Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

BORGO RURALE DI S. APOLLINARE IN DOSSETTI

Scheda Opera

  • Vista del fronte principale
  • Vista laterale
  • Vista del complesso
  • Vista del complesso
  • Dettaglio del campanile
  • Vista del complesso
  • Comune: Jolanda di Savoia
  • Località: Le Contane
  • Denominazione: BORGO RURALE DI S. APOLLINARE IN DOSSETTI
  • Indirizzo: Via del Po
  • Data: - 1958
  • Tipologia: Insediamenti
  • Autori principali: Pierluigi Giordani
Descrizione

Il borgo rurale di S. Apollinare in Dossetti (1957-58) nel comune di Jolanda di Savoia (Fe) fu realizzato per conto dell’Ente per la Colonizzazione del Delta Padano (istituito nel 1951) seguendo il progetto di Pierluigi Giordani (capo ufficio progettazione presso lo stesso Ente). Il sodalizio tra l’Ente e l’autore, già avviato in occasione della realizzazione del borgo di Santa Giustina (1954), proseguì per tutti gli anni cinquanta e per la prima parte dei sessanta con la realizzazione di altri borghi rurali come quello di Cà Mello (1956-58), Marchiona (1956-57), San Romualdo (1956-57), Oca (1961-62), Corte Cascina (1961-63) e, appunto, quello di S. Apollinare in Dossetti. La costruzione dei borghi rurali era finalizzata a costruire dei centri di servizio per gli abitanti di estese zone agricole: essi non erano perciò dei veri e propri abitati ma dei luoghi dove erano concentrati i servizi essenziali per tale popolazione. Quello di Sant’Apollinare in Dossetti fu realizzato a servizio delle popolazioni assegnatarie insediate nelle Aziende Ambrogio e Magazzeni nonché di parte di quelle delle aziende Jolanda nord e a sud del Canal Bianco nel Delta padano per un totale di circa 1300 persone disposte su 1300 ettari.
Il progetto non muta la consueta tipologia impiegata da Giordani; tutti gli edifici (in questo caso chiesa, canonica, ambulatorio, circolo di ritrovo e asilo) e il campo sportivo sono disposti intorno ad una piazza e i loro volumi appaiono in mattoni a vista. All’omogeneità dei materiali e contrapposto un andamento dei volumi che ricalca alcuni elementi formali dell’architettura rurale come accade nel centro di ritrovo realizzato analogamente ai tanti fienili della pianura ferrarese. Seguono lo stesso principio di dialogo con il contesto le gelosie in cotto che caratterizzano i prospetti di alcuni edifici. La chiesa coperta da un tetto piuttosto inclinato rivestito di Leoklinker marrone e crema, emerge come l’elemento maggiormente monumentale del complesso mantenendo tuttavia una dimensione abbastanza contenuta.
Il linguaggio e la scelta dei materiali impiegati, dettati da caratteri di economia e non deteriorabilità, contribuiscono a rendere l’immagine del complesso sobria e in accordo con le caratteristiche materiali e formali degli edifici della zona.

(Matteo Cassani Simonetti)

Info
  • Progetto: -
  • Esecuzione: 1957 - 1958
  • Tipologia Specifica: Complesso parrocchiale
  • Proprietà: Proprietà pubblico-privata
  • Destinazione originaria: chiesa, canonica, ambulatorio, circolo di ritrovo, asilo, campo sportivo
  • Destinazione attuale: chiesa, canonica, ambulatorio, circolo di ritrovo, asilo, campo sportivo
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Pierluigi Giordani Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=263829&force=1 SI
  • Strutture: cemento armato, murature continue
  • Materiale di facciata: laterizi, cemento bianco
  • Coperture: a falda con copertura in eternit e leoklinker
  • Serramenti: legno
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il progetto non muta la consueta tipologia impiegata da Giordani; tutti gli edifici (in questo caso chiesa, canonica, ambulatorio, circolo di ritrovo e asilo) e il campo sportivo sono disposti intorno ad una piazza e i loro volumi appaiono in mattoni a vista. All’omogeneità dei materiali e contrapposto un andamento dei volumi che ricalca alcuni elementi formali dell’architettura rurale come accade nel centro di ritrovo realizzato analogamente ai tanti fienili della pianura ferrarese. Seguono lo stesso principio di dialogo con il contesto le gelosie in cotto che caratterizzano i prospetti di alcuni edifici. La chiesa coperta da un tetto piuttosto inclinato rivestito di Leoklinker marrone e crema, emerge come l’elemento maggiormente monumentale del complesso mantenendo tuttavia una dimensione abbastanza contenuta.
Il linguaggio e la scelta dei materiali impiegati, dettati da caratteri di economia e non deteriorabilità, contribuiscono a rendere l’immagine del complesso sobria e in accordo con le caratteristiche materiali e formali degli edifici della zona.

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  • Vincolo: Non Vincolata
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  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: -
  • Particella: -

Note

Nella chiesa è presente una decorazione in ceramica di Carlo Zauli in buono stato di conservazione. Pierluigi Giordani (Bologna 1924-2011). Architetto e urbanista. Laureato a Bologna in ingegneria nel 1951, è stato assistente volontario di tecnica urbanistica presso la stessa facoltà.

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
1960 Borgata S. Apollinare in Dossetti, presso Ferrara. Architetto Pierluigi Giordani L’architettura. Cronache e storia n. 62 520-527 Si
Galmonte G. 1961 Borgata rurale Sant’Apollinare in Dossetti Costruire n. 9 Si
Ossibeni Giorgio 1963 Opere nelle zone di bonifica L'Architettura. Cronache e storia n. 98 606-611 No
Pedrazzini Alberto (a cura di) 2003 Immagini della Riforma Agraria. Interventi di Pierluigi Giordani nel Delta Padano e dintorni (1952-1975). Esperienze contestuali di edilizia pubblica e privata Longo Ravenna 65-72 Si
Casciato Maristella, Orlandi Piero (a cura di) 2005 Quale e Quanta. Architettura in Emilia Romagna nel secondo Novecento Clueb Bologna No
Biolcati Rinaldi Maurizio, Alberti Francesco 2011 Paesaggi della riforma agraria. Azioni integrate per l'interpretazione morfologica del progetto urbano Alinea Firenze 33-34 Si
Lanzi Gianluca 2011 Progettista e pianificatore Tria n. 8 107 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista del fronte principale Vista del fronte principale A. Scardova. Courtesy IBC
Vista laterale Vista laterale A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del complesso Vista del complesso A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del complesso Vista del complesso A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio del campanile Dettaglio del campanile A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del complesso Vista del complesso A. Scardova. Courtesy IBC

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

Crediti Scheda
Enti di riferimento: DGAAP - Direzione Regionale Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Prof. Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Cassani Simonetti
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 19/04/2024

Revisori:

Stefano Setti