposte a bandiera a destra e a sinistra del montante.
Al piano rialzato le luci tra i pilastri sono interamente occupate da finestre orizzontali.
Si accede a questo livello mediante due ingressi raggiungili con una rampa di scale: uno posto verso l’incrocio delle strade che fiancheggiano il lotto, l’altro al centro del lato lungo.
Mentre la parte interna del lotto è occupata dai locali tecnici e dai sistemi di risalita verticali, lo spazio verso strada è pensato, nei numerosi studi dello disposizione interna e dell’arredo condotti dall’architetto, come un ambiente diviso trasversalmente in due parti, mentre longitudinalmente è scandito da una sequenza di pilastri cilindrici binati. La divisione è realizzata mediante una parete ondulata che lambisce una coppia di pilastri, lasciando però la giusta distanza, che prosegue verso l’interno rivestendo la parete d’ingresso fino agli ascensori terminando, ma proseguendo idealmente nel bancone curvilineo della reception, confermando il motivo formale scelto per connotare questo spazio che risulta fluido e raccolto al tempo stesso; dimensione presente anche nell’altra parte della pianta che ospita il salotto per l’attesa e la conversazione in cui, in uno spazio sostanzialmente aperto, sono ricavati angoli più intimi e raccolti che sfruttano la presenza delle colonne o accolgono il camino.
I piani delle camere, di cui Magistretti studia tutte le soluzioni d’arredo, distribuiscono le stanze a partire da un corridoio centrale a T che lascia l’affaccio all’esterno alle camere da letto, mentre l’ottavo piano è destinato alla sala macchine e ai locali tecnici.
(Matteo Sintini)
Info
- Progetto: 1954 -
- Esecuzione: 1957 - 1958
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: albergo
- Destinazione attuale: Grand Hotel
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
M.C. | Bargna (marmi, graniti, pietre) | Impresa esecutrice | Esecuzione | NO | ||
Lorenzo | Corso | Collaboratore | Progetto | NO | ||
Vico | Magistretti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://archivio.vicomagistretti.it/magistretti/ | SI |
Luigi | Magistretti | Progetto strutturale | Progetto | NO |
- Strutture: cemento armato
- Materiale di facciata: mattone faccia a vista, intonaco
- Coperture: piane in laterocemento
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: 115
- Particella: 182
Note
Magistretti, Vico, architetto, (Milano 1920 - Milano 2006) Figlio d’arte – il padre Pier Giulio fu un importante architetto degli anni venti e trenta – nel 1945 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Negli ultimi anni della guerra, rifugiato in Svizzera, incontra Adriano Olivetti ed Ernesto Nathan Rogers e nel 1946 partecipa al MSA. Tra il 1949 e il 1959 Magistretti lavora per INA-Casa, realizza la chiesa al QT8 e alcune residenze cittadine per la borghesia lombarda. Alla metà degli anni cinquanta risalgono i più significativi progetti il centro culturale a Rescaldina, la Torre al Parco e il palazzo per uffici in corso Europa a Milano. Gli anni sessanta segnano l’avvio della carriera di designer presto riconosciuta a livello internazionale. Tra gli altri suoi progetti sono: la sedia Carimate, le lampade Chimera ed Eclisse. Progetta poi una serie di residenze unifamiliari extraurbane (Casa Schubert, Casa Arosio, Casa Gardella ecc.). Dagli anni settanta fino al 2006, opere di design (Maralunga, Atollo, ecc.) e di architettura (Casa Muggia, edificio in piazza San Marco a Milano e scuola a San Daniele del Friuli ecc.) costellano il suo percorso progettuale. Tra le opere recenti vanno segnalate due importanti realizzazioni: la sede del dipartimento di Biologia per l’Università di Milano del 1978 e il progetto del 1989 per il deposito della Metropolitana Famagosta (Milano), nuova e suggestiva porta per la città. Vico Magistretti, oltre ad aver ricevuto numerossissimi premi e riconoscimenti, è Accademico di San Luca e membro del Royal College of Art. (tratto da http://siusa.archivi.beniculturali.it)
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No |
Fonti Archivistiche
Titolo | Autore | Ente | Descrizione | Conservazione |
---|---|---|---|---|
Archivio Vico Magistretti | Vico Magistretti | Fondazione Vico Magistretti | Grande Albergo Roma, Piacenza |
Allegati
Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Archivio Vico Magistretti, Grande albergo Roma | Visualizza |
SIUSA - Vico Magistretti | Visualizza |
Dizionario biografico degli Italiani - Vico Magistretti | Visualizza |
Enciclopedia Treccani - Vico Magistretti | Visualizza |
SAN Archivi degli Architetti - Vico Magistretti | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 23/01/2025
Revisori:
Stefano Setti