Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi

CASA ROSSA

Scheda Opera

  • Vista di uno dei terrazzi
  • Dettaglio del fronte
  • Vista del fronte principale
  • Vista del fronte principale
  • Vista del fianco
  • Dettaglio dei balconi
  • Dettaglio
  • Vista da viale Basetti
  • Vista di uno dei terrazzi
  • Vista di uno dei terrazzi
  • Vista di uno dei terrazzi
  • Comune: Parma
  • Denominazione: CASA ROSSA
  • Indirizzo: Viale Francesco Basetti 14-14 bis
  • Data: 1967 - 1970
  • Tipologia: Complessi residenziali
  • Autori principali: Guido Canali
Descrizione

L’edificio affaccia direttamente sul torrente Parma e sulla strada a grande percorrenza contigua, realizzata a seguito del tracciamento dei viali a ridosso della città murata, sul sedime dell’area golenare.
Questa condizione urbana determina la valenza delle profonde balconate, trattate come giardini pensili, che caratterizzano il fronte principale di questo blocco per appartamenti. Esse mantengono le distanze dall’arteria viaria e al tempo stesso consentono la visibilità del torrente, costituendosi come l’elemento compositivo su cui è incentrato tutto il progetto.
Il volume si dispone perpendicolarmente rispetto alla strada con sviluppo longitudinale. Al centro, in un corpo autonomo posto sul lato meridionale, si trova il vano scala che distribuisce due alloggi per piano: uno completamente rivolto su strada, l’altro disposto sul retro. Il piano terra (destinato anche a uffici) è inteso come un luogo pubblico, permeabile, collegato agli spazi aperti di circolazione. Si ripresenta così il tema progettuale dell’interrelazione tra interno e esterno, già considerato a proposito della scelta dell’elemento "filtro" dei balconi: componente essenziale di tutto il progetto. I balconi sono infatti intesi come stanze all’aperto (si riprende anche il modulo quadrato 4,5 x 4,5 utilizzato per le piante degli alloggi) nonché estensione degli spazi privati interni che, grazie alla profondità dei balconi, sono protetti.
Ne risulta un volume compatto e scavato che guarda alla lezione razionalista pur riproponendo la densità volumetrica delle palazzine liberty. È poi l’uso del mattone, messo in opera quasi senza fuga e uniformato dalla verniciatura color rosso (che da il nome all’edificio), a rendere perfettamente omogenee le superficie e a rinnovare il linguaggio dei riferimenti del passato.
La vista dai terrazzi seleziona le poche presenze vegetali sopravvissute alle demolizioni e alla crescita speculativa della zona, un tempo edificata secondo il modello del villino in stile liberty.
Il rapporto con la natura è anche sottolineato dalle pavimentazioni dei terrazzi, trattate come suolo naturale grazie ai rivestimenti e alle zone erbose ricavate nello spessore dei solai senza l’utilizzo di vasche.

(Matteo Sintini)

Info
  • Progetto: 1967 -
  • Esecuzione: - 1970
  • Proprietà: Proprietà privata
  • Destinazione originaria: Complesso residenziale
  • Destinazione attuale: Complesso residenziale
Autori
Nome Cognome Ruolo Fase Progetto Archivio Architetti Url Profilo Autore Principale
Coop. Naz. Edile di Campegine (RE) Impresa esecutrice Esecuzione NO
Guido Canali Progetto architettonico Progetto Visualizza Profilo https://www.treccani.it/enciclopedia/guido-canali_(Lessico-del-XXI-Secolo)/ SI
Gualtiero Savazzini Progetto strutturale Progetto NO
  • Strutture: telaio in cemento armato
  • Materiale di facciata: intonaco, mattoni faccia a vista
  • Coperture: piana in laterocemento
  • Serramenti: metallici
  • Stato Strutture: Buono
  • Stato Materiale di facciata: Buono
  • Stato Coperture: Buono
  • Stato Serramenti: Buono

