Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

SCUOLA MATERNA E NIDO GARIBALDI

Scheda Opera

  • ingresso principale
  • ingresso principale
  • parte sinistra del fronte principale
  • ingresso carrabile laterale, su piazza Gabriele d’Annunzio
  • vista del fronte su Piazza Gabriele d’Annunzio
  • fronte su Piazza Gabriele d’Annunzio
  • ingresso carrabile laterale su via Augusta
  • porte finestra su via Augusta
  • ingresso secondario su via Augusta
  • corpo di fabbrica sul retro
  • spazio distributivo esterno, che conduce a uno spazio collettivo nella corte interna
  • vista del parco giochi per i bambini dell’asilo, con affaccio sul parco di via Claudia
  • vista della corte interna dal parco pubblico
  • Comune: Ravenna
  • Denominazione: SCUOLA MATERNA E NIDO GARIBALDI
  • Indirizzo: Viale Santi Baldini N. 2
  • Data: 1969 -
  • Tipologia: Scuole
  • Autori principali: Ludovico Quaroni
Descrizione

L’edificio si sviluppa completamente su un ampio piano, con pianta a forma di U. La corte interna, aperta su un lato, affaccia sul parco pubblico di via Claudia, mettendo in continuità lo spazio privato dell’edificio con quello urbano e pubblico della città. Oltre alla corte interna, l’asilo comprende un’altra area comune per i bimbi: un parco giochi che confina con lo stesso parco pubblico, da cui è separato solo da una rete.
L’edificio, completamente rivestito di mattoni faccia a vista, ha due ingressi: uno principale su via Baldini e uno laterale, secondario, su via Augusta.

(Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga)

Info
  • Progetto: 1969 - 1969
  • Esecuzione: -
  • Tipologia Specifica: Asilo e scuola materna
  • Proprietà: Proprietà pubblica
  • Destinazione originaria: Asilo e scuola materna
  • Destinazione attuale: Scuole Pubbliche - Scuole Dell' Infanzia Comunali Garibaldi
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Ludovico Quaroni Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=51865 SI
  • Strutture: cemento armato
  • Materiale di facciata: mattoni faccia a vista
  • Coperture: piana, metallo
  • Serramenti: metallo
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Studia presso l'Istituto di architettura dell'Università di Roma, dove è allievo di Enrico Del Debbio e Marcello Piacentini e si laurea nel 1934, mentre prende l'abilitazione professionale di architetto presso il Politecnico di Milano. Sempre in quell'anno partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali con Fariello e Muratori, come quelli per l'Auditorium di Roma (1935), per il Piano di Aprilia e per le Preture romane unificate (1936), per il Palazzo dei Congressi e la Piazza Imperiale all'E42 a Roma (1938). Questi concorsi si svolgono in concomitanza con la realizzazione di alcune opere come padiglioni di mostre e la casa d'abitazione a piazza Istria a Roma nel 1938. È un periodo in cui si moltiplicano i gruppi professionali come il Gruppo Urbanisti Romani a Roma, di cui faranno parte Marcello Piacentini e Luigi Piccinato, il sodalizio artistico tra Luigi Figini e Gino Pollini e lo studio BBPR di Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers a Milano.
Durante la guerra, Quaroni è per cinque anni prigioniero in India da dove torna nel 1946. Nell'immediato dopoguerra è tra i soci dell'A.P.A.O., l'Associazione per l'Architettura Organica, fondata da Bruno Zevi nel 1945, e partecipa con Ridolfi al concorso per la Stazione Termini a Roma (1947). In quegli anni l'attività progettuale è fortemente caratterizzata dalla partecipazione al dibattito politico, che avviene sia attraverso l'impegno e la produzione di saggi e interventi sia con la realizzazione di progetti esemplari, come il quartiere Ina-Casa del Tiburtino a Roma, eseguito con Ridolfi (1947), emblema della ricostruzione italiana e una delle opere più importanti del Neorealismo architettonico, che ha caratterizzato il Movimento Moderno in Italia.
Dal 1947 al 1951 è vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e sviluppa il suo impegno nella redazione di alcuni piani urbanistici, come quelli di Ivrea (1952), Roma (1954), Ravenna (1956-57), Cortona (1957) e Bari (1965). Nel 1948 realizza la chiesa di Santa Maria Maggiore a Francavilla al Mare.
Tra il 1951 e il 1954, egli si lega al gruppo di studiosi guidati da Friedrich G. Friedmann nell'intervento di costruzione dei sobborghi UNRRA-Casas intorno a Matera per il villaggio contadino di La Martella nel 1951, e aderisce a esperienze politico-partecipative, prima tra tutte quella comunitaria di Adriano Olivetti, sancita con la firma sulla Dichiarazione Politica del Movimento Comunità nel 1953. Nel 1960 partecipa inoltre al progetto del quartiere delle Barene di San Giuliano a Mestre.
Agli inizi degli anni Settanta fa parte del gruppo di artisti e architetti chiamati da Ludovico Corrao a dare nuova vita alla cittadina di Gibellina, distrutta dal terremoto del Belice, dove progetta la Chiesa Madre, realizzata nel 1972. Nel 1979 realizza gli uffici FIAT a Borgo San Paolo a Torino.
Oltre al lavoro di architetto e urbanista, Quaroni è impegnato nell'insegnamento universitario prima a Roma, poi a Napoli (1951-55) e a Firenze (dal 1957 al 1964). La sua carriera accademica si consolida infine a Roma, dove insegna dal 1965 al 1981, e dove forma diverse generazioni di architetti e urbanisti. Studioso e un pubblicista importante per le riviste “Metron”, “Urbanistica”, “Comunità”, “Casabella”, “Architettura d'oggi”, “La casa”, “Architettura: cronache e storia”, nelle sue pubblicazioni affronta soprattutto il tema della relazione tra architettura, urbanistica e sociologia. Una delle sue ultime opere è il progetto per l’ampliamento e ristrutturazione del Teatro dell’Opera a Roma nel 1983.
Quaroni fu influenzato da correnti razionaliste e dalle rivisitazioni del classicismo dell'architettura degli anni Trenta, in tutta la sua attività ha portato l’architettura italiana ad integrarsi e ad allinearsi con l’architettura europea, approfondendo la ricerca sulle problematiche più attuali. 

