Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

NUOVI SPAZI DELLA CINETECA COMUNALE, DEL DIPARTIMENTO DI ARTI E DELLA GALLERIA D’ARTE MODERNA

Scheda Opera

  • Schizzo di progetto di Aldo Rossi
  • Vista di piazza Pier Paolo Pasolini
  • L’ingresso della Biblioteca della Cineteca e del cinema Lumiere
  • Vista del complesso dell’ex macello
  • Vista del complesso dell’ex macello
  • Vista interna della biblioteca della Cineteca
  • Vista interna dell’ex macello
  • L’ex Mulino Tamburi  di via Azzo Gardino, oggi sede del Dipartimento di Scienze della Comunicazione
  • L’ex Forno del Pane oggi sede del MAMbo
  • L’ex Forno del Pane oggi sede del MAMbo
  • Vista dell’interno del MAMbo
  • Vista dell’interno del MAMbo
  • Vista dell’interno del MAMbo
  • Vista del Parco del Cavaticcio
  • Vista del Parco in via Riva di Reno
  • Prospetto della Manifattura Tabacchi oggi sede della Cineteca di Bologna
  • Comune: Bologna
  • Denominazione: NUOVI SPAZI DELLA CINETECA COMUNALE, DEL DIPARTIMENTO DI ARTI E DELLA GALLERIA D’ARTE MODERNA
  • Indirizzo: Via Riva di Reno, Cia Azzo Gardino, Via Don Minzoni
  • Data: 1983 -
  • Tipologia: Interventi di recupero e trasformazione
  • Autori principali: Aldo Rossi
Descrizione