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Il volume si dispone perpendicolarmente rispetto alla strada con sviluppo longitudinale. Al centro, in un corpo autonomo posto sul lato meridionale, si trova il vano scala che distribuisce due alloggi per piano: uno completamente rivolto su strada, l’altro disposto sul retro. Il piano terra (destinato anche a uffici) è inteso come un luogo pubblico, permeabile, collegato agli spazi aperti di circolazione. Si ripresenta così il tema progettuale dell’interrelazione tra interno e esterno, già considerato a proposito della scelta dell’elemento "filtro" dei balconi: componente essenziale di tutto il progetto. I balconi sono infatti intesi come stanze all’aperto (si riprende anche il modulo quadrato 4,5 x 4,5 utilizzato per le piante degli alloggi) nonché estensione degli spazi privati interni che, grazie alla profondità dei balconi, sono protetti. 
Ne risulta un volume compatto e scavato che guarda alla lezione razionalista pur riproponendo la densità volumetrica delle palazzine liberty. È poi l’uso del mattone, messo in opera quasi senza fuga e uniformato dalla verniciatura color rosso (che da il nome all’edificio), a rendere perfettamente omogenee le superficie e a rinnovare il linguaggio dei riferimenti del passato.
La vista dai terrazzi seleziona le poche presenze vegetali sopravvissute alle demolizioni e alla crescita speculativa della zona, un tempo edificata secondo il modello del villino in stile liberty.
Il rapporto con la natura è anche sottolineato dalle pavimentazioni dei terrazzi, trattate come suolo naturale grazie ai rivestimenti e alle zone erbose ricavate nello spessore dei solai senza l’utilizzo di vasche.

(Matteo Sintini)

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Tra i recenti incarichi in campo museale e di restauro: conversione della Rocchetta Mattei a Riola (BO) in centro culturale; Museo della Fiaba; Museo dell’Opera del Duomo a Milano; Museo delle statue-stele nel Castello del Piagnaro a Pontremoli. Altrettanto significative sul piano dell’interpretazione dello spazio abitativo e di lavoro, le sue mature prove per i tanti complessi residenziali sul tema della “casa padana” (a Parma, Reggio Emilia, Sassuolo, Noceto, ecc.) e degli uffici-laboratorio: tre stabilimenti per Prada a Montevarchi, Montegranaro e Valvigna; stabilimento per Gran Sasso in provincia di Teramo; uffici Smeg a Guastalla. Ha firmato la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera (in collaborazione con G. Botti) e il centro museale a Kyong Ky (Seoul) in Corea del Sud. Ha progettato le Residenze parco Vittoria a Milano: un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello e vari altri progetti in Emilia per uffici, abitazioni e commercio. Mostre personali in Italia e all’estero, tra cui Biennali di Venezia, Padova, Monaco, Meinz.
Numerosi i riconoscimenti tra i quali: Premi Inarch 1989/1990, 1991/92; Constructa Preis Hannover ’92; alla carriera Fritz Schumacher Preis 2004; Compasso d’oro 2004; menzione d’onore alla medaglia d’oro dell’architettura italiana (Triennale di Milano) nel 2003, 2006 e 2009. Premio per la “migliore architettura degli ultimi cinque anni”, assegnato nel 2007 da ANCE-INARCH; Premio Dedalo-Minosse assegnato da Ala-Assoarchitetti per l’edizione 2007/2008; Brick Award 2008; premio S. Ilario del Comune di Parma, 2008. Nel 2018 ha vinto il premio Medaglia d’Oro alla carriera.
(Andrea Zamboni)

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  • Vincolo: Non Vincolata
  • Provvedimenti di tutela: Nessuna opzione
  • Data Provvedimento:
  • Riferimento Normativo:
  • Altri Provvedimenti:
  • Foglio Catastale: 11689
  • Particella: 313

