SEMINARIO ARCIVESCOVILE DI BOSA
Scheda Opera
- Comune: Bosa
- Denominazione: SEMINARIO ARCIVESCOVILE DI BOSA
- Indirizzo: Viale Giovanni XXIII
- Data: 1954 - 1964
- Tipologia: Edifici per attività assistenziali e spirituali
- Autori principali: Ubaldo Badas
Descrizione
Il primo seminario di Bosa risale alla fine del 1700. Il locale che accoglieva il Seminario era l'antico collegio dei Gesuiti, nel centro storico di Bosa, acquistato "con generosi dispendi" dal Vescovo Antonio Cossu (nominato nel 1786 e deceduto nel 1796). Negli anni Cinquanta la città di Bosa è caratterizzata dall’espansione cosiddetta “dei viali”, verso Bosa Marina, in continuità all’espansione ottocentesca sulla riva destra del Temo. L’edificio del seminario è uno degli episodi più significativi di quella espansione. Dagli anni '60 il Seminario è stato trasferito in un nuovo locale, nel Viale Giovanni XXIII, che ospita anche l'Episcopio e la Curia Vescovile. Dal 1986 le diocesi di Bosa e Alghero sono state unificate, con la denominazione «Diocesi di Alghero-Bosa». Nel 1993, sotto l'episcopato di Mons. Antonio Vacca, i due seminari (Alghero e Bosa) sono stati unificati nella sede di Bosa.
L’edificio del nuovo seminario è stato progettato da Ubaldo Badas nel 1954. Il progetto tuttavia porta la firma dell’Ing. Domenico Mezzini (Badas non era laureato e non poteva quindi ufficialmente firmare gli elaborati). L’impianto è costituito da un complesso fabbricato, quattro piani fuori terra nelle parti più alte, a due corti intorno alle quali si articolano i corpi di fabbrica con le diverse destinazioni d’uso. Il complesso occupa quasi un intero isolato, e si compone, oltre che dal corpo del Seminario, da una serie di strutture sportive all’aperto.
Per questo edificio si potrebbe ipotizzare una certa volontà di ricercare uno stile regionale per l’architettura, una ricerca dell’identità locale che, similmente ma con risultati molto diversi, andava conducendo Antonio Simon Mossa ad Alghero. Quest’opera si differenzia in maniera notevole dallo stile, se pur eclettico, di Ubaldo Badas: le forme dell’architettura locale ripensate in chiave moderna, sono assunte come elemento caratterizzante, rielaborate con una grande vivacità e intelligenza interpretativa. Troviamo, quindi, mensole in ferro per i balconi, grate realizzate con piattine di ferro intrecciate a losanga, finestre binate rese aggraziate da un leggero arco in sommità o ancora l’impiego di graticci in legno per ombreggiare. Di pregevole fattura appaiono i parapetti dei balconi realizzati con piatine di ferro, il cui disegno ricorda i balconi in ferro battuto della Bosa vecchia. Oggi l’edificio risulta inglobato nel tessuto urbano, sviluppatosi a partire dagli anni ’60.
Info
- Progetto: 1954 - 1962
- Esecuzione: 1962 - 1964
- Tipologia Specifica: seminario arcivescovile
- Committente: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato ai LL.PP
- Proprietà: Proprietà Ente religioso
- Destinazione originaria: seminario vescovile
- Destinazione attuale: seminario vescovile
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Ubaldo | Badas | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=92213 | SI |
Domenico | Mezzini | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Vico | Mossa (non certo) | Direzione lavori | Esecuzione | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=366800 | NO |
- Strutture: telaio in calcestruzzo armato
- Materiale di facciata: muratura a cassetta in laterizi; tamponamento esterno in mattoni faccia a vista
- Coperture: solaio a falde inclinate in latero-cemento; copertura in coppi
- Serramenti: infissi in legno
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Aldo Lino, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Casu Alessandra, Lino Aldo, Sanna Antonello (a cura di) | 2001 | La citta’ ricostruita, le vicende urbanistiche in Sardegna nel secondo dopo guerra | CUEC | Cagliari | Si | |
Sanjust Paolo | 2002 | Ubaldo Badas. Architetture 1930-1940 | CUEC | Cagliari | Si |
Allegati
Criteri
5. L’edificio o l’opera di architettura introduce e sperimenta significative innovazioni nell’uso dei materiali o nell’applicazione delle tecnologie costruttive. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 30/04/2024
Revisori:
Martina Massaro