Nel 1983 il comune acquisisce l’area dell’ex Manifattura Tabacchi, situata nel quadrante nord-occidentale della città in prossimità della stazione e del centro storico.
Immediatamente dopo, la stessa Amministrazione bandisce un concorso per la sistemazione dell’intera area di 10 ettari, perimetrata dalle vie Riva di Reno, via Don Minzoni, Azzo Gardino e Lame. La zona si presenta fortemente frammentata.
Alla palazzina uffici della Manifattura Tabacchi, all’edificio del forno del Pane, dell’ex Salara e dell’ex Macello, si sommano le tracce della presenza storica del porto Navile e del torrente del Cavaticcio e la crescita edilizia incontrollata che la zona ha conosciuto negli anni Sessanta e Settanta.
Nonostante il bando non fornisca un’indicazione specifica del programma funzionale, gran parte dei centotrentanove progetti partecipanti alla prima fase, affrontano il tema della ricucitura urbana delle varie parti dell’area e di quest’ultima con la città, mediante la dotazione di servizi pubblici e attrezzature culturali e per il tempo libero.
La seconda e decisiva fase, vede aggiudicarsi il concorso il progetto del capogruppo Ludovico Quaroni, che non trova però realizzazione a causa delle resistenze della Soprintendenza che appone il vincolo all’edificio della Manifattura e al tratto delle mura ancora conservate lungo via Don Minzoni.
Nel 1989 il comune redige un piano particolareggiato che tiene conto del vincolo e mantiene la vocazione dell’area a polo ricreativo e culturale, intervenendo in gran parte sul recupero e la rifunzionalizzazione interna degli edifici esistenti.
L’ex forno del Pane ospita ora la Galleria d’Arte Moderna (GAM), il museo Morandi e il polo museale del Mambo (Museo d’arte Moderna di Bologna), l’edificio dell’ex Salara, è destinato a sede dell’associazione Arcigay. Il Dipartimento di Musica e Spettacolo (sede del DAMS), il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e il cinema Lumiere, trovano una nuova localizzazione nel Mulino Tamburi e nell’ex Macello su via Azzo Gardino, mentre la palazzina della Manifattura è destinata alla biblioteca e agli archivi della Cineteca di Bologna. Altri interventi di recupero interessano l’isolato del Castellaccio, rivolti alla creazione di servizi e attrezzature per l’Università.
Unici interventi ex-novo sono l’asilo nido e la scuola dell’infanzia localizzati in prossimità del tracciato del torrente Cavaticcio interrato, che s’intende ripristinare all’interno di un più ampio progetto di parco pubblico.
Nel 1992 Aldo Rossi riceve l’incarico di coordinamento del progetto, realizzato poi dall’Unità studi e interventi storico monumentali del Comune (R. Scannavini, N. Bellodi, P. Nannelli), che conferma come l’area sia riprogettata a partire da logiche di conservazione simili a quelle del noto programma di recupero del centro storico che dagli anni ‘70 trova attuazione da parte del comune.
Coerentemente con la teoria dell’architetto milanese della città per parti, l’area è interpretata come un luogo di frammenti da ricomporre. Rinunciando all’ipotesi di ricucitura urbana mediante una massiccia nuova edificazione, strategia che aveva sostenuto tutte le soluzioni progettuali del concorso, tale ricomposizione è realizzata mediante piccoli “elementi di città”, per lo più pensati come forme primarie e pure, appartenenti alla poetica formale dell’architetto milanese, da innestare all’interno dell’edificato esistente, ridefinendone i rapporti reciproci, i percorsi e le relazioni visive. L’edificio cilindrico su via Don Minzoni, unica parte realizzata del progetto rossiano, terminato poi dallo studio dopo la sua morte, intende rappresentare un luogo di snodo da cui, attraverso un ponte di collegamento, il forno del Pane e l’ex macello dovevano trovare nuova unità.
(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1983 -
  • Esecuzione: -
  • Tipologia Specifica: Attrezzature culturali
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: Sede della biblioteca e degli archivi della cineteca di Bologna, del Mambo, della Galleria d’Arte Moderna e del Museo Morandi, Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Dipartimento di Musica e Spettacolo (DAMS), cinema Lumiere, asilo nido, scuola dell’infanzia, sede dell’Arcigay, giardino pubblico
