CHIESA DI SAN CARLO BORROMEO A FONTE LAURENTINA

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    [informazioni_architettoniche] => La chiesa è definita dall'accostamento di tre elementi: l’aula liturgica, una corte aperta e i servizi parrocchiali. Il complesso, sopraelevato rispetto all'intorno, è connotato dalla possente torre del presbiterio, che si pone come landmark urbano e come simbolico camino attraverso il quale la luce filtra all'interno della chiesa e ne proietta il quadrillage sulla parete dietro l’altare. L’aula è un recinto di forma pressappoco quadrata che gira intorno alla torre-presbiterio; al suo interno sono distribuiti i vari spazi atti a ospitare le diverse attività della funzione liturgica: il fonte battesimale, il tabernacolo e la cappella feriale. Un luminoso sagrato, segnato da una grande croce nera, costituisce l’elemento di connessione con il tessuto residenziale del quartiere.

L'edificio è il progetto vincitore del concorso indetto dall'Opera Romana per la Preservazione della Fede nel 2005 per la costruzione di tre diverse chiese su tre nuovi quartieri della periferia meridionale di Roma: a Fonte Laurentina (Antonio Monestiroli), all'Infernetto (Umberto Riva) e a Malafede (Alessandro Anselmi).
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