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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: RA/78
  • Particella: 348

Note

Ludovico Quaroni (Roma, 1911-1987) Studia presso l'Istituto di architettura dell'Università di Roma, dove è allievo di Enrico Del Debbio e Marcello Piacentini e si laurea nel 1934, mentre prende l'abilitazione professionale di architetto presso il Politecnico di Milano. Sempre in quell'anno partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali con Fariello e Muratori, come quelli per l'Auditorium di Roma (1935), per il Piano di Aprilia e per le Preture romane unificate (1936), per il Palazzo dei Congressi e la Piazza Imperiale all'E42 a Roma (1938). Questi concorsi si svolgono in concomitanza con la realizzazione di alcune opere come padiglioni di mostre e la casa d'abitazione a piazza Istria a Roma nel 1938. È un periodo in cui si moltiplicano i gruppi professionali come il Gruppo Urbanisti Romani a Roma, di cui faranno parte Marcello Piacentini e Luigi Piccinato, il sodalizio artistico tra Luigi Figini e Gino Pollini e lo studio BBPR di Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers a Milano. Durante la guerra, Quaroni è per cinque anni prigioniero in India da dove torna nel 1946. Nell'immediato dopoguerra è tra i soci dell'A.P.A.O., l'Associazione per l'Architettura Organica, fondata da Bruno Zevi nel 1945, e partecipa con Ridolfi al concorso per la Stazione Termini a Roma (1947). In quegli anni l'attività progettuale è fortemente caratterizzata dalla partecipazione al dibattito politico, che avviene sia attraverso l'impegno e la produzione di saggi e interventi sia con la realizzazione di progetti esemplari, come il quartiere Ina-Casa del Tiburtino a Roma, eseguito con Ridolfi (1947), emblema della ricostruzione italiana e una delle opere più importanti del Neorealismo architettonico, che ha caratterizzato il Movimento Moderno in Italia. Dal 1947 al 1951 è vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e sviluppa il suo impegno nella redazione di alcuni piani urbanistici, come quelli di Ivrea (1952), Roma (1954), Ravenna (1956-57), Cortona (1957) e Bari (1965). Nel 1948 realizza la chiesa di Santa Maria Maggiore a Francavilla al Mare. Tra il 1951 e il 1954, egli si lega al gruppo di studiosi guidati da Friedrich G. Friedmann nell'intervento di costruzione dei sobborghi UNRRA-Casas intorno a Matera per il villaggio contadino di La Martella nel 1951, e aderisce a esperienze politico-partecipative, prima tra tutte quella comunitaria di Adriano Olivetti, sancita con la firma sulla Dichiarazione Politica del Movimento Comunità nel 1953. Nel 1960 partecipa inoltre al progetto del quartiere delle Barene di San Giuliano a Mestre. Agli inizi degli anni Settanta fa parte del gruppo di artisti e architetti chiamati da Ludovico Corrao a dare nuova vita alla cittadina di Gibellina, distrutta dal terremoto del Belice, dove progetta la Chiesa Madre, realizzata nel 1972. Nel 1979 realizza gli uffici FIAT a Borgo San Paolo a Torino. Oltre al lavoro di architetto e urbanista, Quaroni è impegnato nell'insegnamento universitario