  • Destinazione attuale: Conserva le destinazioni originarie
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Aldo Rossi Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=55323 SI
Studio Rossi associati Progetto architettonico Progetto NO
Unità studi e interventi storico monumentali del Comune Progetto architettonico Progetto NO
  • Strutture: metalliche, cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, metallo e vetro
  • Coperture: lignee, coppi
  • Serramenti: metallici, lignei
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Alla palazzina uffici della Manifattura Tabacchi,  all’edificio del forno del Pane, dell’ex Salara e dell’ex Macello, si sommano le tracce della presenza storica del porto Navile e del torrente del Cavaticcio e la crescita edilizia incontrollata che la zona ha conosciuto negli anni Sessanta e Settanta. 
Nonostante il bando non fornisca un’indicazione specifica del programma funzionale, gran parte dei centotrentanove progetti partecipanti alla prima fase, affrontano il tema della ricucitura urbana delle varie parti dell’area e di quest’ultima con la città, mediante la dotazione di servizi pubblici e attrezzature culturali e per il tempo libero. 
La seconda e decisiva fase, vede aggiudicarsi il concorso il progetto del capogruppo Ludovico Quaroni, che non trova però realizzazione a causa delle resistenze della Soprintendenza che appone il vincolo all’edificio della Manifattura e al tratto delle mura ancora conservate lungo via Don Minzoni.  
Nel 1989 il comune redige un piano particolareggiato che tiene conto del vincolo e mantiene la vocazione dell’area a polo ricreativo e culturale, intervenendo in gran parte sul recupero e la rifunzionalizzazione interna degli edifici esistenti. 
L’ex forno del Pane ospita ora la Galleria d’Arte Moderna (GAM), il museo Morandi e il polo museale del Mambo (Museo d’arte Moderna di Bologna), l’edificio dell’ex Salara, è destinato a sede dell’associazione Arcigay. Il Dipartimento di Musica e Spettacolo (sede del DAMS), il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e il cinema Lumiere, trovano una nuova localizzazione nel Mulino Tamburi e nell’ex Macello su via Azzo Gardino, mentre la palazzina della Manifattura è destinata alla biblioteca e agli archivi della Cineteca di Bologna. Altri interventi di recupero interessano l’isolato del Castellaccio, rivolti alla creazione di servizi e attrezzature per l’Università.
Unici interventi ex-novo sono l’asilo nido e la scuola dell’infanzia localizzati in prossimità del tracciato del torrente Cavaticcio interrato, che s’intende ripristinare all’interno di un più ampio progetto di parco pubblico. 
Nel 1992 Aldo Rossi riceve l’incarico di coordinamento del progetto, realizzato poi dall’Unità studi e interventi storico monumentali del Comune (R. Scannavini, N. Bellodi, P. Nannelli), che conferma come l’area sia riprogettata a partire da logiche di conservazione simili a quelle del noto programma di recupero del centro storico che dagli anni ‘70 trova attuazione da parte del comune. 
Coerentemente con la teoria dell’architetto milanese della città per parti, l’area è interpretata come un luogo di frammenti da ricomporre. Rinunciando all’ipotesi di ricucitura urbana mediante una massiccia nuova edificazione, strategia che aveva sostenuto tutte le soluzioni progettuali del concorso, tale ricomposizione è realizzata mediante piccoli “elementi di città”, per lo più pensati come forme primarie e pure, appartenenti alla poetica formale dell’architetto milanese, da innestare all’interno dell’edificato esistente, ridefinendone i rapporti reciproci, i percorsi e le relazioni visive. L’edificio cilindrico su via Don Minzoni, unica parte realizzata del progetto rossiano, terminato poi dallo studio dopo la sua morte, intende rappresentare un luogo di snodo da cui, attraverso un ponte di collegamento, il forno del Pane e l’ex macello dovevano trovare nuova unità. 
(Matteo Sintini)

