CHIESA DELLA BEATA VERGINE STELLA MARIS
Scheda Opera
- Comune: Alghero
- Località: Loc. Porto Conte
- Denominazione: CHIESA DELLA BEATA VERGINE STELLA MARIS
- Indirizzo: Loc. Maristella
- Data: 1954 - 1957
- Tipologia: Edifici per il culto
- Autori principali: Giancarlo Nuti
Descrizione
Nel 1952 l’UNRRA-CASAS incarica lo studio Figini e Pollini di un piano per una borgata a Porto Conte, stante l’impossibilità di accogliere a Fertilia i numerosi profughi giuliani e dalmati che accetterebbero di trasferirsi in Sardegna. Il progetto, ampiamente pubblicizzato dall’Ente, propone una sorta di doppio di Fertilia, con una popolazione presunta dedita alla pesca oltre che all’agricoltura. Non viene finanziato, anche perché il numero di profughi appare inferiore alla previsione iniziale e la domanda viene soddisfatta con la realizzazione a Fertilia di alcune palazzine rispondenti alla tipologia CNR/UNRRA-CASAS, e cade nel dimenticatoio dell’ETFAS. Dopo il 1953 viene incaricato l’ingegnere pisano Giancarlo Nuti di stendere un piano per un borgo rurale nello stesso sito, destinato agli assegnatari ETFAS, ai tecnici agrari e agli edifici di servizio. Il piano riprende in parte la filosofia di fondo del progetto per Tottubella, con le abitazioni e gli annessi colonici allineati lungo i bracci di un nucleo centrale radiocentrico e i poderi sul perimetro esterno dell’abitato. Il progetto (realizzato in difformità dallo stesso, con fronti pressoché simmetrici) propone un’asimmetria di fondo con il disassamento della linea di colmo e con il taglio sbieco di alcuni fronti, di cui quello principale ingloba il vano campanario in un’apertura del nartece semi-cieco. Il richiamo è a un certo brutalismo e alla coeva produzione INA-Casa, nell’esibizione dell’apparato murario basamentale e nelle cornici delle aperture, mentre la ricerca formale in alzato segue alcuni esempi scandinavi nel tentativo di rendere “elastico” il profilo della compatta parete esterna. La realizzazione rimanda piuttosto a una sorta di neo-realismo bucolico, che priva la costruzione dei più significativi elementi di innovazione e “modernità” del progetto originale. Gli elementi di più forte innovazione, espressi sul piano formale, sono stati rimossi all’atto della realizzazione, effettuata senza l’introduzione di significativi progressi nella tecnica costruttiva. L’intero borgo è un altro dei simboli della “redenzione della terra” operata con la riforma agraria, di cui la chiesa rappresenta l’elemento di più forte riconoscibilità, mascherata però dall’aspetto esteriore, che la mimetizza fra le case coloniche di cui – con la realizzazione finale – assume i connotati formali. Il borgo di Maristella è tuttora abitato e ben conservato, con la chiesa tinteggiata di recente in tinte che certamente non corrispondono alle coloriture originarie.
Info
- Progetto: 1954 - 1954
- Esecuzione: 1955 - 1957
- Committente: ETFAS
- Proprietà: proprietà Ente pubblico territoriale
- Destinazione originaria: chiesa cattolica
- Destinazione attuale: chiesa cattolica
Autori
- Strutture: muratura portante intonacata; basamento murario in pietrame
- Materiale di facciata: muratura portante intonacata
- Coperture: solaio in latero-cemento
- Serramenti: infissi in legno
- Vincolo: Non Vincolata
- Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
- Data Provvedimento:
- Riferimento Normativo:
- Altri Provvedimenti:
- Foglio Catastale: -
- Particella: -
Note
Scheda redatta da Alessandra Casu, Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (2004).
Allegati
Criteri
4. L’edificio o l’opera di architettura riveste un ruolo significativo nell’ambito dell’evoluzione del tipo edilizio di pertinenza, ne offre un’interpretazione progressiva o sperimenta innovazioni di carattere distributivo e funzionale. | |
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. |
Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Segretariato Regionale per la SardegnaTitolare della ricerca: Università degli Studi di Cagliari – DICAAR
Responsabile scientifico: Paolo Sanjust
Scheda redatta da
creata il 31/12/2016
ultima modifica il 31/01/2023
Revisori:
Martina Massaro