Note

Guido Canali (Sala Baganza – Parma – 1934) Fondatore della Canali associati s.r.l., accademico di San Luca, già docente universitario a Parma, all’Istituto di Architettura di Venezia e a Ferrara. Per anni si è impegnato a restituire, attraverso un’attenta opera di restauro e di progettazione, alcuni straordinari complessi storici, tra cui il Palazzo della Pilotta e l’antico complesso ospedaliero di Santa Maria della Scala a Siena (in corso di trasformazione dalla metà degli anni novanta) in centro museale e congressuale. Sul versante del riuso si ricordano: la riconversione del quartiere ex Manifattura Tabacchi di Milano in complesso culturale (scuola sperimentale di Cinema e Archivi Storici), residenziale, commerciale; la riconversione del Palazzo del Capitano a Siena in centro polivalente; il restauro dell’ex Convento San Domenico a Pesaro in centro culturale. Tra i recenti incarichi in campo museale e di restauro: conversione della Rocchetta Mattei a Riola (BO) in centro culturale; Museo della Fiaba; Museo dell’Opera del Duomo a Milano; Museo delle statue-stele nel Castello del Piagnaro a Pontremoli. Altrettanto significative sul piano dell’interpretazione dello spazio abitativo e di lavoro, le sue mature prove per i tanti complessi residenziali sul tema della “casa padana” (a Parma, Reggio Emilia, Sassuolo, Noceto, ecc.) e degli uffici-laboratorio: tre stabilimenti per Prada a Montevarchi, Montegranaro e Valvigna; stabilimento per Gran Sasso in provincia di Teramo; uffici Smeg a Guastalla. Ha firmato la sede centrale della Hipo-Vereinsbank a Monaco di Baviera (in collaborazione con G. Botti) e il centro museale a Kyong Ky (Seoul) in Corea del Sud. Ha progettato le Residenze parco Vittoria a Milano: un quartiere di millequattrocento abitanti nella zona del Portello e vari altri progetti in Emilia per uffici, abitazioni e commercio. Mostre personali in Italia e all’estero, tra cui Biennali di Venezia, Padova, Monaco, Meinz. Numerosi i riconoscimenti tra i quali: Premi Inarch 1989/1990, 1991/92; Constructa Preis Hannover ’92; alla carriera Fritz Schumacher Preis 2004; Compasso d’oro 2004; menzione d’onore alla medaglia d’oro dell’architettura italiana (Triennale di Milano) nel 2003, 2006 e 2009. Premio per la “migliore architettura degli ultimi cinque anni”, assegnato nel 2007 da ANCE-INARCH; Premio Dedalo-Minosse assegnato da Ala-Assoarchitetti per l’edizione 2007/2008; Brick Award 2008; premio S. Ilario del Comune di Parma, 2008. Nel 2018 ha vinto il premio Medaglia d’Oro alla carriera. (Andrea Zamboni)

Bibliografia
Autore Anno Titolo Edizione Luogo Edizione Pagina Specifica
Pieri Elisabetta 1977 Guido Canali. Ricordi di un muratore Costruire in Laterizio n. 87 Si
Carloni Maria Vittoria 1978 Terrazzi come filtro tra architettura e ambiente Casa Vogue n. 82 Si
Muratore Giorgio, Capuano Alessandra, Garofalo Francesco 1988 Italia: gli ultimi trent'anni. Guida all'architettura moderna Zanichelli Bologna 267 Si

Allegati
File Didascalia Credito Fotografico
Vista di uno dei terrazzi Vista di uno dei terrazzi Courtesy Studio Canali Associati
Dettaglio del fronte Dettaglio del fronte Courtesy Studio Canali Associati
Vista del fronte principale Vista del fronte principale A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del fronte principale Vista del fronte principale A. Scardova. Courtesy IBC
Vista del fianco Vista del fianco A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio dei balconi Dettaglio dei balconi A. Scardova. Courtesy IBC
Dettaglio Dettaglio A. Scardova. Courtesy IBC
Vista da viale Basetti Vista da viale Basetti Courtesy Studio Canali Associati
Vista di uno dei terrazzi Vista di uno dei terrazzi Courtesy Studio Canali Associati
Vista di uno dei terrazzi Vista di uno dei terrazzi Courtesy Studio Canali Associati
Vista di uno dei terrazzi Vista di uno dei terrazzi Courtesy Studio Canali Associati

Criteri
2. L’edificio o l’opera di architettura è illustrata in almeno due riviste di architettura di livello nazionale e/o internazionale.
6. L’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale.
7. L’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.
Sitografia ed altri contenuti online
Titolo Url
Accademia Nazionale di San Luca - Guido Canali Visualizza

Crediti Scheda
Enti di riferimento: PaBAAC - Segretariato Regionale per l'Emilia Romagna
Titolare della ricerca: Università degli studi di Bologna Dipartimento di Architettura
Responsabile scientifico: Marco Pretelli


Scheda redatta da Matteo Sintini
creata il 31/12/2013
ultima modifica il 03/05/2024

Revisori:

Stefano Setti