MUSEO DELL'ARREDO CONTEMPORANEO
Scheda Opera
- Comune: Russi
- Località: Godo
- Denominazione: MUSEO DELL'ARREDO CONTEMPORANEO
- Indirizzo: Strada statale San Vitale N. 253
- Data: - 1988
- Tipologia: Musei e Aree archeologiche
- Autori principali: Giovanni Klaus Koenig, Giuseppe Chigiotti, Filippo Alison, Ettore Sottsass (junior), Johanna Grawunder
Descrizione
Il complesso pensato per raccontare la storia del design e dell'arredo nasce dall'iniziativa di Raffaello Biagetti, artista tra i principali divulgatori della cultura del design e del progetto di arredamento dell’ambiente ravennate.
Nella seconda metà degli anni ottanta una commissione formata dagli architetti Giovanni Klaus Koenig, Filippo Alison e Giuseppe Chigiotti, seleziona centocinquanta oggetti attraverso i quali raccontare la storia del progetto dell’arredo degli ultimi cent’anni.
L'edificio che le accoglie è costituito da un volume parallelepipedo collegato ad un secondo realizzato per consentirne l’ampliamento.
L'esposizione della collezione permanente avviene nel volume maggiore, una costruzione con struttura a pannelli in cemento armato prefabbricato la cui illuminazione è affidata alle ampie finestre a nastro sulla sommità.
Il progetto dell’allestimento è affidato a Piero Castiglioni, che definisce spazi e modalità esplicative degli oggetti, attraverso una scenografica messa in mostra delle opere all’interno di un’unica sala. L’inizio del percorso interessa l'Art Nouveau spagnola, austriaca e scozzese, seguita dalla scuola viennese Wiener Werkstatte e dalla tedesca del BauHaus. Si susseguono poi la Russia, Francia e Italia degli anni '30, la Decorative Arts e l'Organic Modernism degli anni '50. Alla grande stagione dell'Industrial Design italiano degli anni Sessanta è dedicata la sezione più rappresentativa, fino ad arrivare agli anni '70 e '80. Completano la visita alcuni mobili della produzione internazionale tedesca e giapponese.
La costruzione di tipo industriale consente ampie luci senza l'interruzione di elementi strutturali, prestandosi pertanto alla suddivisione libera delle diverse sezioni.
Gli arredi sono rialzati di circa trenta centimetri su piattaforme laccate di bianco per sfruttare la rifrazione della luce, e illuminati puntualmente dall'altro. Le pareti perimetrali, così come il soffitto, sono messi in secondo piano dalle tinte nere usate nella sala. Lo spazio che ne risulta è isotropo, fluido e guida l'attenzione sull'oggetto esposto. Integrati al progetto dell’allestimento, una serie di pannelli luminosi perimetrali restituiscono i cenni storici, immagini d'epoca e informazioni biografiche sugli autori.
(Matteo Sintini, Elia Serafini)
L'intervento di ampliamento, progettato da Sottsass e Grawunder nel 1992-93, è un singolare e avvincente spazio aperto/chiuso la cui essenza potrebbe essere espressa in un ossimoro: la semplicità del complesso. Tale lavoro bene rappresenta lo spirito nascosto che ha sempre pervaso la ricerca del maestro.
La costruzione, che sorge nel territorio di Russi, nella campagna ravennate, è un colorato, labirintico patio di mq 650 che si accosta lungo il lato di un ex capannone industriale, dalla configurazione geometrica molto semplice che, nella seconda metà degli anni Ottanta, è stato trasformato in spazio museale a gestione privata, dando vita al Museo dell'Arredo Contemporaneo.
L'ampliamento, dunque, ha la poetica funzione di mediare il passaggio della luce (e dei pensieri) dal chiuso all'aperto, dal definito ambito spaziale interno all'indefinito paesaggio esterno.
Esso si presenta come una sorta di cortile alberato, chiuso su tre lati da pareti di cemento dal disegno "a portici", dipinte in maniera alternata, all'esterno e all'interno, di blu e di bianco.