prima a Roma, poi a Napoli (1951-55) e a Firenze (dal 1957 al 1964). La sua carriera accademica si consolida infine a Roma, dove insegna dal 1965 al 1981, e dove forma diverse generazioni di architetti e urbanisti. Studioso e un pubblicista importante per le riviste “Metron”, “Urbanistica”, “Comunità”, “Casabella”, “Architettura d'oggi”, “La casa”, “Architettura: cronache e storia”, nelle sue pubblicazioni affronta soprattutto il tema della relazione tra architettura, urbanistica e sociologia. Una delle sue ultime opere è il progetto per l’ampliamento e ristrutturazione del Teatro dell’Opera a Roma nel 1983. Quaroni fu influenzato da correnti razionaliste e dalle rivisitazioni del classicismo dell'architettura degli anni Trenta, in tutta la sua attività ha portato l’architettura italiana ad integrarsi e ad allinearsi con l’architettura europea, approfondendo la ricerca sulle problematiche più attuali.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Di Meo Bonollo Anna 1992 Ludovico Quaroni. Una frammentazione del sapere per progettare la città fisica, in Di Biagi Paola, Gabellini Patrizia (a cura di), Urbanisti Italiani: Piccinato, Marconi, Samonà, Quaroni, De Carlo, Astengo, Campos Venuti Laterza Bari 257-302 No
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
ingresso principale ingresso principale Ilaria Cattabriga
ingresso principale ingresso principale Ilaria Cattabriga
parte sinistra del fronte principale parte sinistra del fronte principale Ilaria Cattabriga
ingresso carrabile laterale, su piazza Gabriele d’Annunzio ingresso carrabile laterale, su piazza Gabriele d’Annunzio Ilaria Cattabriga
vista del fronte su Piazza Gabriele d’Annunzio vista del fronte su Piazza Gabriele d’Annunzio Ilaria Cattabriga
fronte su Piazza Gabriele d’Annunzio fronte su Piazza Gabriele d’Annunzio Ilaria Cattabriga
ingresso carrabile laterale su via Augusta ingresso carrabile laterale su via Augusta Ilaria Cattabriga
porte finestra su via Augusta porte finestra su via Augusta Ilaria Cattabriga
ingresso secondario su via Augusta ingresso secondario su via Augusta Ilaria Cattabriga
corpo di fabbrica sul retro corpo di fabbrica sul retro Ilaria Cattabriga
spazio distributivo esterno, che conduce a uno spazio collettivo nella corte interna spazio distributivo esterno, che conduce a uno spazio collettivo nella corte interna Ilaria Cattabriga
vista del parco giochi per i bambini dell’asilo, con affaccio sul parco di via Claudia vista del parco giochi per i bambini dell’asilo, con affaccio sul parco di via Claudia Ilaria Cattabriga
vista della corte interna dal parco pubblico vista della corte interna dal parco pubblico Ilaria Cattabriga

Criteri
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Dizionario biografico degli Italiani - Ludovico Quaroni Visualizza
Enciclopedia Treccani - Ludovico Quaroni Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Ludovico Quaroni Visualizza
SAN Archivi degli Architetti - Ludovico Quaroni Visualizza
Archivio digitale Olivetti – Ludovico Quaroni Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 11/03/2024

Revisori:

Setti Stefano 2022