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Aldo Rossi (Milano 1931-1997) 
Dopo essersi laureato al Politecnico di Milano nel 1959 con Piero Portaluppi, Aldo Rossi si distingue inizialmente come teorico, collaborando a Casabella-Continuita` e pubblicando nel 1966 il celebre L’architettura della città. Dopo aver lavorato negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, il primo incarico professionale importante arriva nel 1967, quando Carlo Aymonino lo chiama per il progetto Monte Amiata nel quartiere Gallaratese a Milano. Nel 1971 vince il concorso per l’ampliamento del cimitero di San Cataldo a Modena. Fra le sue opere principali: la scuola elementare di Fagnano Olona (1972), Il Teatro del Mondo per la Biennale di Venezia (1979), l’isolato al n° 10 di Friedrichstrasse a Berlino (1981), il Palazzo Hotel a Fukuoka (1986), la ricostruzione del Teatro Carlo Felice a Genova con Ignazio Gardella (1992). Nel 1990 vince, primo italiano nella storia, il prestigioso Pritzker Prize per l’architettura.
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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Nel 2011 viene completato il progetto per il parco del Cavaticcio all’interno del Programma di Riqualificazione Urbana previsto dal Comune nel 2000. Nel 2012 un progetto dell’architetto Renzo Piano, poi accantonato, prevede la realizzazione nell’area dell’ex cinema Embassy di un auditorium per ospitare la sede stabile dell’orchestra Mozart. Aldo Rossi (Milano 1931-1997) Dopo essersi laureato al Politecnico di Milano nel 1959 con Piero Portaluppi, Aldo Rossi si distingue inizialmente come teorico, collaborando a Casabella-Continuita` e pubblicando nel 1966 il celebre L’architettura della città. Dopo aver lavorato negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, il primo incarico professionale importante arriva nel 1967, quando Carlo Aymonino lo chiama per il progetto Monte Amiata nel quartiere Gallaratese a Milano. Nel 1971 vince il concorso per l’ampliamento del cimitero di San Cataldo a Modena. Fra le sue opere principali: la scuola elementare di Fagnano Olona (1972), Il Teatro del Mondo per la Biennale di Venezia (1979), l’isolato al n° 10 di Friedrichstrasse a Berlino (1981), il Palazzo Hotel a Fukuoka (1986), la ricostruzione del Teatro Carlo Felice a Genova con Ignazio Gardella (1992). Nel 1990 vince, primo italiano nella storia, il prestigioso Pritzker Prize per l’architettura.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Bernardo Secchi 1985 Bologna: il concorso per il Parco Urbano della Manifattura Tabacchi e del porto Navile; il progetto vincitore di Ludovico Quaroni Urbanistica 112-123 Si
Zardini Mirko 1985 Bologna: un vuoto urbano Casabella n. 512 20-31 Si
1989 Concorso per il parco urbano del Porto Navile e della Manifattura tabacchi a Bologna Parametro n. 175 48; 155 No
Alemagna Veronica, Bottino Camilla 1994 Bologna: è finito il concorso per l’ex Manifattura Tabacchi? Urbanistica informazioni n. 135 36-39 Si
Marchesini Marco 1996 Il recupeo del magazzino del sale nel porto del Navile di Bologna Parametro n. 214 44383 Si
Ferlenga Alberto (a cura di) 2000 Aldo Rossi. Tutte le opere Electa Milano 128-131 Si
Orlandi Piero (a cura di) 2001 Gabriele Basilico. L.R. 19/98: la riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna Compositori Bologna 84-85 No
2002 Dal Piano Regolatore al Piano Regalatore. Una discussione sulle recenti trasformazioni urbane e Bologna, atti del seminario di Monte Sole La Compagnia dei celestini Bologna 36-45 No
2004 Un'idea di città. Radici, storia ed opere per il futuro metropolitano di Bologna Finanziaria Bologna Metropolitana Bologna 96-99 No
Gelsomino Luisella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Legge Sedici. Note a margine. Architettura, arte pubblica, paesaggio Compositori Bologna 66-68 No
Mari Andrea 2009 Manifattura delle arti. Ex manifattura tabacchi Minerva Argelato No
Orlandi Piero 2019 Il riuso per il futuro? Tra l'oggi e il domani, in Varni Angelo (a cura di), Rinnovare Bologna tra '800 e '900 Bononia University Press Bologna 100-101 No
Landucci Enrica 2020 Passeggiata nel Liberty Bolognese Paolo Emilio Persiani Bologna 156 No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Schizzo di progetto di Aldo Rossi Schizzo di progetto di Aldo Rossi Eredi Aldo Rossi, courtesy Fondazione Aldo Rossi
Vista di piazza Pier Paolo Pasolini Vista di piazza Pier Paolo Pasolini Fabio Mantovani 2014
L’ingresso della Biblioteca della Cineteca e del cinema Lumiere L’ingresso della Biblioteca della Cineteca e del cinema Lumiere Fabio Mantovani 2014
Vista del complesso dell’ex macello Vista del complesso dell’ex macello Fabio Mantovani 2014
Vista del complesso dell’ex macello Vista del complesso dell’ex macello Fabio Mantovani 2014
Vista interna della biblioteca della Cineteca Vista interna della biblioteca della Cineteca Fabio Mantovani 2014
Vista interna dell’ex macello Vista interna dell’ex macello Fabio Mantovani 2014
L’ex Mulino Tamburi  di via Azzo Gardino, oggi sede del Dipartimento di Scienze della Comunicazione L’ex Mulino Tamburi di via Azzo Gardino, oggi sede del Dipartimento di Scienze della Comunicazione Fabio Mantovani
L’ex Forno del Pane oggi sede del MAMbo L’ex Forno del Pane oggi sede del MAMbo Fabio Mantovani 2014
L’ex Forno del Pane oggi sede del MAMbo L’ex Forno del Pane oggi sede del MAMbo Fabio Mantovani 2014
Vista dell’interno del MAMbo Vista dell’interno del MAMbo Fabio Mantovani 2014
Vista dell’interno del MAMbo Vista dell’interno del MAMbo Fabio Mantovani 2014
Vista dell’interno del MAMbo Vista dell’interno del MAMbo Fabio Mantovani 2014
Vista del Parco del Cavaticcio Vista del Parco del Cavaticcio Fabio Mantovani 2014
Vista del Parco in via Riva di Reno Vista del Parco in via Riva di Reno Fabio Mantovani 2014
Prospetto della Manifattura Tabacchi oggi sede della Cineteca di Bologna Prospetto della Manifattura Tabacchi oggi sede della Cineteca di Bologna Fabio Mantovani 2014

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
SAN Archivi degli Architetti - Aldo Rossi Visualizza
MAXXI Patrimonio - Aldo Rossi Visualizza
Dizionario biografico degli Italiani - Aldo Rossi Visualizza
Enciclopedia Treccani - Aldo Rossi Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 23/01/2025

Revisori:

Stefano Setti