Il lato della nuova costruzione addossato all'edificio esistente è rivestito in mosaico di vetro; si tratta di un'immagine forte, volta a polarizzare su di sé l'attenzione del visitatore, un interessante elemento d'attrazione che caratterizza la compressa spazialità dell'organismo; non a caso, per la penetrante valenza iconica concentrata in esso, la sua sagoma è stata assunta come logo della galleria.
"Il colore in certi casi", osserva Sottsass, "può svelare o perlomeno sottolineare il momento del passaggio tra l'esterno e l'interno. Nell'architettura mediterranea antica questo passaggio era disegnato dalla presenza del patio: tu entravi, ma non eri ancora nella casa, entravi in una zona con la luce più calma, in una zona quasi senza suoni, di solito con un albero, una panca. Nell'antichità c'era il disegno di un luogo che ti spingeva a una certa concentrazione, una certa ritualità. Anche un certo rispetto, una certa pazienza" (Ettore Sottsass, in "Domus" 1997).
(Museo dell’Arredo Contemporaneo)
Nel 2016 il museo chiude per diventare un disco club con ristorante.
Info
- Progetto: -
- Esecuzione: - 1988
- Proprietà: Proprietà privata
- Destinazione originaria: Museo dell'arredo contemporaneo
- Destinazione attuale: Discoteca - ristorante: Onyx Club
Autori
Nome | Cognome | Ruolo | Fase Progetto | Archivio Architetti | Url Profilo | Autore Principale |
---|---|---|---|---|---|---|
Filippo | Alison | Progetto architettonico | Progetto | SI | ||
Piero | Castiglioni | Progetto architettonico | Progetto | NO | ||
Giuseppe | Chigiotti | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | http://www.chigiotti.it/ | SI |
Johanna | Grawunder | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.artribune.com/progettazione/architettura/2017/04/maria-giuseppina-grasso-cannizzo-italia/ | SI |
Giovanni Klaus | Koenig | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-klaus-koenig/ | SI |
Ettore | Sottsass (junior) | Progetto architettonico | Progetto | Visualizza Profilo | https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=21200 | SI |
- Strutture: pannelli e cemento armato prefabbricato
- Materiale di facciata: tinteggiature e piastrelle smaltate
- Coperture: piane
- Serramenti: metallici
- Stato Strutture: Buono
- Stato Materiale di facciata: Buono
- Stato Coperture: Buono
- Stato Serramenti: Buono
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Giovanni Klaus Koeing (Torino, 1924 – Firenze, 1989) si è laureato in architettura a Firenze nel 1950, con una tesi dal titolo: "Centro ippico fiorentino al parco delle Cascine". Ha svolto attività didattica prima a Venezia, alla cattedra di Caratteri Distributivi dove nel 1964 viene nominato professore ordinario, poi nella stessa Firenze insegnando Storia dell'Architettura Contemporanea, fino al termine della carriera. Fonda con Leonardo Benevolo e Pier Luigi Spadolini l'Istituto Superiore per le industrie artistiche (ISIA) di Firenze. Animatore del dibattito culturale e architettonico, intensa è la sua presenza nella pubblicistica in particolare rivolti alla storia e alla critica dell’architettura e del design. Collabora con alcune delle principali testate e periodici, tra cui: "Casabella" (condirettore), "Parametro" (vicedirettore), "Bollettino degli Ingegneri", "Domus", "Ingegneria ferroviaria", "La Nazione", "Modo" e "Ottagono". È tra i primi ad occuparsi del rapporto, centrale nel dibattito degli anni Sessanta e Settanta, la semiologia in architettura: il suo articolo Giovanni Klaus Koeing sulla linguistica architettonica è pubblicato sulla rivista "L'Architettura. Cronache e storia" di Bruno Zevi e riassume i suoi intenti. Attivo anche nel campo della progettazione, in particolare collabora con Roberto Segoni al progetto per il Jumbo Tram di Milano, per le elettromotrici della metropolitana di Roma, per il treno dei servizi pendolari delle Ferrovie dello Stato e le carrozze per le Ferrovie Nord di Milano. La sua eredità è attualmente raccolta dal Centro studi Giovanni Klaus Koeing all'interno del dipartimento di Processi e metodi della produzione edilizia, della facoltà di Architettura di Firenze. Ettore Sottsass (Innsbruck, Austria 1917 - Milano, 2007) Si laurea in architettura al Politecnico di Torino nel 1939. Nel 1947 apre il suo studio professionale a Milano occupandosi di progetti che spaziano dall'architettura al design, mentre partecipa a diverse edizioni della Triennale di Milano, espone in mostre collettive e personali in ambito internazionale. La collaborazione, tappa fondamentale della sua carriera, con Adriano Olivetti risale al 1958. Questa esperienza porta il giovane Sottsass a disegnare nel 1959 il primo calcolatore elettronico italiano, a cui seguiranno tre premi “Compasso d'oro per il Design”. Nel 1976 viene conferita all'architetto la laurea honoris causa dal Royal College of Art di Londra. Da vita, tra gli altri insieme a Michele De Lucchi, al gruppo Memphis che dal 1981, in breve tempo, diventa rappresentativo del nuovo design e riferimento delle avanguardie artistiche postmoderne. L'anno seguente la fondazione del “Memphis Milano” fonda il suo studio Sottsass Associati. I suoi lavori sono esposti in alcuni dei principali musei come il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York, il Centre Georges Pompidou e il Musée des Arts Décoratifs di Montreal di Parigi, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Musée des Arts Décoratifs di Montreal, l'Israel Museum di Gerusalemme e il National Museum di Stoccolma. Nel 1992 è stato nominato Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese; nel 1993 riceve la seconda laurea ad honoris causa della Rhode Island School of Design di Hannover negli Stati Uniti. Dal 1994 al 1999 è premiato con numerosi riconoscimenti quali: il premio IF Award Design dal Industrie Forum Design di Hannover (1994); l’ Honorary Doctor del Royal College of Art di Londra e l'Award Prize dal Brooklyn Museum di New York (1996), l'Oribe Award della città di Gifu in Giappone (1997) e la terza laurea ad honorem dal London Institut of Art (1999). Nel 2001 è nominato dal presidente della repubblica italiana, Grande Ufficiale per l'Ordine al Merito.
Bibliografia
Autore | Anno | Titolo | Edizione | Luogo Edizione | Pagina | Specifica |
---|---|---|---|---|---|---|
Klaus Koeing Giovanni, Chigiotti Giuseppe, Alison Filippo | 1988 | Brani di storia dell'arredo 1880-1980 | Essegi | Ravenna | Si | |
1997 | Ettore Sottsass architetto: Galleria del museo dell'arredo contemporaneo | Domus n. 799 | 12 | Si | ||
Branzi Andrea | 1999 | Carboni Milco (curatore). Ettore Sottsass 1980-1999 frammenti (libro) | Rizzoli, Bologna | 175-176 | Si | |
Carboni Milco (a cura di) | 1999 | Ettore Sottsass 1980-1999 frammenti | Rizzoli | Bologna | Si | |
Guerriero Alessandro | 2000 | Museo dell'arredo contemporaneo di Russi | Provincia di Ravenna | Ravenna | Si | |
Lacagnina Salvatore (a cura di) | 2001 | Enzo Cucchi e Ettore Sottsass | Charta | Milano | No | |
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) | 2005 | Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento | Clueb | Bologna | No |
Allegati
Criteri
3. L’edificio o l’opera di architettura ha una riconosciuta importanza nel panorama dell’architettura nazionale, degli anni nei quali è stata costruita, anche in relazione ai contemporanei sviluppi sia del dibattito, sia della ricerca architettonica nazionale e internazionale, | |
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo | Url |
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Enciclopedia Treccani - Ettore Sottsass (junior) | Visualizza |
Dizionario biografico degli Italiani - Ettore Sottsass (Junior) | Visualizza |
Catalogo del Sistema Museale dell'Università di Parma - Ettore Sottsass (Junior) | Visualizza |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia RomagnaTitolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli
Scheda redatta da Matteo Sintini, Elia Serafini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 02/04/2024
Revisori:
Setti Stefano 2022